La rivista che si guarda si leggge si ascolta Semestrale multimediale di opere <strong>in</strong>edite dedicato alle arti e alla riflessione contemporanee, <strong>in</strong> <strong>pensiero</strong> si propone come una rivista che sperimenta il nostro presente misurandosi attraverso strumenti espressivi sempre diversi con un mondo che a ogni passo chiede di essere riconosciuto e (ri)pensato. <strong>in</strong> <strong>pensiero</strong>, come titolo per una rivista suona certamente strano, ma ha il pregio di essere chiaro: dice subito di un essere <strong>in</strong> <strong>pensiero</strong>, e <strong>in</strong>sieme allude a un movimento, a un essere <strong>in</strong> <strong>pensiero</strong>. Del resto <strong>in</strong> certe epoche per essere <strong>in</strong> <strong>pensiero</strong> occorre essere <strong>in</strong> <strong>pensiero</strong>, o viceversa per far ripartire un <strong>pensiero</strong> bisogna sapersi preoccupare di cosa lo sta trattenendo. Così, a una rivista di arti e di l<strong>in</strong>guaggi che vuole realmente toccare il proprio presente, questo <strong>pensiero</strong> non può che presentarsi come un groviglio di fili <strong>in</strong>trecciati e <strong>in</strong>estricabili. Ecco, qualcuno di questi fili vogliamo provare a tirarlo, vogliamo provare a seguirlo, riconoscerlo, nom<strong>in</strong>arlo, consapevoli che pur adottando approcci molteplici, questi fili non scioglieranno tanto facilmente i loro nodi. Ma quello che più conta è sollecitare questi nodi o fasci di problemi, r<strong>in</strong>tracciare i segni che si lasciano <strong>in</strong>torno, magari riuscire a <strong>in</strong>contrare quel tanto di <strong>in</strong>atteso e impensato che si deposita <strong>in</strong>torno a noi. Per tutte queste ragioni <strong>in</strong> <strong>pensiero</strong> non vuole precludersi a nessuna forma espressiva che partorisce, appunto, <strong>pensiero</strong>, e si attiva perché questi fili siano tirati con opere <strong>in</strong>edite di discipl<strong>in</strong>e e media diversi, come canzoni, poesie, video, fotografie, racconti, dip<strong>in</strong>ti, saggi, senza fare dist<strong>in</strong>zione d’uso tra il volume cartaceo e il dvd: nella piena conv<strong>in</strong>zione che ciascun l<strong>in</strong>guaggio dica sempre qualcosa che altrimenti resterebbe non detto, o magari non pensato. A partire dal numero 5, <strong>in</strong> <strong>pensiero</strong> ha deciso di r<strong>in</strong>novare il rapporto con i propri lettori cambiando politica editoriale: il costo della rivista viene dimezzato a 10 euro, e il solo libro sarà scaricabile gratuitamente <strong>in</strong> formato e-<strong>book</strong>. Il motivo è dare una risposta a due fenomeni concomitanti, come la profonda crisi economica che sta cambiando disponibilità e atteggiamenti verso il mondo della cultura e del libro, e l’emergere della nuova editoria digitale, che quel mondo ha già profondamente segnato. Scommettendo sul futuro che si apre davanti, e confidando di riequilibrare le proprie scelte con l’affetto dei lettori, <strong>in</strong> <strong>pensiero</strong> <strong>in</strong>oltre offrirà la possibilità richiedere copie a tiratura unica, veri e propri libri d’artista dove autori presenti nel numero <strong>in</strong>terverranno con opere orig<strong>in</strong>ali. F<strong>in</strong>ito di stampare nel mese di giugno 2011
se vuoi guardare ascoltare e leggere <strong>in</strong> <strong>pensiero</strong> tenendo la rivista tra le tue mani la trovi su www.<strong>in</strong><strong>pensiero</strong>.it o direttamtente su www.squilibri.it se <strong>in</strong>vece vuoi una versione personalizzata , con <strong>in</strong>terventi e/o opere orig<strong>in</strong>ali degli artisti che collaborano con <strong>in</strong> <strong>pensiero</strong> scrivi a redazione@<strong>in</strong><strong>pensiero</strong>.it
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