MEMORIE ILLUSTRI DI PALAZZOLO SULL'OGLIO - Ti Racconto ...

o di Genova. Scrive il Cicogna, al riguardo, che «ogni sabato vi si
radunava con l’intervento di molti personaggi e virtuosi italiani e
francesi, i quali discorrendo eruditamente nell’uno o nell’altro idioma,
stringevano assai l’affetto delle due nazioni. In questa fu annoverato
fra tanti, ed ebbe l’uffi cio di censore, Michelangelo Mariani,
autore del libro La Francia in pace, dedicato al Grimani…» 22 .
Dall’esperienza parigina egli trasse gli spunti per scrivere due
libri: La Francia né primi tre anni di pace con il più curioso e memorabile,
pubblicato a Venezia nel 1667 e dedicato ad Antonio Grimani (fratello
di Alvise, che nel frattempo era morto) nominato ambasciatore
presso la Santa Sede; La morale cristiana portata dal francese, Parigi, G.
Rebufetto, 1662.
A Venezia trascorse ancora qualche tempo, e tra la prima e la
seconda edizione del primo tra i due citati libri fu a Trento, dove poi
risiedette, come sopra accennato, negli anni compresi tra il 1667 ed
il 1673. Michelangelo Mariani visse infatti per sei anni fra Trento e
Pergine in Valsugana come precettore dei tre fi gli del dottor Paolo
Lener 23 , Antonio Francesco, Giuseppe e Lucia. Qui scrisse alcune
opere, tra cui la più celebre di tutte: Trento con il sacro concilio ecc., di
cui pubblicherà tre edizioni, che di fatto, sono però tre ristampe.
La sua vocazione celebrativa e fantasiosa, unita alla bravura
nello stile proprio dell’epoca, gli aprì le porte dell’Accademia degli
Accesi 24 , dove prese il nome di Intrepido e dove il Magistrato Con-
22 Cfr. Emanuele Antonio Cicogna, Delle iscrizioni veneziane, vol. IV, op. cit.,
p. 541
23 Paolo Lener, nativo di Pergine Valsugana, si laureò a Padova. Fu medico di
Borgo Valsugana dal 1612 al 1619, per poi esercitare la sua professione a Pergine. Si
trasferì a Trento nel 1632, dove morì nel 1675.
24 In molte città italiane sorsero Accademie degli Accesi. Quella di Trento fu
inaugurata nel gennaio 1629 con una cerimonia presieduta dal vescovo. Nei suoi
primi due anni di vita godette anche di ampia risonanza esterna. La peste del 1630
però tarpò le sue ali. Riprese vita nel 1671 ad opera del conte Carlo Mattia Saracini.
In tale anno Michelangelo Mariani vi fi gura già come membro. Il grande risveglio
dell’Accademia si ebbe nel 1679, in occasione del tributo al vescovo e principe di
Trento, mons. Francesco Alberti. L’Accademia si spegnerà verso la metà del Settecento.
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