Dossier - Consulenti del Lavoro

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44 Professione Alfredo BASILI studio@alfbasi.fastwebnet.it Professionisti… sempre Proprio in questo periodo dovrebbero attendersi i frutti delle audizioni al disegno di legge delega del Ministro di Grazia e Giustizia On. Mastella, composto dai progetti di legge C. 867 e C. 2160. Era previsto per fine giugno il testo unificato della Riforma delle professioni intellettuali, come era previsto entro fine maggio il temine per le audizioni da parte delle categorie professionali. In questi giorni dovrebbe essere in atto alla Camera il procedimento di avvio ed unificazione dei diversi provvedimenti inerenti tale tematica. Il disegno di legge succitato, si inserisce in un contesto normativo che negli ultimi anni ha modificato in grande misura lo status delle categorie professionali e, di riflesso, la tutela per i propri “utenti”- contribuenti. Secondo l’escursus normativo prodotto dal legislatore negli ultimi anni, l’attività professionale non può più essere considerata come mero frutto di esercizio professionale ed intellettuale dell’individuo. La trasformazione cui oggi si assiste ha inesorabilmente portato il professionista, avente preparazione professionale atta alla consulenza giuridico-fiscale-contabile del proprio assistito, ad una mera sostituzione circa adempimenti svolti da sempre da dipendenti della Pubblica Amministrazione, sia che si tratti di Agenzia delle entrate, che di Inps e Inail e Camera di Commercio. Oggi, dove l’onere professionale è prioritario al fine della tutela degli interessi del proprio assistito, l’assistenza compiuta a 360 gradi o personalmente, o tramite collaboratori affidabili, porta ad essere continuamente in contatto con la P. A. per far sì che le cose funzionino. Ciò porta a considerare che le cose funzionino grazie a Noi, a chi comunica alla P.A. i dati contributivi, retributivi e fiscali dei propri assistiti in tempi reali, moltiplicando la propria mole di lavoro ovviamente senza alcuna remunerazione. Al tempo dedicato all’aggiornamento professionale, si aggiunge quindi anche un’organizzazione all’avanguardia dei propri studi atta ad attutire le repentine modifiche relative ad adempimenti formali, dove la tecnica, la preparazione, l’informatizzazione propria e quindi, quella dei propri collaboratori, sono diventati degli oneri non accessori senza il pur minimo riconoscimento economico che, per norma deontologica non può essere chiesto al cliente. Lo sviluppo e l’impegno protratto negli ultimi anni dal nostro Ordine ha fatto sì che ognuno di noi abbia dei titoli accademici e di eccellenza necessari e sufficienti, ad essere iscritti ad un Ordine Professionale che sta assumendo sempre più importanza. Per esercitare la nostra professione, quindi viene richiesto impegno, assiduità, professionalità e preparazione, ma per forza di cose abbiamo dovuto informatizzarci, perchè altrimenti non saremmo in grado di svolgere il nostro lavoro. Oggi viene anche messa in discussione la figura dell’albo e della sua utilità. L’esigenza di tutelare interessi pubblici tramite una necessaria iscrizione all’albo professionale garantita dall’articolo 2229 c.c. , ha spinto da sempre l’ordinamento nazionale a regolamentare l’esercizio e l’accesso alla professione al fine di garantire competenza tecnica ed indipendenza. Ciò porta a considerare vi sia divergenza con le disposizioni contenute nel progetto di legge governativo C. 2160, volte all’eliminazione degli Ordini professionali, alla degradazione degli stessi ad associazioni di natura privatistica (art. 8, comma 1, lett.c), al quasi azzeramento del tirocinio di preparazione alla professione, il tutto accompagnato da un iter normativo contrario ai precetti di cui all’art. 76 della Costituzione della Repubblica. In conclusione, dopo l’approvazione del testo unico sulla riforma delle professioni, le attività che vengono svolte dagli studi professionali potranno essere svolte anche dalle associazioni di Categoria e da Loro dipendenti (forse anche senza alcun percorso formativo analogo e, di sicuro, senza alcun obbligo di rispettare norme deontologiche e programmi di formazione professionale continua). La riforma delle professioni vuole oggi introdurre un sistema duale che preveda il riconoscimento dello Stato alle associazioni di para professionisti e/o di chiunque deciderà di costi-
