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scenti, tracciare un ponte immaginario tra la nostra vita<br />

e quello che stiamo leggendo, trasformare ogni singola<br />

lettera in colori, suoni e volti: tutto questo credo non abbia<br />

prezzo, e la nostra fantasia ha la possibilità di volare<br />

e spaziare senza barriere che la ostacolano e la bloccano.<br />

La parola che associo a libro è sogno, mentre quella che<br />

associo a TV è informazione. Secondo la ma TV dovrebbe<br />

avere un ruolo istruttivo ed informativo mentre i libri dovrebbero<br />

essere un passatempo, un viaggio in un mondo<br />

di carta che ci tiene occupata la mente ed il cuore. (...)<br />

I libri sono secondo me la più bella via di fuga mai inventata,<br />

non vengono imposti né siamo obbligati ad usufruirne,<br />

ci attendono e ci portano con sé, ovunque desideriamo.<br />

Nessun apparato elettronico, per quanto immediato,<br />

effi ciente e fantastico esso sia, può compensare la<br />

magia dei libri e dello scrivere. (...)»<br />

Andrea Blašković<br />

“Dante Alighieri” di Pola/<br />

«(...) Devo portare fuori la spazzatura, riordinare la<br />

camera, svuotare il lavapiatti. Poi i miei occhi si soffermano<br />

sullo zaino di scuola, tutto bello pieno. È pieno di<br />

“cose” che sono costretta a fare, come gli esercizi di matematica,<br />

il tema di italiano e non parliamo degli appunti<br />

tutti da riordinare! Non mi lamento, alla fi n fi ne riesco<br />

a fare tutto. Faccio tutto e per il giorno dopo sono libera<br />

da ogni impegno scolastico. Ho persino del tempo libero,<br />

come potrei sfruttarlo? Cosa potrei fare? Da un lato della<br />

stanza ci sono i libri (...), dall’altro c’è la TV (stasera<br />

danno un fi lm interessante in prima visione e non posso<br />

proprio perdermelo!). Detesto queste situazioni, stare su<br />

un bivio e non sapere che strada scegliere. (...) Che fare a<br />

questo punto? Potrei guardarmi il fi lm e rimandare la lettura<br />

a domani... Ma non posso: attorno al libro mi sembra<br />

di scorgere un’aureola magnetica che mi attrae a sé.<br />

Opto per il libro.<br />

Perché faccio questa scelta? Forse perché sono una<br />

tipa strana, che trova ancora un senso nel leggere libri.<br />

Una tipa che nuota controcorrente nella società prevalentemente<br />

orientata all’immagine ed alla sua immediatezza.<br />

Ecco, sì, lo posso ammettere davanti a tutti, sono una diciassettenne<br />

che preferisce leggere anziché guardare un<br />

fi lm. (...) Guardando un fi lm, tratto da un romanzo che ha<br />

avuto successo, mi accorgo che tutto è, come dire, prepagato.<br />

Alla nostra mente non occorre fare nessun tipo di<br />

sforzo sovrumano: le scene, gli attori, la trama sono tutti<br />

Scuole<br />

raccontati da immagini ad alta defi nizione e qualità per<br />

giunta. A parer mio i fi lm, o visti al cinema, alla TV o al<br />

computer, ci tolgono un po’ di fantasia. Ed io mi nutro di<br />

fantasia, mi serve come la luce alle piante per la fotosintesi!<br />

Quando leggo, invece, mi immergo tra quelle righe e<br />

quelle pagine. Costruisco su un mio modello i personaggi,<br />

i “colori” dell’ambiente e delle situazioni. (...) Su due<br />

o più punti entro in collisione con le cose appena scritte.<br />

Amo disegnare e dipingere, a volte al lato dei paragrafi di<br />

un romanzo faccio il ritratto dei personaggi in questione.<br />

È un’immagine che riguarderò di volta in volta quando<br />

sfoglierò nuovamente il libro e che nella sua immediatezza<br />

mi farà ricordare il personaggio, l’ambiente che lo circonda<br />

e la situazione in cui si trova. (...)»<br />

Zarja Ražman<br />

“Antonio Sema” di Pirano<br />

«Terzo millennio: internet e televisione sono ormai diventati<br />

parte integrante del nostro vivere quotidiano. Siamo<br />

abituati a fare un paio di click con il mouse per fare<br />

una ricerca; ad accendere la televisione per rilassarci la<br />

sera guardando un buon fi lm oppure per informarci degli<br />

avvenimenti più recenti. Un click. (...)<br />

Che senso può avere allora, di fronte a tale velocità e<br />

semplicità, stampare e scrivere libri? Che senso ha comprare<br />

romanzi, raccolte di storie, novelle, che dopo la lettura<br />

sono destinati ad impolverarsi sugli scaffali, se possiamo<br />

placare la nostra fantasia e la nostra sete di sapere<br />

guardando un fi lm o una trasmissione, scoprire ciò che ci<br />

interessa semplicemente mettendo il termine voluto in un<br />

motore di ricerca al computer?<br />

Il senso c’è, e nonostante la società odierna sia dinamica<br />

e tenda a semplifi care tutto usando come suo principale<br />

mezzo di comunicazione l’immagine ed i media elettronici,<br />

sono ancora tanti gli estimatori del buon vecchio<br />

libro. (...) Un tempo leggere i libri era un’attività riservata<br />

all’alta società: solo i più benestanti infatti sapevano<br />

leggere. (...) E oggi invece? Oggi il libro ha scarsa importanza,<br />

soprattutto per i più giovani. La “decadenza” del<br />

libro è iniziata dopo la comparsa della televisione. Quando<br />

essa ha fatto la sua prima apparizione non erano in<br />

molti a possederne una, ma con il passare del tempo questo<br />

apparecchio è diventato parte integrante di numerosissime<br />

famiglie. La popolarità della televisione aumentava<br />

a dismisura, ma non è mai stata considerata un avversario<br />

per i libri. Mai prima d’ora. Mai prima del XXI<br />

<strong>Panorama</strong> 35

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