I Quaderni di WineCouture Marzo-Aprile / 2024

Allegrini
LUGANA DOC OASI MANTELLINA 2023
Un grande vino è sempre figlio del vigneto in cui prende
forma. Si parla di vocazione di suoli e terroir, ma anche
di salute della vigna e, di riflesso, delle uve, per cui fa da
garante la ricchezza della vita tra i filari. Come quella che
caratterizza l’ecosistema di Oasi Mantellina, tra i pendii
della sponda meridionale del Lago di Garda. Qui, in un
angolo dove la biodiversità prospera, la mano che fa il vino
è attenta alla salvaguardia degli insetti impollinatori senza
il cui apporto diretto non potrebbe perpetuarsi un’infinità
di specie vegetali. Una terra d’elezione per la Turbiana, il
vitigno che costituisce l’essenza stessa del Lugana, cui lo
stile Allegrini regala un’interpretazione frutto dell’impronta
tramandata da Giovanni Allegrini, tra i primi a stravolgere,
negli anni ’60, le abitudini in Valpolicella e parlare
con chiarezza di “qualità” in un’epoca in cui il parametro
della “quantità” era il solo a indirizzare le produzioni. Ora
il testimone è passato in mano alla settima generazione dei
fratelli Francesco, Giovanni e Matteo e della cugina Silvia,
che sulle dolci colline moreniche danno forma a un progetto
che in bottiglia assume le sembianze del Lugana Doc
Oasi Mantellina. Nel calice, la grandezza di un bianco che
tratteggia il frutto di un singolo vigneto, habitat incontaminato.
In bocca, in principio, la tipica ricchezza del Lugana,
poi una spiccata acidità ha il compito di tenderne il sorso
e donare agilità. Per un vino che non si ferma al semplice
aperitivo: se da un lato chiama all’abbinamento con antipasti
o pesce di lago, la sua versatilità lo spinge ben oltre i
confini del Garda. Perfetto accompagnamento a crudi, a
partire dai “tagli giapponesi” di sashimi e sushi, spazia su
tutte le variazioni in tema della cucina internazionale.
VITIGNI: 96% Turbiana, 4% Cortese
FOOD PAIRING: ogni variazione sul tema pesce crudo
DA BERE QUANDO: in una cena romantica
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