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Ouroboros n 3 - 2016

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scopo vengono stabilite regole e coloro che<br />

non vi si attengono vengono puniti. Ma vi<br />

è un altro principio femminile di giustizia,<br />

di vendetta e di castigo, che avvicinerei<br />

al carattere vendicativo della natura. La<br />

natura è rigida, severa e crudelmente vendicatrice.<br />

In natura non esiste né giudizio<br />

né regola, ma semplicemente, esprimendoci<br />

in termini mitologici, la vendetta del<br />

lato oscuro della Dea. Le donne tendono<br />

a non dare molta importanza ai principi<br />

della giustizia e della legge, ma a reagire<br />

istintivamente a quanto loro dispiace: una<br />

reazione questa, simile a quella della natura.”<br />

(M. Gancitano, cit.)<br />

La sua occasione di vendetta, Malefica<br />

la troverà quando Fosco, il suo<br />

messaggero, la informerà della nascita<br />

di una bambina a corte. Ormai da tempo<br />

Malefica ha deciso di utilizzare<br />

i suoi poteri non più per<br />

essere guardiana<br />

del monbene<br />

qual è il motivo del suo arrivo.<br />

“Stefano ha rifiutato la propria vocazione<br />

per avere un posto nel mondo, la carica<br />

più alta del suo regno. A livello psicologico,<br />

l’unico modo per poter ottenere questo<br />

era uccidere la parte più autentica di sé,<br />

quella creatura ribelle e selvaggia, profonda<br />

e protettiva che si chiama Malefica.<br />

Ella rappresenta il suo fallimento, la sua<br />

possibilità mancata, il suo desiderio di<br />

potere che ha vinto sul desiderio di ricerca<br />

della verità” (M. Gancitano, pg 47-48).<br />

Appare evidente che quello che<br />

Stefano fa individualmente è stato da<br />

secoli fatto a livello collettivo; è come<br />

se l’ontogenesi riproponesse la filogenesi.<br />

Il patriarcato e le grandi religioni<br />

monoteiste hanno spazzato via il<br />

culto della Dea Madre, e se, secondo<br />

la Von Franz, “nel mito il maschile è<br />

riuscito a incarnarsi pienamente in un<br />

figlio umano, la Dea Madre antica non<br />

è riuscita a farlo. Anche nell’ambito della<br />

religione cristiana Dio si incarna nel Cristo,<br />

ma la vergine Maria non ha<br />

alcun collegamento<br />

con una<br />

do<br />

magico<br />

e buona madre<br />

delle creature della foresta,<br />

ma per soddisfare il suo grande,<br />

smisurato desiderio di vendetta.<br />

Quando compare a corte, tutti i<br />

presenti sono scossi da un brivido.<br />

Lei rappresenta tutto quello che<br />

Stefano e gli uomini si sono sforzati<br />

di dimenticare, tutto quello che il<br />

mondo maschile teme e che per questo<br />

vorrebbe far sparire. Il re quindi<br />

non si è dimenticato di invitarla, e sa<br />

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