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Anno LV LV - N. 24 - 31 dicembre dicembre 2008 - - Rivista quindicinale quindicinale - kn 14,00 14,00 - - EUR 1,89 1,89 - Spedizione Spedizione in abbonamento postale a a tariff a intera - Tassa pagata ISSN-0475-6401<br />

ISSN-0475-6401<br />

<strong>Panorama</strong><br />

2009, un anno<br />

tutto in salita?<br />

www.edit.hr/panorama


Una passione tradotta in arte<br />

R etrospettiva (nelle immagini di<br />

Ivor Hreljanović), mostra vendita,<br />

foto ricordo, rassegna stampa<br />

e, autentica chicca, un ricco catalogo.<br />

Il gruppo di ceramisti della “Romolo<br />

Venucci”, attivo in seno alla società<br />

artistico-culturale “Fratellanza”<br />

della CI di Fiume, ha festeggiato<br />

il suo ventennale, attorniato da un<br />

foltissimo e caloroso pubblico, testimonianza<br />

del grande apprezzamento<br />

di cui gode. La sezione era stata<br />

avviata dall’infaticabile ed eclettica<br />

prof.ssa Erna Toncinich, tuttora guida<br />

artistica di questa schiera di appassionati<br />

dell’arte della ceramica,<br />

passati molto rapidamente dall’iniziale<br />

soggezione a una notevole dimestichezza<br />

nel trattamento dell’argilla,<br />

con una manifesta crescita sul<br />

piano dell’espressione artistica. In<br />

questo arco di tempo sono state oltre<br />

150 le mostre allestite in sede ma<br />

anche in Istria, Slovenia e Italia, e<br />

una serie di premi individuali, ottenuti,<br />

tra l’altro, a Istria Nobilissima.<br />

Indice, questo, di serietà, dedizione<br />

e compattezza del gruppo, ma pure<br />

di una predisposizione ad assimilare<br />

bene nozioni e pratica impartite dalla<br />

prof.ssa Toncinich.<br />

2 <strong>Panorama</strong>


di Mario Simonovich<br />

Al primo profi larsi, sul mercato<br />

mondiale, di quelle burrasche<br />

che mostravano di accanirsi<br />

di preferenza sul settore azionario,<br />

Ivan Šuker, ultimo ministro a cui<br />

la Croazia indipendente ha affi dato<br />

le sue fi nanze, aveva detto e ripetuto,<br />

con la pacatezza che cura di diffondere<br />

ad ogni apparizione pubblica, che<br />

le ripercussioni nel paese sarebbero<br />

state minime. Poco o nulla importava<br />

che le maggiori istituzioni fi nanziarie,<br />

quelle che da tempo hanno rastrellato<br />

la maggior parte dei risparmi<br />

della cittadinanza, fossero segmenti<br />

minori di case madri esposte in primo<br />

piano su un mercato mondiale a dir<br />

poco ballerino. Altrettanto secondaria<br />

e dunque priva d’effetti era da considerarsi<br />

l’impressionate esposizione<br />

del paese in conseguenza del debito<br />

estero (di quello interno ancora pochi<br />

si azzardano a parlare). Non doveva<br />

preoccupare poi il pauroso disavanzo<br />

della bilancia commerciale. Il veleggiare<br />

dei prezzi del petrolio fra riferimenti<br />

fi nora inconcepibili, con il<br />

gasolio più caro della benzina era un<br />

fatto accidentale o giù di lì. Insomma<br />

se non eravamo in una botte di ferro<br />

certamente non stavamo male, per<br />

cui ce la saremmo cavata, si faceva<br />

capire, con danni molto contenuti.<br />

Come dire, niente teste rotte, insomma,<br />

al massimo qualche escoriazione<br />

da curare con bende e disinfettanti e<br />

tornare a lavorare “senza preoccuparci<br />

troppo delle paghe” aveva signifi -<br />

cativamente aggiunto Sanader.<br />

Oggi, alla prova dei fatti, le soporifi<br />

che assicurazioni si stanno rivelando<br />

un’illusione. Il ministro, forse<br />

schiavo di un passato in cui l’esposizione<br />

del paese ai turbini esterni<br />

era fi ltrata attraverso una mediazione<br />

statale occulta ma non meno potente,<br />

ha mostrato di non comprendere<br />

che, ridotta all’osso, una sola è la legge<br />

che domina sul mercato spazzato<br />

dalla globalizzazione: quella del più<br />

forte. In altri termini, le grosse multinazionali<br />

si liberano con relativa facilità<br />

dei costi delle perdite, incanalan-<br />

In primo piano<br />

L’inasprimento del quadro economico appare scontato<br />

2009, un anno tutto in salita?<br />

doli, come in un sistema circolatorio,<br />

verso sbocchi periferici più deboli e<br />

molto meno capaci di reagire per respingerli<br />

al mittente. Punti periferici<br />

vanno considerati in primo luogo<br />

gli stati meno abbienti (a cui la Croazia,<br />

nell’ambito europeo, è scesa da<br />

tempo attestandosi a pieno titolo) e,<br />

al loro interno, gli strati sociali a loro<br />

volta posti in fondo alla graduatoria:<br />

disoccupati, pensionati, lavoratori a<br />

reddito fi sso, specie se occupati nei<br />

settori meno produttivi.<br />

In altri termini, lo scotto di una recesione<br />

facente in larga parte capo a<br />

“virus” importati, e rafforzata dalle<br />

paurose debolezze di un assetto interno<br />

di giorno in giorno più insanabile,<br />

graverà non su chi ha realizzato maggiori<br />

guadagni ma sulla maggioranza<br />

dei lavoratori, obbligati a dare a Cesare<br />

tutto quello che pretende ancor<br />

prima di portarsi a casa la paga guadagnata<br />

in un mese di lavoro in conto<br />

terzi. Un “dare” in cui rientra anche,<br />

ad esempio, la stangata sull’assicurazione<br />

sanitaria aggiuntiva a carico<br />

degli assicurati, spalmata con lucifedrina<br />

accuratezza non sulle categorie<br />

più ricche bensì su quelle che in<br />

quanto a fonti di prelievo sono le più<br />

numerose, ossia implicitamente garanti<br />

della regolarità degli introiti.<br />

Non meno preoccupante un altro<br />

segnale: l’aumento dei mutui. Allo<br />

scadere di dicembre la Zagrebačka<br />

Banka (sì, quella che ha pagato il bel<br />

telone del teatro Zajc) ha annunciato<br />

una sonora maggiorazione dell’1,7<br />

p.c.mentre in occidente il costo dei<br />

mutui scende. La decisione è precipitosamente<br />

rientrata, ma si può star<br />

certi che presto questa come le altre<br />

banche torneranno alla carica.<br />

Terzo e (per ora) ultimo segnale<br />

d’allarme: lo stato dei cantieri con il<br />

pericolo di parecchie migliaia di sdisoccupati.<br />

In conclusione, con buona pace di<br />

Šuker e di chi la pensa come lui, non<br />

riesce diffi cile rispondere alla domanda<br />

se questo sarà per noi un anno tutto<br />

in salita: sarà una salita d’asprezza<br />

tale da lasciare segni indelebili sul<br />

processo di ripresa del paese. ●<br />

Costume<br />

e scostume<br />

Chi bada<br />

alle badanti?<br />

Il primo pullman parte alla<br />

sera da Ragusa, un altro da Spalato,<br />

due da Zara. Dopo la sosta<br />

a Fiume, di primo mattino<br />

vanno verso il confi ne sloveno<br />

e poi l’Italia. Non sono però più<br />

solo quattro. Da Fiume partono<br />

altri sei, tre locali e tre arrivati<br />

da Zagabria, Vinkovci e Vukovar.<br />

Una volta in Slovenia, sulle<br />

stesse strade, se ne aggiungeranno<br />

non meno di tre provenienti<br />

dalla bassa Istria. Un<br />

rapido calcolo: posto che la capienza<br />

di ogni mezzo è di circa<br />

50 posti, trasportano all’incirca<br />

seicento viaggiatori che hanno<br />

tutti quanti due caratteristiche<br />

comuni: sono donne e vanno a<br />

lavorare in Italia, per la maggior<br />

parte come badanti. Ad esse si<br />

aggiungeranno quelle più vicine<br />

al confi ne che si servono di<br />

linee locali e altre, magari più<br />

lontane, che si fanno portare dai<br />

mariti o fi gli con auto propria.<br />

Lavorano 24 ore al giorno per<br />

due settimane, molto spesso tutte<br />

sole con gli anziani che hanno<br />

in cura, per 800-1000 euro,<br />

attente alle sempre più agguerrite<br />

ucraine e bulgare, più giovani<br />

e forti, pronte ad accontentarsi<br />

di 400-500, a patto di disporre<br />

di un po’ di tempo libero,<br />

usualmente impiegato per trovare<br />

un marito.<br />

Chi pensa a queste donne, costrette<br />

a lavorare spesso senza<br />

alcun diritto e, talvolta, a prezzo<br />

di non poche umiliazioni? D’altra<br />

parte è però non meno giusto<br />

chiedersi: chi le ha costrette<br />

a questo passo? E infi ne, mettiamo<br />

che domani tornino tutte indietro:<br />

come sopravviveranno?<br />

<strong>Panorama</strong> 3


<strong>Panorama</strong><br />

www.edit.hr/panorama<br />

Ente giornalistico-editoriale<br />

EDIT<br />

Rijeka - Fiume<br />

Direttore<br />

Silvio Forza<br />

PANORAMA<br />

Redattore capo responsabile<br />

Mario Simonovich<br />

caporedattore-panorama@edit.hr<br />

Progetto grafico - tecnico<br />

Daria Vlahov-Horvat<br />

Redattore grafico - tecnico<br />

Annamaria Picco<br />

Collegio redazionale<br />

Bruno Bontempo, Nerea Bulva,<br />

Diana Pirjavec Rameša, Mario<br />

Simonovich, Ardea Velikonja<br />

4 <strong>Panorama</strong><br />

REDAZIONE<br />

panorama@edit.hr<br />

Via re Zvonimir 20a Rijeka - Fiume, Tel.<br />

051/228-789 Telefax: 672-128, direttore:<br />

tel. 672-153. Diffusione e pubblicità:<br />

tel. 228-765<br />

ISSN 0475-6401 <strong>Panorama</strong> (Rijeka)<br />

ISSN 1334-4692 <strong>Panorama</strong> (Online)<br />

TIPOGRAFIA: “Helvetica” - Ri jeka-<br />

Fiume, tel. 682-147<br />

ABBONAMENTI: Croazia: an nuale<br />

(24 numeri) kn 300,00 (IVA inclusa);<br />

semestrale (12 numeri) kn 150,00<br />

(IVA inclusa); una copia kn 14,00 (IVA<br />

inclusa). Slovenia: annuale (24 numeri)<br />

euro 62,59 - semestrale (12 numeri)<br />

