31.05.2013 Views

Premio Nuova Estetica - SIE - Società Italiana d'Estetica

Premio Nuova Estetica - SIE - Società Italiana d'Estetica

Premio Nuova Estetica - SIE - Società Italiana d'Estetica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

cipio soggettivo di finalità e non tanto attraverso la rigida formalità di<br />

spazio e tempo. Allo stesso modo l’intelletto, che mantiene le proprie<br />

funzioni categorizzanti, non applica all’esperienza i concetti, ma limita<br />

l’immaginazione imponendo la propria regolarità. A fare da guida<br />

nella Critica del Giudizio è dunque la ragione, non soltanto pratica né<br />

unicamente teoretica, ma la ragione in generale, che racchiude tutte<br />

le funzioni del soggetto. Si realizza per questo motivo un intrecciarsi<br />

di estetica e analitica, di esperienza e pensiero. Su questa base, nel §<br />

59, Kant scrive che l’idea può farsi intuitiva attraverso una rappresentazione<br />

simbolica, mantenendo la propria natura ideale pur essendo<br />

essenzialmente connessa all’esperienza.<br />

L’immaginazione svolge in relazione alle idee estetiche un’attività<br />

complessa: tenta di dare una rappresentazione all’idea e riesce nel proprio<br />

tentativo individuando un oggetto sensibile che rimanda all’idea<br />

in maniera simbolica. L’attività dell’immaginazione può essere, dunque,<br />

considerata in quest’occasione come una forma di interrogazione delle<br />

possibilità dell’esperienza. Su questa base, alcuni studiosi 77 hanno ipotizzato<br />

che vi possa essere un richiamo tra l’attività dell’immaginazione<br />

e l’epochè husserliana. L’immaginazione, infatti, permette il passaggio<br />

dalla varietà delle forme contingenti all’identità dell’oggetto ed è un<br />

«vedere come», un mettere a distanza l’esperienza che viene considerata<br />

secondo il suo significato simbolico e che, perciò, diviene analoga<br />

al soprasensibile ideale. Le immagini simboliche non sono, tuttavia,<br />

dei semplici segni che rimandano a una dimensione ulteriore ma dei<br />

percorsi nell’esperienza che intrecciano sullo stesso piano la rappresentazione<br />

estetica, l’immagine e la capacità di pensare. Lo schematismo<br />

estetico diviene quindi una connessione di logico e pre-logico, di a<br />

priori e a posteriori, un incontro tra mondo della vita e funzioni della<br />

soggettività che sottende l’intrecciarsi di estetica e analitica.<br />

Questa breve lettura delle idee estetiche in relazione all’ipotesi del<br />

caos proposta da Husserl mi sembra rafforzi la tesi che la distanza tra<br />

Kant e la fenomenologia husserliana non impedisca un parallelo tra i<br />

due autori. Certamente rimangono numerosi elementi che distinguono<br />

in maniera essenziale Husserl e Kant; in particolare, mi chiedo quale<br />

significato abbia il caos nei due autori. In Husserl il disordine è una<br />

possibilità, dove però la materia assolutamente caotica non sarebbe<br />

natura, né, tanto meno, mondo. Per Kant, invece, la natura può essere<br />

disordinata, anzi viene appresa e suscita le idee soprattutto «nel suo<br />

caos o nel suo disordine e disfacimento più selvaggi e sregolati» 78 .<br />

Trattare le idee estetiche alla luce della critica mossa da Husserl<br />

alla filosofia kantiana permette, tuttavia, di individuare un’importante<br />

traccia di ricerca. Ciò consente, infatti, di considerare le idee estetiche<br />

come luogo privilegiato in cui si realizza la mediazione tra natura e<br />

libertà; questa mediazione, che la capacità di giudizio realizza tramite<br />

un passaggio, evidenzia la possibilità che sensibilità e pensiero, a poste-<br />

46

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!