La demenza in Toscana
Pubblicazione - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana
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LA DEMENZA IN TOSCANA<br />
Come previsto dalla l.r. 66/2008, con l’avvio della sperimentazione del progetto<br />
per l’assistenza cont<strong>in</strong>ua alla persona non autosufficiente è stato realizzato un sistema<br />
<strong>in</strong>formativo che permettesse la raccolta dei dati valutativi e progettuali prodotti dalle<br />
UVM.<br />
Realizzato nel 2007 dalla Posizione organizzativa Tecnologie dell’<strong>in</strong>formazione dell’Agenzia<br />
regionale di sanità della <strong>Toscana</strong>, <strong>in</strong> attesa della messa a punto del flusso<br />
DOC regionale (deliberato e avviato nel 2010), l’applicativo permetteva l’accesso<br />
web a tutte le UVM distribuite sul territorio regionale per l’<strong>in</strong>serimento dei dati<br />
valutativi e progettuali dei propri casi (primi contatti ed eventuali rivalutazioni).<br />
In base alle stime illustrate nel capitolo 1, circa il 45% delle persone con <strong>demenza</strong><br />
dovrebbe avere una compromissione funzionale almeno moderata; risulta pertanto<br />
<strong>in</strong>teressante compiere qualche approfondimento sulla condizione dei soggetti dementi<br />
non autosufficienti, sulla base dei dati valutativi e progettuali prodotti dalle UVM<br />
e <strong>in</strong>seriti nel gestionale ARS.<br />
5.2 I dati del gestionale ARS per il progetto Assistenza<br />
cont<strong>in</strong>ua alla persona non autosufficiente<br />
Il gestionale ARS ha raccolto i dati valutativi e progettuali prodotti dalle UVM nel<br />
corso del periodo di sperimentazione del progetto per l’assistenza cont<strong>in</strong>ua alla persona<br />
non autosufficiente.<br />
Non trattandosi di una rilevazione obbligatoria, alcune Zone-distretto hanno preferito<br />
non <strong>in</strong>serire i dati, mentre altre lo hanno fatto parzialmente; perciò, l’<strong>in</strong>sieme<br />
delle <strong>in</strong>formazioni raccolte non è rappresentativo né dell’attività complessiva svolta<br />
dalle UVM a livello regionale, né, <strong>in</strong> alcuni casi, dell’effettiva attività di una UVM<br />
di Zona-distretto. Ciò ha pregiudicato la possibilità di compiere analisi approfondite<br />
sull’aspetto organizzativo e gestionale del sistema (carichi di lavoro, tempi di<br />
risposta, differenze territoriali ecc.), ma ha comunque consentito di riflettere sugli<br />
aspetti valutativi multidimensionali e sulle relazioni tra questi e la pianificazione<br />
assistenziale.<br />
<strong>La</strong> valutazione multidimensionale prevede, come abbiamo visto, una valutazione<br />
cl<strong>in</strong>ica che <strong>in</strong>dica, tra le altre cose, la presenza o meno nei soggetti valutati di una<br />
diagnosi di <strong>demenza</strong> e se tale patologia può essere considerata causa di disabilità. I<br />
soggetti portatori di diagnosi di <strong>demenza</strong> sono stati <strong>in</strong>oltre classificati sulla base del<br />
loro grado di compromissione funzionale, come illustrato <strong>in</strong> tabella 5.1.<br />
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