Una metodologia di analisi e confronto per strumenti BPM

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22 Capitolo 2. Stato dell’Arte • un indicatore di una condizione, ad esempio la presenza di un token può indicare il raggiungimento di una condizione Un posto può assumere il ruolo di: • un tipo di mezzo di comunicazione, ad esempio una linea telefonica; • un buffer, ad esempio una coda; • una locazione geografica, ad esempio un luogo specifico dell’organizzazione; • un possibile stato o condizione, ad esempio un possibile stato in cui si trova un ascensore; Una transizione può assumere il ruolo di: • un evento, ad esempio l’inizio di un’operazione; • una trasformazione di un oggetto, ad esempio l’aggiornamento di un database; • il trasporto di un oggetto, ad esempio l’invio di un file; Per quanto riguarda l’instradamento del flusso di processo (routing), le reti di Petri permettono di definire quattro tipologie riguardanti i workflow: 1. Sequenze di task. 2. Instradamento parallelo, caratterizzato da un componente di tipo ANDsplit all’inizio e di tipo AND-join al termine. 3. Instradamento selettivo, caratterizzato da un componente di tipo ANDsplit all’inizio e di tipo AND-join al termine. 4. Instradamento iterativo, che può essere di tipo repeat-until o di tipo while-do. Un processo viene definito come un collezione di task, condizioni, sottoprocessi e relazioni. L’attivazione delle varie transizioni lungo il processo avviene mediante l’utilizzo di diversi trigger (figura 2.2.2) che sono stati definiti appositamente per il contesto dei processi di workflow: • Automatici (Automatic): il task viene attivato automanticamente non appena viene abilitato a farlo. Questo trigger viene utilizzato quando i task sono gestiti direttamente dal sistema e non richiedono alcun intervento umano.
2.2. Business Process Management 23 • Utente (User): il task viene attivato da parte di un partecipante umano al processo • Messaggio (Message): rappresenta un evento esterno che abilita l’esecuzione di un task. • Tempo (Time): il task viene attivato per mezzo di un evento temporale. Figura 2.12: Tipologie di trigger di una rete di Petri che descrive un workflow Dopo aver descritto come le reti di Petri si adattano al contesto dei processi di workflow, mostriamo un esempio di processo di workflow modellizzato tramite le reti di Petri (figura 2.2.2). Il processo di workflow descritto riguarda il processo di prenotazione di una vacanza presso un’agenzia di viaggio. Per ulteriori approfondimenti si consiglia [35], [36] e [8]. Modello informativo Il modello informativo di un workflow descrive le informazioni ricevute, modificate o prodotte da un workflow. Secondo il modello WIDE, il modello informativo di un workflow può essere definito in tre diverse modalità: 1. attraverso uno schema variabili del workflow; 2. attraverso un database condiviso con altri workflow; 3. attraverso documenti che vengono scambiati tra i diversi workflow. Nel primo caso viene definito nel workflow uno schema delle variabili che hanno visibilità solo all’interno della particolare istanza del workflow. Le istanze del workflow non possono avere accesso alle variabili di un’altra istanza: ognuna di queste possiede una propria copia dello schema delle
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