nasce la sensibilità al glutine - Adi

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230 d) WORKSHOP: incontro interattivo ad invito tra max 12 partecipanti. Durata effettiva: massimo 1 giornata. N° argomenti trattati: riunione monotematica Articolazione: confronto tra specialisti coordinati da un chairman • e) INCONTRO-DIBATTITO CON LA POPOLAZIONE: evento finalizzato alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Durata effettiva: massimo 4 ore. N° argomenti trattati: riunione monotematica. Articolazione: massimo 3 interventi preordinati, dibattito non inferiore a ¼ del tempo complessivo. f) CORSO: serie di lezioni programmate per l’apprendimento di uno specifico argomento. Durata effettiva: massimo 2 giorni per l’evento nazionale e 1 giorno per quelli locali. N° argomenti trattati: evento monotematico. Articolazione: interventi di almeno 45 minuti, dibattito non inferiore a ¼ del tempo complessivo ed esercitazioni pratiche e/o casi clinici non inferiori a ¼ del tempo complessivo dell’evento. Tipologie: interno se finalizzato al personale di una unità operativa, regionale, interregionale, FAD (formazione a distanza) con o senza tutor. • g) MASTER e CORSO di PERFEZIONA- MENTO UNIVERSITARIO: eventi strutturati in collaborazione con ADI . I Master di 1° e 2° livello prevedono un periodo di stage obbligatorio. Hanno durata di almeno 1500 ore. I Corsi di perfezionamento, aperti anche alle lauree triennali hanno durata minima di 300 ore. In entrambi i casi la partecipazione prevede l’esonero dai crediti ECM per l’anno/anni di frequenza. 3. Il seguente riconoscimento ufficiale, da riportare nel materiale propagandistico: EVENTO ADI NAZIONALE: congresso e corso nazionale con cadenza annuale alternata, eventi della Fondazione (max 2 all’anno). Per questi eventi non saranno possibili sovrapposizioni nei 30 gg antecedenti; EVENTO ADI LOCALE: quello che rientra nelle tipologie c-d-e-f. Ogni anno verrà riconosciuto un evento ADI locale per macroarea (Nord, Centro, Sud, Isole). NOTIZIE dal Presidente ADI MAGAZINE 3, 2011; 15 - www.adiitalia.com Tutti gli eventi calendarizzati (punto 1), con priorità per quelli interregionali, si avvarranno dell’ufficialità ADI che consiste: a) nella presenza del Presidente, qualora richiesto. Lo stesso non presenzierà ad altri eventi patrocinati, con eccezione di quelli ritenuti “diplomaticamente necessari” organizzati da altre società scientifiche o istituzioni, b) nella priorità di presenza, qualora invitati, dei quadri ADI, c) nella comunicazione alle aziende abitualmente sponsorizzatrici degli eventi nazionali, d) nel supporto organizzativo dell’agenzia nazionale, se richiesto e) nella più ampia diffusione mediatica. Eventuali eventi non calendarizzati potranno ricevere il patrocinio ADI dalle sezioni regionali, ma non avvalersi della paternità ADI al fine della ricerca di sponsorizzazioni, nonché delle altre agevolazioni di cui al capoverso precedente. Il Segretario Generale terrà registrazione della turnazione degli eventi in modo da garantire a tutte le sezioni la giusta visibilità nell’arco temporale di un triennio. Sono esclusi da questa regolamentazione gli eventi di tipologia e, per i quali si valuterà di volta in volta da parte dell’Ufficio di Presidenza; 4. il rispetto dell’impegno dei quadri ADI (componenti del Consiglio di Presidenza, della Fondazione, dei Consigli Direttivi Regionali, Coordinatori dei Gruppi di Lavoro) a presenziare ad almeno 1 evento ufficiale nazionale all’anno. Il riscontro di recidività ingiustificata comporterà la segnalazione al Collegio dei Probiviri; 5. il rispetto delle seguenti modalità gestionali: • utilizzo di idonea strumentazione per garantire il rispetto dei tempi d’intervento. Il relatore deve essere in grado di visionare il trascorrere dei minuti; • l’esplicita formulazione degli obiettivi formativi di ogni tipologia d’evento in tutto il materiale promozionale (anche preliminare); • l’utilizzo prevalente, negli eventi di tipologia b-d-f, della metodologia: “dalla criticità dell’esperienza pratica all’intervento migliore ala luce delle evidenze”, tramite sondaggio preliminare ed analitico delle criticità di alcune realtà operative (raccolta delle richieste su specifica griglia), selezionate dai relatori e discus
ADI MAGAZINE 3, 2011; 15 - www.adiitalia.com NOTIZIE dal Presidente se approfonditamente nel corso dell’evento. Tale metodologia, particolarmente consigliata in eventi formativi di alto livello di specializzazione (per contenuti e qualità dei relatori), impone la partecipazione anche del responsabile (o del suo vice) della struttura richiedente; • la pubblicizzazione, possibilmente scritta, di un: “take home message” ai partecipanti al termine di ogni evento, a cura del comitato organizzatore. Qualora le tematiche trattate siano di particolare rilevanza verrà coinvolto anche l’Ufficio Stampa ADI per la diffusione mediatica. • l’emissione di idoneo materiale formativo (volume degli atti per gli eventi di tipologia a e b, anche in formato elettronico o utilizzando ADI-Magazine (punto n°9); raccolta delle diapositive delle relazioni con possibilità di anno- tazione per gli eventi c-f. Il Lay-out di questo materiale deve essere sempre lo stesso e va concordato con la segreteria organizzativa; • fornitura di uno specifico kit congressuale che risponda a requisiti di utilizzo, anche dopo l’evento, originalità, praticità, diffusione del marchio ADI. E’ compito della segreteria organizzativa fornire al Consiglio di Presidenza ADI le proposte per attivare/aggiornare tale strumento nonché la fornitura per i partecipanti degli eventi calendarizzati. 6. il contenimento delle spese organizzative e le agevolazioni per i soci ADI (punto n°10). Gli eventi locali rappresentano un importante occasione per il reclutamento di nuovi soci. Ogni anno la sezione che avrà reclutato il maggior n° di nuovi iscritti (al 31 dicembre) riceverà il 20% delle quote versate anziché il 10%. La presente normativa entra in vigore con il primo agosto 2011 e diviene operativa per tutti gli eventi programmabili dal 2012 in avanti. 231
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