Dossier - Consulenti del Lavoro
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apporto subordinato a tempo indeterminato o<br />
autonomo. Con il rinnovo, inoltre, la durata sarà<br />
raddoppiata.<br />
Il progetto di modifica prevede anche una programmazione<br />
triennale dei flussi d’ingresso, studiata<br />
in base alle capacità di assorbimento <strong>del</strong><br />
tessuto sociale e produttivo. Questa procedura,<br />
però, verrà meno con la possibilità annuale di innalzamento<br />
<strong>del</strong> tetto sulla base <strong>del</strong>le richieste di<br />
nulla osta pervenute, valutando le richieste contingenti.<br />
È prevista anche l’istituzione di un Banca dati interministeriale<br />
che raccolga le richieste di ingresso<br />
e le offerte di lavoro.<br />
Sarà introdotto un canale privilegiato per l’ingresso<br />
di lavoratori altamente qualificati, al di fuori <strong>del</strong>le<br />
quote stabilite per i flussi. In particolare è prevista<br />
la concessione ‘veloce’ di un permesso di soggiorno<br />
<strong>del</strong>la durata massima di 5 anni per i soggetti particolarmente<br />
qualificati nei campi <strong>del</strong>la ricerca, <strong>del</strong>la<br />
scienza, <strong>del</strong>la cultura, <strong>del</strong>l’arte, <strong>del</strong>l’imprenditoria,<br />
<strong>del</strong>lo spettacolo e <strong>del</strong>lo sport.<br />
GIÀ IN VIGORE DIVERSI PROVVEDI-<br />
MENTI CHE APRONO LE FRONTIERE<br />
Nel frattempo sono stati emanati diversi provvedimenti<br />
modificativi <strong>del</strong>la legge Bossi-Fini che<br />
hanno consentito una maggiore elasticità ad alcuni<br />
tipi di ingressi. Vediamone alcuni:<br />
• Introdotta una nuova disciplina dei ricongiungimenti<br />
familiari a modifica <strong>del</strong> TU sull’immigrazione<br />
che incide su alcune condizioni che limitavano<br />
l’esercizio <strong>del</strong> diritto <strong>del</strong> ricongiungimento.<br />
Tra le novità più importanti:<br />
– non è più prevista per i figli minori la condizione<br />
di familiari “a carico” (requisito<br />
implicito);<br />
– la condizione <strong>del</strong>la minore età prevista per<br />
il ricongiungimento è riferita al momento<br />
<strong>del</strong>la presentazione <strong>del</strong>la domanda.<br />
– per i figli maggiorenni non è più richiesta<br />
l’invalidità totale, ma l’impossibilità di<br />
provvedere, in maniera permanente, alle<br />
proprie indispensabili esigenze di vita in<br />
ragione <strong>del</strong> loro stato di salute;<br />
– per il ricongiungimento dei genitori è stata<br />
eliminata la necessità <strong>del</strong>l’accertamento<br />
<strong>del</strong>l’esistenza o meno di altri figli nel Paese<br />
di origine (richiesta soltanto la mancanza<br />
di un adeguato sostegno familiare).<br />
Non è previsto, invece, l’ampliamento <strong>del</strong>le<br />
categorie di familiari per i quali è possibile<br />
chiedere il ricongiungimento.<br />
• Abolito con la Legge n.46/07 il nulla osta <strong>del</strong>lo<br />
Sportello Unico per l’immigrazione per i distacchi<br />
temporanei. Dal 12 aprile 2007 bastano una<br />
comunicazione <strong>del</strong> committente e una dichiarazione<br />
<strong>del</strong> datore di lavoro. In particolare, all’articolo<br />
27 <strong>del</strong> testo unico sull’Immigrazione che<br />
regola l’ingresso per lavoro in casi particolari<br />
slegato dai flussi viene aggiunto il comma 1-bis:<br />
nel caso in cui i lavoratori distaccati temporaneamente<br />
in Italia in seguito a un appalto, siano<br />
dipendenti regolarmente retribuiti dai datori<br />
di lavoro, persone fisiche o giuridiche, residenti<br />
o aventi sede in uno Stato <strong>del</strong>l’Ue, il nulla<br />
osta al lavoro è sostituito da una comunicazione,<br />
da parte <strong>del</strong> committente, <strong>del</strong> contratto in<br />
base al quale la prestazione di servizi ha luogo,<br />
unitamente ad una dichiarazione <strong>del</strong> datore di<br />
lavoro contenente i nominativi dei lavoratori da<br />
distaccare e attestante la regolarità <strong>del</strong>la loro situazione<br />
con riferimento alle condizioni di residenza<br />
e di lavoro nello Stato <strong>del</strong>l’Ue in cui ha<br />
sede il datore di lavoro.<br />
• Dal 2 giugno 2007 sono stati aboliti permessi<br />
di soggiorno per extracomunitari che devono<br />
entrare in Italia per affari, turismo, studio e<br />
altri visite di durata inferiore ai tre mesi.<br />
Chi arriva in Italia per questi motivi dovrà<br />
comunque dichiarare la propria presenza alle<br />
autorità: immediatamente alla polizia di frontiera<br />
o entro otto giorni presso la Questura<br />
nel caso in cui arrivi passando da Paesi <strong>del</strong>l’area<br />
Schengen (Austria, Belgio, Danimarca,<br />
Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo,<br />
Paesi Bassi, Portogallo, Spagna,<br />
Svezia, Islanda e Norvegia).<br />
Un decreto <strong>del</strong> Viminale definirà meglio questa procedura,<br />
prevedendo un modulo unico per la dichiarazione.<br />
Chi non presenta nei termini previsti dalla legge<br />
la dichiarazione di presenza può essere espulso (a<br />
meno che il ritardo non sia giustificato da cause di<br />
forza maggiore), così come chi si trattiene oltre la validità<br />
<strong>del</strong> visto con cui è entrato in Italia. ■<br />
Silvia Bradaschia è Consulente <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> in Cervignano <strong>del</strong><br />
Friuli (UD)<br />
Lavvoro<br />
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