euro 31,30 - una copia euro 1,89. Italia:<br />

annuale (24 numeri) euro 70,00 una<br />

copia: euro 1,89.<br />

VERSAMENTI: per la Croazia sul<br />

cc. 2340009-1117016175 PBZ Riadria<br />

banka d.d. Rijeka. Per la Slovenia:<br />

Erste Steiermärkische Bank d.d.<br />

Rijeka 7001-3337421/EDIT SWIFT:<br />

ESBCHR22. Per l’Italia - EDIT Rijeka<br />

3337421- presso PBZ 70000 - 183044<br />

SWIFT: PBZGHR2X.<br />

Numeri arretrati a prezzo raddoppiato<br />

INSERZIONI: Croazia - retrocopertina<br />

1.250,00 kn; retrocopertina interna<br />

700,00 kn; pagine interne 550,00 kn;<br />

Slovenia e Italia retrocopertina 250,00<br />

euro; retrocopertina interna 150.00 euro;<br />

pagine interne 120,00 euro.<br />

PANORAMA esce con il concorso<br />

finanziario della Repubblica di Croazia<br />

e della Repubblica di Slovenia e viene<br />

parzialmente distribuita in convenzione<br />

con il sostegno del Governo italiano<br />

nell’ambito della collaborazione tra<br />

Unione Italiana (Fiume-Capodistria) e<br />

l’Università Popolare (Trieste)<br />

EDIT - Fiume, via Re Zvonimir 20a<br />

edit@edit.hr<br />

Consiglio di amministrazione: Tatjana<br />

Petrazzi (presidente), Ezio Giuricin<br />

(vicepresidente), Luigi Barbalich, Carmen<br />

Benzan, Doris Ottaviani, Donald<br />

Schiozzi, Fabio Sfi ligoi<br />

<strong>Panorama</strong> testi<br />

N. 24 - 31 dicembre 2008<br />

Sommario<br />

IN PRIMO PIANO<br />

L’inasprimento del quadro economico<br />

appare scontato<br />

2009, ANNO TUTTO IN SALITA?... 3<br />

di Mario Simonovich<br />

ATTUALITÀ<br />

I vertici dell’Unione Italiana sono preoccupati<br />

per il contenzioso in atto tra la<br />

Croazia e la Slovenia<br />

NETTO RIFIUTO DELLA PREMINEN-<br />

ZA ALLA CONFLITTUALITÀ ........... 6<br />

Furio Radin: “all’interno della CNI serpeggia<br />

un senso di abbandono”<br />

DOPPIO VOTO, IL PROBLEMA<br />

È SOLO POLITICO .......................... 8<br />

Il ministro Franco Frattini in arrivo<br />

a gennaio in visita alla CNI<br />

TESTIMONIARE<br />

L’AFFETTO DELL’ITALIA ........... 10<br />

di Diana Pirjavec Rameša<br />

Solo “Scoglio Olivi” di Pola verrà<br />

privatizzato a prezzo di mercato<br />

CROAZIA, CANTIERI<br />

COL FIATO SOSPESO ................... 11<br />

di Bruno Bontempo<br />

Dal 12 gennaio in Croazia un numero<br />

di identifi cazione per ogni cittadino<br />

FRA POCHI GIORNI<br />

CODICE FISCALE PER TUTTI .....12<br />

di Ardea Velikonja<br />

ETNIA<br />

Andrea Debeljuh reduce dall’Incontro<br />

dei giovani italiani nel mondo<br />

MUTARE IL RAPPORTO<br />

VERSO IL PAESE ........................... 13<br />

di Diana Pirjavec Rameša<br />

SOCIETÀ<br />

”Vagabondi curiosi” sul Carso ed Istria<br />

in particolare (4-fi ne)<br />

LA BIODIVERSITÀ, UN PATRIMO-<br />

NIO MISCONOSCIUTO .................16<br />

di Marino Vocci<br />

ARTE<br />

Negli spazi espositivi zagabresi artisti<br />

molto diversi “uniti” in una serie<br />

di mostre molto pregevoli<br />

REMBRANDT: I FOGLI GRAFICI<br />

SPECCHIO DEI GENERI<br />

TRATTATI......................................... 18<br />

di Erna Toncinich<br />

CINEMA E DINTORNI<br />

Dopo sei anni, Edoardo Winspeare<br />

coglie un altro successo con “Galantuomini”<br />

LE RAGIONI DEL CUORE O LE<br />

RAGIONI DELLA GIUSTIZIA? ... 20<br />

di Gianfranco Sodomaco<br />

MUSICA<br />

Per il mondo della lirica il 2008 è stato<br />

l’anno degli anniversari della morte<br />

di due grandi compositori italiani<br />

DONIZETTI, PRECURSORE DI VER-<br />

DI, ROSSINI, IL TEDESCHINO...... 22<br />

a cura di Bruno Bontempo<br />

ITALIANI NEL MONDO<br />

La proposta di riformare la Fiumana<br />

calcio induce a una serie di rifl essioni<br />

SIAMO VINCOLI<br />

O SPARPAGLIATI? ........................ 40<br />

di Bruno Bontempo<br />

MADE IN ITALY<br />

Oltre 150 milioni di bottiglie<br />

di spumante sono andate all’estero<br />

2009: UN CIN CIN<br />

TUTTO ITALIANO......................... 42<br />

a cura di Ardea Velikonja<br />

REPORTAGE<br />

Cesenatico, nata come borgo di<br />

pescatori e oggi grosso centro turistico<br />

IL MARE IN OGNI<br />

ALITO DI VENTO .......................... 28<br />

di Ardea Velikonja<br />

SCUOLE<br />

I temi elaborati alle gare di italiano<br />

HA ANCORA SENSO LEGGERE<br />

E SCRIVERE LIBRI? ..................... 34<br />

SPORT<br />

Echi e rifl essioni in riva al Quarnero<br />

in margine agli Europei in vasca corta<br />

NUOTO 2008<br />

UN FIUME IN PIENA .................... 38<br />

I forti legami con il mondo della<br />

fi nanza mostrano già i loro effetti<br />

LA SCURE DELLA CRISI<br />

SU F1, CALCIO, OLIMPIADI ....... 42<br />

a cura di Bruno Bontempo<br />

MULTIMEDIA<br />

I NOTEBOOK GIUSTI PER NOI E<br />

PER LE NOSTRE TASCHE ........... 44<br />

a cura di Igor Kramarsich<br />

RUBRICHE .................................... 46<br />

a cura di Nerea Bulva<br />

IL SOMMARIO 2008 .................... 48<br />

IL CANTO DEL DISINCANTO<br />

MA IN ITALIANO SI DICE FIUME... .. 57<br />

di Silvio Forza<br />

PASSATEMPI ................................ 58


Grande successo del “Concerto di<br />

Natale” con i prestigiosi Solisti<br />

veneti (nella foto), svoltosi l’antivigilia<br />

di Natale nella Sala dei Cristalli<br />

dell’albergo abbaziano “Kvarner”,<br />

presente un foltissimo pubblico composto<br />

soprattutto da connazionali, alcuni<br />

dei quali arrivati anche da varie<br />

Comunità degli Italiani dell’Istria.<br />

L’evento, organizzato nell’ambito<br />

della serie di manifestazioni “Notti<br />

di note italiane”, volute e promosse<br />

dal console generale d’Italia a Fiume,<br />

Fulvio Rustico, è stato allestito<br />

Agenda<br />

«Notti di note italiane», concerti promossi dal console Fulvio Rustico<br />

Solisti Veneti, grande successo ad Abbazia<br />

La delusione per la mancata assegnazione<br />

di un premio al Dramma Italiano<br />

è stata pazialmente mitigata da quello<br />

individuale andato all’attrice della nostra<br />

Compagnia di prosa, Elena Brumini<br />

(nella foto). Parliamo dei riconoscimenti<br />

annuali per la stagione 2007/2008 del Teatro<br />

Nazionale Ivan de Zajc di Fiume, tra<br />

i quali lo “Zlata Nikolić” per la migliore<br />

interpretazione femminile, realizzata<br />

nel musical “Nunsense” di Dan Goggin,<br />

andato appunto alla giovane attrice del<br />

DI, che ha partecipato in qualità di ospite<br />

a questa produzione, indossando con<br />

con il sostegno di UI-UPT, in collaborazione<br />

con il “Festival Opatija”,<br />

il Comites Fiume, la SAIPEM e la<br />

Casa editrice EDIT. Per il console<br />

Rustico è stata pure l’occasione per<br />

formulare gli auguri di Natale e buon<br />

anno al pubblico, che ha potuto apprezzare<br />

la bellezza melodica e il virtuosismo<br />

strumentale del notissimo<br />

complesso, formidabile interprete<br />

dei brani di Gruber, Corelli, Vivaldi,<br />

Marcello, Tartini, Paganini-Rossini,<br />

interpretati magistralmente dai Solisti<br />

veneti diretti dal maestro Claudio<br />

bravura i panni della suora ribelle Mary<br />

Robert Anne. La versatile Elena Brumini<br />

ha dato prova di grandi potenzialità e<br />

particolare predisposizione nell’interpretare<br />

ruoli musicali: recita, canta e balla<br />

con grinta, scioltezza, mimica brillante,<br />

ottime capacità canore. Il premio per il<br />

miglior interprete maschile, intitolato al<br />

grande attore del Dramma Italiano, Raniero<br />

Brumini, è stato assegnato invece<br />

ad Alen Liverić per il ruolo di Petruccio<br />

ne “La bisbetica domata” di Shakespeare,<br />

produzione del Dramma Croato dello<br />

Zajc. ●<br />

Ennio Machin (nella foto), noto personaggio<br />

del nostro mondo minoritario,<br />

già attivista e dirigente in seno<br />

alla CI di Fiume, poi direttore della nostra<br />

Casa editrice, ricorda e racconta le<br />

sue Rimembranze fiumane nell’omonimo<br />

volume pubblicato per i tipi<br />

dell’EDIT, uscito e presentato alla Comunità<br />

degli Italiani di Fiume qualche<br />

giorno prima di Natale. Si tratta del<br />

quindicesimo titolo della collana Altre<br />

lettere italiane, riservata agli autori<br />

italiani dell’Istria e del Quarnero, che<br />

Scimone. Lo storico complesso ha<br />

espresso tutto il suo affi atamento ma<br />

anche il virtuosismo dei solisti, la ricca<br />

sonorità, il confl uire del pensiero<br />

musicale. ●<br />

Migliore interpretazione femminile del Teatro fi umano nel musical «Nunsense»<br />

A Elena Brumini il Premio Nikolić per il 2008<br />

Il libro di Machin è stato presentato alla Comunità degli Italiani di Fiume<br />

«Rimembranze fi umane» per i tipi dell’EDIT<br />

prima di Machin ha sfornato testi di alcuni<br />

tra i più importanti letterati della<br />

CNI, quali Schiavato, Mestrovich, Lidia<br />

Delton, Vesselizza, Dallemulle Ausenak,<br />

Ramous, Acquavita, Milani. Il<br />

libro di Machin è stato illustrato dal<br />

direttore dell’EDIT, Silvio Forza, la<br />

presidente della locale CI, Agnese Superina,<br />

ha intervistato l’Autore, mentre<br />

gli attori del Dramma Italiano Elvia<br />

e Bruno Nacinovich hanno letto alcuni<br />

passi dell’opera e intonato dei brani<br />

musicali. ●<br />

<strong>Panorama</strong> 5


6 <strong>Panorama</strong><br />

Attualità<br />

I vertici dell’Unione Italiana sono preoccupati per il contenzioso in atto tra<br />

