MEMORIE ILLUSTRI DI PALAZZOLO SULL'OGLIO - Ti Racconto ...

sua vita nella città lagunare, sono più vaghe le notizie circa i periodi
e la durata dei suoi soggiorni a Trento, di cui fu però cittadino.
Ciò dipende dal fatto che egli viaggiò molto. A Trento egli dovette
trattenersi in ripetute occasioni: o di passaggio, o per più lunghi
soggiorni. Per certo si sa che ci fu tra il 1667 ed il 1673 o il 1674.
Si sa anche che per qualche tempo, probabilmente poco dopo
aver ricevuto gli ordini sacerdotali, fu a Brescia perché risulta fosse
membro della locale Accademia degli Erranti 19 col nome di Tranquillato.
Come lui stesso scrisse 20 , nel gennaio 1664 era a Ferrara,
mentre nel settembre 1678, apprendiamo da una sua lettera 21 , che si
trovava a Verona.
Agli inizi del 1660 Mariani risiedeva a Venezia in qualità di precettore
dei fi gli di Alvise Grimani. In tale veste, oltre che in quella
di consigliere, egli accompagnò il nobile veneziano che si recava a
Parigi, dove era stato nominato ambasciatore e procuratore della
Serenissima. Partiti da Venezia il 18 aprile 1660, giunsero a Parigi il
28 aprile, dopo essere passati per Trento, Bolzano, e Costanza. Nella
capitale francese rimasero tre anni; ripartirono, infatti, alla volta
dell’Italia il 18 aprile 1663 e giunsero a Venezia, via Moncenisio e
Torino, l’8 agosto. Il viaggio da Torino a Venezia fu fatto in barca,
navigando sul Po.
Scrittore appassionato dal gusto immaginifi co, oltre che attento
osservatore, don Mariani si trovò presto a suo agio nella cerchia degli
ambienti intellettuali parigini, tanto che fu invitato ad aderire a
una delle accademie locali: quella dei Peregrini. Il cenacolo, che accomunava
politici e letterati sotto il patronato del cardinale Giulio
Mazzarino, teneva i suoi incontri presso le ambasciate di Venezia
19 Fondata all’incirca nel 1620 da Lattanzio e Silvio Stella (ambedue preposti della
Religione Cassinese) e coadiuvati da Ottavio Rossi, l’Accademia nel 1634 trovò
sede stabile in una sala del palazzo comunale. Nel 1638, con un decreto del Senato
Veneto, ricevette una sovvenzione annua in denaro. All’inizio del 1700 decadde,
per venire meno verso il 1765.
20 Cfr. Michel’Angelo Mariani, Trento con il sacro Concilio ecc., op. cit., p. 26
21 Lettera del 17 settembre 1678, indirizzata a Antonio Francesco Lener, riportata
in appendice.
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