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Foto: Getty Imagesno l’intervento di al Zawahiri, tramite letteree messaggi, è riuscito a interrompere.Ad oggi una parte dei combattenti dial Nusra, principalmente quelli stranieri,ha accettato di vestire i panni di Statoislamico dell’Iraq e del Levante, mentreil grosso dei militanti siriani continuaa denominarsi al Nusra e a prendere ordinida al Golani. Va ricordato che il gruppoterrorista è stato creato da volontari jihadistisiriani che avevano combattuto conal Qaeda in Iraq (l’attuale Stato islamicodell’Iraq e del Levante) nei primi annidopo l’occupazione anglo-americana. Ledue organizzazioni vogliono entrambecreare un califfato, ma la prima lo vuolelimitare alla Siria, la seconda lo vuolecome somma di Siria e Iraq.Ancora più forti i dissidi in al Shabaab,la milizia integralista somala responsabiledell’attacco al Westgate di Nairobi.Quanto sia feroce Moktar Ali Zubeyr dettoGodane, il capo dell’organizzazione mandantedell’assalto, lo si intuisce da un particolareraggelante. Fu lui che promossel’alleanza con al Qaeda subito dopo esse-re asceso al vertice nel 2009. E tuttavianel 2010 fu niente meno che Osama BinLaden a indirizzargli una lettera per persuaderloa darsi una calmata sia in materiadi applicazione della sharia sul suolosomalo, un po’ troppo rigida persino peri gusti del saudita, sia nella progettazionedegli attentati, che stavano causandotroppe vittime fra i civili.Un mito per i musulmaniQuando nel febbraio dell’anno scorsoGodane ha annunciato la completa fusionecon al Qaeda e l’adozione del suo programmadi jihad globale e di califfato universale,molti pesi massimi del movimentosi sono ribellati, e hanno convocatouna conferenza per mettere a punto unadecisa “somalizzazione” di al Shabaab. Larepressione è stata implacabile. Persinoil fraterno amico Ibrahim al Afghani, giàvicecapo di al Shabaab, è stato passato perle armi. Molti combattenti hanno lasciatol’organizzazione o si sono trasferito nelloYemen (al servizio di al Qaeda nella PenisolaArabica) a causa della crisi interna.Dulcis in fundo, il califfato è l’obiettivomassimo di un’altra affiliata indirettadi al Qaeda: Jemaah Islamiyah, il grupporesponsabile delle bombe di Bali del2002. L’intento del gruppo è la creazionedi un califfato regionale nel Sud-Est asiaticoche comprenderebbe parti di Indonesia,Malaysia e Filippine.Al Qaeda, Fratelli Musulmani, Izb-ut-Tahrir confidano nella grande popolaritàdel mito del califfato universale pressol’opinione pubblica musulmana: nel2007 un’indagine condotta dell’istitutoamericano World Public Opinion appuròche in quattro paesi a grande maggioranzaislamica come Egitto, Marocco, Pakistane Indonesia il totale dei favorevolialla reintroduzione del califfato universaleraggiungeva il 65,2 per cento. Le cosesaranno cambiate in sei anni? In quellostesso sondaggio gli egiziani si dichiararonofortemente favorevoli per il 50 percento e abbastanza favorevoli per il 24 percento all’applicazione intransigente dellasharia. Non si direbbe che oggi la pensinoallo stesso modo. n| | 9 ottobre 2013 | 29

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