Netto rifi uto della preminenza alla c<br />

di Diana Pirjavec Rameša<br />

Il 2009 si apre all’insegna di una<br />

crisi nei rapporti tra Croazia e<br />

Slovenia e a trovarsi nel bel mezzo<br />

vi è la Comunità nazionale italiana<br />

che, anche questa volta, sta cercando<br />

di essere portatrice di dialogo<br />

e di confronto democratico. Lo sforzo<br />

diplomatico e politico è considerevole,<br />

ma per ora, come spesso succede<br />

in politica, i risultati sono una grande<br />

incognita.<br />

Il blocco sloveno al percorso di<br />

avvicinamento della Croazia alla<br />

Comunità europea è senza ombra<br />

di dubbio il problema numero uno,<br />

quello con cui entriamo nell’anno<br />

nuovo, ma purtroppo non l’unico.<br />

La crisi economica, dicono, e a ragione,<br />

colpirà soprattutto i più deboli,<br />

e le minoranze pagheranno l’alto<br />

scotto del taglio dei fi nanziamenti,<br />

problema questo che accomuna<br />

gli italiani dell’Istria e di Fiume alla<br />

minoranza slovena in Italia e un po’<br />

a tutte le minoranze d’Europa a cui,<br />

a seguito della crisi fi nanziaria, ver-<br />

ranno tolti in parte e, speriamo per<br />

poco, fi nanziamenti pubblici, indispensabili<br />

per mantenere in vita lingua,<br />

cultura, identità.<br />

Questi sono indubbiamente tempi<br />

duri, in cui progettare la vita economica,<br />

le iniziative politiche, mantenere<br />

una certa continuità dell’attività<br />

istituzionale potrebbe rivelarsi<br />

una grande impresa. Oggi non ce<br />

ne rendiamo conto, ma tra qualche<br />

settimana, o qualche mese, dovremo<br />

verifi care non solo il nostro “savoir<br />

faire”, la nostra capacità di sussistenza,<br />

ma soprattutto la capacità<br />

di sviluppare solidarietà tra le varie<br />

micro realtà che compongono la nostra<br />

Comunità.<br />

In questi giorni l’euforia natalizia<br />

è stata sostituita dal pragmatismo dei<br />

vertici dell’Unione Italiana i quali<br />

hanno cercato di dare un proprio<br />

contributo alla soluzione del contenzioso<br />

tra Croazia e Slovenia. Dalla<br />

conferenza stampa tenuta a Capodistria<br />

nei giorni del ponte di Natale<br />

è stato lanciato un appello affi nché<br />

i due paesi risolvano pacifi camente<br />

La CNI ha inviato da Capodistria una richiesta chiara e precisa ai governi<br />

coinvolti nel contenzioso chiedendo che il problema dei confi ni<br />

venga affrontato a livello di rapporti bilaterali<br />

e in tempi brevi il contenzioso sui<br />

confi ni. All’incontro stampa hanno<br />

aderito l’onorevole Roberto Battelli,<br />

deputato italiano al Parlamento sloveno,<br />

Maurizio Tremul, presidente<br />

della Giunta esecutiva dell’UI, Furio<br />

Radin, deputato della CNI al Sabor<br />

e presidente di Unione italiana.<br />

Furio Radin ha rilevato come “la<br />

Comunità italiana e l’Unione non<br />

potevano rimanere assenti in questa<br />

polemica che, purtroppo, sta crescendo<br />

in questi giorni e che riguarda<br />

il processo di adesione della Croazia<br />

all’Unione europea. Abbiamo<br />

deciso di non entrare nel merito del<br />

contenzioso sui confi ni. Chiediamo,<br />

però, agli Stati di Croazia e Slovenia<br />

di dare alla Regione Istria e ai<br />

comuni contermini di Capodistria,<br />

Isola e Pirano un ruolo attivo nella<br />

risoluzione del problema confi nario,<br />

importante per la popolazione istriana,<br />

soprattutto nella prospettiva di<br />

un’Europa unita e senza confi ni, che<br />

permetterà alle persone di circolare<br />

liberamente, come per secoli hanno<br />

fatto. Le nostre genti conoscono<br />

bene l’evolversi del problema confi<br />

nario nella storia recente. Hanno<br />

sempre guardato all’entrata di Slovenia<br />

e Croazia nell’UE con simpatia,<br />

poiché sanno che ciò garantisce<br />

l’apertura delle frontiere. L’acuirsi<br />

dei contrasti peserebbe sulla vita<br />

delle genti istriane”- ha ammonito<br />

Radin.<br />

In sede di incontro stampa i vertici<br />

UI hanno ricordato che la Comunità<br />

Nazionale Italiana in Istria,<br />

Fiume, Quarnero e Dalmazia ha salutato<br />

con speranza, agli inizi degli<br />

anni ‘90, la conquista dell’indipendenza<br />

di Croazia e della Slovenia.<br />

“Nonostante la dolorosa divisione<br />

dell’Istria e della CNI in due Stati<br />

autonomi, l’Unione Italiana sostenne<br />

con fi ducia il processo di emancipazione<br />

internazionale della Croazia<br />

e della Slovenia. Con coerenza<br />

e convinzione ha sempre chiesto<br />

la quanto più rapida e compiuta integrazione<br />

delle due Repubbliche<br />

nell’Unione Europea, in quella Casa<br />

Comune in cui si sarebbe ricompo-


la Croazia e la Slovenia<br />

nfl ittualità<br />

sta l’unità della CNI, sul territorio<br />

d’insediamento storico e con la Nazione<br />

Madre” si rileva nel comunicato<br />

fi rmato congiuntamente da Tremul,<br />

Radin e Battelli.<br />

”I valori e gli ideali sui quali si<br />

fonda l’Unione Europea debbono<br />

essere pienamente condivisi e debbono<br />

ispirare i comportamenti della<br />

Croazia e della Slovenia. È l’Europa<br />

unita e solidale, della cooperazione<br />

e dell’integrazione, della libertà<br />

delle idee e del pensiero, della libera<br />

circolazione delle persone e dei<br />

beni, della democrazia e della pluralità,<br />

il luogo dove affrontare e risolvere,<br />

con gli strumenti del dialogo<br />

e della ragione, i confl itti e le questioni<br />

aperte tra gli Stati. Con consapevolezza<br />

e responsabilità i Governi<br />

debbono operare per l’affermazione<br />

della pace e della stabilità tra<br />

i popoli, debbono favorire lo sviluppo<br />

economico e il progresso sociale<br />

e culturale dei suoi cittadini, devono<br />

rispettare i diritti umani e attuare<br />

quelli minoritari”, ribadiscono i vertici<br />

UI. “Purtroppo, il nodo confi nario<br />

sloveno-croato e altre questioni<br />

rimaste ancora aperte pesano sempre<br />

di più nei rapporti bilaterali tra i due<br />

Paesi e vanno affrontate e risolte bilateralmente.<br />

Ed è per questo motivo<br />

che l’UI ha deciso di scendere in<br />

campo dimostrando che la minoranza<br />

più che divedere e diversi tra due<br />

Stati, può svolgere quell’importante<br />

ruolo di mediazione proponendo soluzioni<br />

concrete con spirito aperto e<br />

propositivo.<br />

Con l’adesione della Repubblica<br />

di Slovenia all’area Schengen e l’assunzione<br />

della Presidenza di turno<br />

dell’Unione Europea, si è brillantemente<br />

concluso un ciclo virtuoso che<br />

ha portato il Paese, in pochi anni, ad<br />

assumere un ruolo da protagonista<br />

nella costruzione della nuova Europa.<br />

A questo processo la Slovenia<br />

può continuare a dare il suo prezioso<br />

contributo favorendo e sostenendo il<br />

processo integrativo europeo della<br />

Croazia, Paese con il quale ha condiviso<br />

per decenni una lunga storia di<br />

convivenza nel quadro dell’unità dei<br />

Attualità<br />

Un Natale all’insegna di intense iniziative diplomatiche. I vertici di Unione<br />

Italiana hanno tenuto una conferenza stampa a Capodistria proponendo<br />

un ruolo attivo per la Regione Istriana e i comuni di Capodistria,<br />

Isola e Pirano nella soluzione del contenzioso confi nario che divide Croazia<br />

