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Premio Nuova Estetica - SIE - Società Italiana d'Estetica

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husserliana, la prospettiva kantiana sembra dunque essere intrappolata<br />

nello psicologismo, parte da esigenze della coscienza e si basa su presupposti<br />

poco chiari relativi alla soggettività 72 . L’intento kantiano di<br />

fondare unicamente a priori la scienza della natura risulta, perciò, un<br />

presupposto dogmatico che Husserl rifiuta nella sua fenomenologia.<br />

Lo stesso Husserl, tuttavia, riconosce che la natura è data attraverso<br />

l’esperienza a un io pensante, il quale imprime oggettività al materiale<br />

delle sensazioni 73 . Oggettivo e soggettivo sono dunque strettamente<br />

interconnessi nell’esperienza e caratterizzano la dinamica che porta dal<br />

caos all’ordine della natura.<br />

Nella teoria delle idee estetiche la distanza tra Husserl e Kant sembra<br />

accorciarsi; come ho mostrato, l’idea estetica, benché abbia ovviamente<br />

carattere ideale, prende avvio dall’esperienza o, meglio, nell’esperienza.<br />

L’idea estetica, inoltre, pur essendo un concetto della ragione<br />

non ha un contenuto, poiché non trova nessuna rappresentazione che<br />

sia adatta a essa. Nella teoria delle idee estetiche sembra allora realizzarsi<br />

ciò che viene indicato da Husserl a proposito del rapporto tra<br />

oggettivo e soggettivo: il soggetto non opera sui contenuti sensibili attraverso<br />

i concetti a priori, ossia von oben, ma agisce in essi, von unten.<br />

In realtà, l’opposizione von oben - von unten viene meno nella teoria<br />

delle idee estetiche: poiché nessuna sintesi concettuale deve essere raggiunta<br />

e poiché il giudizio riflettente richiede che si trovi l’universale<br />

sempre a partire dal particolare empirico, il soggetto è costantemente<br />

immerso nella sua esperienza fattuale. L’esperienza non è allora un luogo<br />

da cui si giunge dall’alto o dal basso, ma nel quale si sta come soggetti<br />

in relazione con l’oggetto 74 e in cui le funzioni categorizzanti non<br />

vengono applicate sulla molteplicità empirica. Nella teoria delle idee<br />

estetiche l’antropologismo e lo psicologismo che Husserl rimprovera<br />

a Kant possono certamente avere luogo, ma le idee estetiche indicano<br />

che vi è anche una contingenza nella quale le facoltà del soggetto non<br />

vengono applicate all’oggetto dall’alto.<br />

Le idee estetiche ricordano, allora, la Lebenswelt husserliana: come<br />

nel mondo della vita, nella teoria delle idee estetiche può essere dischiuso<br />

il regno dei fenomeni soggettivi rimasti anonimi 75 . Le idee<br />

estetiche, infatti, non oppongono soggettivo e oggettivo, ma prevedono<br />

un’immersione delle strutture eidetiche soggettive nei fenomeni oggettivi,<br />

come una grammatica che non può che trovare la sua esistenza<br />

nell’uso effettivo delle parole.<br />

Nel rapporto tra soggettivo e oggettivo e tra empirico e a priori si<br />

colloca anche quello tra estetica e analitica 76 , intese non tanto in quanto<br />

parti della Critica della ragion pura, ma in quanto differenti modalità<br />

di accostarsi all’esperienza. Nel giudizio riflettente le funzioni svolte<br />

dalla sensibilità nell’estetica trascendentale vengono per lo più affidate<br />

all’immaginazione, ma l’esperienza che, nella terza Critica, risulta nella<br />

sua forma più caotica e disordinata, viene organizzata mediante il prin-<br />

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