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Vado e Torno_2024-03

In questo numero di Vado e Torno: - LetExpo. Tutti a Verona - Anteprime. Iveco Eurocargo, Ford Trucks F-Max Transcontinental, Mercedes eSprinter, Nissan Interstar - Inchiesta. L’elettrico bene o male - Prova. Mercedes eCitan Long - Misano. Torna l’emozione in pista - Politica. Dal Brennero ai sensori tante le questioni irrisolte

In questo numero di Vado e Torno:
- LetExpo. Tutti a Verona
- Anteprime. Iveco Eurocargo, Ford Trucks F-Max Transcontinental, Mercedes eSprinter, Nissan Interstar
- Inchiesta. L’elettrico bene o male
- Prova. Mercedes eCitan Long
- Misano. Torna l’emozione in pista
- Politica. Dal Brennero ai sensori tante le questioni irrisolte

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Transcontinental profumo di nostalgia<br />

Entrambi, il Ford Transcontinental<br />

e il Traforo del Monte<br />

Bianco, hanno fatto la storia,<br />

segnando un’epoca. Che quasi<br />

potremmo definire pionieristica<br />

sia per il trasporto stradale,<br />

sia per ciò che riguarda le<br />

grandi infrastrutture di collegamento<br />

tra i diversi paesi<br />

d’Europa.<br />

Il Ford Transcontinental, in<br />

particolare, la storia l’ha at-<br />

34<br />

La forza (e la storia) del<br />

Ford Transcontinental<br />

è racchiusa in due date:<br />

1975 e 1984. Il lancio e<br />

l’uscita di scena. Dieci<br />

anni appena. Arco di<br />

tempo breve, eppure<br />

sufficiente al pesante<br />

stradale dell’Ovale blu<br />

per lasciare il segno,<br />

attraversare la storia<br />

e costruirsi una<br />

leggenda. Dieci anni<br />

intensi, conclusi con un<br />

totale di 8.231 veicoli<br />

complessivamente<br />

prodotti nel sito<br />

olandese di Amsterdam,<br />

più altre 504 unità<br />

fabbricate nello<br />

stabilimento Foden,<br />

in Inghilterra. Il Ford<br />

Transcontinental non<br />

è stato semplicemente<br />

uno dei tanti truck che<br />

hanno solcato le strade<br />

d’Europa. Appartiene<br />

alla categoria degli<br />

indimenticabili. È stato<br />

infatti un camion in<br />

anticipo di almeno<br />

dieci anni abbondanti<br />

sull’industria europea. A<br />

suo modo innovativo, il<br />

Transcontinental ha fatto<br />

leva su una filosofia<br />

semplice ma di grande<br />

successo: combinare<br />

il meglio della<br />

componentistica<br />

disponibile, in<br />

Europa e nel<br />

mondo. Idea per<br />

nulla scontata in<br />

quegli Anni 70,<br />

ma che si<br />

è rivelata<br />

decisamente<br />

premiante per<br />

Ford. Ecco<br />

allora la scelta<br />

di puntare sulla<br />

cabina Berliet, la<br />

stessa utilizzata<br />

dal costruttore<br />

francese per<br />

la sua gamma<br />

di veicoli pesanti.<br />

Ritenuta allora tra le<br />

più confortevoli e,<br />

soprattutto, fornita<br />

con dotazione<br />

particolarmente ricca,<br />

tra l’altro anche con<br />

traversata velocemente, prendendosela<br />

con quell’insolita<br />

rapidità che riesce soltanto ai<br />

talenti di razza, ballando sul<br />

mercato per una decina d’anni<br />

e chiudendo la carriera con<br />

meno di 9 mila unità prodotte.<br />

La celebrazione<br />

di un mito<br />

Tanto è bastato per creare<br />

quella favola infinita. Per un<br />

sedili a sospensione<br />

pneumatica e l’aria<br />

condizionata a bordo.<br />

A fare da contraltare<br />

alla cabina europea,<br />

il motore pescato<br />

Oltreoceano: si scelse<br />

il 14 litri firmato<br />

Cummins, declinato<br />

in cinque potenze,<br />

da 243 a 352 cavalli.<br />

Cuore che negli States<br />

equipaggiava non solo<br />

cabover e conventional<br />

ma, addirittura, anche<br />

le imbarcazioni<br />

utilizzate per la pesca<br />

professionale. In dialogo<br />

con questo propulsore,<br />

