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Attualità e storia in medicina. Selezioni di Elodio Perani - la Notizia

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LA FUNZIONE, IL LINGUAGGIO<br />

E LA SIMBOLOGIA DELLA MANO<br />

Le mani sono l'<strong>in</strong>sieme più espressivo e versatile del corpo umano e una bril<strong>la</strong>nte opera <strong>di</strong><br />

<strong>in</strong>gegneria, così complessa, che nessuna sua imitazione da parte del<strong>la</strong> robotica è mai riuscita<br />

a riprodurne tutte le molteplici funzioni.<br />

Me<strong>di</strong>ante le artico<strong>la</strong>zioni dell'arto superiore <strong>la</strong> mano si pone <strong>in</strong> <strong>di</strong>versi piani dello spazio e<br />

con <strong>la</strong> sua serie <strong>di</strong> artico<strong>la</strong>zioni è dotata <strong>di</strong> complessi movimenti.<br />

Le <strong>di</strong>ta lunghe si muovono rispetto ai metacarpi e sulle proprie <strong>in</strong>terfa<strong>la</strong>ngee <strong>in</strong> flessoestensione<br />

e <strong>la</strong>teralmente, mentre il 1° (pollice) è molto più mobile soprattutto per l'abduzione<br />

e l'adduzione, consentendo l'opposizione sulle altre <strong>di</strong>ta, senza <strong>la</strong> quale non sarebbe<br />

possibile alcun tipo <strong>di</strong> presa proficua.<br />

Il 2° <strong>di</strong>to (<strong>in</strong><strong>di</strong>ce) ha anche un suo proprio tend<strong>in</strong>e estensore (l'<strong>in</strong><strong>di</strong>catore <strong>di</strong> Rio<strong>la</strong>no) che<br />

permette l'ist<strong>in</strong>tivo gesto del<strong>la</strong> sua caratteristica funzione <strong>in</strong><strong>di</strong>catoria.<br />

Le capacità funzionali che coord<strong>in</strong>ano le attività superiori dell'uomo sono localizzate nel<strong>la</strong><br />

corteccia cerebrale.<br />

Attraverso l'elettrocorticogramma PENFIELD e RASMUSSEN hanno localizzato nel lobo<br />

parietale le zone del<strong>la</strong> sensibilità corporale ed <strong>in</strong> quello frontale le zone motorie.<br />

In queste due riproduzioni schematiche dell'“homunculus” ve<strong>di</strong>amo come <strong>la</strong> mano proporzionalmente<br />

piccolissima rispetto al resto del corpo umano, rappresenti per <strong>la</strong> sensibilità il<br />

20% del<strong>la</strong> corteccia cerebrale, mentre per il movimento ad<strong>di</strong>rittura il 35%.<br />

Credo che questi dati bast<strong>in</strong>o ad <strong>in</strong>quadrare l'aspetto neuroscientifico del<strong>la</strong> mano; tanto è<br />

vero che KANT, molto tempo prima, l'aveva def<strong>in</strong>ita “<strong>la</strong> parte visibile del cervello”.<br />

Ancora, Renzo MANTERO, <strong>in</strong>signe chirurgo specialista, afferma che <strong>la</strong> mano è uno strumento<br />

perfetto <strong>in</strong> dotazione all'umanità; è l'unico organo <strong>di</strong> senso <strong>in</strong>terattivo: per questo<br />

possiede un meccanismo <strong>di</strong> risposta imme<strong>di</strong>ato, una specie <strong>di</strong> corsia preferenziale manicervello.<br />

Le mani offrono all'uomo <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> acquisire una conoscenza strumentale del<strong>la</strong> realtà,<br />

stimo<strong>la</strong>ndo a progettare strategie che gli consentano <strong>di</strong> prendere possesso <strong>di</strong> tutto ciò<br />

che può raggiungere.<br />

Le mani <strong>in</strong>teragiscono con l'<strong>in</strong>telligenza nelle operazioni <strong>di</strong> accertamento, <strong>di</strong> manipo<strong>la</strong>zione<br />

e trasformazione del<strong>la</strong> materia; danno e ricevono, afferrano e <strong>la</strong>sciano, colpiscono e proteggono,<br />

ammoniscono, radunano e <strong>di</strong>vidono, demoliscono e curano.<br />

La sensibilità e <strong>la</strong> precisione del<strong>la</strong> mano sono sfruttate dai non-vedenti per “leggere con le<br />

<strong>di</strong>ta” (alfabeto punteggiato Braille), dai muti per “par<strong>la</strong>re coi gesti” e dai non-udenti per<br />

“u<strong>di</strong>re”.<br />

Infatti <strong>la</strong> sensibilità tattile può essere tale da poter ad<strong>di</strong>rittura recepire musica riuscendo a<br />

“<strong>di</strong>scrim<strong>in</strong>are” fra il suono <strong>di</strong> una tromba e il rullo <strong>di</strong> un tamburo o fra le note profonde <strong>di</strong><br />

un violoncello e le vibrazioni <strong>di</strong> un viol<strong>in</strong>o tramite il palmo del<strong>la</strong> mano a contatto con <strong>la</strong><br />

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