e Slovenia. Nella foto, da sinistra l’on. Roberto Battelli, Maurizio<br />

Tremul e l’on. Furio Radin<br />

Popoli slavi del Sud Europa. L’autorevolezza<br />

sul piano internazionale<br />

che la Slovenia si è guadagnata va<br />

messa a frutto moltiplicando gli sforzi<br />

al fi ne di risolvere positivamente<br />

i nodi insoluti con la Croazia senza<br />

per questo bloccarne in alcun modo<br />

il processo di inclusione nell’Unione<br />

Europea”, si legge nell’appello<br />

dell’UI.<br />

Alla conferenza stampa è stato<br />

rilevato inoltre che “La Repubblica<br />

di Croazia sta compiendo signifi cativi<br />

passi nell’ambito del processo<br />

integrativo euro-atlantico. Un processo<br />

che deve ulteriormente accelerare,<br />

proseguendo spedita nell’adeguamento<br />

del suo ordinamento<br />

all’acquis communautaire e nella<br />

soluzione dei nodi aperti con la vicina<br />

Slovenia che vanno affrontati con<br />

spirito aperto e propositivo. L’accoglimento<br />

della Croazia a pieno titolo<br />

nell’Unione Europea, l’adozione<br />

dell’Euro e la sua adesione all’area<br />

Schengen costituiscono la risposta<br />

più effi cace, completa e risolutiva<br />

alla soluzione dei problemi ancora<br />

irrisolti con la Slovenia”.<br />

L’Unione Italiana ha chiesto a<br />

chiare lettere ai Governi, alle forze<br />

politiche e alla società civile dei<br />

due Paesi di compiere ulteriori sforzi<br />

nell’identifi cazione di quelle soluzioni<br />

che consentiranno di superare<br />

costruttivamente, e con reciproca<br />

soddisfazione, le problematiche che<br />

appesantiscono i rapporti bilaterali.<br />

Al Governo della Repubblica di<br />

Slovenia, poi, è stato chiesto di non<br />

arrestare il processo integrativo europeo<br />

della Croazia, mentre a quello<br />

della Repubblica di Croazia di<br />

rinnovare l’impegno per l’adeguamento<br />

del Paese agli standard europei<br />

come pure di ritrovare la fi ducia<br />

reciproca e di rinnovare il comune<br />

fervore nella prosecuzione della costruzione<br />

dell’Europa unita del Terzo<br />

Millennio. Richieste molto precise<br />

sono state inoltrate pure ai Presidenti<br />

delle due Repubbliche, Danilo<br />

Türk e Stjepan Mesić, come quella<br />

di esercitare tutta la loro moral suasion,<br />

per favorire questi sforzi.<br />

Il deputato al Parlamento sloveno<br />

e vicepresidente di Unione italiana,<br />

Roberto Battelli, ha posto in rilievo<br />

l’iniziativa promossa dall’UI ricordando<br />

che questa vuole essere un<br />

contributo al rifi uto della confl ittualità.<br />

“Le nostre terre sono state per<br />

un lungo periodo al centro di contenziosi<br />

sui confi ni dopo il primo ed<br />

il secondo confl itto mondiale, nonché<br />

durante la Guerra fredda. Riteniamo<br />

che i governanti debbano essere<br />

consci che gli armamentari del<br />

ventesimo secolo non devono essere<br />

usati nuovamente per affrontare altri<br />

confl itti alle frontiere. Solitamente<br />

quando questo accade vi è una mobilitazione<br />

negativa nell’opinione<br />

pubblica che è nettamente contraria<br />

a quelli che sono i valori fondamentali<br />

dell’Unione europea, che nasce<br />

proprio per evitare confl ittualità del<br />

genere. Si rischiano tensioni in tutta<br />

la regione sudorientale europea, già<br />

considerata tra le più instabili. La<br />

<strong>Panorama</strong> 7


8 <strong>Panorama</strong><br />

Attualità<br />

CNI rileva queste minacce e chiede<br />

all’opinione pubblica, alle persone<br />

di buon senso e alla stampa d’impedire<br />

che si sviluppi dalle nostre parti<br />

la concezione del vicino come di un<br />

nemico da annientare” - ha rilevato<br />

il deputato.<br />

Maurizio Tremul ha aggiunto ancora<br />

come “con l’entrata degli Stati<br />

nell’Unione europea e nell’area<br />

di Schengen, il valore simbolico dei<br />

confi ni viene relativizzato” e che “la<br />

defi nizione delle linee di demarcazione<br />

amministrative è meno diffi -<br />

coltosa”. Il presidente della Giunta<br />

esecutiva di Unione italiana ha rimarcato<br />

il senso di disagio che si sta<br />

creando tra la gente ed ha aggiunto:<br />

“Vanno lanciati segnali positivi,<br />

che favoriscano la soluzione del<br />

contenzioso. Vi sono molte più cose<br />

che uniscono Slovenia e Croazia di<br />

quante non le dividano. Condividono<br />

interessi, storia, valori culturali<br />

e civili che vanno posti in risalto”.<br />

Ed è per questo che l’UI ha invitato<br />

i Governi dei due Paesi a non permettere<br />

che le pur rilevanti questioni<br />

insolute, avvelenino i rapporti tra<br />

le popolazioni e minino in qualsiasi<br />

modo i rapporti di buon vicinato e di<br />

convivenza che su queste terre rappresentano<br />

una preziosa conquista e<br />

un valore irrinunciabile.<br />

Un ultimo appello è stato rivolto<br />

alla Nazione Madre, chiedendole<br />

di sostenere con convinzione il<br />

processo integrativo della Croazia,<br />

favorendo il dialogo e la soluzione<br />

condivisa e pacifi ca delle problematiche<br />

aperte tra la Croazia e la Slovenia.<br />

“All’opinione pubblica chiediamo<br />

di partecipare propositivamente<br />

al consolidamento di un clima di<br />

pace e cooperazione, d’integrazione<br />

e amicizia, di convivenza e libertà,<br />

di democrazia e pluralismo, per la<br />

costruzione dell’unità europea. Agli<br />

Stati di Croazia e Slovenia chiediamo<br />

di dare alla Regione Istria e ai<br />

comuni contermini di Capodistria,<br />

Isola e Pirano un ruolo attivo nella<br />

risoluzione del problema confi nario,<br />

importante per la popolazione istriana<br />

soprattutto nella prospettiva di<br />

un’Europa unita senza confi ni, che<br />

permetterà alle nostre genti di circolare<br />

liberamente, come per secoli<br />

hanno fatto” - hanno sottolineato i<br />

vertici della Comunità nazionale italiana.<br />

●<br />

Furio Radin: «all’interno della CNI serpeggia un<br />

Doppio voto, il problema<br />

Con il presidente di Unione Italiana,<br />

Furio Radin, abbiamo<br />

cercato di fare il punto su alcuni argomenti<br />

che hanno segnato politicamente<br />

la vita della nostra Comunità<br />

nel 2008 e che continueranno a<br />

farlo nei mesi che verranno.<br />

Il 2008 è stato molto intenso<br />

per Lei, sia come presidente<br />

dell’UI che come deputato al Sabor.<br />

Che cosa vorrebbe ricordare<br />

di questo anno che se ne va e che<br />

cosa vorrebbe dimenticare?<br />

”Di quest’anno vorrei ricordare<br />

cose ovvie, anche per rimarcare il<br />

fatto che, se ci sono, ciò non signifi<br />

ca che non siano stupende. L’inaugurazione<br />

della nuova sede della comunità<br />

di Buie, ad esempio, con tanti<br />

connazionali di tutta l’ex zona B,<br />

le rassegne dei cori e delle fi lodrammatiche,<br />

il Festival della canzone<br />

per l’infanzia, le manifestazioni<br />

scolastiche, gli anniversari delle nostre<br />

Comunità, la rassegna su Alida<br />

Valli e il cinema a lei dedicato e tantissime<br />

altre manifestazioni che denotano<br />

la nostra presenza e la nostra<br />

forza molto di più della politica. Voglio<br />

ringraziare la nostra gente perché<br />

trova sempre nuove risorse per<br />

continuare a vivere la propria identità<br />

italiana.<br />

Il calo dei fi nanziamenti da Roma<br />

per il 2008 è l’evento negativo di<br />

quest’anno, che, al di là del signifi -<br />

cato materiale, ne ha pure uno emotivo,<br />

molto più profondo, avendo la<br />

nostra gente una sensibilità particolare<br />

per l’atteggiamento dell’Italia<br />

nei nostri confronti. Quella che<br />

temo di più è la sensazione di abbandono<br />

che sento serpeggiare tra i connazionali<br />

in Istria, Fiume, Quarnero<br />

e Dalmazia, i rimasti, senza i quali<br />

in queste terre l’italiano sarebbe<br />

scomparso. In questo contesto è gratifi<br />

cante la maturità dimostrata dalla<br />

FVG e dal governatore Tondo, che<br />

hanno trovato la forza di aumentare<br />

gli stanziamenti per la nostra comunità,<br />

in una situazione globalmente<br />

diffi cile”.<br />

La realizzazione del doppio<br />

voto è una battaglia che Lei da<br />

anni conduce con grande tenacia.<br />

I risultati però non ci sono ancora,<br />

o comunque sono solo parziali.<br />

È così diffi cile realizzare di fatto<br />

quello che alla CNI è garantito<br />

da Leggi, accordi internazionali ?<br />

Dove sta l’inghippo?<br />

”Il problema è di natura politica,<br />

non giuridica, essendo la Costituzione<br />

a riguardo molto chiara. L’opposizione,<br />

in Parlamento, è favorevole<br />

all’introduzione del voto politico accanto<br />

a quello etnico, e non solo la<br />

DDI e i popolari, ma da quest’anno<br />

anche i socialdemocratici che abbandonano<br />

una politica autolesionista<br />

durata per anni. I veri oppositori sono<br />

l’HDZ e il Partito dei contadini, i primi<br />

principalmente perché andrebbero<br />

a perdere alcuni posti in un Parlamento<br />

in cui mantengono una maggioranza<br />

di per sé risicata, i secondi<br />

perché rappresentano la formazione<br />

politica più tradizionalista in un contesto<br />

politico di per sé conservatore.<br />

Il gruppo parlamentare delle minoranze<br />

nazionali, e noi in particolare,<br />

danno molta importanza al problema<br />

del doppio voto, che contiamo di risolvere<br />

entro la fi ne del 2009 con una<br />

modifi ca alla legge elettorale. Il presupposto<br />

è la compattezza, almeno di<br />

una parte consistente del gruppo dei<br />

deputati delle minoranze”.<br />

Recentemente al Parlamento<br />

croato il gruppo dei parlamentari<br />

di minoranza ha negato l’appoggio<br />

al governo per la Legge sui terreni<br />

agricoli creando in aula non<br />

poche diffi coltà a chi doveva far<br />

passare la proposta. Si può parlare<br />

di crisi dell’accordo di coalizione<br />

che c’è tra minoranze e partito<br />

al potere (Hdz)?<br />

”La coalizione con il governo è<br />

palesemente a rischio. La legge sui<br />

terreni agricoli, e quella surreale sui<br />

terreni da golf, hanno rappresentato<br />

la cartina di tornasole di un ‘patto’<br />

che risulta essere sempre meno<br />

forte. L’HDZ è ricorsa ai voti di un


senso di abbandono»<br />

è solo politico<br />

