Cuore e braccio a Parma (PDF) - Storia e Memoria
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le idee, i modi di essere e i modi di dire si mescolavano per imitazione. Questo<br />
ha in parte fatto la ricchezza del nostro territorio.<br />
Le caratteristiche qualitative e un modo di fare le cose frutto di secoli di<br />
evoluzione lenta ma costante e qualificata sono connotati trasmessi allo sviluppo<br />
industriale. <strong>Parma</strong> ha saputo coniugare un’identità forte, tradizionale, con la<br />
modernità e la produzione di massa.<br />
Rosine Rosine Rosine – Cosa Cosa ci ci può può dire dire dell della dell a ripresa ripresa industriale industriale con con i suoi suoi poli poli più eminenti, eminenti, eminenti, in<br />
in<br />
particolare particolare Bormioli Bormioli ed ed in in seguito Barilla? Il Il loro ruolo sociale e produttivo<br />
nell'economia nell'economia nell'economia cittadina: cittadina:<br />
cittadina:<br />
Nonostante la situazione postbellica fosse difficile sotto molti punti di vista, la<br />
voglia di fare, che non mancava, fungeva sicuramente da propulsore e da<br />
collante in quegli anni. Tra le aziende responsabili della ripresa industriale<br />
all'indomani del secondo dopoguerra figura sicuramente la Bormioli. Già<br />
dall'inizio del secolo scorso, quando la vetreria si trasferì in San Leonardo, fu<br />
questo insediamento all'interno di un quartiere ancora suburbano e largamente<br />
rurale a segnare l'inizio di una tradizione che frutterà alla Bormioli il nome di<br />
"Fiat di <strong>Parma</strong>", data la sua importanza per il nostro territorio. Quando alla fine<br />
della seconda guerra mondiale si avviano nel Paese i piani di aiuti per la<br />
ricostruzione, <strong>Parma</strong> possiede l’industria del vetro come fondamentale volano di<br />
aiuto per la ricostruzione della città e del Paese, per quanto serviva alle opere<br />
edili, producendo vetri per finestre o l’utensileria e oggettistica in vetro per la<br />
casa. Principalmente con questo tipo di produzione la gente ricomincia a lavorare<br />
in una economia di pace e di ricostruzione.<br />
La vetreria, crescendo, attirava a sé sempre più manodopera dalle campagne, che<br />
le offrivano maestranze tradizionalmente abituate alla fatica, alla disciplina e<br />
all'ubbidienza. La Bormioli divenne così sempre più un totem, il simbolo della<br />
liberazione dalla miseria e motivo di orgoglio e identificazione sociale.<br />
Appartenervi significa sentirsi dei privilegiati. I pur gravi fenomeni di agitazione<br />
delle maestranze del 1949 vengono superati in nome del lavoro che dà ricchezza<br />
alla città e di un efficace dialogo sociale. Anche nell'epoca dei macchinari (dagli<br />
anni '50 del secolo scorso in poi), la vetreria non smarrirà l'importanza<br />
dell'apporto umano, soprattutto allorché le officine meccaniche della Bormioli ed<br />
il loro personale risulteranno in grado di produrre in proprio le parti ausiliarie<br />
delle macchine e di provvedere anche alla loro manutenzione.<br />
La Barilla, felice esempio di volontà di fare coronata dal successo (il capostipite<br />
Pietro è un<br />
panettiere che, anche attraverso ottime intuizioni trasformerà una bottega in<br />
un'azienda tra le migliori al mondo) non ha limitato la sua creazione di benessere<br />
alle attività più spiccatamente aziendali, pur responsabili di questo buon risultato<br />
in maniera considerevole, ma l'ha legata anche alla produzione di cultura,<br />
soprattutto attraverso Accademia Barilla, il primo centro internazionale dedicato<br />
all'unicità gastronomica italiana. Inoltre, soprattutto a partire dal dopoguerra,<br />
l'esperienza accumulata in Barilla ha permesso ad alcuni dei suoi ex impiegati di<br />
creare nuove aziende, soprattutto nella pastaria e nell'impiantistica alimentare. In<br />
effetti, tale dinamica non si è limitata ad una singola azienda o ad un singolo<br />
ambito; in molti casi (particolarmente per quanto riguarda l'agroalimentare e la<br />
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