22.05.2013 Views

pdf - 449 kb - Popolis

pdf - 449 kb - Popolis

pdf - 449 kb - Popolis

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

BRIXIA SACRA<br />

seguito della guerra dei Cremonesi», come precisò un teste (149, cfr. 180);<br />

l’assedio di Cremona nel 1160, quando gli uomini di Remedello andarono<br />

insieme a quelli dell’abbazia (cum abbacia) a costruire un fossato, presumibilmente<br />

per difesa (153); e l’esazione del fodrum nel paese superiore di Bizzolano<br />

(ma non in quella inferiore) da parte di Marcovaldo di Grumbach, il quale<br />

fu nominato podestà imperiale a Brescia nel 1162 (C 177; B 154) 48 . Molte<br />

domande vennero formulate attorno a quegli anni difficili, soprattutto relativamente<br />

allo scisma papale, che sconvolse il normale esercizio dei poteri e delle<br />

nomine ecclesiastiche non soltanto a Leno, ma anche a Gambara, a Remedello<br />

e a Carzago, quando sia il vescovo Raimondo sia l’abate Onesto lasciarono<br />

la diocesi 49 . Una breve storia del monastero durante questo periodo venne delineata<br />

da un canonico di San Pietro di Leno, chiamato Montenario (176-177),<br />

il quale riferì che, quando l’abate Onesto fuggì a Venezia, spaventato dai Boemi,<br />

affidò il cenobio a tre monaci, che lo ressero cattolicamente e senza contaminazione<br />

scismatica per due anni, finché Lanfranco di Gambara fu illegittimamente<br />

(non recte linee) nominato abate dal cardinale Arnoldo, agente per<br />

conto dell’antipapa Vittore 50 . Lanfranco governò come abate per circa cinque<br />

anni, disse Montenario, ossia dal 1163 fino al 1168. Gli succedette cattolicamente<br />

(ossia, in modo non scismatico) Alberto per sette anni (1168-1176),<br />

Daniele per meno di tre anni (1176-1178) e Gonterio, il quale, nella prossima<br />

festa di san Nazario (28 luglio 1195) avrebbe retto il monastero da sedici anni.<br />

Avvenimenti di questo genere costituivano una naturale intelaiatura di<br />

memoria storica per persone la cui vita era soltanto raramente turbata dal mondo<br />

esterno. Il quadro geografico era stabilito a sud dal fiume Oglio, che scorre<br />

verso sud e poi verso sud-ovest fino al Po, e dai suoi affluenti, il Mella, il Gambara<br />

ed il Chiese, i quali scorrono verso sud fino all’Oglio. L’area misura circa<br />

venticinque chilometri per venti ed è ripartita in parrocchie ed in curtes, che<br />

prendono il nome da castelli, villaggi e paesi, collegati da strade. I testimoni<br />

ricordarono a est (mane) o ad ovest (sera) una strada o un fiume, ma niente a<br />

nord o a sud. Era una regione fertile e ben irrorata d’acqua ed era stata coltivata<br />

fin dall’antichità. Le deposizioni menzionarono occasionalmente oliveti e<br />

vigne, ma nessun altro tipo di prodotto. C’erano ancora, tuttavia, alcune zone<br />

non coltivate, come indicano i numerosi riferimenti alle decime di terreni<br />

appena dissodati. Quando a Folle di Fiesse fu chiesto se a Fiesse le recchone e le<br />

vigne, delle quali l’abate o i suoi uomini avevano a lungo percepito le decime,<br />

fossero novalia, questi replicò che erano recchone e al tempo stesso boschi<br />

(173). Le monete sono raramente citate, aldilà dei casi in cui sembra esservi<br />

168

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!