27.05.2013 Views

MALATTIE CHIRURGICHE DELL'ESOFAGO

MALATTIE CHIRURGICHE DELL'ESOFAGO

MALATTIE CHIRURGICHE DELL'ESOFAGO

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

fondo cieco o il riversarsi del mezzo di contrasto in trachea, con un effetto broncografico.<br />

Mai si deve usare in questi casi il bario normalmente usato negli esami radiografici<br />

del digerente, perché questa sostanza potrebbe provocare serie complicazioni se<br />

perviene nell’albero respiratorio!<br />

I radiogrammi del torace forniranno utili informazioni circa la presenza, l’estensione<br />

e l’entità di eventuali lesioni polmonari ab ingestis.<br />

Che cosa si può fare per cercare di salvare questi piccoli pazienti?<br />

Abbiamo già sottolineato la necessità dell’invio d’urgenza, col mezzo più veloce<br />

disponibile, in ambiente chirurgico attrezzato. Sarà bene proteggerli durante il viaggio<br />

con antibiotici ove ci sia già in atto o ci si aspetti una bronco-polmonite ab ingestis. Le<br />

varie manovre diagnostiche sopra menzionate, vanno eseguite immediatamente appena<br />

si entra in contatto col paziente, qualunque sia l’ora del giorno o della notte,<br />

eventualmente posponendo qualsiasi altra incombenza. Una volta posta l’indicazione<br />

chirurgica, l’intervento va eseguito immediatamente, senza aspettare che le condizioni<br />

idroelettrolitiche del malato si deteriorino ulteriormente e l’eventuale sepsi polmonare<br />

peggiori.<br />

Gli interventi necessari sono purtroppo ancora gravati da una certa mortalità, ma<br />

sono gli unici che possono permettere, se ben riusciti, la sopravvivenza di questi<br />

bambini.<br />

Prima di tutto, si deve istituire una gastrostomia su tubo per alimentare il piccolo<br />

paziente subito dopo l’intervento e poi, attraverso un toracotomia, per lo più destra, si<br />

chiude la comunicazione tra esofago e trachea, per poi passare alla ricostruzione della<br />

continuità esofagea, anche se, nei casi in cui l’anastomosi fra i due monconi esofagei si<br />

prospetta facile perché c’è abbondante stoffa, è possibile evitare la gastrostomia ed<br />

alimentare il paziente attraverso un tubo naso-gastrico che passa per l’anastomosi.<br />

Dopo anastomosi dei monconi, l’alimentazione liquida può essere ripresa oralmente<br />

a partire dalla dodicesima giornata post-operatoria, dopo aver controllato radiograficamente<br />

la tenuta dell’anastomosi esofagea mediante contrasto liquido.<br />

Dopo la ripresa dell’alimentazione orale, l’eventuale tubo gastrostomico può essere<br />

sfilato senza problemi, perché il tramite, in assenza di stenosi sottoduodenali, si<br />

chiuderà spontaneamente.<br />

Non sempre, però, è possibile eseguire questo programma terapeutico relativamente<br />

semplice, perché spesso la distanza fra i due monconi esofagei non permette l’esecuzione<br />

di un’anastomosi diretta. Quando questo si verifica o quando non è possibile<br />

portare a termine l’intervento ricostruttivo della continuità esofagea per altri motivi, per<br />

esempio anestesiologici, allora si è giocoforza costretti a ripiegare su un programma<br />

terapeutico non ideale e indesiderato, consistente in una esofagostomia cervicale<br />

(abboccamento cioè del moncone esofageo prossimale al collo), affidare la successiva<br />

alimentazione ad una gastrostomia e rimandare la ricostruzione della continuità esofagea<br />

a tempi migliori. Questa è una modalità chirurgica che spesso si è costretti a scegliere<br />

nei prematuri.<br />

Questa soluzione nn certo ideale ha , però, il vantaggio che, col tempo, la sacca<br />

esofagea del moncone prossimale si ipertrofizza, producendo addizionale “stoffa” ce<br />

risulterà preziosa per la successiva anastomosi secondaria.<br />

L’anastomosi fra i due monconi esofagei, nei casi in cui si è stati costretti a concludere<br />

l’intervento urgente con una esofagostomia cervicale ed una gastrostomia di<br />

alimentazione, verrà rimandata a quando il bambino avrà raggiunto l’età di 2 o 3 anni,<br />

epoca in cui si interporrà il colon destro o, come certe scuole hanno descritto, il colon<br />

traverso, quando fattibile, fra i due monconi esofagei, altrimenti fra moncone prossimale<br />

e stomaco (colon-esofagoplastica). Il moncone esofageo distale, quando non venga<br />

24

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!