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APPUNTI DI PATOLOGIA GENERALE

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Giordano Perin; patologia generale 5: la trombosi<br />

POLTACEO dove la degenerazione è avvenuta E LE CELLULE SONO MORTO, MA IN<br />

PERIFERIA, SULLE SPALLE DELL'ATEROMA, qui si possono trovare anche dei linfociti. I<br />

macrofagi qui presenti:<br />

1. si attivano IN PRESENZA <strong>DI</strong> LIPOPROTEINE A BASSO PESO MOLECOLARE che<br />

hanno potere INFIAMMATORIO.<br />

2. il colesterolo OSSIDATO inoltre stimola tale fenomeno: una volta oltrepassata la<br />

tonaca intima il colesterolo, per diversi motivi, subisce fenomeni di<br />

PEROSSIDAZIONE.<br />

Il fenomeno di per sé non è negativo, in quanto i macrofagi fagocitano la placca, ma è<br />

pericoloso dal punto di vista infiammatorio: i macrofagi hanno la capacità di liberare enzimi<br />

litici, in particolare TALI ENZIMI, che normalmente digeriscono la matrice extracellulare,<br />

GENERANO UN INDEBOLIMENTO DELLA PLACCA ATEROSCLEROTICA A LIVELLO<br />

DELLE SPALLE RENDENDOLA PIÙ INSTABILE 4 .<br />

LA CURA <strong>DI</strong> OSTRUZIONI CORONARICHE:<br />

generalmente le ostruzioni coronariche vengono trattate tramite coronaroplastica: si infila<br />

un piccolo catetere e si buca il trombo, tale catetere presenta un palloncino al suo apice il<br />

cui rigonfiamento a diverse atmosfere incrementa il diametro della arteria. Si inserisce<br />

quindi uno STENT, una rete metallica rigida, CHE TIENE APERTO IL VASO impedendo<br />

l'instaurarsi di fenomeni di natura trombotica.<br />

DANNO INFIAMMATORIO DA ARTERITE:<br />

IL DANNO INFIAMMATORIO che caratterizza dati tipi di placche aterosclerotiche può<br />

anche derivare da ARTERITI e ARTERIOLITI AUTOIMMUNI: si tratta di fenomeni che<br />

colpiscono arterie di piccolo calibro. RICOR<strong>DI</strong>AMO:<br />

arterite temporale o malattia di Horton: si tratta di infiammazioni che si possono<br />

anche allargare a ARTERIE INTRACRANICHE:<br />

interessa soprattutto i macrofagi.<br />

si cura senza problemi con farmaci cortisonici.<br />

se trascurata diviene mortale.<br />

arteriolite di kawasaki: tale patologia viene scatenata da UNA INFIAMMAZIONE<br />

che innesca una RISPOSTA AUTOIMMUNE rispetto all'endotelio arteriolare che<br />

viene distrutto causando seri problemi, Si tratta di una reazione alla esposizione di<br />

un SUPERANTIGENE da parte dell'endotelio stesso.<br />

EMBOLIA:<br />

si tratta di un fenomeno per cui un corpo estraneo viaggia a livello del circolo sanguifero,<br />

in particolare si parla di EMBOLIE:<br />

SOLIDE derivate generalmente da trombi o altri oggetti solidi.<br />

GASSOSE derivate dalla formazione di bolle di gas nel sangue.<br />

GRASSOSE legate alla liberazione di masse grasse derivate spesso da fratture<br />

ossee: generalmente si inietta etanolo per disciogliere l'embolo e il problema<br />

sparisce.<br />

LIQUIDE da liquido olesoso soprattutto: le sostanze oleose formano spesso delle<br />

grosse gocce che vanno ad intasare i vasi sanguiferi. Per questo motivo le iniezioni<br />

intramusolari o sottocutanee non devono essere eseguite in vena in quanto il<br />

prodotto iniettato avrebbe come effetto collaterale una embolia liquida.<br />

ENDOCAR<strong>DI</strong>TE BATTERICA COME CAUSA <strong>DI</strong> EMBOLIA SOLIDA:<br />

4 La presenza di tali fenomeni ci spinge a considerare una terapia di tipi ANTINFIAMMATORIO per la patologia<br />

aterosclerotica onde evitare l'indebolimento delle placche stesse; d'altro canto una terapia antiossidante potrebbe<br />

andare a rallentare la formazione delle placche aterosclerotiche stesse.<br />

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