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MALATTIE CHIRURGICHE DELL'ESOFAGO

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anche essere dovuto ad un’occasionale sovrapposizione, per cui non ci si dovrà mai<br />

fidare di una sola proiezione.<br />

Nelle grosse ernie, il mediastino è spostato. L’esame del digerente con mezzo di<br />

contrasto darà la sicurezza della diagnosi.<br />

Naturalmente, con un’occlusione in atto, occorrerà iniziare l’esame con un clisma<br />

molto fluido, che spesso chiarirà le cose.<br />

Qualora persistano dubbi, si potrà chiarire il caso somministrando mezzo di<br />

contrasto idrosolubile per bocca.<br />

Nell’inverosimile possibilità che neppure così si possa arrivare ad una sicura<br />

diagnosi, si combinerà con i precedenti esami un pneumoperitoneo, per cui, quando<br />

esiste un sacco erniario, questo verrà delineato dall’aria iniettata in cavo addominale,<br />

mentre, nelle forme prive di sacco, come i prolassi, si avrà subito, rialzando il torace, un<br />

patognomonico pneumotorace.<br />

La metodica del pneumoperitoneo varrà anche a riconoscere una semplice relaxatio<br />

del diaframma, affezione che presto descriveremo.<br />

Nessuna terapia medica è in grado di correggere queste forme morbose.<br />

Le incognite di un’ernia diaframmatica (segnatamente l’incarcerazione!) sono tali<br />

che l’operazione va sempre caldamente raccomandata specialmente tenendo presenti i<br />

limitati rischi chirurgici che il paziente corre in ambiente attrezzato e competente.<br />

Certe volte, come nei neonati con pericolose e ingravescenti manifestazioni cardiorespiratorie,<br />

l’operazione va eseguita con carattere d’urgenza, perché essa sola è in<br />

grado di salvare la vita di questi piccoli pazienti.<br />

Nell’adulto, l’indicazione d’urgenza è assoluta nel caso dello strozzamento.<br />

L’operazione può essere eseguita per via toracotomia sul settimo od sull’ottavo<br />

spazio intercostale oppure per via addominale. Al solito, ognuna di queste vie d’accesso<br />

ha i suoi pro e i suoi contra. La via toracotomica dà indubbiamente un ottimo controllo<br />

sul contenuto erniario, prezioso nei casi in cui risulta necessario eseguire complesse lisi<br />

di aderenze fra i vari organi. La via toracotomia consente pure una più facile riparazione<br />

della breccia erniaria diaframmatici. Questa via ha però due svantaggi: uno è che essa<br />

costituisce, in pazienti enfisematosi e non preparati, un grosso stress e l’altro è che,<br />

specie in ernie assai voluminose e con visceri che hanno perso il loro diritto di domicilio<br />

nell’addome, dall’alto si può non riuscire a fare la riduzione.<br />

Con la via laparotomia, invece si sottopone il paziente ad uno stress chirurgico<br />

assai meno pesante. Inoltre, con questo accesso è sempre possibile ridurre i visceri<br />

erniati in addome, anche se la sutura del diaframma riuscirà un po’ più difficile per<br />

mancanza di spazio, ma, comunque, senza avere l’assillo delle anse che spingono i<br />

margini da suturare contro l’ago. Questa via permette, inoltre, una completa e facile<br />

revisione del cavo addominale. Un ulteriore vantaggio è dato dalla possibilità, in caso di<br />

insufficiente capacità della cavità peritoneale a far spazio per il contenuto dell’ernia<br />

ridotta, di chiudere solo peritoneo e cute per trattare il laparocele così causato dopo<br />

qualche settimana, quando i visceri ridotti si saranno adattati alle nuove condizioni.<br />

Brecce erniarie anteriori sono facili a chiudersi per via addominale, mentre la<br />

chiusura di brecce posteriori risulterà tecnicamente più scomoda.<br />

In conclusione, è possibile dire che questa chirurgia non vuole una mentalità<br />

superspecialistica, cioè da chirurgo toracico puro o da chirurgo addominale, puro, ma ha<br />

bisogno della sana filosofia ed esperienza di un buon chirurgo generale che si trova a<br />

suo agio sia nell’addome che nel torace e che sappia sempre tenere presenti le due<br />

diverse vie d’accesso, per scegliere, di volta in volta, dopo aver accuratamente valutato<br />

vantaggi e svantaggi di ciascuna di esse, in rapporto al caso che ha per le mani.<br />

Per quanto riguarda la tecnica di chiusura della breccia erniaria diaframmatici, si<br />

può dire che piccole e medie brecce, una volta ridotto il contenuto dell’ernia e resecato o<br />

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