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MALATTIE CHIRURGICHE DELL'ESOFAGO

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ticolo, si aggravano rapidamente. Il malato mangia con un’estrema lentezza, ricorre a<br />

artifici e posizioni curiose per riuscire a deglutire, inclinando la testa in avanti, indietro<br />

o di lato e variamente manipolandosi il collo; incomincia ad avere episodi di ruminazione<br />

e riferisce di trovarsi in bocca sempre più spesso alimenti indigeriti assunti tempo<br />

prima (alimenti, cioè, rigurgitati dal diverticolo dove erano finiti). L’aria che gorgoglia<br />

nella sacca diverticolare insieme con il cibo provoca il fenomeno della deglutizione<br />

rumorosa. Il rigurgito è costante ed avviene in posizioni particolari, che variano da<br />

individuo a individuo, ciò che si spiega col fatto che l’allineamento fra diverticolo,<br />

colletto e lume viscerale più adatto alla fuoriuscita degli alimenti si ha solo in posizioni<br />

critiche, che variano da individuo a individuo a seconda della forma del diverticolo e del<br />

suo colletto.<br />

Durante il sonno, materiale rigurgitato può refluire nelle vie respiratorie e provocare<br />

complicanze settiche bronco-polmonari.<br />

Data la sua sede profonda, il diverticolo, come tale, è raramente palpabile, a meno<br />

che non sia veramente grosso. Comunque, a testa in iperestensione, un diverticolo di<br />

discrete dimensioni può manifestarsi nella fossa sopraclavicolare, a sinistra più spesso<br />

che a destra, come una tumefazione variabile, a seconda del suo stato di riempimento e<br />

che non bisogna prendere, erroneamente, per un gozzo!<br />

Man mano che la disfagia si aggrava, l’alimentazione diviene sempre più penosa e<br />

difficile e il paziente decade fino a gradi vari di emaciazione.<br />

Se è vero che l’esame radiografico è essenziale per la diagnosi, è altrettanto vero che<br />

un esame radiografico mal eseguito allontanerà nel tempo il riconoscimento della<br />

malattia, se questa viene, erroneamente, esclusa. Per evitare una tale evenienza, particolarmente<br />

lavorando dove non c’è un vero specialista radiologo, bisogna assicurarsi<br />

che l’esame non sia eseguito nella sola posizione classica di paziente e raggio centrale,<br />

ma in varie posizioni del malato e con varie incidenze del raggio centrale, ma, comunque,<br />

sempre in proiezione antero-posteriore, laterale e oblique, con malato digiuno, cioè<br />

con diverticolo il più possibile vuoto, tenendo sempre presente che la diagnosi radiologica,<br />

se può essere facile in alcuni casi, in altri può essere assai difficile. Ciò significa<br />

che, se c’è un fondato sospetto clinico, si deve fare in modo che il radiologo cerchi il<br />

diverticolo, se questo non compare nei radiogrammi standard.<br />

L’esofagoscopia per un diverticolo di Zenker può essere utile in caso di seri dubbi<br />

diagnostici e, se si decide di farla, bisogna sempre tenere presente il grosso rischio che<br />

si può correre di perforare la sottile parete diverticolare.<br />

L’esofagoscopia è invece obbligatoria nel caso di una localizzazione nell’esofago<br />

distale allo scopo di escludere un eventuale cancro esofageo al disotto del diverticolo.<br />

La terapia di questa malattia è chirurgica e consiste nella resezione del diverticolo.<br />

Si tratta di una operazione non traumatizzante, che deve essere consigliata anche ad<br />

individui fortemente defedati, ma che va eseguita in ospedale attrezzato e da un chirurgo<br />

competente, ma che, per nessuna ragione, va azzardata in un ospedale non attrezzato.<br />

Data la prognosi cattiva che ha questa malattia, se abbandonata a se stessa, l’operazione,<br />

anche se per solito d’elezione e quasi mai d’urgenza, non va procrastinata a<br />

lungo e non si deve far giungere la malattia ai suoi estremi stadi di sviluppo. Infatti, a<br />

parte le conseguenze sull’alimentazione, esiste sempre la possibilità che si avverino<br />

complicanze potenzialmente anche assai gravi, con formazione di un flemmone periesofageo,<br />

in caso di perforazione, o dell’altrettanto grave fistola esofago-tracheale.<br />

Le complicanze respiratorie di cui abbiamo già parlato possono portare alla<br />

formazione di un ascesso polmonare, specie a destra, data la maggiore facilità con cui i<br />

residui alimentari rigurgitati finiscano nel bronco destro.<br />

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