BRILLANTE LAUREATO OFFRESI - Matt Manent - On the Road
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«Ehm…dipende un po‟ dalle specifiche». Mi cavo fuori dal guano così, facendo il finto<br />
selettivo. Junior che?<br />
«Saresti disposto a partire?»<br />
«Tendenzialmente sì, poi dipende sempre». Non dalle specifiche, stavolta.<br />
«Perché il nostro CEO sta costituendo un team per tre nuovi sales point negli States».<br />
«Ah, interessante»<br />
«Ed eventualmente ti potrei far presente per quello di Los Angeles»<br />
«Fantastico! Ma tutto questo, all‟incirca, in quanto andrebbe in porto?»<br />
«Se piaci all‟HR senior partiresti fra due settimane».<br />
Come a prendere un vetro in bicicletta. Gomma che sfiata, fine del giro.<br />
Va bene la gavetta, la flessibilità e Los Angeles. Ma qui ho un programma radio per cui mi<br />
sono dato da fare per anni, un disco ormai pronto dopo infinite acrobazie e tutta una serie<br />
di altre piccole e meno piccole cose. Andare negli USA fra due settimane e chiudere di<br />
botto? Stavolta lo dico deciso: no. Ho preso impegni con me stesso e con altri, non posso<br />
uscir di scena in questa maniera.<br />
Con molta educazione ringrazio la signora Giardi, spiego che in questo preciso momento<br />
non me la sento di puntare su un cambiamento così drastico e la telefonata si conclude.<br />
Rimaniamo che mi ricontatterà nel caso si presentassero opportunità presso la casa<br />
madre in Brianza, ma il tono di voce mi fa capire che non ci sentiremo più. Chissà, magari<br />
s‟aspettava andassi almeno a colloquio, o forse il mio tono non è stato dei più gratificanti<br />
di fronte a una chance per la California. Chissà. Io comunque credo di essermi comportato<br />
correttamente nel dichiarare ci fosse subito un problema per me insormontabile. L‟ho fatto<br />
con buone intenzioni, tanto per non far perdere tempo a lei ora che sono le nove e mezza<br />
di sera, quanto per non far perdere tempo al resto dell‟entourage nell‟esaminare la mia<br />
candidatura come junior account (junior che?).<br />
Sebbene il programma della serata mi sia saltato per un nulla di fatto, sono grato a mia<br />
mamma. Voleva aiutarmi.<br />
Mi monta progressivamente un senso di difetto per aver lasciato cadere la proposta, per<br />
non aver anteposto il lavoro a tutto come di costume fra i lombardi. E‟ qualcosa di talmente<br />
radicato nel DNA di queste latitudini che seppure il cuore mi confermi di aver fatto la scelta<br />
giusta, in questo momento mi sento dannatamente biasimabile per non essermi immolato<br />
sull‟altare del lavoro. E se non ricevessi altre proposte per chissà quanto? E se questa<br />
fosse stata la svolta? E se, e se, e se. Avanti così anche dopo aver riportato il succo della<br />
conversazione a mia mamma e averla vista sospirare, non per incolpare me ma perché di<br />
fatto ne è andata buca un‟altra. Io mi ritiro in camera, i post-it mi ricordano che devo<br />
ultimare un articolo per il magazine e la traduzione di un‟intervista per la radio, ma fra<br />
l‟abbattimento e il nervoso che mi vibrano in testa non posso fare altro che mettermi a<br />
letto, spegnere la luce e tirare silenziosamente l‟indomani.<br />
Altro giro, altra corsa. Dopo una notte a rivoltarmi nel letto è ora la mattina di Conferlegno.<br />
Non sono uno che carbura presto ed avere un appuntamento prima delle dieci non gioca a<br />
mio favore. Ad ogni modo faccio il mio ingresso puntuale, forte del mio solito look casual, e<br />
incontro questa donna sulla sessantina che mi si presenta solo per cognome: «Piacere,<br />
Ronchi». Io invece uso il nome.<br />
Il posto non è grande, tutto si svolge in un centinaio di metri quadri, ma l‟ufficio della<br />
Ronchi ne prende quasi la metà. Ho anche io una comoda sedia sulla quale adagiarmi e<br />
passare alla consueta introduzione. Lei mi ascolta con però quel fare di chi ha già in<br />
mente quello che ti vuole dire, e quando prende parola mi fa ben capire che non sia la<br />
prima volta che qualcuno le si rivolge in cerca di un‟idea, un contatto, un dirottamento<br />
verso aziende facenti capo al suo consorzio. In particolare mi descrive le situazioni di tre<br />
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