Dic. 2010 - Bersaglieri Paceco
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attività associativa<br />
tria, gettando le basi per un migliore avvenire della nostra<br />
nazione; in seguito la Signora Flavia, figlia del Bers. Giovanni<br />
Recchi commilitone del Tambalo, ha letto una poesia<br />
scritta dal papà in dialetto veneto intitolata La Madonina<br />
de’ Montelungo ed il generale Armando Rati ha ricordato<br />
le gesta dei 300 <strong>Bersaglieri</strong> del 51° Battaglione.<br />
Infine il presidente di Sezione ten. Bers. Giulio Barducu,<br />
ha ringraziato autorita’ civili, militari, religiose, le Sezioni<br />
ANB, le Associazioni d’Arma, l’Assessorato alla Cultura<br />
del Comune, l’ideatore e realizzatore del leggio in<br />
ferro battuto, il maestro fabbro Bers. Umberto Scapini. un<br />
particolare ringraziamento alle famiglie Tambalo Guizzardi<br />
Zanchi per aver offerto il Labaro sezionale intitolato<br />
al Tenente Bers. Gino Tambalo nostro concittadino deceduto<br />
nella cruenta e sfortunata azione bellica contro il nemico<br />
germanico nella battaglia dell’8 dicembre 1943 a<br />
Montelungo (Caserta). Il rancio cremisi è stato servito in<br />
un ristorante a S. Pietro di Legnago allietati dalla presenza<br />
della superlativa Fanfara di Viadana; durante il pranzo<br />
sono stati consegnati attestati di benemerenza ai <strong>Bersaglieri</strong>:<br />
Paolo Gamba, Umberto Scapini, Giovanni Strabello,<br />
alla Sig.ra Maria Tambalo sorella di Gino, e poi quadretti<br />
raffiguranti la Madonna del Cammino alle vedove<br />
ed ai figli di <strong>Bersaglieri</strong> scomparsi in tempi diversi ed infine<br />
oggetti bersagliereshi in ferro battuto costruiti dalle<br />
abili mani del Bersagliere Scapini. Ai nipoti di Gino Tambalo,<br />
al porta-medagliere del Labaro di Muntelungo e a<br />
diversi <strong>Bersaglieri</strong> sono andati particolari oggetti, costruiti<br />
dall’infaticabile e bravissimo Giovanni Strabello. Prima<br />
della fine del pranzo la Fanfara di Viadana ha eseguito alcuni<br />
pregevoli brani musicali che hanno meritato vibranti<br />
applausi.<br />
Dalla relazione del Bers. Giuseppe Pasqualini.<br />
Legnano (Mi)<br />
Finalmente domenica 26 settembre <strong>2010</strong>, grande ritrovo<br />
al Ghisallo per l’inaugurazione del “nostro spazio” a<br />
fianco dei ricordi di Binda, Bartali, Coppi, Van Loy, Bobet,<br />
Gimondi, Mercx etc etc. Autorevolissima e qualificata la<br />
presenza delle autorità: un visibilmente soddisfatto Presidente<br />
Nazionale ANB. Gen. Pochesci , il Vice Presid. Prov.<br />
ANB Milano Crivelli, il Gen. Casini ed il Col. Campopiano,<br />
il Sindaco di Magreglio, località ove ha sede il Museo.<br />
Tra i Labari presenti quello della Provincia e naturalmente<br />
tanti, tanti bersaglieri con cappello piumato e i rappresentanti<br />
dei Gruppi Ciclistici ANB Legnano e ANB L. Manara<br />
di Milano. Per la parte sportiva, un’autentica gloria nazionale<br />
del Ciclismo: Fiorenzo Magni, il “Leone delle Fiandre”<br />
vincitore di ben 3 edizioni della massacrante classica<br />
fiamminga, di 3 Giri d’Italia e di altre numerosissime corse<br />
in linea: oggi Presidente del Museo del Ghisallo.<br />
Al primo intervento oratorio del Presidente<br />
dell‘Aurelio Robino, bers. Vignati, hanno fatto seguito<br />
quelli delle autorità che hanno ben sintetizzato l’avvenimento<br />
odierno e la figura di Carlo Regina. In un clima di<br />
bersaglieresca/sportiva amicizia, è nata l’idea di dar seguito<br />
ad una seconda iniziativa: organizzare con scadenza da<br />
definire (annuale, biennale) il “Raduno di Pattuglie e<br />
Gruppi Ciclisti ANB” proprio qui, al Ghisallo.<br />
Tutti i presenti, a partire dal Presidente Nazionale si<br />
sono dimostrati entusiasti, così come per la consegna di un<br />
Cappello Piumato al grande Fiorenzo Magni, novantenne<br />
in forma che nel 1940 aveva richiesto di poter assolvere il<br />
servizio militare nei <strong>Bersaglieri</strong>, ma con suo grande disappunto<br />
non era stato accontentato.<br />
Un’ultima raccomandazione: chi fosse in possesso di<br />
cimeli riguardanti i <strong>Bersaglieri</strong> Ciclisti, li può far pervenire<br />
al Museo, ove saranno custoditi a fianco degli altri con<br />
la massima cura.<br />
Bersagliere Nicola Fenaroli<br />
“Nell’approssimarsi del 150° anniversario dell’Unità<br />
d’Italia, proclamata ufficialmente a Torino il 17 marzo<br />
1861, i <strong>Bersaglieri</strong> della Sezione ANB Aurelio Robino vogliono<br />
ricordare tutte le Fiamme Cremisi che contribuendo<br />
alle fasi determinanti del Risorgimento, realizzarono<br />
un sogno atteso da decenni.<br />
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