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interni la lettera del cavaliere ai moderatiIo sono un fervente europeista, sonoun sostenitore senza riserve del liberomercato: ma solo uno Stato dotato di adeguatasovranità può contribuire a costruireuna vera Unione continentale di verae aperta concorrenza e non gestita secondovarie convenienze e influenze.La scelta del centrodestraEd è proprio perché il contesto internazionaleè decisivo per rilanciare la nostraeconomia che abbiamo contribuito – controgli interessi elettorali del centrodestra,a sostenere governi guidati da personalitàestranee – talvolta ostili – al nostroschieramento.Abbiamo dato così ilnostro contributo perché lanazione tornasse a respirare,si riuscisse a riformare lo Stato,a costruire le basi per unanostra più salda sovranità, arilanciare l’economia.Con il governo Monti lecondizioni stringenti dellapolitica ci hanno fatto accettareprovvedimenti fiscali e sul lavoro sbagliati.Con il governo Letta abbiamo ottenutopiù chiarezza sulle politiche fiscali,conquistando provvedimenti di allentamentodelle tasse e l’impostazione di unariforma dello Stato nel senso della modernizzazionee della libertà.<strong>Alla</strong> fine però i settori politicizzatidella magistratura sono pervenuti aun’incredibile, ingiusta, perché infondata,condanna di ultima istanza nei mieiconfronti. Ed altre manovre persecutriciprocedono in ogni parte d’Italia.Avrei potuto procacciarmi pace ebenessere in un altrove geografico, purecon l’assenso dei miei implacabili nemici.Se ho resistito e resisto è per l’amoreche porto alla mia patria.Enrico Letta e Giorgio Napolitanoavrebbero dovuto rendersi conto chenon ponendo la questione della tutela18 | 9 ottobre 2013 | |dei diritti politici del leader del centrodestranazionale, distruggevano un elementoessenziale della loro credibilità eminavano le basi della democrazia parlamentare.Come può essere affidabile chi nonriesce a garantire l’agibilità politica neancheal proprio fondamentale partner digoverno e lascia che si proceda al suoassassinio politico per via giudiziaria?Berlusconi Silvio, cittadino italiano acui è stato impedito di difendersi, a cuisono stati messi sotto inchiesta i testimonia discarico, a cui è stato tolto il “suo”giudice naturale, a cui è stato impedito di«Resistere per me è stato un imperativomorale che nasce daLLa consapevolezzache senza il mio argine – che come èevidente mi ha portato più sofferenzeche ricompense – si imporrebbeun regime di oppressione insiemegiustizialista e fiscale»ricorrere all’arbitro costituzionale pur inpresenza del dubbio di incostituzionalitàretroattivitàdella legge Severino: dubbiosollevato non dal cittadino Berlusconi madal fior fiore dei costituzionalisti italiani.Il Pd (compreso Matteo Renzi) ha tenutoun atteggiamento irresponsabile soffiandosul fuoco senza dare alcuna prospettivapolitica. Resistere per me è stato unimperativo morale che nasce dalla consapevolezzache senza il mio argine – checome è evidente mi ha portato ben piùsofferenze che ricompense – si imporrebbeun regime di oppressione insieme giustizialistae fiscale.Per tutto questo, pur comprendendotutti i rischi che mi assumo, ho scelto diporre un termine al governo Letta.Ho scelto la via del ritorno al giudiziodel popolo non per i “miei guai giudiziari”ma perché si è nettamente eviden-ziata la realtà di un governo radicalmenteostile al suo stesso compagno di cosiddette“larghe intese”, un governo che nonvuole una forza organizzata di centrodestrain grado di riequilibrarne la sualinea ondivaga e subalterna ai soliti poteriinterni e internazionali.Sia chiaro, intendo farmi carico direcuperare quanto di positivo è stato fattoed elaborato (per esempio in tema diriforme istituzionali) da questo governoche, ripeto, io per primo ho voluto peril bene dell’Italia e che io per primo nonavrei abbandonato se soltanto ci fossestato modo di proseguire su una linea difattiva, di giusta, di leale collaborazione.Letta e il ricatto dell’IvaMa quando Enrico Letta hausato l’aumento dell’Iva comearma di ricatto nei confrontidel mio schieramento ho capitoche non c’era più margine ditrattativa.Non solo. Quando capisciche l’Italia è un paese dove la libera iniziativae la libera impresa del cittadinodiventano oggetto di aggressione da ogniparte, dal fisco ai magistrati; quandoaddirittura grandi imprenditori vengonoideologicamente e pubblicamente linciatiper l’espressione di un libero pensiero,quando persone che dovrebbero incarnarecon neutralità e prudenza il ruolo dirappresentanti delle istituzioni pretendonodi insegnarci come si debba essereuomini e come si debba essere donne,come si debbano educare i figli e qualetipo di famiglia devono avere gli italiani,insomma, quando lo Stato si fa padroneilliberale e arrogante mentre il governotace e non ha né la forza né la volontàdi difendere la libertà e le tasche deisuoi cittadini, allora è bene che la parolaritorni al nostro unico padrone: il popoloitaliano. n

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