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INTRODUZIONE ALLA SEMEIOTICA - AppuntiMed

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Semeiotica III° anno Bottosso Stefano<br />

• Facies tetanica Caratterizzata da persistente contrattura dei muscoli mimici facciali che<br />

porta al “riso sardonico”; la rima labiale è stirata trasversalmente e così le rime palpebrali,<br />

in guida da simulare chi ride sardonicamente.<br />

5. Alterazioni oculari:<br />

• Facies oftalmoplegica Consegue a paralisi di due o più muscoli oculari può dipendere da<br />

lesioni del III° nervo cranico o da lesioni centrali. È caratterizzata da ptosi palpebrale e<br />

corrugamento della fronte volto ad ovviare le conseguenze.<br />

• Facies basedowica Della malattia di Graves‐Flrjani‐Basedow. Si caratterizza Per:<br />

o Esoftalmo accompagnato a retrazione della palpebra superiore (occhi sbarrati)<br />

o Inquietudine del volto<br />

o Fissità dello sguardo (segno di Stelwagg)<br />

o Tremori dei margini palpebrali (segno di Rosenback)<br />

o Estrema mobilità della mimica facciale.<br />

6. Alterazioni del colorito del volto:<br />

• Facies poliglobulica Della malattia di Vaques e delle poliglobulie secondarie. Si<br />

caratterizza per colorito rosso vinoso del viso.<br />

• Facies vultuosa Del morbillo. È rosso accesa per la congestione delle congiuntive e per il<br />

fitto esantema del volto<br />

• Facies mitralica Della stenosi della valvola mitralica. Si caratterizza per cianosi<br />

distrettuale ai pomelli, al naso, alle labbra e al mento che contrasta con il pallore delle<br />

restanti parti del volto e conferisce al paziente una curiosa maschera.<br />

DECUBITO<br />

Per decubito si intende la posizione che l’ammalato assume nel letto. Il decubito può essere attivo o<br />

passivo, a seconda che sia o no mantenuto per azione delle strutture muscolari che si oppongono alla forza<br />

di gravità. Può essere:<br />

‐ Indifferente Quando il paziente si muove senza alcuna limitazione<br />

‐ Preferito Quello che il malato spontaneamente tende ad assumere riconoscendo di trarne<br />

notevole sollievo, spesso l’attenuazione di un dolore (decubito antalgico)<br />

‐ Obbligato Quello che il malato deve necessariamente mantenere pena uno stato di grave<br />

sofferenza.<br />

In particolare:<br />

• Decubito supino obbligato Si osserva:<br />

o Per situazioni dolorose vertebrali nelle quali i più piccoli spostamenti scatenano vivo dolore<br />

o Per processi infiammatori acuti peritoneali nei quali la pressione della parete addominale è<br />

intensamente dolorosa.<br />

• Decubito prono preferito Si può avere in coliche addominali di natura spastica nelle quali la<br />

pressione dell’addome sul letto attenua il dolore.<br />

• Decubito laterale preferito Si può osservare in alcune patologie dell’apparato respiratorio:<br />

o Nella pleurite acuta fibrinosa Il paziente decombe sul lato sano in quanto la pressione<br />

sull’emitorace colpito, con l’avvicinamento dei foglietti pleurici, aggrava il dolore.<br />

o Nella pleurite essudativa e nei grandi idrotoraci Il malato decombe sul lato del<br />

versamento in quanto questa posizione favorisce le escursioni respiratorie dell’emitorace<br />

indenne<br />

o In portatori di grosse caverne o ascessi polmonari comunicanti con un bronco, particolari<br />

decubiti laterali consentono di impedire un continuo deflusso del materiale contenuto in<br />

queste cavità che determinerebbe fastidiosi accessi di tosse e di soffocazione; il paziente<br />

impara a regolare “ad libitum” lo svuotamento della cavità polmonare variando la<br />

posizione.<br />

• Decubito ortopnoico È particolarmente frequente nello scompenso cardiaco di tipo sinistro. È<br />

inteso a sollevare l’ammalato dalla dispnea; il paziente sta seduto nel letto, con le gambe<br />

penzoloni, e si appoggia fermamente alla sponda con le braccia estese per rendere più facili le<br />

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