Attualità e storia in medicina. Selezioni di Elodio Perani - la Notizia
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Promozione<br />
DA MEDICO DEI GLADIATORI A MEDICO<br />
DELL’IMPERATORE<br />
GALENO HA OTTENUTO LA FIDUCIA DI MARCO AURELIO MA ANCHE L’ODIO<br />
DEI SUOI COLLEGHI<br />
Un giorno dell’anno 131 l’architetto Nicon chiama a sé il piccolo figlio Galeno, che nel<strong>la</strong><br />
l<strong>in</strong>gua greca sta a significare “tranquillo”, e lo iscrive al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> <strong>di</strong> filosofia.<br />
Il ragazzo ha <strong>di</strong>ciassette anni quando il padre vede <strong>in</strong> sogno Escu<strong>la</strong>pio che gli ord<strong>in</strong>a <strong>di</strong><br />
<strong>in</strong>trodurlo agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a.<br />
A vent<strong>in</strong>ove anni è me<strong>di</strong>co dei g<strong>la</strong><strong>di</strong>atori e si fa notare per l’abilità nel guarire le ferite e<br />
nel trattare fratture e lussazioni.<br />
A trent’anni parte al<strong>la</strong> conquista <strong>di</strong> Roma dove regna Marco Aurelio. Davanti ad una èlite<br />
<strong>di</strong> romani appassionati <strong>di</strong> scienza, svolge lezioni <strong>di</strong> anatomia e <strong>di</strong> fisiologia praticando<br />
anche <strong>la</strong> vivisezione sulle scimmie.<br />
La sua cliente<strong>la</strong> aumenta ogni giorno e <strong>di</strong>venta il me<strong>di</strong>co dell’Imperatore.<br />
La sua superiorità, il suo successo e <strong>la</strong> sua <strong>in</strong>transigenza gli attirano però molti o<strong>di</strong>.<br />
Sempre timoroso, si nasconde e cambia spesso <strong>di</strong>mora per non essere <strong>in</strong>fasti<strong>di</strong>to dai nemici;<br />
al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e va ad abitare nel pa<strong>la</strong>zzo imperiale.<br />
Niente ormai può offuscare <strong>la</strong> gloria <strong>di</strong> Galeno: i suoi libri sono il dogma, <strong>la</strong> dottr<strong>in</strong>a, <strong>la</strong><br />
legge.<br />
Egli prepara <strong>la</strong> triaca ufficiale e tra gli app<strong>la</strong>usi <strong>di</strong> tutta <strong>la</strong> città riceve una catena d’oro con<br />
una medaglia sul<strong>la</strong> quale sono <strong>in</strong>cise le seguenti parole: “Anton<strong>in</strong>o, Imperatore dei romani,<br />
a Galeno, Imperatore dei me<strong>di</strong>ci”.<br />
Una notte l’Imperatore è stato improvvisamente colpito da violenti dolori, nonostante <strong>la</strong><br />
triaca presa qualche ora prima. I me<strong>di</strong>ci che lo seguivano con le armate, gli avevano prescritto<br />
riposo assoluto per nove ore e non gli avevano dato altro che un po’ <strong>di</strong> brodo.<br />
Nel frattempo Galeno era ritornato dall’Imperatore dove ebbe modo <strong>di</strong> <strong>in</strong>contrasi con questi<br />
me<strong>di</strong>ci che, dal polso del ma<strong>la</strong>to, <strong>di</strong>agnosticarono l’<strong>in</strong>izio <strong>di</strong> un<br />
attacco febbrile.<br />
Non <strong>di</strong>sse nul<strong>la</strong> e si astenne dal tastare il polso. A questo punto<br />
l’Imperatore rivolgendosi a lui gli domandò perché si tenesse<br />
<strong>di</strong>scosto, al che rispose che, poiché già i suoi me<strong>di</strong>ci gli avevano<br />
tastato il polso per ben due volte, lui si rimetteva a loro, sicuro che<br />
essi sapevano rendersi conto dello stato dell’Imperatore.<br />
Questi però cont<strong>in</strong>uò a tendergli le braccia ed allora, dopo un esame<br />
accurato, <strong>di</strong>chiarò formalmente che non si trattava dell’ <strong>in</strong>izio <strong>di</strong> un<br />
attacco febbrile, ma semplicemente <strong>di</strong> una <strong>in</strong><strong>di</strong>gestione.<br />
“E’ proprio vero, esc<strong>la</strong>mò il ma<strong>la</strong>to, mi sento lo stomaco pesante!”,<br />
e chiese cosa dovesse fare per avere un po’ <strong>di</strong> sollievo.<br />
Galeno rispose: ”Se si trattasse <strong>di</strong> un’altra persona nelle con<strong>di</strong>zioni<br />
dell’Imperatore gli darei un po’ <strong>di</strong> pepe nel v<strong>in</strong>o; dato però che<br />
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