La strada del formaggio - Gustolocale
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Sensi di polpa?<br />
Tre luoghi comuni da sfatare per vederci chiaro<br />
nel rapporto tra cibo e linea.<br />
Con la lettura di questo succulento numero di <strong>Gustolocale</strong>, oltre all’acquolina in bocca, avvertite qualche senso di colpa? Allora è il momento di<br />
sfatare qualche falso mito.<br />
Per prima cosa: facciamo scendere il maiale dal banco degli imputati. “Attraverso la selezione genetica oggi si sono ottenuti, per la maggior parte,<br />
maiali magri, in cui il grasso intramuscolare è ridotto al minimo”. Parola <strong>del</strong> dottor Giovanni Ronzani, presidente regionale <strong>del</strong>l’Associazione Dietologi<br />
Italiani, responsabile <strong>del</strong>l’unità operativa di Dietetica e nutrizione clinica <strong>del</strong>l’Ulss 5 e docente al corso di Sicurezza e igiene degli alimenti<br />
<strong>del</strong>l’Università di Vicenza. Che aggiunge: “tra la carne di maiale e quella di pollo non c’è grande differenza dal punto di vista <strong>del</strong>la presenza di grassi”.<br />
Certo, bisogna distinguere tra un prosciutto magro o una lonza e gli insaccati, come salame o cotechino, prodotti dalla macinatura <strong>del</strong>le parti grasse.