Doppler:concetti di idrodinamica
Doppler:concetti di idrodinamica
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I valori riportati in scala che in<strong>di</strong>ca i Khz o i cm/sec ( da tener presente che ogni cm/sec<br />
corrisponde a circa 0,04 Khz ) sono <strong>di</strong>pendenti dall’angolo d’incidenza, per cui al fine <strong>di</strong><br />
valutare la velocità effettiva, è opportuno operare una correzione dell’angolo (sia infase <strong>di</strong><br />
effettuazione dell’esame, che in fase <strong>di</strong> rilevamento delle misure).Una corretta velocimetria<br />
infatti non può prescindere dalla conoscenza dell’angolo<br />
d’incidenza e dalla sua correzione.Le misurazioni della<br />
velocità andranno effettuate per angoli compresi tra 30° e<br />
60° e risulteranno tanto più precise quanto più acuto è<br />
l’angolo d’incidenza.<br />
L<br />
o spettro è la rappresentazione <strong>di</strong> tutte le<br />
frequenze rilevate istantaneamente per un<br />
determinato tempo.Esso è costituito da un<br />
grafico, costituito da toni <strong>di</strong> grigio, il cui profilo<br />
superiore in<strong>di</strong>ca la massima frequenza rilevata ,<br />
in rapporto alla velocità massima rilevata per<br />
ogni istante, mentre lo spettro sottostante ( qualora contenente toni <strong>di</strong><br />
grigio) in<strong>di</strong>ca la <strong>di</strong>stribuzione delle frequenze in rapporto alle <strong>di</strong>verse velocità<br />
dei globuli rossi che attraversano il volume in quel momento.<br />
In pratica in or<strong>di</strong>nate è rappresentata la frequenza (velocità ), mentre in ascisse<br />
il tempo.L’area libera sottostante lo spettro , qualora priva <strong>di</strong> toni <strong>di</strong> grigio<br />
rappresentanti frequenze rilevate, è detta “finestra” ed è tanto più ampia<br />
quanto più il flusso è omogeneo (monofrequenziale) in termini <strong>di</strong> frequenze<br />
rilevate (in pratica in presenza <strong>di</strong> un flusso cosiddetto piatto, come avviene per<br />
vasi <strong>di</strong> grosso calibro ed elevata velocità <strong>di</strong> flusso).<br />
I<br />
n sostanza la “finestra” rappresenta l’area sottesa alla velocità massima,sovrapponibile alle<br />
ipotetiche frequenze più basse da rilevare,in cui non compare alcuna tonalità <strong>di</strong> grigio se tali<br />
frequenze mancano.Poichè tale area <strong>di</strong> solito è priva <strong>di</strong> toni <strong>di</strong> grigio ( ossia <strong>di</strong> frequenze più<br />
basse della massima ) prevalentemente nella fase sistolica , <strong>di</strong> solito si parla <strong>di</strong> “finestra<br />
sistolica”. In realtà la finestra può essere presente in vasi venosi che presentino una elevata<br />
velocità <strong>di</strong> flusso ( ad es. nelle vene sovraepatiche e nella vena cava).<br />
In presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse frequenze in corrispondenza <strong>di</strong> una sezione <strong>di</strong> rilevamento del segnale (<br />
fenomeno della <strong>di</strong>spersione delle frequenze, definito con il termine <strong>di</strong> varianza) il grafico dello<br />
spettro è più o meno spesso ( ve<strong>di</strong> nella figura a pag 7 lo <strong>di</strong>fferente spessore della fase<br />
ascendente e <strong>di</strong>scendente), in rapporto al grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione delle frequenze stesse, fino a<br />
giungere alla completa obliterazione della finestra sottostante il picco massimo, per presenza <strong>di</strong><br />
frequenze variabili fino al valore 0.<br />
L<br />
a finestra è presente ed ampia <strong>di</strong> solito nel tratto ascendente della fase<br />
sistolica,si riduce progressivamente nel tratto <strong>di</strong>scendente e nella fase<br />
<strong>di</strong>astolica,dove può peraltro completamente obliterarsi; manca <strong>di</strong> solito nei vasi<br />
<strong>di</strong> grosso calibro a bassa velocità (nelle vene:mancanza <strong>di</strong> finestra sisto<strong>di</strong>astolica<br />
),nella fase <strong>di</strong>astolica dei vasi arteriosi <strong>di</strong> grosso calibro, nella fase<br />
sisto<strong>di</strong>astolica dei piccoli vasi arterisi.<br />
L’assenza della finestra sistolica nei vasi arteriosi <strong>di</strong> grosso calibro è dunque<br />
patologica, essendo espressione <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> turbolenza, che provocano una<br />
<strong>di</strong>spersione delle frequenze.<br />
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