partito, come quello di Glavaš, con<br />

il quale noi non vogliamo avere alcun<br />

rapporto, e di due deputati del<br />

nostro gruppo parlamentare, quello<br />

ungherese e quello rom, che di fatto<br />

del nostro gruppo non hanno mai<br />

fatto parte. In termini più generali, il<br />

problema vero è a chi dare la fi ducia,<br />

non a chi negarla. Dato che la crisi<br />

di identità politica riguarda tutti i<br />

grandi partiti, e, come si dice da noi,<br />

‘non si sa di che morte morire’. Contiamo<br />

che le cose cambino nel corso<br />

del prossimo anno, e che la battaglia<br />

per le elezioni amministrative chiarisca<br />

meglio le posizioni dei partiti,<br />

per ora piuttosto confuse”.<br />

La Slovenia blocca da tempo i negoziati<br />

di adesione all’UE che la Croazia<br />

porta avanti tra mille diffi coltà.<br />

Vivendo la CNI in ben due paesi domiciliari,<br />

Croazia e Slovenia, questa<br />

si è venuta a trovare, suo malgrado,<br />

nel bel mezzo, anche fi sicamente, di<br />

questo problema. Se le cose dovessero<br />

andar male e Bruxelles decidesse<br />

di non aprire i capitoli in programma<br />

e se si dovesse verifi care un ulteriore<br />

rinvio e ritardo dell’adesione della<br />

Croazia nell’UE, questo potrebbe<br />

creare un po’ di astio all’interno<br />

di un corpo minoritario che solo per<br />

metà si trova in Europa?<br />

”La CNI ha espresso posizioni<br />

molto chiare riguardo l’entrata della<br />

Croazia nell’UE e gli ostacoli posti<br />

dalla Slovenia. Noi siamo contrari<br />

ai blocchi di adesione provocati da<br />

problemi che dovrebbero essere risolti<br />

con negoziati bilaterali. A Capodistria<br />

abbiamo lanciato appelli ai<br />

governi, alle forze politiche, all’opinione<br />

pubblica e ai due Presidenti,<br />

chiedendo anche un ruolo maggiore<br />

nel contenzioso per la Regione Istria<br />

e per i comuni sloveni a ridosso del<br />

confi ne. Credo che sia in corso un<br />

braccio di ferro, e che la crisi verrà<br />

risolta in tempi non lunghissimi,<br />

ma anche se così non fosse, le posizioni<br />

della nostra Comunità nazionale<br />

sono chiare, identiche da una e<br />

dall’altra parte del confi ne, e la pro-<br />

spettiva di una spaccatura non esiste.<br />

Roberto Battelli, il nostro parlamentare<br />

a Lubiana, è stato estremamente<br />

chiaro ma gli stessi Franco e Aurelio<br />

Juri, due deputati sloveni di nazionalità<br />

italiana che non operano all’interno<br />

della nostra organizzazione,<br />

hanno appoggiato queste stesse posizioni<br />

anche prima del nostro appello,<br />

rendendoci ancora più uniti”.<br />

Il riacquisto della cittadinanza<br />

italiana, grazie ad una legge specifi<br />

ca, ci ha resi tutti molto felici.<br />

Purtroppo, dopo un entusiasmo<br />

iniziale generalizzato, ora ci sono<br />

dei problemi legati soprattutto alla<br />

grande lentezza con cui vengono<br />

evase le pratiche a Roma. Tantissimi<br />

connazionali si dicono preoccupati.<br />

È un problema questo che si<br />

può risolvere?<br />

Attualità<br />

Furio Radin<br />

”Su questo problema sono stati<br />

scritti fi umi di parole, rendendo<br />

complicato un concetto che, di per<br />

sé, dovrebbe essere semplice. Io<br />

posso dire soltanto che è vero, invece<br />

di accelerare e semplifi care le<br />

pratiche, come ci avevano promesso,<br />

il processo è stato rallentato. Il<br />

Consolato generale di Fiume, che<br />

poi è quello più direttamente coinvolto,<br />

fa tutto il possibile per rendere<br />

le procedure più fl uide, ma il<br />

Ministero dell’Interno a Roma non<br />

risponde nei modi a suo tempo concordati.<br />

Dovremo capirne le ragioni<br />

con urgenza dato che la nostra gente<br />

è giustamente preoccupata, e continua<br />

oggi a subire i torti dei padri<br />

e dei nonni ai quali la cittadinanza<br />

era stata tolta d’uffi cio, non soltanto<br />

dalle autorità jugoslave”. ●<br />

<strong>Panorama</strong> 9


10 <strong>Panorama</strong><br />

Attualità<br />

Il ministro Franco Frattini in arrivo a gennaio in visita alla CNI<br />

Testimoniare l’affetto dell’Italia<br />

Grande attesa per la visita del ministro degli esteri<br />

italiano Franco Frattini a Zagabria annunciato<br />

per il 12 gennaio occasione in cui incontrerà<br />

il premier croato Ivo Sanader e il suo omologo Gordan<br />

Jandroković.<br />

Lo stesso giorno Frattini farà scalo all’aeroporto di<br />

Pola e presso la sede della locale Comunità degli Italiani<br />

incontrerà i vertici UI con in testa il presidente<br />

Furio Radin.<br />

A dar conferma di questa importante missione diplomatica<br />

è stato lo stesso ministro Frattini. Tra gli argomenti<br />

in agenda anche le diffi coltà che la Croazia sta<br />

affrontando a seguito del blocco delle trattative poste<br />

dalla Slovenia al suo ingresso nell’UE.<br />

Il ministro degli esteri ha confermato: “Il presidente<br />

Berlusconi ed io abbiamo incontrato il primo ministro<br />

sloveno Borut Pahor a Bruxelles, ci ha detto che<br />

la Slovenia intende seguire una politica costruttiva nei<br />

confronti della Croazia”. Alla domanda posta dal quotidiano<br />

di Trieste “Il Piccolo” sul rischio che l’ingresso<br />

della Croazia nell’UE slitti, Frattini ha risposto: “Non<br />

credo debba esserci. Anche noi abbiamo avuto problemi<br />

bilaterali con la Slovenia e la Croazia: li abbiamo<br />

affrontati e poi abbiamo dato via libera. La stessa<br />

cosa deve avvenire tra Slovenia e Croazia, e il nostro<br />

impegno, come Italia, sarà quello di facilitare l’accordo”.<br />

Per quanto riguarda i tempi Frattini ha ipotizzato<br />

la chisura dei capitoli negoziali entro il 2009 e poi l’accoglimento<br />

della Croazia nell’UE a pieno titolo entro<br />

il 2010.<br />

E per quanto riguarda il suo incontro con la Comunità<br />

italiana il ministro italiano degli esteri ha rilevato:<br />

Stando ai dati diffusi dall’Ente Statistico Nazionale,<br />

riferiti dall’uffi cio Ice di Zagabria, lo scorso novembre<br />

in Croazia il tasso d’infl azione ha registrato un<br />

calo rispetto allo stesso periodo del 2007, attestandosi<br />

al 4,7 p.c. Il tasso d’infl azione continua a segnare un<br />

rallentamento dopo il record dell’8,4 p.c. registrato lo<br />

scorso luglio. Rispetto a ottobre i prezzi dei beni e servizi<br />

lo scorso novembre hanno registrato un calo dello<br />

0,1 p.c. Al rallentamento del tasso d’infl azione a novembre<br />

ha contribuito la scesa dei prezzi del carburante<br />

(-4 p.c.), dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche<br />

(-0,4 p.c.), mentre nello stesso periodo i prezzi<br />

dell’abbigliamento e delle calzature hanno subito un<br />

aumento del 3,2 p.c. I prezzi dell’abitazione, dell’acqua<br />

e dell’energia sono saliti dello 0,8 p.c. Nei primi<br />

undici mesi dell’anno in corso il tasso d’infl azione è<br />

stato pari al 6,3 p.c. Grandi problemi potrebbero deri-<br />

Il ministro italiano degli esteri Franco Frattini<br />

è atteso a gennaio in Croazia<br />

“È una visita che ha un signifi cato importante per l’Italia<br />

e per la Comunità italiana rappresentata anche nel<br />

Parlamento croato. Ci vado perché sono personalmente<br />

convinto che sia giusto testimoniare la vicinanza e l’affetto<br />

dell’Italia”.● D.P.R.<br />

Croazia, continua il calo del tasso d’infl azione<br />

Aumenta l’indebitamento dei cittadini<br />

vare invece dall’indebitamento dei cittadini croati. Nei<br />

primi dieci mesi del 2008, infatti, in Croazia l’indebitamento<br />

tramite prestiti personali è aumentato di quasi<br />

6 miliardi di kune (circa 0,83 miliardi di euro) sfi orando<br />

i 61,13 miliardi di kune (circa 8,49 miliardi di euro).<br />

Lo riferisce l’uffi cio Ice di Zagabria. I prestiti concessi<br />

tramite carte di credito, con un tasso d’interesse che si<br />

aggira mediamente attorno al 15 p.c., hanno superato i<br />

5,56 miliardi di kune (circa 0,77 miliardi di euro), con<br />

un aumento di oltre 97,22 milioni di euro. I prestiti ipotecari<br />

sono ammontati a 3 miliardi di kune (circa 0,41<br />

miliardi di euro), mentre i prestiti personali in contanti<br />

sono aumentati di 5 miliardi di kune (circa 0,69 miliardi<br />

di euro) raggiungendo i 52,57 miliardi di kune (circa<br />

7,3 miliardi di euro). Negli ultimi due anni in Croazia la<br />

crescita dei prestiti personali ha registrato un andamento<br />

più veloce rispetto ai mutui per la casa. ●


Attualità<br />

Solo lo «Scoglio Olivi» di Pola verrà privatizzato a prezzo di mercato<br />

Croazia, cantieri col fi ato sospeso<br />

Nel 2009 la Croazia si appresta<br />

a privatizzare, praticamente<br />

a prezzo zero, l’intero settore<br />

della cantieristica navale, in passato<br />

spina dorsale dell’industria del Paese<br />

e oggi generatore di debiti, perdite<br />

e palla al piede al percorso di adesione<br />

all’Ue. Alla fi ne di dicembre è stata<br />

presentata alla Commissione europea<br />

la documentazione per i bandi di<br />

gara e, se la risposta di Bruxelles sarà<br />

positiva, il 15 gennaio verranno annunciate<br />

le vendite. Il vicepremier Damir<br />

Polančec ha riferito che il modello<br />

proposto dalla Croazia comporta la<br />

vendita della quota dello Stato nei cinque<br />

maggiori cantieri (in primis quelli<br />

di Fiume e Spalato) per una kuna,<br />

pari a 15 centesimi di euro. Ai nuovi<br />

proprietari spetterà parte dell’enorme<br />

debito del settore e il rischio di mancanza<br />

di future commesse, già da un<br />

anno diradate se non inesistenti. Non<br />

saranno però obbligati a continuare<br />

l’attività di produzione delle navi, né<br />

confermare l’intera forza lavoro (circa<br />

11.000 unità), i due punti maggiormente<br />

osteggiati dai Sindacati, per ora<br />

senza successo. L’alternativa a questa<br />

svendita (nell’epoca della Jugoslavia<br />

il settore era l’orgoglio della Croazia,<br />

terzo produttore di navi al mondo)<br />

sarebbe una dolorosa e costosa<br />

ristrutturazione, con migliaia di licenziamenti,<br />

oppure la totale chiusu-<br />

La manifstazione di protesta organizzata<br />

a Fiume dai Sindacati<br />

L’”Adria Ace”, nona commessa del cantiere polese per la compagnia di<br />

navigazione israeliana Ray Car Carriers, è il quinto varo del 2008. Adibita<br />

