Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
interpretazione e prognosi del battito<br />
del polso. Ma, si sa, non tutti i medici<br />
dell’antichità sono stati al pari di<br />
Ippocrate e Galeno.<br />
E così bisognerà aspettare il XVIII<br />
secolo per veder nascere l’esame<br />
obiettivo come noi oggi lo intendiamo.<br />
E la paternità spetta senza<br />
dubbio al medico austriaco Joseph<br />
Leopold Auerbrugger che, da bravo<br />
figlio di un oste, aveva ben imparato<br />
da suo padre a percuotere le botti con<br />
il dito per capire qual era il livello di<br />
liquido al loro interno. Applicando<br />
questo metodo al corpo umano riusciva<br />
a raccogliere un’enorme quantità<br />
di informazioni sulle condizioni<br />
dei polmoni, dell’addome, del cuore,<br />
del fegato e della milza dei suoi pazienti.<br />
Auerbrugger in vita non ebbe<br />
tuttavia quel successo che si sarebbe<br />
indubbiamente meritato e, con ogni<br />
probabilità, la sua arte sarebbe morta<br />
insieme al suo scopritore se non fosse<br />
stata adottata e divulgata da un suo<br />
collega assai più illustre e fortunato:<br />
Jean Nicholas Corvisart, il medico<br />
personale di Napoleone Bonaparte.<br />
A perfezionare ulteriormente le<br />
tecniche dell’esame obiettivo è poi<br />
intervenuto Rene Theophile Laennec<br />
che, agli inizi dell’800 inventò uno<br />
strumento preziosissimo, lo stetoscopio,<br />
che ha egregiamente sostituito<br />
il contatto tra orecchio del medico<br />
e torace del paziente. Era il 1816 e<br />
il medico si trovava in visita presso<br />
una sua giovane e prosperosa paziente.<br />
Un po’ per le difficoltà dovute<br />
al sovrappeso della signora, un po’<br />
a causa della presenza del marito,<br />
evidentemente geloso, Laennec era in<br />
grande imbarazzo ad affrontare la fase<br />
dell’auscultazione del cuore: avrebbe<br />
dovuto, come allora si faceva,<br />
appoggiare direttamente l’orecchio<br />
sul petto della paziente. Si ricordò<br />
allora di aver visto, attraversando<br />
la corte del Louvre, dei ragazzi che,<br />
poggiando l’orecchio all’estremità di<br />
un lungo asse di legno, si divertivano<br />
ad ascoltare il suono amplificato dello<br />
sfregamento di un piccolo chiodo<br />
posto all’estremità opposta dell’asse.<br />
Fece allora un cilindro con un quadernetto<br />
di appunti legato con un filo<br />
e lo appoggiò al petto della signora.<br />
Risolse il suo imbarazzo e si accorse<br />
39