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Il mito delle Danaidi, dall'età classica alla paremiografia.

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sto letterario di secondo grado» 33 . Insomma, Eschilo presso un pubblico di letterati (e non)<br />

doveva essere conosciuto. <strong>Il</strong> livello di competenza teatrale e critica del pubblico, la sua ca-<br />

pacità di cogliere appieno i riferimenti letterari erano diversificati, ma verosimilmente in<br />

grado di individuare «gli elementi parodici più evidenti scenicamente o più noti per ri-<br />

chiami <strong>mito</strong>logici» 34 . Così non è detto che il pubblico fosse stato consapevolmente in gra-<br />

do di riconoscere, in alcuni luoghi aristofanei, <strong>delle</strong> citazioni letterali e dei precisi riferi-<br />

menti alle Supplici eschilee. I versi 236ss., 276 e 594 della tragedia furono forse parodiati<br />

sia nei perduti Eroi (fr.311K.-A) 35 che ai versi 372-3 <strong>delle</strong> Nuvole 36 , come Rau per il v.<br />

372, Teuffel- Kaehler e Starkie per il v. 373 non sembrano escludere 37 : tali richiami fareb-<br />

bero a pensare che la trilogia <strong>delle</strong> <strong>Danaidi</strong>, o per lo meno le Supplici, fosse nota al pub-<br />

blico attraverso repliche 38 .<br />

33 Mastromarco 2006, 139.<br />

34 Franco 1988, 218.<br />

35 Delneri 2000, 108-9.<br />

36 Aes.Supp., 276 καὶ τῷδ᾿ ἀληθῆ πάντα προσφύσω λόγῳ ( «con questo discorso io innesterò tutta la verità» );<br />

Ar.Nub., 372 τοῦτό γέ τοι τῷ νυνἱ λόγῳ εὖ προσέφυσας (« davvero bene, in verità, tu con il discorso presente<br />

facesti questo innesto»). Al v. 373 della commedia ci sarebbe un esilarante bisticcio di parole tra lo Zeus<br />

οὔριος, benevolo e propizio del v. 594 <strong>delle</strong> Supplici, e lo Zeus aristofaneo che da Strepsiade era creduto διὰ<br />

κοσκίνου οὐρεῖν.<br />

37 Rau 1967 (Verzeichnis), 213, Teuffel - Kaehler 1887, 92 e Starkie 1911, 97.<br />

38 Radt nella sua edizione dei frammenti eschilei (TrGF T Gm 71) non inserisce le Supplici tra le tragedie si-<br />

curamente replicate, anche se non esclude che lo possano essere state. La parodia di opere tragiche nel corso<br />

di rappresentazioni comiche poteva favorire il successo e la notorietà del poeta tragico: la paratragedia poteva<br />

essere uno dei meccanismi in grado di mantenere vivo presso il pubblico un dibattito sui poeti tragici e le loro<br />

opere ( vd. Rosen 2006).<br />

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