al trasporto di 4.900 automobili, l’unità scesa in mare a metà dicembre<br />

scorso ha una portata complessiva di 12.200 tonnellate, è lunga 176,<br />

larga 31,1 ed alta tra i 14,5 ed i 30 metri<br />

ra. Finora la cantieristica era sopravvissuta<br />

grazie a ingenti sussidi statali,<br />

ma le normative europee sono chiare<br />

e non permettono grandi incentivi<br />

pubblici al settore considerato poco<br />

competitivo per la troppo forte concorrenza<br />

dei Paesi asiatici, che ormai<br />

detengono l’85 per cento del mercato<br />

globale, mentre la quota della Croazia<br />

è arrivata all’1,5 per cento. D’altra<br />

parte, la messa in vendita del settore<br />

e la fi ne dei sovvenzionamenti<br />

statali sono condizioni chiave poste<br />

da Bruxelles per avviare i negoziati<br />

compresi dal capitolo Competività<br />

di mercato del diritto comunitario.<br />

La Commissione europea ha anche<br />

fi ssato le quote di produzione massima<br />

annua a 393 mila tonnellate lorde,<br />

il 25 per cento in meno di quanto<br />

in passato erano capaci di produrre i<br />

cantieri navali croati, e quasi la metà<br />

di quello che in teoria potrebbero costruire.<br />

Questo signifi ca, spiegano gli<br />

analisti, che alcuni stabilimenti dovranno<br />

sicuramente chiudere o cercare<br />

nuove attività.<br />

Nel 2007 sono state costruite<br />

200 navi per un valore di 700 milioni<br />

di dollari, generando però perdite<br />

di 500 milioni perché le aziende,<br />

nei contratti stipulati anni fa, non si<br />

erano protette dalla caduta del dollaro<br />

e dalla forte crescita del prezzo<br />

dell’acciaio.<br />

”Ormai dobbiamo smetterla di sognare<br />

- suggerisce in un commento<br />

il giornale di economia ‘Poslovni<br />

dnevnik’ - perché nessun Paese europeo<br />

è scampato a dolorose riforme<br />

e chiusure e sarebbe meglio anche<br />

per la Croazia pensare a come<br />

avere un solo cantiere con guadagni,<br />

piuttosto che cinque con enormi debiti<br />

e con una tecnologia ormai superata”.<br />

E sembra questa l’intenzione<br />

del governo dato che solo un cantiere,<br />

lo “Scoglio Olivi” di Pola, sarà<br />

privatizzato a un prezzo di mercato.<br />

Lo stabilimento, che è il più moderno<br />

e reddittizio della cantieristica croata,<br />

ha commesse per i prossimi tre anni e<br />

nelle scorse settimane ha consegnato<br />

un car carrier avviando così la costruzione<br />

di una nuova nave. ●<br />

<strong>Panorama</strong> 11


12 <strong>Panorama</strong><br />

Attualità<br />

Dal 12 gennaio in Croazia un numero di identifi cazione per ogni cittadino<br />

Fra pochi giorni codice fi scale per tutti<br />

di Ardea Velikonja<br />

Si chiama numero di identifi cazione personale (o più<br />

semplicemente codice fi scale), ha 11cifre ed entrerà<br />

in vigore in Croazia al posto dell’attuale (JMBG) che<br />

di cifre ne ha tredici, di cui le prime sette indicano la data<br />

di nascita. Carte d’identità, passaporti e patenti, va peraltro<br />

detto, non dovranno venire sostituiti, ovvero saranno validi<br />

fi no alla scadenza: I cittadini comunque dal 12 gennaio<br />

riceveranno a domicilio una lettera con ricevuta di ritorno<br />

con i dati del codice fi scale personale, che potrà essere richiesto<br />

anche semplicemente mandando un SMS al numero<br />

61642 oppure al numero verde di telefono 08001811.<br />

Il codice fiscale avrà dieci numeri scelti a caso e uno di<br />

controllo. Un tanto è dovuto alle norme europee che prevedono<br />

un massimo di 12 cifre per un numero di identificazione.<br />

In realtà l’attuale codice personale che c’è ancora<br />

nei vecchi documenti è un residuo del passato che tocca<br />

la privacy di ogni cittadino dato che contiene la data di<br />

nascita, il sesso e la nazionalità. Con l’avvento del nuovo<br />

codice fiscale che popolarmente si chiamerà OIB (osobni<br />

identifikacijski broj / numero di identificazione personale<br />

) si favorirà l’equiparazione dei cittadini. Finora spesso<br />

e volentieri si chiedeva il codice personale, nonostante<br />

contenesse dati riservati. Secondo le norme europee , l’informatizzazione<br />

dell’apparato statale permetterà di controllare<br />

con il nuovo codice lo stato materiale del cittadino,<br />

il pagamento delle imposte, dell’assicurazione sanitaria<br />

e pensionistica, le proprietà di mobili e immobili<br />

nonché di azioni nei vari fondi, il reddito mensile: in pratica<br />

un primario supporto nel contenimento della corruzione<br />

e del lavoro nero.<br />

Primo a farne uso sarà l’Ufficio per le imposte che formerà<br />

un Registro centrale con tutti i dati. Seguiranno il<br />

Ministero agli Interni, i registri dei tribunali commerciali<br />

nonché l’Istituto statale di statistica. Seguiranno altri soggetti,<br />

ultimo verrà il catasto. Costo: circa 100 milioni di<br />

kune, a detta del ministro alle finanze Ivan Šuker.<br />

I PRO DELL’OIB<br />

- adeguamento all’UE e gli standard internazionali<br />

- numero unico per la tassazione, l’ottenimento dei diritti<br />

sociali e pensionistici nonché per lo scambio internazionale<br />

dei dati<br />

- introduzione e applicazione di sistemi e reti informatiche<br />

nella direzione statale, nonché lo scambio automatico<br />

dei dati tra varie istituzioni<br />

- miglior controllo della proprietà di ogni singolo cittadino<br />

e delle persone giuridiche nonché delle entrate ed<br />

uscite di denaro<br />

- aiuto nella lotta alla corruzione<br />

I CONTRO DEL JMBG<br />

- non è in armonia con le norme dell’UE perché ha<br />

troppi numeri e contiene troppi elementi personali (data<br />

di nascita, sesso e nazionalità)<br />

- segreto per legge, viene usato ovunque<br />

- non tutte le istituzioni lo richiedono e quindi il cittadino<br />

non è trattato in maniera equa nei vari registri statali<br />

- non è usabile nello scambio di dati a livello internazionale.<br />

COME VERRÀ USATO<br />

OSPEDALI - Con il nuovo codice fiscale all’atto della<br />

presentazione da parte del cittadino allo sportello, l’addetto<br />

potrà conoscere solo le informazioni che riguardano<br />

il settore, ovvero il nome e cognome dell’assicurato, il<br />

numero della tessera. Volendo sapere qualcosa di più sul<br />

cittadino il medico dovrà richiedere il permesso al Registro<br />

centrale dell’Ufficio imposte, ma i dati li potrà avere<br />

quindi solo se la legge lo permetterà. Quindi un semplice<br />

impiegato che ha accesso al computer dell’ospedale non<br />

potrà conoscere per suo tramite dati riservati. Lo stesso<br />

vale per tutti gli uffici che in futuro vi accederanno.<br />

MINISTERO DEGLI INTERNI - La polizia, entrata<br />

in rete con il numero di codice della persone potrà avere<br />

i dati che aveva finora: nome e cognome, indirizzo, documenti<br />

di cui dispone con gli estremi del rilascio, i dati<br />

dell’automobile, se la persona ne è in possesso, e della fedina<br />

penale. Anche qui per saperne di più si dovrà rivolgere<br />

al Registro centrale presso la Direzione delle imposte, e<br />

accederà ai dati solo dietro specifica autorizzazione.<br />

SCUOLE - Il ministero all’istruzione deciderà autonomamente<br />

sui criteri per l’assegnazione dei libri gratis<br />

ai ragazzi. Il codice fiscale qui verrà usato solo per avere<br />

l’evidenza dello stato materiale dell’interessato.<br />

BANCHE - Non appena verrà digitato il numero di<br />

codice fiscale, alle Banche si apriranno automaticamente<br />

tutti i conti bancari dell’interessato, come del resto finora<br />

con il codice personale, sia si tratti di persone fisiche<br />

che di ditte. Gli addetti negli uffici bancari potranno vedere<br />

solo ciò che è relativo ai conti correnti, alle entrate e<br />

usciti nei conti e la regolarità con cui vengono pagate le<br />

varie rate dei crediti. Per avere altri dati e informazioni<br />

sul cliente, anch’essi, come gli altri soggetti sopra citati,<br />

dovranno richiederli al Registro centrale della Direzione<br />

delle imposte, che li rilascierà solo riceveranno solo previa<br />

autorizzazione.●


Etnia<br />

Andrea Debeljuh reduce dall’Incontro dei giovani italiani nel mondo<br />

Mutare il rapporto verso il Paese<br />

di Diana Pirjavec Rameša<br />

Andrea Debeljuh e Ana Bileta<br />

hanno rappresentato i ragazzi<br />

della Comunità nazionale<br />

italiana all’Incontro dei giovani italiani<br />

nel mondo ospitato a Roma agli<br />

inizi di dicembre. Con Andrea abbiamo<br />

fatto il punto sull’importante appuntamento<br />

che ha abbinato momenti<br />

“operativi” ad altri, emotivi, di gioia<br />

ed entusiasmo per un appuntamento a<br />

cui sono convenuti giovani che risiedono<br />

in tanti paesi d’Europa, America<br />

Latina, Australia, Canada ed in<br />

Europa. Insieme hanno fatto il punto<br />

su temi che non è esagerato defi nire<br />

storici, quali il rapporto tra l’identità<br />

e la lingua italiana, la multiculturalità,<br />

il loro ruolo nel mondo dell’informazione,<br />

la loro posizione nel mondo<br />

del lavoro…<br />

Che cosa vi accomuna e quali<br />

sono le differenze che esistono tra<br />

voi, ragazzi CNI, e i coetanei italiani<br />

che vivono all’estero in genere?<br />

”Ci accomuna ad esempio il bisogno<br />

di vederci riconosciuti i titoli di<br />

studio. Per andare a lavorare è importante<br />

che i nostri titoli di studio siano<br />

riconosciuti in tempo utile. Abbiamo<br />

riscontrato che nell’UE, in Svizzera<br />

e anche da noi, in Croazia il riconoscimento<br />

non è automatico. In Croazia<br />

peraltro il problema ha un aspetto<br />

prettamente burocratico, sicché il più<br />

delle volte tutto si risolve per il meglio.<br />

Io ho nostrifi cato recentemente<br />

il diploma di dottorato e ho dovuto<br />

presentare la traduzione di tutti i documenti<br />

in lingua croata e ho spedito<br />

il tutto all’agenzia che mi ha risposto<br />

in tempi piuttosto veloci.<br />

Nell’area del Nord Africa il problema<br />

è pure rappresentato dall’equipollenza<br />

dei titoli, e la soluzione è diffi<br />

cile. Poi abbiamo scoperto una realtà<br />

molto interessante: quella degli italofoni<br />

che vivono in Germania. Qui i<br />

giovani di terza, quarta generazione,<br />

i cui nonni e bisnonni sono arrivati<br />

in Germania - e mi riferisco in primo<br />

luogo a fi gli di operai - che non hanno<br />

un livello di istruzione alto, si ritrovano<br />

con un problema molto grosso:<br />

quello di non avere la padronanza<br />

né del tedesco né tanto meno dell’italiano.<br />

A casa usano prevalentemente<br />

il dialetto della loro terra d’origine e<br />

riscontrano diffi coltà anche a livello<br />

scolastico, visto che per il problema<br />

lingua si integrano con diffi coltà e si<br />

ritrovano marginalizzati nel sistema<br />

scolastico tedesco. Paradossalmente<br />

si è riscontrata la necessità di fi nanziare<br />

dei corsi di tedesco per aiutarli<br />

ad includersi meglio nel mondo del<br />

lavoro e dare loro pari dignità rispetto<br />

ai loro coetanei. Da noi in Croazia<br />

questo sarebbe impensabile, qui<br />

esiste semmai il problema del mantenimento<br />

della lingua italiana... Durante<br />

i lavori abbiamo costatato che<br />

ciò che manca è il contatto tra gli imprenditori<br />

italiani e gli immigrati italiani<br />

che vivono nello stesso paese.<br />

Parlo di un problema riscontrato a livello<br />

mondiale, che nel nostro specifi<br />

co si vuole risolvere con la neo costituita<br />

AINI (l’Associazione degli<br />

imprenditori della CNI). C’è la mancanza<br />

di conoscenza tra i giovani che<br />

sono immigrati e vivono all’estero e<br />

gli imprenditori che vengono nei loro<br />

paesi. Il problema è dovuto alla mancata<br />

conoscenza delle risorse del territorio<br />

entro cui l’imprenditore italiano<br />

va ad operare.”<br />

Forse si tratta semplicemente<br />

di un calcolo di convenienza... ma-<br />

Andrea Debeljuh ha rappresentato<br />

la CNI all’incontro dei Giovani<br />

italiani nel mondo<br />

gari la mano d’opera locale costa<br />

meno....<br />

”Dipende da caso a caso. Noi abbiamo<br />

proposto una soluzione ‘economica’<br />

che riguarda la creazione di<br />

una data base online delle professionalità<br />

e delle necessità degli imprenditori<br />

italiani nel mondo, magari attraverso<br />

le Camere di commercio o<br />

istituzioni simili. Non è una cosa né<br />

cara né richiede un grande lavoro.<br />

Il supporto potrebbe essere assicurato<br />

dalle istituzioni come lo sono i<br />

Consolati, le Ambasciate, le Camere<br />

di commercio e dell’Ice, ma i tagli<br />

alla Finanziaria ridurranno purtroppo<br />

molte attività e ci sono dei consolati<br />

che verranno chiusi.”<br />

La contiguità territoriale:<br />

un fattore da valorizzare<br />

Raccolti in questa Conferenza e<br />

provenienti da tutto il mondo avete<br />

avuto la consapevolezza di rappresentare,<br />

di fatto, una grande risorsa<br />

per l’Italia? I vostri interlocutori,<br />

rappresentanti del Governo della<br />

Farnesina, degli enti che seguono<br />

la vita degli italiani all’estero vi<br />

hanno riconosciuto questo ruolo?<br />

Vi siete sentiti capiti e supportati<br />

<strong>Panorama</strong> 13


14 <strong>Panorama</strong><br />

Etnia<br />

nelle richieste che, anche in questa<br />

occasione, avete presentato?<br />

”Noi siamo convinti di essere una<br />

risorsa, e lo sono soprattutto i giovani<br />

emigrati dall’Italia. Noi italiani<br />

che viviamo in Istria, in Croazia e<br />

in Slovenia, lo siamo poiché in posizione<br />

molto vicina, anche fi sicamente,<br />

