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BRIXIA SACRA<br />

probabilmente composto a Leno nell’883, si legge al termine di un elenco di<br />

re longobardi.<br />

Nell’anno 758 dell’incarnazione del Signore ... fu fondato il monastero di San Salvatore<br />

nel luogo chiamato Leno dal suddetto gloriosissimo re Desiderio. Ma una chiesa<br />

in onore di San Salvatore e della santissima Vergine Maria e del santo arcangelo Michele<br />

fu edificata dal sopraddetto re prima dell’inizio del suo regno. Non molto dopo la<br />

sua salita al trono e la fondazione di questo monastero ... una parte del corpo del santissimo<br />

ed eccellentissimo confessore, l’abate Benedetto, fu portata dalla città di Cassino<br />

ed i corpi dei santi martiri Vitale e Marziale dalla città di Roma, e furono seppelliti<br />

nel medesimo santissimo monastero. A quel tempo il superiore di questo cenobio,<br />

ossia Leno, era l’abate Ermoaldo, che il sunnominato sovrano portò con sé dal monastero<br />

di Benevento, ed altri undici, uno dei quali, chiamato Lamperto, egli stabilì come<br />

priore. Con l’aiuto di Dio, il progetto fu perfettamente realizzato 5 .<br />

Le sole ulteriori fonti attendibili relative agli inizi della storia di Leno sono<br />

costituite da tre liste di monaci, contenute nel libro della confraternita di Reichenau,<br />

le quali datano rispettivamente attorno al 770/90, prima dell’823 e<br />

dopo l’823, ed includono 106, 109 e 111 nomi 6 .<br />

Sulla base di queste fonti si possono fare quattro osservazioni. In primo<br />

luogo, la chiesa precedette cronologicamente il monastero e fu dedicata al Salvatore,<br />

alla Vergine ed a san Michele, tutti patroni assai diffusi per le chiese ed<br />

i monasteri longobardi. Si aggiunse san Benedetto dopo che la sua reliquia<br />

venne qui traslata da Montecassino ed almeno dagli inizi del IX secolo il<br />

monastero fu noto come il monasterium o la casa di San Benedetto de Leonis o<br />

ad Leones, con riferimento ai leoni dei quali statue più tarde sono tuttora posizionate<br />

davanti alla chiesa 7 . In secondo luogo, si trattò di una fondazione regia<br />

eretta su terre regie, probabilmente per motivi religiosi, poiché il nome Desiderio,<br />

nella lista dei monaci del 770/90, potrebbe riferirsi al fondatore, il re<br />

Desiderio, che si fece egli stesso monaco più tardi 8 . Pertanto, Leno sarebbe ciò<br />

che gli studiosi chiamano un monastero di proprietà regia (königliches<br />

Eigenklöster) ed in seguito, dopo la conquista carolingia dell’Italia settentrionale,<br />

un cenobio imperiale (Reichsklöster), sebbene non vi siano precisi riferimenti<br />

nelle fonti più antiche ad una tuitio o defensio regia o imperiale, o ai<br />

diritti di libera elezione, i quali normalmente caratterizzavano gli istituti posti<br />

sotto la speciale protezione del sovrano 9 . In terzo luogo, la storia della fondazione<br />

e le liste dimostrano che Leno fu legato, fin quasi dalle origini, con Montecassino<br />

e Roma verso sud, e con Reichenau al nord. Benché non fosse la pri-<br />

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