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MALATTIE CHIRURGICHE DELL'ESOFAGO

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INTRODUZIONE ALL’ARGOMENTO<br />

I disturbi per cui i portatori di affezioni esofagee consultano il medico sono<br />

essenzialmente due: la disfagia e la pirosi o bruciore retrosternale.<br />

Il primo, la disfagia, indica un ostacolo alla deglutizione, per lo più di natura<br />

organica, ma, anche se raramente, anche funzionale, indica in modo tassativo la<br />

necessità urgente di ricerche diagnostiche, volt a chiarire le cause del disturbo.<br />

L’urgenza deriva dal fatto che a causare la disfagia possa essere un cancro, cioè una<br />

malattia gravissima e assai frequente in Somalia.<br />

Il secondo disturbo, la pirosi, è invece il segno tipico del reflusso gastro-esofageo e,<br />

cioè, del risalire del contenuto acido dello stomaco nel lume esofageo per cattivo<br />

funzionamento del meccanismo valvolare della giunzione esofago-cardiale.<br />

Altri disturbi specifici debbono attirare l’attenzione del medico sull’esofago, come,<br />

per esempio, il rigurgito post-prandiale, attacchi notturni di tosse o polmoniti da<br />

aspirazione anche in mancanza di disturbi soggettivi della deglutizione, tutti fenomeni<br />

che possono essere dovuti o ad un accumulo notevole di ciò che è stato ingerito in grossi<br />

diverticoli da pulsione o ad un’acalasia esofago-cardiale con megaesofago secondario.<br />

Un altro fenomeno che è necessario interpretare correttamente al più presto è il<br />

vomito massivo di sangue fresco, che avviene per la rottura di varici esofagee causato<br />

da ipertensione portale.<br />

Vedremo poi meglio come i vari segni vadano inquadrati, valorizzati e interpretati<br />

con le indagini diagnostiche cliniche, radiologiche, endoscopiche e bioptiche che<br />

abbiamo a nostra disposizione.<br />

Vogliamo quindi anticipare il concetto che pilastri della diagnostica delle malattie<br />

chirurgiche dell’esofago sono la radiologia (esame con pasto radio-opaco denso e<br />

liquido), e l’esofagoscopia. È chiaro che la radiologia ha, per la sua innocuità e<br />

significanza, la precedenza su qualsiasi altro esame. Infatti, l’indagine contrastografica<br />

dell’esofago può essere usata in ogni situazione, anche durante un’emorragia in atto o<br />

appena pregressa, senza alcun addizionale rischio per il paziente.<br />

L’endoscopia - esofagosopia - non è una procedura in concorrenza con l’esame<br />

radiologico, ma ne è il naturale complemento, specialmente nei casi in cui l’esofagografia,<br />

benché tecnicamente bene eseguita, non abbia saputo dare informazioni diagnostiche<br />

esaurienti o abbia addirittura dato un risultato di normalità, nonostante la presenza<br />

di sintomi chiaramente indicanti una compromissione esofagea. L’esofa-gosopia<br />

diagnostica non è necessaria in certi chiari casi, come, per esempio, in presenza di varici<br />

esofagee in cui, se fatta senza la dovuta attenzione, potrebbe anche essere pericolosa<br />

(però, va qui detto, che qualcuno ha ipotizzato che una trombizzazione endoscopica<br />

delle varici esofagee potrebbe essere, in certe circostanze, utile). L’esofagoscopia è<br />

invece obbligatoria quando si sospetti un carcinoma, per esempio, perché l’esame<br />

citologico e la biopsia ci daranno, in varie affezioni esofagee, ma specialmente nei<br />

tumori esofagei, purtroppo così frequenti in Somalia, precise informazioni<br />

sull’istopatologia della lesione.<br />

L’odierno armamentario di endoscopi (ne abbiamo appena ricevuto uno flessibile,<br />

che, prossimamente, imparerete ad usare nelle esercitazioni) permette di eseguire esami<br />

accurati, completi e con rischi minimi di perforazione anche in malati premedicati o in<br />

anestesia locale.<br />

In presenza di esami tutti costantemente negativi, pazienti che persistono ad essere<br />

soggettivamente disturbati da una persistente disfagia, prima di etichettarli come “malati<br />

funzionali” o, peggio, come “malati isterici”, occorre pensare ad affezioni della colonna<br />

cervicale capaci di influenzare la deglutizione, come può accadere quando pronunciati<br />

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