all’Italia, comperiamo italiano,<br />

andiamo in Italia. Ma ancor di più lo<br />

sono gli italiani che vivono in genere<br />

all’estero. Rappresentano una grande<br />

risorsa per l’Italia, non solo perché<br />

sono ambasciatori italiani nel paese<br />

dove risiedono, ma anche grandi acquirenti<br />

del Made in Italy, ritornano<br />

in Italia in vacanza, ci portano i propri<br />

amici.<br />

Per quanto riguarda le istituzioni,<br />

a livello dichiarativo ci hanno riconosciuto<br />

la nostra importanza per l’Italia.<br />

Il Sottosegretario Mantica lo ha<br />

ripetuto e ribadito, ma poi nella realtà<br />

le cose sono anche diverse. Io sono<br />

pragmatico e dico che da una parte<br />

siamo una risorsa, ma da dall’altra<br />

siamo un capitolo di spesa. Sono stati<br />

tagliati tantissimi fondi, anche per<br />

questa conferenza, che tutti hanno<br />

detto essere importante. E se a livello<br />

dichiarativo anche Fini, presidente<br />

della Camera, ha fatto un bel discorso<br />

all’apertura dei lavori della conferenza,<br />

io mi auguro che non si tratti<br />

di retorica, ma dell’espressione di<br />

un cambiamento di orientamento del<br />

Governo verso gli italiani all’estero,<br />

soprattutto per tutti quegli italiani che<br />

si sono dimostrati volenterosi di mantenere<br />

viva la lingua e i contatti con la<br />

Nazione Madre e con le sue istituzioni.<br />

Ma a prescindere dalla strumentalizzazione<br />

che i mass media hanno<br />

fatto di questa conferenza, dalla poca<br />

presenza delle testate giornalistiche<br />

che hanno seguito i lavori, io posso<br />

dire di essere soddisfatto. I media importanti,<br />

quali la Rai o Mediaset hanno<br />

seguito poco l’evento, a parte una<br />

diretta di Rai International, rete che è<br />

rivolta agli italiani all’estero...”<br />

Perché è successo tutto ciò?<br />

”Questa conferenza è stata voluta<br />

dal governo precedente ed è stata<br />

mantenuta da quello attuale con tutti<br />

i meriti che ciò comporta e con un<br />

grande lavoro a monte. Durante i lavori<br />

sono state mosse parecchie critiche<br />

alla realtà italiana da parte dei<br />

partecipanti. C’erano molti emigrati<br />

di prima generazione, gente che è<br />

partita cinque o dieci anni fa, giovani,<br />

prevalentemente laureati, che se<br />

ne sono andati in Germania, Svizzera,<br />

Inghilterra, Olanda dove ci sono<br />

dei sistemi di reclutamento nel mondo<br />

del lavoro, sia pubblico che privato,<br />

come pure nel mondo della ricerca,<br />

che si basano sulla meritocrazia.<br />

Cosa che non sempre avviene in Italia.<br />

Chi ha organizzato la conferenza,<br />

presumo, sapesse che ci sarebbero<br />

state grosse critiche sull’attuale stato<br />

delle cose. Poi c’è stato l’articolo di<br />

Feltri che ci ha defi niti dei papponi...<br />

a parte il fatto che ciò era offensivo,<br />

il problema è che tutto ciò ha deviato<br />

il dibattito su contenuti e su argomenti<br />

marginali. E invece noi, in sede<br />

di Commissione, abbiamo lavorato a<br />

Roma intensamente e seriamente.<br />

La Commissione di cui facevo<br />

parte quella sul ‘Mondo del lavoro’<br />

ha mosso delle critiche alla precarietà<br />

del lavoro, ma è una problematica generale.<br />

Inoltre in Italia c’è il problema<br />

della burocrazia che è ineffi ciente<br />

come pure le diffi coltà di accesso al<br />

credito per i giovani. Più che contenti<br />

di poter tornare, gli emigrati di prima<br />

generazione non hanno oggi in Italia<br />

la possibilità di fare quello che stanno<br />

facendo chi in Olanda, chi in Inghilterra...<br />

Molti dei delegati presenti<br />

sono risultati perciò un po’ scomodi<br />

ai fi ni dei media ed è per questo che i<br />

media non li hanno seguiti.<br />

Da questo incontro siamo comunque<br />

usciti tutti molto entusiasti, soddisfatti<br />

di avere avuto questa opportunità<br />

e, vada come vada, è stato un<br />

grande successo per tutti i partecipanti.<br />

Anche se ci sono stati dei momenti<br />

in cui abbiamo avuto l’impressione<br />

che mancassero gli interlocutori, anche<br />

se nel programma c’erano importanti<br />

incontri con i rappresentanti delle<br />

istituzioni.”<br />

L’Italia non è solo<br />

il Paese della mafi a<br />

Che cosa signifi ca essere giovani<br />

italiani e vivere all’estero e che cosa<br />

signifi ca essere italiani e vivere oggi<br />

in Istria e a Fiume?<br />

”È un grande senso di orgoglio,<br />

perché vedere l’eccellenza italiana in<br />

tutte le sue manifestazioni intellettuali,<br />

l’imprenditoria, la moda e la promozione<br />

del marchio Made in Italy,<br />

fa piacere come rilevato da tutti i ragazzi.<br />

L’altro lato delle medaglia è che<br />

bisogna molto spesso difendere l’Italia:<br />

ci sente male nel dover rispondere<br />

ad accuse derivanti da informazioni,<br />

diffuse su scala mondiale, secondo<br />

cui, in quanto a fatturato, la mafi a è<br />

una delle più grandi imprese al mondo,<br />

anziché spiegare agli amici il problema<br />

dei rifi uti di Napoli. Insomma,<br />

da una parte c’è questo grande orgoglio<br />

di essere italiani, dall’altra il disagio<br />

di rappresentare un Paese che<br />

vive determinati problemi. D’altro<br />

canto essere italiani e vivere in Istria<br />

e a Fiume, essere nati e cresciuti in<br />

un ambiente di lingua e cultura italiana,<br />

ma contemporaneamente anche di<br />

lingua e cultura croata, non è sempre<br />

facile. Chi ha la consapevolezza della<br />

propria posizione e sente l’appartenenza<br />

a questa comunità, è costretto<br />

a lottare in continuazione, in primo<br />

luogo contro l’assimilazione, talvolta<br />

volontaria talvolta no. Se di questo<br />

problema non ci sarà completa consapevolezza,<br />

temo che ci troveremo di<br />

fronte ad un grande rischio: la perdita<br />

dell’identità.”<br />

Come salvare l’elemento identitario<br />

in questa generazione che<br />

comunica a livello globale, vive “in<br />

rete”, dialoga attraverso Facebook...<br />

Possiede degli strumenti che le<br />

generazioni di prima non possedevano?<br />

”Questi sono strumenti che si<br />

possono usare in entrambi i sensi.<br />

Si possono usare per cancellare<br />

come pure per costruire o mantenere<br />

un’identità. Abbiamo l’esempio di<br />

un giovane ragazzo svizzero di origini<br />

altoatesine che si dichiara tale e<br />

che ha una forte identità regionale il<br />

quale ha usato uno strumento simile<br />

a Facebook, costruito ‘ad hoc’, per<br />

raggruppare l’eccellenza altoatesina<br />

nel mondo, sito che ha migliaia di<br />

utenti, laureati, di alta specializzazione<br />

che tra loro comunicano e curano<br />

questa identità.”<br />

Riportare i giovani<br />

entro le Comunità<br />

Ma secondo te questa è un’identità<br />

virtuale o è reale?<br />

”In ogni caso un’identità reale<br />

che utilizza degli strumenti virtuali<br />

per mantenersi. Le comunicazioni<br />

sono vere. Bisogna distinguere<br />

tra le due realtà che convivono nello<br />

‘Cyberspace’. Una è una realtà virtuale<br />

dove una persona si crea degli


Etnia<br />

Seicento giovani a Roma all’incontro giustamente defi nito storico<br />

Un intenso confronto su identità e cultura<br />

Nei giorni dall’8 al 12 dicembre si è tenuta a Roma<br />

la prima Conferenza dei giovani italiani all’estero.<br />

Un evento defi nito concordemente “storico” dal<br />

capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dal ministro degli<br />

Esteri, Franco Frattini e dall’ex ministro degli Italiani<br />

nel Mondo, Mirko Tremaglia.<br />

Più di 400 giovani residenti oltre confi ne, la maggior<br />

parte di seconda, terza e quarta generazione, hanno<br />

incontrato i propri coetanei ed affrontato tematiche<br />

di grande attualità.<br />

L’evento si è svolto nella sede della Fao per tutta la<br />

settimana, mentre mercoledì, 10 dicembre, ragazzi e ragazze<br />

fra i 18 e i 35 anni si sono recati a Montecitorio e<br />

hanno “occupato” i seggi della Camera, sedendosi sulle<br />

poltrone dei deputati. Nell’occasione, parole d’incoraggiamento<br />

e compiacimento sono state loro rivolte dal<br />

presidente della Repubblica, dai presidenti della Camera<br />

e Senato, oltre che del ministro Frattini. Mirko Tremaglia,<br />

seduto sugli scranni del governo, è stato oggetto<br />

di due standing ovation: visibilmente commosso ha<br />

ringraziato con un ideale abbraccio a tutti i presenti.<br />

All’incontro sono stati affrontati temi importanti<br />

quali l’identità e la rappresentanza, la lingua e la cultura,<br />

l’informazione e la comunicazione, l’incremento<br />

del made in Italy e i rapporti di reciprocità con i Paesi<br />

di residenza...<br />

Tante le personalità politiche intervenute: il ministro<br />

per le Politiche Giovanili, Giorgia Meloni; il ministro<br />

per i Beni Culturali, Sandro Bondi, e naturalmente<br />

Alfredo Mantica, sottosegretario agli Esteri con delega<br />

agli italiani nel mondo, presente durante tutta la Conferenza<br />

a condurre i lavori.<br />

Positivi i commenti della maggior parte dei giovani<br />

partecipanti, mentre ci sono state alcune critiche<br />

per quanto riguarda l’organizzazione. Comunque, due<br />

terzi dei giovani - secondo un sondaggio della “Dante<br />

Alighieri”, illustrato dal prof. Piepoli - sono soddisfatti<br />

della conferenza, dei lavori, ma anche e soprattutto<br />

dell’opportunità di essersi potuti riunire per conoscersi,<br />

confrontarsi, dibattere e partecipare tutti insieme a<br />

quello che è stato un evento storico.<br />

alter ego, crea delle situazioni false,<br />

delle opportunità inventate, dall’altra<br />

parte, come è il caso di Facebook,<br />

la comunicazione è reale, c’è una<br />

foto, le storie sono reali, salvo il fatto<br />

che non si tratta di carta stampata,<br />

ma si legge tutto sul monitor. Questa<br />

seconda componente va mantenuta.<br />

Per mantere l’identità italiana<br />

tra i nostri giovani ci vorrebbe una<br />

maggior autonomia, maggior ascolto<br />

da parte delle istituzioni. Noi,<br />

del Forum, siamo stati riconosciuti<br />

dall’Unione Italiana, ci sono stati<br />

concessi dei fi nanziamenti, abbiamo<br />

potuto contare sull’appoggio, non<br />

dico di no... però noi non riusciamo,<br />

ed è anche un problema nostro,<br />

a funzionare con le loro regole.<br />

Per mantenere l’identità italiana<br />

dei nostri ragazzi bisogna riportarli<br />

nelle Comunità, proponendo loro<br />

delle attività ‘giovani’. Bisogna offrire<br />

contenuti e attività che magari ri-<br />

Debeljuh assieme al sottosegretario Mantica<br />

Ai 600 e passa giovani (400 provenienti dall’estero,<br />

più di 200 in rappresentanza di associazioni regionali o<br />

patronati) ha parlato anche Gianni Alemanno, Sindaco<br />

di Roma, che ha ricordato l’importanza di essere italiano<br />

all’estero: “Il nostro futuro si giocherà anche sulla<br />

capacità di tenere viva la lingua e la cultura italiana.<br />

L’italianità è memoria e modernità. Noi guardiamo ai<br />

giovani che possono fare rete per tenere vive le radici<br />

delle nostre comunità all’estero attraverso l’uso delle<br />

nuove tecnologie’’. Grazie alla vostra presenza, Roma<br />

diventa capitale degli italiani all’estero”. L’evento si ripeterà<br />

certamente, come ha auspicato il ministro per le<br />

Politiche Giovanili, Giorgia Meloni, e lo ha promesso<br />

il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica: “Ringraziamo<br />

il governo per non aver voluto cancellare questa<br />

importante occasione, nonostante un clima di tagli e<br />

di ristrettezze economiche: sbaglia chi pensa che questa<br />

conferenza sia stata una spesa inutile. È stata invece<br />

un importante investimento, nel futuro del Paese e del<br />

Sistema Italia che all’estero esiste, c’è, lavora e si dà<br />

da fare, facendo conoscere nel mondo il made in Italy,<br />

l’eccellenza dei prodotti italiani, diffondendo la nostra<br />

lingua e la nostra cultura oltre confi ne, difendendo il tricolore<br />

in ogni occasione”. ●<br />

trovano anche nell’ambito della maggioranza,<br />

che però qui realizzano in<br />

italiano. È molto improbabile che accettino<br />

di occuparsi subito di attività<br />

altamente culturali, di attività legate<br />

al mantenimento di lingua e cultura.<br />

Qui a Buie in Comunità abbiamo<br />

pensato di trasformare la CI in un<br />

luogo d’incontro dove si parla italiano<br />

e dove si fanno attività che riescono<br />

a coinvolgere i giovani e li aiutano<br />

a ‘creare la propria rete’”. ●<br />

<strong>Panorama</strong> 15


16 <strong>Panorama</strong><br />

Società<br />

Rifl essioni d’autunno lungo i percorsi dei «vagabondi curiosi» sul Carso<br />

La biodiversità, un patrimonio mis<br />

testo e foto di Marino Vocci<br />

La notte a Baredine che ci vede<br />

ospiti beati e coccolati di Silva<br />

e Silvano Pregara, persone<br />

squisite che interpretano e credono<br />

nel valore antico del piacere<br />

dell’ospitalità, trascorre in un soffi o.<br />

L’accogliente Villa Plac, che sovrasta<br />

le colline tra Baredine e Crasiza,<br />

è infatti un esempio concreto di<br />

come si dovrebbero recuperare gli<br />

antichi immobili da destinare a moderne<br />

e ospitali strutture turistiche.<br />

Al mattino seguente dopo la colazione<br />

con profumati e gustosi (buzolai,<br />

si parte. <strong>Prima</strong> di Stanzia Toi vediamo<br />

in lontananza i due campanili<br />

di Buie, che ci accompagneranno<br />

poi, rassicurandoci, nell’ultima parte<br />

del nostro viaggio. Siamo in mezzo<br />

a uno straordinario paesaggio che<br />

