INTRODUZIONE ALLA SEMEIOTICA - AppuntiMed
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Semeiotica III° anno Bottosso Stefano<br />
‐ Di tipo terziario Caratterizzata da accessi febbrili a giorni alterni. Si osserva nella malaria da<br />
Plasmodium Vivax.<br />
‐ Di tipo quartanario Caratterizzata da accessi febbrili separati da due giorni di apiressia. Si osserva<br />
nella malaria da Plasmodium Malariae.<br />
‐ Di tipo quintanario Caratterizzata da accessi febbrili della durata di cinque giorni, separati da tre<br />
giorni di apiressia. Si osserva nella febbre da Rickettsie o quintana.<br />
‐ Di tipo erratico Insorge in maniera imprevedibile in pieno benessere e dura 24 ore o poco più. Si<br />
osserva per lo più in portatori di foci settici bronchiali o nelle cistopieliti croniche.<br />
Febbre ondulante Caratterizzata da fasi di progressivo incremento e di progressivo decremento della<br />
temperatura della durata di una o più settimane. I periodi febbrili sono separati da periodi di apiressia.<br />
Questo tipo di febbre si riscontra con una certa frequenza nella Brucellosi e nel morbo di Hodgkin.<br />
COMPORTAMENTO DELLA CURVA TERMICA<br />
• Ileotipo Prima dell’avvento degli antibiotici, era descritta una caratteristica variazione della<br />
temperatura nei quattro settenari di malattia: fase di incremento, fase di acme o fastigio, periodo<br />
amfibolico o delle grandi escursioni termiche, periodo di decremento.<br />
• Leptospirosi Febbre, continua all’inizio, cade con la comparsa dell’ittero per riprendere 5‐6 giorni<br />
dopo.<br />
• Morbillo Cade con la comparsa dell’esantema e così nel vaiolo, ma in questo riprende nella fase<br />
di pustolazione.<br />
• Scarlattina Si intensifica con la comparsa dell’esantema<br />
• Malattie virali Può presentare un andamento difasico in rapporto ai cicli di sviluppo intracellulare<br />
del virus e alle fasi viremiche (esordio febbrile ‐ defervescenza ‐ ripresa febbrile).<br />
RISOLUZIONE DELLA FEBBRE<br />
Può avvenire:<br />
‐ Per crisi Brusca caduta della temperatura. È quanto succede in conseguenza dell’impiego di<br />
farmaci<br />
‐ Per lisi Lenta e progressiva diminuzione della temperatura.<br />
SINTOMI DI ACCOMPAGNAMENTO<br />
Le febbri si differenziano in rapporto alla maggiore o minore evidenza di alcuni sintomi di<br />
accompagnamento:<br />
Brivido Esso è in rapporto alla rapidità di sviluppo del processo determinante l’iperpiressia. Sarà<br />
particolarmente spiccato nelle sepsi, nei processi suppurativi, nella malaria e nelle emolisi acute.<br />
Sudorazione È generalmente proporzionale alla febbre e costituisce il principale meccanismo di<br />
dispersione del calore. Vi sono febbri particolarmente sudorali come quella della brucellosi, della<br />
tubercolosi florida e della setticemie e febbri scarsamente sudorali come quella dell’ileotifo.<br />
Tachicardia Accompagna sempre la febbre e in tesi generali l’aumento della frequenza del polso<br />
aumenta di 8‐10 pulsazioni per ogni grado centigrado di temperatura. Vi sono però delle condizioni<br />
morbose nelle quali vi è una certa dissociazione rispetto alla temperatura:<br />
o Nell’ileotifo e nell’influenza è frequente riscontrare incrementi della frequenza cardiaca<br />
molto modesti se paragonati alla iperpiressia (con 40°C si arriva a 80‐85 pulsazioni invece<br />
delle 100 che sarebbe lecito aspettarsi)<br />
o Nelle sepsi puerperali, nelle flebiti, l’acceleramento del polso è molto precoce rispetto al<br />
fastigio della temperatura e nettamente superiore a quanto comporterebbe la regola<br />
sopraesposta<br />
o Nelle miocarditi vi sarà anche una dissociazione fra polso e temperatura in vantaggio del<br />
primo.<br />
Cefalea<br />
Delirio Presente soprattutto nelle iperpiressia dei bambini e degli alcolisti ma anche nelle<br />
meningiti e nelle encefaliti per ovvi motivi.<br />
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