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24 <strong>Panorama</strong><br />

Italiani nel mondo<br />

La proposta di riformare la Fiumana calcio induce a una serie di rifl essioni<br />

Siamo vincoli o sparpagliati?<br />

di Bruno Bontempo<br />

A<br />

70 anni suonati Sergio Vatta<br />

si rimette in gioco. Il mago<br />

del calcio giovanile, l’uomo<br />

che trasformava i ragazzi del Torino<br />

in oro, tende a realizzare un progetto<br />

che porta avanti da tempo: rifondare<br />

l’Unione Sportiva Fiumana, società<br />

sciolta nel 1947 dopo il defi nitivo<br />

passaggio di Fiume alla Jugoslavia.<br />

Vatta è nato a Zara ed è una delle<br />

duecentomila e passa persone che in<br />

quegli anni hanno vissuto in 95 campi<br />

profughi d’Italia prima di sparpagliarsi<br />

per il mondo. Nei campi ha<br />

vissuto per dodici anni, ma la Dalmazia,<br />

la sua terra, gli è sempre rimasta<br />

nel cuore e ci va appena gli impegni<br />

di lavoro glielo consentono. Ora vorrebbe<br />

riportare in vita quella gloriosa<br />

società calcistica, in cui maturarono<br />

campioni come Ezio Loik, Rudi Volk,<br />

Marcello Mihalich, i fratelli Mario e<br />

Giovanni Varglien.<br />

Se dovesse rinascere, la Fiumana<br />

avrebbe sede a Torino. In Piemonte<br />

risiedono circa 40 mila tra profughi<br />

e loro discendenti. Inoltre Torino è<br />

la città dove campioni come Loik e<br />

i fratelli Varglien hanno mietuto vittorie<br />

a ripetizione, vestendo le casacche<br />

di Torino e Juventus: il legame<br />

con la città è molto forte, dunque, e<br />

si può dire che i massimi talenti del<br />

calcio fi umano hanno trovato proprio<br />

là il luogo in cui esprimersi ai<br />

massimi livelli. Tale ordine di considerazioni<br />

ha indotto il sindaco del<br />

Libero Comune di Fiume in Esilio,<br />

Guido Brazzoduro, ad autorizzare la<br />

rifondazione dell’Unione Sportiva<br />

Fiumana da parte del gruppo di profughi<br />

torinesi oggi impegnati in questo<br />

inedito tentativo.<br />

La Fiumana ha chiesto di essere<br />

ammessa al Campionato di <strong>Prima</strong><br />

Divisione (la vecchia Serie C/1)<br />

per la stagione 2009/10: i promotori<br />

dell’iniziativa sono convinti che alla<br />

squadra spetta di diritto ricominciare<br />

l’attività agonistica - come altre<br />

società poterono farlo già nel 1945<br />

- da dove si era forzatamente interrotta<br />

nel 1943, poiché quando la so-<br />

cietà fu sciolta la squadra militava in<br />

quella categoria. E ciò in base a due<br />

leggi, una del 1952 e l’altra del 1983.<br />

L’auspicio di Lucio Toth, presidente<br />

dell’Associazione Nazionale Venezia<br />

Giulia e Dalmazia, è che tutte<br />

le componenti del mondo dell’Esodo<br />

possano coagularsi intorno alla Fiumana,<br />

non facendone altro uso se non<br />

quello sportivo. La Fiumana intende<br />

interpretare il ruolo di società modello<br />

per trasparenza e metodi educati-<br />

La divisa dell’Unione Sportiva<br />

Fiumana (cartolina dell’epoca)<br />

vi che vorrebbe impiegare nell’insegnamento<br />

dello sport: si inizierebbe<br />

col calcio, ma si desidera proseguire<br />

con altre discipline, sino a diventare<br />

in futuro una polisportiva. Il “progetto<br />

Fiumana” è un progetto sportivo<br />

ma anche sociale: la rifondazione<br />

del sodalizio assume oggi un preciso<br />

signifi cato, in quanto è intenzionato<br />

a diventare un polo di aggregazione<br />

per Esuli e per Rimasti.<br />

Per celebrare la grande tradizione<br />

sportiva delle nostre terre, dunque,<br />

si vuole (ri)partire dallo sport<br />

più popolare in Italia: il calcio. E<br />

nel mondo del pallone, la Fiumana è<br />

stata senza dubbio la più prestigiosa<br />

società tra le molte attive nei terri-<br />

tori dell’ex Venezia Giulia e Dalmazia:<br />

per questo motivo è stato deciso<br />

di farla rinascere dalle sue ceneri, a<br />

rappresentare tutto il popolo di Esuli<br />

e la gloriosa tradizione sportiva di<br />

Fiume, dell’Istria e della Dalmazia.<br />

L’iniziativa ha ottenuto un’adesione<br />

che tende a rafforzare l’unità degli<br />

Esuli, mettendo da parte, almeno<br />

nello sport, le polemiche e i veleni<br />

che non mancano e non sono mai<br />

mancati. Lo sport, da sempre, unisce<br />

e non divide, o almeno così dovrebbe<br />

essere nei suoi più nobili propositi,<br />

aggiungiamo noi.<br />

Della vicenda si è occupata, nei<br />

mesi scorsi, buona parte della stampa<br />

italiana, che ha sguinzagliato inviati<br />

ed equipe televisive, tanto che il<br />

12 gennaio all’avvenimento dovrebbe<br />

venir dedicata una puntata di “Chi<br />

l’ha visto?”, una trasmissione televisiva<br />

in onda su RaiTre, dedicata alla<br />

ricerca di persone scomparse e ai misteri<br />

insoluti, in onda il lunedì in prima<br />

serata.<br />

Quali ricordi hai della Fiumana,<br />

qual è il suo signifi cato per l’immaginario<br />

collettivo dei rimasti? Un<br />

collega della Rai di Trieste mi ha incalzato<br />

con queste e altre domande,<br />

nel tentativo di ricostruire nella Fiume<br />

di oggi, con un interlocutore decisamente<br />

“troppo giovane”, un quadro<br />

storico attendibile di vicende che<br />

risalgono a 60, 70 e quasi 80 anni<br />

addietro. Per “banali ragioni anagrafi<br />

che”, non posso essere stato testimone<br />

delle vicende della Fiumana<br />

e dei suoi protagonisti - ho cercato<br />

di... giustifi carmi -. Se ne ho sentito<br />

parlare? Certo. Alla Voce del Popolo<br />

ho avuto la fortuna di apprendere<br />

il mestiere da Renato Tich ed Ettore<br />

Mazzieri, capi storici della redazione<br />

sportiva, che delle gesta dei vari<br />

Volk, Loik, Varglien hanno scritto<br />

mille volte, sulle pagine de La Voce,<br />

di <strong>Panorama</strong> e quindi anche sul giornale<br />

della Comunità degli Italiani,<br />

La Tore. Per decenni i loro sono stati<br />

gli unici testi su quell’epoca apparsi<br />

a Fiume nel dopoguerra, anche negli<br />

anni in cui parlare delle vicende del<br />

passato, soprattutto di quelle legate

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