tuire un associazione che dunque a tutti gli effetti verranno equiparate agli Ordini professionali. A tutto ciò si aggiunge la pratica perseguita di recente dal legislatore fiscale volta a calpestare la legge rafforzativa dei principi costituzionali, ovvero lo Statuto del contribuente, introducendo norme retroattive con decretazione d’urgenza (es. D.L.223/2006 e D.L. 262/2006). Inolte, ad assommarsi alle odierne problematiche relative agli Studi di settore (vedi i criteri di normalità e congruità) ad adempimenti dichiarativi vicini, complessi e sfalsati e ai nuovi versamenti con F24 telematico (per cui è stato previsto un obbligo senza alcuna sanzione, in caso di inadempienza alla dettata procedura), si aggiungono le pregresse disposizioni derivate dal pensiero portante del monitoraggio fiscale e contributivo e dall’istituzione dell’ contenitore statistico denominato Anagrafe tributaria. Il professionista, oggi insicuro ancora sul da farsi in relazione alle imminenti scadenze è obbligato ex lege ad effettuare un lavoro di intermediazione con Fisco, Previdenza, Ufficio Italiano Cambi e Garante della Privacy sia con trasmissioni telematiche che con modulistica fuori dall’ordinario. Il professionista moderno, portato al rispetto delle istituzioni e alla garanzia del pubblico interesse è obbligato a rispettare adempimenti aggiuntivi al lavoro tradizionale, come privacy (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 ), antiriciclaggio (D.Lgs. 20 febbraio 2004, n. 56), verasamenti e spedizioni telematiche della dichiarazioni dei redditi ( art. 3, comma 3, del DPR n. 322/98), spedizione telematica di bilanci, conservazione cartaceo/elettronica del Iscritti al 30/04/2007 n. 22.144 Pensionati al 30/04/2007 n. 6.087 Iscritti di maggio n. 89 Nuovi pensionati n. 34 Cessazione delle sospensioni n. 2 Prestazioni Riattivate (*) – Cancellati di maggio n. 29 proprio lavoro e delle pratiche dei propri assistiti; anche a livello di riconoscimento, per questo nostro collaborare con la P. A, siamo diventati insostituibili per tutti ed abbiamo sostituito le banche per determinati oneri, perchè lavoriamo meglio, e costiamo….di meno (0,51 centesimi/? per la spedizione telematica delle dichiarazione dei redditi, mentre per la spedizione dell’F24 0 centesimi/?) . Diventiamo dei perfetti sconosciuti, dei professionisti che per svolgere la propria attività fuori delle proprie mura lavorative si devono servire delle conoscenze acquisite, di convenzioni predisposte a proprie spese nella P. A, dove quando andiamo dobbiamo trovare delle vie traverse , perché i canali istituzionali, se ci sono, per darci la priorità , per ascoltarci in tempo luce, molte volte non funzionano. Costretti a fare una fila normale di udienza, e magari, poi doverne fare un’altra perchè l’interlocutore allo sportello non è in grado spesso e volentieri di rispondere alle esigenze del professionista, e quindi avere poi il “ passi “. Sappiamo quello che accade perchè è la nostra funzione di vita, di sopravvivenza professionale. Ci vorrebbe un tavolo di confronto o perlomeno di collaborazione con gli organi competenti prima di risolvere in maniera spesso irrisolvibili delle questioni diventate abnormi , per il modo legislativo e normativo di applicarle, senza nessun rispetto e riconoscenza, rasentando a volte anche l’incostituzionalità. ■ Iscritti all’Ordine Radiazioni di maggio Dati provenienti dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, riferiti ai movimenti inseriti nel mese di maggio 2007 Alfredo Basili è Consulente del Lavoro in Roma Consulenti minuto per minuto al 31 maggio 2007 Pensionati ENPACL Pensionati deceduti n. 22 – Sospensioni maggio n. 4 Prestazioni sospese (*) – Iscritti al 31/05/2007 n. 22.202 Totale pensionati al 31/05/2007 n. 6.099 Dati provenienti dall’Ufficio gestione pensioni Enpacl (*) Le voci “Prestazioni riattivate” e “Prestazioni sospese” si riferiscono, rispettivamente, ai titolari di trattamento pensionistico di reversibilità che si trovano nelle seguenti posizioni: a) iniziano/proseguono un corso legale di studi; b) non hanno presentato la documentazione/concludono un corso legale di studi. Prrofessiionne 45
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