MEMORIE ILLUSTRI DI PALAZZOLO SULL'OGLIO - Ti Racconto ...

TRE SECOLI DI MANIFATTURA SERICA A PALAZZOLO
Capitolo 1° Il Seicento
1 - Gli inizi
di Francesco Ghidotti
Conversando con uno dei pochi agricoltori che il mercoledì
mattina si ritrovano sotto i portici di Piazza Roma, ho cercato di
verifi care le informazioni che avevo sulla fi ne della bachicoltura a
Palazzolo.
Negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale (1940-45) e
nell’immediato dopoguerra, le famiglie non avevano combustibile
per riscaldamento, dovevano procurarsi perciò la legna da ardere.
Le strade insicure ed i bombardamenti aerei avevano impedito ai
carrettieri di Vigolo e di Parzanica di portare legna a Palazzolo. Ci
furono perciò azioni dirette a tagliare gli alberi della nostra campagna.
Spinti dalla necessità, nottetempo i Palazzolesi cominciarono ad
asportare tutto ciò che poteva essere bruciato: prima lungo gli argini
delle seriole e del fi ume e poi nei campi.
Scomparve cosi rapidamente la maggior parte della vegetazione
arborea che arricchiva la nostra campagna. Nelle descrizioni dei beni
della parrocchia dell’inizio dell’800 sono documentate quali e quante
fossero le specie arboree che crescevano nelle varie possessioni 1 . A
metà dell’800 i gelsi coltivati da noi erano quasi diecimila.
Gli ultimi furono sradicati per mano dei contadini stessi che con
1 Brescia, Arch. Stato, Ingegneri, C.A. Manna, b. 409-Palazzolo 1820. Inventario di
tutti i beni del Benefi cio dell’Arciprebenda di S.ta Maria di Palazzolo chiesa parrocchiale.
Brescia, Arch. Stato, Polizze d’estimo, b.407. Nella polizza d’estimo del 1632 degli
eredi di Filippo Zamara si legge che in una rivetta sulla sponda della Vetra “vi sono
alcune piante di mori di pochissimo frutto”
cfr. F. Ghidotti, Vicende della famiglia di Filippo Zamara, “Voce di Palazzolo”, 17-3-
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