La demenza in Toscana
Pubblicazione - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana
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LA DEMENZA IN TOSCANA<br />
Tabella 1.2<br />
Criterio di classificazione dei soggetti dementi per livello di dipendenza funzionale<br />
Livello di <strong>demenza</strong> BADL PERSE<br />
lieve 0 - 1<br />
moderata 2<br />
grave<br />
3 o più<br />
1.2.3 Stima del numero di casi <strong>in</strong>cidenti<br />
Il numero di casi di <strong>demenza</strong> <strong>in</strong>cidenti nella regione <strong>Toscana</strong> durante il 2010 è stato<br />
calcolato sulla base delle stime di <strong>in</strong>cidenza dello studio di popolazione Italian Longitud<strong>in</strong>al<br />
Study on Ag<strong>in</strong>g (ILSA - ILSA Work<strong>in</strong>g Group 3 ) applicati alla popolazione<br />
a rischio residente <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong>.<br />
<strong>La</strong> popolazione a rischio è stata calcolata sottraendo dalla popolazione residente <strong>in</strong><br />
<strong>Toscana</strong>, classificata per genere e classe di età (dati ISTAT 1/1/2010), il numero di<br />
soggetti prevalenti residenti al domicilio al 1/1/2010 calcolati come sopra.<br />
1.3 Risultati<br />
1.3.1 Incidenza<br />
Ci aspettiamo che nel 2010, tra i residenti <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong>, diventeranno dementi 10.495<br />
soggetti, con un tasso d’<strong>in</strong>cidenza di 1,3% (Tabella 1.3). I nuovi casi di malattia<br />
stimati sono 6.361 nelle femm<strong>in</strong>e (1,38%) e 4.134 nei maschi (1,22%). Il tasso d’<strong>in</strong>cidenza<br />
complessivo e i tassi età- e sesso-specifici sono più alti nelle donne, tranne<br />
che nella fascia di 80-84 anni. <strong>La</strong> maggiore numerosità dei nuovi casi tra le donne<br />
è spiegata dalla maggiore longevità (v. pag<strong>in</strong>a 81), ma anche dal fatto che, a parità<br />
di età, le donne si ammalano di <strong>demenza</strong> più degli uom<strong>in</strong>i, come si ev<strong>in</strong>ce dai tassi<br />
età-specifici. Il tasso d’<strong>in</strong>cidenza cresce da 0,4%, per i soggetti di 65-69 anni, f<strong>in</strong>o ad<br />
arrivare a 3,35%, nei soggetti della classe di età 80-84 anni. Tra gli ultraottantac<strong>in</strong>quenni<br />
il tasso scende a 1,33%, ma nel considerare questa stima si deve tener conto<br />
della scarsa numerosità dei soggetti su cui è stata effettuata la stima orig<strong>in</strong>aria, come<br />
discusso nelle conclusioni. Nella tabella 1.4 vengono presentati i dati di <strong>in</strong>cidenza<br />
3 Lo studio ILSA fu condotto negli anni 1992/’93 su di una coorte di 3.208 <strong>in</strong>dividui (65-84 anni) appartenenti<br />
a 8 comuni italiani allo scopo di <strong>in</strong>dividuare i casi prevalenti. Nel 1995 i soggetti della coorte<br />
ILSA non dementi al basel<strong>in</strong>e vennero riesam<strong>in</strong>ati per identificare i casi <strong>in</strong>cidenti. Il M<strong>in</strong>i Mental State<br />
Exam<strong>in</strong>ation (MMSE) sulla base del cut-off 23/24, venne utilizzato per effettuare un primo screen<strong>in</strong>g<br />
atto a <strong>in</strong>dividuare i soggetti potenzialmente dementi. Successivamente, i pazienti positivi allo screen<strong>in</strong>g<br />
vennero visitati da neurologi che def<strong>in</strong>irono la diagnosi <strong>in</strong> accordo con il Diagnostic and Statistical<br />
Manual of Mental Disorder - Third edition. A conclusione dello studio vennero identificati 127 nuovi<br />
casi di <strong>demenza</strong> con un tasso di <strong>in</strong>cidenza del 12,5 per mille persone/anno (IC95%: 10.2-14.7).<br />
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