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ESTERI JIHAD GLOBALE/1Domenica 29 settembregli estremisti di BokoHaram hanno attaccatoun college di Gujba nelnordest della Nigeriauccidendo 50 ragazzista di Domenico Quirico a tempi.it: «Noinon vogliamo capire che l’islam moderatonon esiste, che la Primavera araba èfinita e che la sua nuova fase consiste nelprogetto islamista e jihadista di costruireil Grande califfato islamico. Un progettopolitico preciso che ha armi, eserciti, soldie che si sta realizzando a partire dallaSiria». Qui, a Raqqa, i guerriglieri qaedistidello Stato islamico dell’Iraq e delLevante sono entrati nella chiesa grecocattolicadi Nostra signora dell’Annunciazionee hanno bruciato tutti i paramentireligiosi. La stessa cosa hanno fattonella chiesa cattolico-armena dei martiri,dove hanno anche distrutto la croceche si stagliava sopra la torre, rimpiazzandolacon la bandiera che recita la professionedi fede islamica: «Non c’è altroDio al di fuori di <strong>Alla</strong>h e Maometto è ilsuo messaggero». Ad al Taqbah la popolazionecristiana è stata costretta a fuggiree Ninar Odisho, rimasto per difenderele sue proprietà, è stato picchiato a mortelo scorso 21 settembre dai terroristidi al Nusra perché cristiano. A volte nonbasta neanche scappare, come raccontaun testimone: «Io sono fuggito ma i ribellicontinuano a scrivermi sul cellulareche se tornerò mi taglieranno la testa ela esporranno in moschea, così che tuttii musulmani la vedano e ne siano orgogliosi.Ora non accendo più il cellularese non quando ne ho strettamente bisogno,per paura di ricevere telefonate daloro». Peggiora la condizione di Maloula,l’antico villaggio cristiano conquistatoda al Qaeda. Lo scorso 24 settembre ilIN NIGERIA Boko Haram, che ha come obiettivola formazione di uno Stato islamico retto dallasharia, ha causato quasi 500 vittime in un solo mesepatriarcato greco-ortodosso di Antiochiaha lanciato un «appello urgente» perché«la Croce rossa siriana e internazionalee tutte le organizzazioni governativee non» soccorrano le suore e le orfanellerimaste intrappolate nel monasterodi Santa Tecla in mano ai ribelli. «Sitrova in mezzo all’infuriare della battagliae questo rende difficile e pericolosoottenere rifornimenti per sopravvivere –recita l’appello –. Il generatore elettriconon funziona più e il convento non ricevepiù acqua minacciando le vite di chici abita ancora».«Quanti pregano per i fratelli?»In questa situazione prendono semprepiù corpo le parole pronunciate a inizioanno da Fouad Twal, patriarca latino diGerusalemme: «In passato io dicevo chenoi di Gerusalemme siamo la Chiesa delcalvario, ma ormai tutto il Medio Orienteè Chiesa del calvario. La cosa peggiore,soprattutto in Siria, è l’incognita di quelloche verrà dopo. C’è un piano internazionaleper cambiare la situazione,ma su ciò che verrà dopo c’è sempre unsilenzio totale. Sarà peggio? Non lo so…C’è l’esempio dell’Iraq, dell’Egitto… Lamia domanda, che non è bella, è: ma secapita qualche cosa anche in Giordania,dove vanno questi cristiani? In ArabiaSaudita? Dove andiamo?». La scomparsadal Medio Oriente dei cristiani sarebbeuna tragedia perché «oggi più che maiquesta regione ha bisogno del Vangelo diGesù, quello della pace, della verità, dellafraternità e della giustizia», affermanoi patriarchi cattolici d’Oriente. «Se ilmondo perde il Vangelo, conoscerà unasituazione di distruzione, come quellache noi viviamo oggi».Ecco perché la condizione dei cristianiin Medio Oriente riguarda tutti e nona caso lo scorso 25 settembre, durantel’udienza generale a piazza San Pietro,Papa Francesco ha detto: «Quando sentiamodire che tanti cristiani sono perseguitatie danno la vita per la loro fede, ilnostro cuore viene toccato o no? Siamoaperti a quel fratello o a quella sorella chesta dando la vita per Gesù Cristo? Quantidi voi pregano per i cristiani che sonoperseguitati? Quanti? Ognuno rispondanel suo cuore: “Io prego per quel fratello,per quella sorella in difficoltà solo perchédifende la sua fede?”. È importante guardarefuori dal proprio recinto, sentirsiChiesa, unica famiglia di Dio!». nFoto: AP/LaPresse24 | 9 ottobre 2013 | |

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