MEMORIE ILLUSTRI DI PALAZZOLO SULL'OGLIO - Ti Racconto ...

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Prima di procedere oltre, analizzando la vita e le opere di Michelangelo Mariani, è bene chiarire subito se egli sia stato custode della Biblioteca Marciana, come asserito da alcuni autorevoli studiosi del passato, nonché da studi più recenti. Fu, forse, custode della Biblioteca Marciana? Come ricorda Jacopo Morelli13 , la carica di custode della Marciana fu istituita nel 1626 con un decreto del Senato veneziano, e l’incarico affi dato a Giovanni Sozomeno, cui sin dal 1609 era stata imposta la cura di riordinare la libreria. Al Sozomeno nel 1633 succedette Sante Damiani, un frate minore conventuale, cui seguì Giovan Matteo Brustonio, di Cipro, eletto nel 1659. A questi, nel 1664, succedette Leonardo Villarè, ateniese, che restò in carica sino 1669, seguito poi dall’abate Alvise Ambrogio Grandenigo di Candia. Alla sua morte, nel 1680, scrive il Morelli: «pare che fosse promosso don Michelangelo Mariani da Palazzolo, prete secolare, di cui, senza indicare il tempo, tanto scrive fra Leonardo Cozzando, nella Libreria bresciana, chiamandolo uomo di ottime lettere e di eccellenti virtù» 14 . Continua, poi, il Morelli, parlando dell’elezione a custode di Gualtiero Leith. Anche il Cicogna, sempre citando Cozzando, scrive: «sembra che il Mariani nel 1680 sia stato promosso custode della Marciana» 15 . Il discorso è ripreso in un’opera più recente. Però, mentre sia Morelli e sia Cicogna lasciano intravedere qualche dubbio circa l’elezione di don Mariani a custode della Marciana, Maria Luxoro da per certa la notizia che «il Grandenigo ebbe a successore Michelangelo Mariani, prete secolare di Palazzolo» 16 . Per chiarire defi nitivamente la questione, padre Ghetta consul- 13 Cfr. Jacopo Morelli, Della pubblica libreria di s. Marco in Venezia. Dissertazione storica, Venezia, Alvisopoli, 1820 14 Ibid., p. 116 15 Cicogna Emanuele Antonio, Delle iscrizioni veneziane, Venezia, Ricotti, 1828, vol. IV, p. 12 16 Cfr. Maria Luxoro, La biblioteca di s. Marco, Firenze, Olshki, 1954, p. 54 44
tò direttamente gli archivi della Biblioteca di S. Marco e l’Archivio dei Frari di Venezia. Egli ha così accertato che il nome del Mariani, come custode della Marciana, non compare in nessun documento. Vi ha invece trovato scritto che in data 12 dicembre 1681 «Gualtiero Letti custode della libreria, deve avere dalla cassa fi orini 145,3, contadi a lui per la sua provisione di mesi nove. Il detto Gualtiero Letti entrò per custode li 28 maggio 1681 e fu custode fi no al 1703» 17 . Perciò, contrariamente a quanto scrive la Luxoro, Gualtiero Leith (famoso abate scozzese) non fu eletto custode della biblioteca nel 1685, bensì il 28 maggio 1681. Le ricerche di padre Ghetta hanno accertato che c’è un buco di otto-nove mesi tra la morte di Alvise Grandenigo e l’elezione di Gualtiero Leith. Infatti, nell’archivio della Marciana egli ha trovato una delibera del Senato veneziano, a proposito del custode della libreria, che in data 14 settembre 1680 stabilisce che l’uomo da eleggere debba essere «pratico della lingua greca letterale, disoccupato da ogni impiego, perché possa aprire ogni giorno» 18 . Tuttavia, padre Ghetta annota nei suoi appunti che nessuno può ritenere che il Mariani abbia esercitato l’uffi cio di custode della biblioteca Marciana per così pochi mesi. D’altra parte i documenti dell’epoca sono troppo chiari e completi e tolgono ogni dubbio in proposito: Michelangelo Mariani non resse mai quell’uffi cio, perché, viceversa, se ne sarebbe trovata una qualche traccia. La vita Dai documenti rintracciati sappiamo che Michelangelo Mariani si spostò in varie città e visse lungamente a Trento ed a Venezia, città nelle quali, tuttavia, non esercitò il ministero sacerdotale. Fu, invece, precettore presso le famiglie patrizie locali. Mentre sappiamo con certezza che egli visse gli ultimi anni della 17 Archivio dei Frari, sezione Procuratori de s. Marco de Sopra, busta n° 68 (Libraria publica), primo fascicolo 18 Biblioteca di s. Marco, faldone Il governo veneziano sino al giorno 12 maggio 1797, fascicolo n° 146 45
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