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BRILLANTE LAUREATO OFFRESI - Matt Manent - On the Road

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iguarda, io avrei esigenza di staccare attorno all‟una e mezza, voi fatevi pure l‟occhio su<br />

cosa volete fare e poi ci gestiamo». Pulito verso di loro, efficace verso me stesso. Fossi<br />

stato il Signorino avrei invece sventolato la mano a indice teso, uscendomene con un «No<br />

scusate?! E voi pensate di potervela svignare così assieme? Che i giornalisti poi scrivono<br />

un articolo dove questa fiera ci fa una figura pessima solo perché voi…». Quasi scoppio a<br />

ridere immaginandomelo.<br />

Bip-bip, bip-bip. Tutto procede placido e scoccato mezzogiorno e mezzo il primo va in<br />

pausa. Naturalmente il Signorino.<br />

Quarantatrè minuti e rieccolo. Due per una tappa ai servizi ed esaurisce il tempo a sua<br />

disposizione. Per lo meno è stato puntuale.<br />

A questo punto è l‟una e un quarto e, dopo un cenno d‟intesa con l‟altro collega, in pausa<br />

ci vado io. Mando un SMS a Mari e nel giro di dieci minuti la raggiungo. Il lato positivo di<br />

questa fiera è che ci sia anche lei, seppur non al mio fianco come quella fatidica volta.<br />

La aspetto su una panchina, la vedo arrivare, apriamo i nostri panini caserecci e mi chiede<br />

come stia andando. Scartiamo quindi anche la notiziona di questo pranzo: m‟hanno messo<br />

ad obliterare pass.<br />

Quasi non ci crede, poi però alla conclusione ci arriviamo in fretta: chissenefrega, son<br />

sempre soldi. Lei è molto più svelta di me nel formulare questo tipo di ragionamenti, io<br />

invece ancora sogno un incarico dove le mie capacità vengano messe all‟opera e<br />

conseguentemente retribuite. Ma vivo a Fantasilandia, a quanto pare. Ci godiamo un sole<br />

che sa già di primavera, nei quindici inaspettati gradi di una giornata che sarebbe stato<br />

bello poter trascorrere in una gita fuori porta. Mari mi calma i nervi senza nemmeno aver<br />

intenzione di farlo.<br />

I suoi reportage della mattinata sono di ordinaria amministrazione. Sta lavorando come<br />

hostess per un espositore e soprattutto senza intermediazione, il che significa non pochi<br />

soldi in più. «Una volta, lavorando allo stand di un cliente tramite agenzia, mi è capitata in<br />

mano la fattura per il mio servizio. Ero impressionata: vedere quanto un‟azienda sia<br />

disposta a sborsare mi ha aperto gli occhi sul valore di mercato di quello che faccio».<br />

Questo fu uno dei primi discorsi che fece per darmi una visione più chiara sull‟ambiente<br />

fiere-congressi-eventi. Chiaro ad entrambi che le agenzie non stiano in piedi ad aria fritta e<br />

che comunque facciano un lavoro utile tanto per i clienti quanto per chi come noi riceve<br />

incarichi, ma allo stesso tempo è indiscutibile che riuscire ad eliminare i tramiti sia la<br />

miglior via, perché ci sono quasi il doppio dei soldi in ballo.<br />

Break piacevole, ma tre quarti d‟ora passano in fretta. Ritorno al mio ovile e l‟ultimo di noi<br />

va a prendere fiato. Bip-bip, bip-bip: tra me e il Signorino solo questo suono, non una<br />

parola. Tanti giornalisti avanti e indietro ma nessun problema coi loro pass, tutto lineare.<br />

Buongiorno, bip-bip, buongiorno, bip-bip. Ogni tanto qualche visitatore disperso che non ci<br />

resta che dirottare verso la reception generale al piano di sotto, poi ancora bip-bip, bip-bip<br />

finché il buongiorno deve modificarsi in buonasera. Tra me e l‟altro collega, Raffaele, di<br />

tanto in tanto si scambiano due parole mentre invece il Signorino ha deciso di tenermi il<br />

muso a oltranza. Non cambierà nulla della mia vita, ma un tale atteggiamento m‟indispone.<br />

Non c‟è mai stato posto di lavoro in cui non abbia avuto un rapporto cordiale coi colleghi,<br />

persino con individui di stampo circense come Taddeo.<br />

Ma bip-bip dopo bip-bip tiriamo le nove senza che nulla cambi. Scatta il rompete le righe e<br />

io non penso ad altro che Marilena, è un bel premio di fine giornata averla qui. Cinque<br />

minuti e ci troviamo all‟uscita.<br />

«Sicuro che vai a casa, allora?»<br />

«Facciamo che mi fermo domani e dopo, OK?. Un quarto elemento in una casa con un<br />

solo bagno è una bomba ad orologeria in settimana”<br />

“Hai ragione. Sabato e domenica invece ci alziamo solo io e te all‟alba”.<br />

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