c’era il mitico cambio<br />

Fuller firmato Eaton,<br />

nelle varianti a nove e<br />

tredici marce. Soluzione,<br />

quella del Fuller, voluta<br />

in quanto ritenuto<br />

l’unica trasmissione<br />

capace di sopportare (e<br />

supportare) i valori di<br />

coppia elevati erogati<br />

dal motorone Cummins.<br />

Cuore americano,<br />

anima europea: così<br />

il Transcontinental ha<br />

cominciato il viaggio<br />

nella storia del camion.<br />

marchio come Ford Trucks,<br />

soltanto recentemente riaffacciatosi<br />

sul mercato italiano (lo<br />

ha fatto nel dicembre 2019),<br />

era fin quasi doveroso ricordare<br />

e celebrare la propria storia,<br />

andando con la memoria a<br />

un passato che ancora oggi, e<br />

specialmente tra coloro i quali,<br />

autisti di professione, hanno<br />

qualche capello bianco in<br />

più, suscita emozione e anche<br />

500 CV IN SALA<br />

MACCHINE<br />

Naturalmente,<br />

sotto la cabina<br />

del trattore<br />

due assi F-Max<br />

celebrativo<br />

non c’è, come<br />

sul primo<br />

Transcontinental,<br />

il 6 cilindri<br />

firmato Cummins<br />

da 352 cv, ma<br />

il più moderno,<br />

benché<br />

parifrazionato,<br />

Ecotorq di 12,7<br />

litri, accreditato<br />

di 500 cavalli<br />

di potenza e<br />

con coppia<br />

di 254 kgm.<br />

Valori gestiti<br />

dalle 16 marce<br />

del cambio<br />

automatizzato<br />

Ecotorq. Un<br />

propulsore,<br />

quello del<br />

pesante stradale<br />

dell’Ovale blu,<br />

che assicura<br />

prestazioni<br />

brillanti e<br />

un elevato<br />

rendimento.<br />

una certa mai sopita nostalgia.<br />

L’F-Max Transcontinental<br />

nasce proprio per questo motivo.<br />

E quella passione e quel<br />

mito intende continuare ad<br />

alimentarlo. Ripercorrere la<br />

leggenda, riscoprire attraverso<br />

le nuove generazioni un<br />

capitolo importante della storia<br />

del trasporto, consentendo<br />

loro di riviverla nei colori, e<br />

per quanto possibile anche<br />

nelle sensazioni.<br />

Dal Cummins<br />

all’Ecotorq<br />

Il tutto, chiaramente, rivisto<br />

in chiave attuale, facendo leva<br />

sulla più moderna tecnologia,<br />

sulle qualità e sulle doti di<br />

eccellente performer, evidenziate<br />

negli anni e riconosciute<br />

al Ford F-Max.<br />

Certo, i colori sono rimasti<br />

quelli dell’antenato. Ed è<br />

davvero un gran bel vedere.<br />

Un’emozione, se vogliamo.<br />

Il blu di fondo delle lamiere,<br />

combinato col rosso della<br />

zona inferiore che abbraccia i<br />

paraurti fin alle minigonne, la<br />

cintura bianca appena sotto il<br />

parabrezza, estesa ai fianchi e<br />

anche oltre, insieme col tetto<br />

anch’esso bianco, fanno rivivere<br />

quel mitico Transcontinental.<br />

Tutto il resto, come logico,<br />

cambia. Per l’F-Max Transcontinental,<br />

dunque, niente<br />

motore Cummins, bensì il collaudato<br />

6 cilindri di 12,7 litri<br />

Ecotorq da 500 cavalli e 254<br />

kgm di coppia. Niente cambio<br />

Fuller bensì il nuovo automatizzato<br />

a 16 marce (pure lui<br />

battezzato Ecotorq) prodotto<br />

in house da Ford Trucks.<br />

E ancora, la cabina, versione<br />

con tetto extra alto, che<br />

assicura comfort, praticità<br />

e funzionalità, combinando<br />

questi elementi nella versione<br />

top di gamma Luxury<br />

con ricca dotazione che, ad<br />

esempio, prevede tra le altre<br />

cose lo sterzo elettroidraulico<br />

Ehpas, ovvero il volante con<br />

servoassistenza elettrica su<br />

tre differenti livelli (Comfort,<br />

Balanced, Stable), specifici<br />

per l’impiego del veicolo in<br />

città, nel misto e sui percorsi<br />

interurbani.<br />

Alberto Gimmelli<br />

35

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