La demenza in Toscana
Pubblicazione - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana
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LA DEMENZA IN TOSCANA<br />
5.4.2 I determ<strong>in</strong>anti del bisogno espresso<br />
Il progetto per l’assistenza cont<strong>in</strong>ua alla persona non autosufficiente ha comportato<br />
un ribaltamento concettuale nel governo dei servizi per l’assistenza alla persona: il<br />
cittad<strong>in</strong>o <strong>in</strong> condizione di non autosufficienza non presenta più una richiesta di servizio<br />
quanto una segnalazione del proprio bisogno.<br />
In caso di bisogno complesso (sociale e sanitario), sarà l’UVM che, a seguito della<br />
valutazione multidimensionale, proporrà al non autosufficiente e alla sua famiglia un<br />
PAP, comprendente i servizi, tra quelli disponibili, ritenuti più idonei a rispondere al<br />
bisogno presentato.<br />
Durante la sperimentazione del progetto è stata comunque raccolta, <strong>in</strong> fase di segnalazione,<br />
l’<strong>in</strong>formazione relativa al tipo di servizio che il cittad<strong>in</strong>o avrebbe voluto<br />
ottenere.<br />
In questo paragrafo saranno illustrate le eventuali associazioni tra tipo di richiesta<br />
effettuata <strong>in</strong> fase di segnalazione del bisogno e alcuni dei risultati delle valutazioni<br />
multidimensionali che possono essere ritenuti determ<strong>in</strong>anti del bisogno espresso. In<br />
particolare, abbiamo considerato quali possibili determ<strong>in</strong>anti del bisogno:<br />
• la gravità della <strong>demenza</strong>, <strong>in</strong>tesa come livello di non autosufficienza concomitante<br />
a deficit cognitivo;<br />
• la gravità dei disturbi del comportamento;<br />
• l’<strong>in</strong>tensità dello stress del caregiver;<br />
• il livello di isogravità del bisogno.<br />
Quanto di seguito illustrato resta comunque un <strong>in</strong>sieme <strong>in</strong>dicativo di <strong>in</strong>formazioni<br />
che possono servire come spunti di eventuali successive riflessioni, dato che le ragioni<br />
che comportano la valutazione del proprio bisogno da parte del cittad<strong>in</strong>o, e qu<strong>in</strong>di<br />
il tipo di bisogno che esprime, variano molto non solo come conseguenza dei fattori<br />
rilevati dalle UVM e qui illustrati, ma anche <strong>in</strong> conseguenza di fattori psicologici <strong>in</strong>dividuali,<br />
d<strong>in</strong>amiche familiari e sociali, situazione economica e altri ancora. Questi<br />
fattori, sicuramente oggetto di attenzione da parte delle UVM nel corso della pianificazione<br />
assistenziale e della concertazione con le famiglie, non possono però essere<br />
qui rilevati e illustrati, anche se probabilmente ne rileviamo <strong>in</strong>direttamente la presenza<br />
<strong>in</strong> tutti quei casi <strong>in</strong> cui il tipo di assistenza prevista dal PAP presenta qualche<br />
<strong>in</strong>congruenza con quanto concettualmente ritenuto appropriato.<br />
<strong>La</strong> gravità della <strong>demenza</strong><br />
<strong>La</strong> gravità della <strong>demenza</strong>, <strong>in</strong>tesa come aumento progressivo della non autosufficienza<br />
nel soggetto con deficit cognitivo, è chiaramente un fattore che <strong>in</strong>cide su diversi<br />
aspetti legati all’assistenza.<br />
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