ci permette di appoggiare dolcemente<br />

gli occhi, oltre le colline, sul mare<br />

da Parenzo a Salvore. All’entrata del<br />

paese vero e proprio di Baredine facciamo<br />

una breve sosta per una visita<br />

al frantoio “Agro Millo” dell’amico<br />

Valter Smilovich, in piena attività<br />

per la molitura stagionale delle olive,<br />

e una breve degustazione dell’olio<br />

appena prodotto. Riprendiamo poi il<br />

cammino e strada facendo ci accor-<br />

giamo che dopo la totale immersione<br />

in un paesaggio, da Stridone a Grisignana,<br />

in prevalenza naturale, ora<br />

protagonista è l’uomo e il suo rapporto<br />

greve e affettuoso con la terra.<br />

Qui il territorio svela le sue recenti<br />

trasformazioni, ma porta anche i segni<br />

delle trasformazioni più antiche:<br />

iniziate nei tempi in cui l’uomo da<br />

nomade, avendo colto la bellezza e<br />

la bontà della terra istriana, ha scelto<br />

di fermarsi e di diventare stanziale.<br />

Un microcosmo rurale che racconta<br />

una storia millenaria costellata di innamoramenti,<br />

di abbandoni, di tradimenti,<br />

di fughe e di approdi.<br />

Una terra che è un prezioso compendio<br />

dell’universo, che interpreta<br />

e rappresenta la bellezza e la delicatezza<br />

delle diversità. Diversità<br />

che sono un vero tesoro per la nostra<br />

Istria, ancora oggi. Perché l’Istria<br />

è un territorio con un’accentuata<br />

biodiversità/varietà e con una forte<br />

naturalità, e si propone come uno<br />

splendido ambito, fatto di paesaggi<br />

naturali e culturali. Un territorio che<br />

dobbiamo assolutamente difendere e<br />

conservare; anche perché la qualità<br />

del paesaggio signifi ca qualità delle<br />

produzioni (olio, vino, carni, prosciutti..)<br />

e quindi qualità dei prodotti<br />

che una volta trasformati e cucina-<br />

ti con amore e conoscenza, ci regalano<br />

piatti ineguagliabili. Piatti a…<br />

chilometro zero e cioè preparati con<br />

prodotti del territorio e spesso attenti<br />

e rispettosi della genuinità, stagionalità<br />

e della salubrità.<br />

Dopo Baredine e la “zona d’acqua”<br />

di Scarline e aver attraversato<br />

i paesi di Grobice, Verteneglio, Turini,<br />

Fiorini, il nostro viaggio si conclude<br />

sul mare di Daila. Una giornata<br />

trascorsa insieme a un “vecchio”<br />

e saggio istriano, Marko; dal<br />

quale abbiamo avuto il piacere di<br />

ascoltare molte piccole grandi storie<br />

dell’Istria e della sua gente. Ci ha ricordato<br />

per esempio come ogni piccola<br />

località, non solo dove c’erano<br />

una o due case, ma fi nanche un campo,<br />

un bosco, un prato dove pascolavano<br />

le armente, aveva un loro specifi<br />

co nome. Rusuine, Novagniva,<br />

Sottozer, Similitia… quasi a ricordare<br />

la memoria antica dei luoghi e soprattutto<br />

segnare il legame e l’affetto<br />

profondo dell’uomo, per la sua terra.<br />

I nomi servivano anche ad indicare<br />

con precisione alle donne o ai fi gli<br />

più piccoli e non ancora pronti per il<br />

duro lavoro del contadino, dove portare<br />

la merenda e il pranzo da consumare<br />

seduti sulle cavidagne, nelle<br />

lunghe giornate di faticoso lavoro<br />

nei campi.<br />

A Fiorini invece il caro amico<br />

Bozic ha ricordato i lunghi viaggi<br />

della transumanza di un tempo,<br />

molti partivano proprio dal suo paese<br />

originario, lo stesso dal quale siamo<br />

partiti anche noi, quello di Slum.<br />

Il ricordo soprattutto dell’importanza<br />

che un tempo aveva la stretta di<br />

mano: valeva più di un contratto sottoscritto<br />

oggi davanti ad un notaio.<br />

Con la stretta di mano veniva sancito<br />

anche il diritto al pascolo dei greggi<br />

di pecore nella loro lunga permanenza<br />

invernale nei prati vicini al mare.<br />

Erano accordi sulla parola, che i pastori<br />

prendevano anche con i contadini<br />

proprietari dei terreni attraversati<br />

lungo il cammino e prevedevano<br />

ad esempio il divieto di fermarsi<br />

nei luoghi dove abitualmente pascolavano<br />

le mucche, o dove c’erano


ed Istria in particolare<br />

onosciuto<br />

coltivazioni. Tali accordi venivano<br />

poi pagati con il formaggio migliore,<br />

quello di maggio, che veniva dato ai<br />

proprietari del terreni dove i greggi<br />

avrebbe sostato in autunno e in primavera<br />

nella transumanza dai monti<br />

al mare e viceversa e con l’agnello<br />

Pasqualino per i proprietari dei pascoli<br />

invernali.<br />

Osservando attentamente i territori<br />

attraversati durante il cammino dai<br />

monti al mare, abbiamo potuto capire<br />

come, a seconda della grandezza dei<br />

campi, delle superfi ci boscate e anche<br />

dei pascoli, è stato possibile leggere<br />

la storia sociale ed economica di<br />

quella parte di mondo istriano. Così<br />

nell’alto Buiese, dove tra boschi e<br />

pascoli la terra da coltivare era poca<br />

e tanta la miseria, si riscontra l’estrema<br />

frammentazione della proprie-<br />

tà agricola. Spesso quindi la povertà<br />

di un’esistenza vissuta in un mondo<br />

fatto di piccolissimi vigneti, piccoli<br />

campi di frumento e formenton,<br />

e qui e là qualche albero da frutta.<br />

Invece nelle terre vicine al mare tra<br />

Marincici, Fiorini e Balbie, e tra Radini<br />

e Lukoni, case sempre più “importanti”<br />

costruite tra vigneti e uliveti<br />

sempre più vasti. Un viaggio che si<br />

è concluso tra vigneti e uliveti ancora<br />

più estesi, un tempo di proprietà della<br />

Chiesa di Daila.<br />

<strong>Prima</strong> del porto di Carigador dove<br />

per secoli veniva caricato con destinazione<br />

Trieste e Venezia ogni ben di<br />

dio, olio, vino, verdure, patate, granaglie<br />

e soprattutto pietre e legname<br />

(in particolare roveri e cerri e soprattutto<br />

il prezioso “corbetto” un rovere<br />

molto apprezzato nelle costruzioni<br />

navali, perché resistente all’acqua<br />

e al tempo), due amare sorprese.<br />

Dopo aver attraversato, da Stridone<br />

fi no al mare, un territorio accogliente<br />

e… aperto, per la prima volta ci si<br />

imbatte in una grande proprietà agricola,<br />

con migliaia di ulivi, ma anche<br />

di roverelle, carpini e ornelli, pesantemente<br />

recintata: sembra quasi il<br />

preludio alla seconda brutta sorpresa<br />

Società<br />

quella della devastante speculazione<br />

edilizia e “villettizzazione” che si è<br />

impadronita della costa a ridosso del<br />

mare, ma purtroppo anche in parte<br />

dell’Istria rurale dell’interno.<br />

Superate le case di Zedina il mare<br />

verso Cittanova ci riservava però<br />

un’ultima straordinaria emozione.<br />

Quella di vigneti che hanno già regalato<br />

malvasie profumate e leggermente<br />

sapide, e ora si presentano con una<br />

esplosione di colori giallo, rosso, arancione<br />

che sembrano quasi tuffarsi nel<br />

verde/azzurro del mare. Ma una vera<br />

gioia è stata soprattutto poter ammirare<br />

lungo tutto il nostro cammino quanto è<br />

stato fatto in questi ultimi anni da persone<br />

innamorate dell’Istria e rispettose<br />

della bellezza dei luoghi in cui sono<br />

nate e in cui vivono. Ne cito alcune e<br />

le ringrazio: Orieta e Sandro Toncic,<br />

Paolo Nesic, Silva e Silvano Pregara,<br />

Vesna e Giorgio Clai, Romano Radesic,<br />

Valter Smilovic, Rita e Tullio Fernetic,<br />

Cristina Voijc Krajcar, Maurizio<br />

Bozic, Elena Prodan, Rosetta e Marko<br />

Martincic. È un gran bel segno di speranza<br />

per il presente e soprattutto per il<br />

futuro, della nostra Istria; ma ne avremo<br />

certamente bisogno in questo nostro<br />

diffi cile mondo nel 2009.<br />

“Incontriamo popoli e persone<br />

accendiamo speranze<br />

per un 2009<br />

che sia dono di pace e serenità”<br />

Auguri gente mia. ●<br />

(4 - fi ne)<br />

<strong>Panorama</strong> 17


di Erna Toncinich<br />

Bellissimi doni ai zagabresi -<br />

e non solo a loro - vengono<br />

offerti in questo fi ne anno da<br />

alcuni musei della città. Oltre alla<br />

grande rassegna sull’Espressionismo<br />

tedesco (di cui abbiamo scritto<br />

nel numero precedente), nel capoluogo<br />

croato si possono vedere incisioni<br />

di quel colosso dell’arte che<br />

risponde al nome di Rembrandt;<br />

c’è poi Milivoj Uzelac, bellissimo<br />

nome dell’arte croata della prima<br />

metà del 20.esimo secolo, inoltre<br />

altri due artisti di rilievo: lo scultore<br />

Branko Ružić ed il maestro del<br />

disegno, il montenegrino Dimitrije<br />

Popović.<br />

Centotrè originali fogli grafi -<br />

ci del celeberrimo pittore e incisore<br />

olandese, Harmensz van Rijn<br />

Rembrandt, vengono presentati al<br />

Museo dell’Arte e dell’Artigianato,<br />

prestiti del “Joanneum” di Graz,<br />

museo col quale l’istituzione zagabrese<br />

collabora già da tempo. La<br />

preziosa raccolta, che conta centodieci<br />

fogli, è una donazione di un<br />

collezionista viennese ed è la prima<br />

volta che esce dall’istituzione<br />

18 <strong>Panorama</strong><br />

Arte<br />

Negli spazi espositivi zagabresi in chiusura dell’anno artisti molto diversi<br />

Rembrandt: i fogli grafi ci specc<br />

in cui si conserva. Nei centotrè fogli,<br />

risalenti al periodo 1628-1665,<br />

si leggono i vari generi trattati dal<br />

grande incisore, tante realtà massimamente<br />

scavate e risolte nella<br />

sua personale tecnica chiaroscurale<br />

in cui la luce è distribuita in modo<br />

da mettere in risalto alcune parti,<br />

quasi separarle violentemente dalle<br />

ombre che le circondano. L’ombra<br />

e la luce: sono questi due elementi i<br />

veri mezzi con i quali l’artista spiega<br />

i vari temi. Che sono tanti, tratti<br />

dall’Antico e dal Nuovo Testamento,<br />

oltre ai paesaggi, ai ritratti,<br />

alle scene di genere, ecc. Rembrandt,<br />

che come altri maestri del<br />

tempo teneva bottega e aveva vari<br />

aiuti, provvedeva da solo alla stampa<br />

delle sue acquetinte usando un<br />

torchio la cui copia è esposta negli<br />

spazi che accoglie la mostra in questione<br />

e desta grande curiosità nei<br />

visitatori.<br />

Da Praga a Parigi:<br />

Uzelac e l’eco<br />

delle avanguardie<br />

Il sempre curatissimo parco Zrinjevac<br />

fa da cornice all’edifi cio ottocentesco<br />

del Padiglione Artistico<br />

Branko Ružić ed una delle sue<br />

sculture<br />

Le grafi che di Rembrandt<br />

(Umjetnički paviljon), spazio adibito<br />

ad ospitare mostre importanti,<br />

come quella attualmente in atto<br />

dell’artista croato Milivoj Uzelac,<br />

importante fi gura dell’arte croata<br />

della prima metà del secolo scorso.<br />

Centoventi opere, prestiti di diversi<br />

musei e collezioni private della<br />

Croazia (soprattutto) nonché della<br />

Serbia e della Bosnia, opere anche<br />

inedite, un repertorio tematico<br />

vario di questo artista “girovago”,<br />

nato a Mostar, con studi compiuti<br />

a Zagabria e a Praga, e per lunghi<br />

anni e sino alla scomparsa operante<br />

a Parigi dove gode di apprezzamento<br />

sia come pittore che illustratore.<br />

Infl uenzato già durante gli studi<br />

zagabresi dall’opera di Kraljević,<br />

successivamente a Praga, la sua creatività<br />

risente molto delle tendenze<br />

- cubismo, espressionismo e Secessione<br />

- che allora, in versioni ed intrecci<br />

dei più vari, venivano accolte<br />

e seguite dagli artisti d’avanguardia<br />

della Praga del tempo, vivace centro<br />

artistico e culturale. Dalla mostra<br />

zagabrese emerge la fi gura di un<br />

artista che ha scelto di operare cogliendo<br />

stimoli dell’ambiente in cui<br />

si è trovato, nella capitale francese<br />

sicuramente non sono mancati gli<br />

insegnamenti di Picasso e Derain,


«uniti» in una serie di mostre molto pregevoli<br />

hio dei generi trattati<br />

lo testimoniano molte delle tele della<br />

mostra, i nudi specialmente, una<br />

tematica particolarmente elaborata.<br />

La bella antologica si conclude l’11<br />

gennaio prossimo. Un vero peccato<br />

lasciarsela scappare.<br />

Popović, esemplare<br />

maestro del disegno<br />

Maria Maddalena è il titolo della<br />

mostra di Dimitrije Popović. L’artista<br />

montenegrino, noto quale eccellente<br />

disegnatore, ha svolto questo<br />

soggetto, l’enigmatica fi gura di<br />

donna, misteriosa, santa o peccatrice,<br />

motivo d’interesse già nei suoi<br />

anni giovanili (nel 1973, alla sua<br />

prima personale, ha esposto il primo<br />

disegno sul tema), ed espresso<br />

successivamente in varie discipline,<br />

oltre che nel disegno, nel collage,<br />

nella grafi ca e nella fotografi a,<br />

fi rmando soluzioni di rara effi cacia,<br />

eloquenti testimonianze della sua<br />

inconfondibile poetica. Come nel<br />

suo libro di recente pubblicazione<br />

(i)Svi smo mi Magdalena (Tutti noi<br />

siamo Maddalena)/, l’artista affronta<br />

il tema restituendo questa fi gura<br />

del Nuovo Testamento - la donna<br />

che, secondo il Vangelo di Giovanni,<br />

presenziò alla crocifi ssione e<br />

deposizione e per prima vide Gesù<br />

risorgere dal sepolcro - in maniera<br />

nuova, in cui si intrecciano sacro e<br />

profano, erotico e mistico, sensualità<br />

e purismo. Il sapiente, sicuro e<br />

minuzioso, capillare ductus lineare<br />

popoviciano costruisce, ispirato da<br />

una modella in carne ed ossa, l’attrice<br />

Dora Lipovčan, le tante versioni<br />

dell’enigmatica fi gura della<br />

Madddalena o Maria di Magdala,<br />

personaggio già ampiamente, ma<br />

sotto un’altra luce, decritto nel “Codice<br />

Da Vinci”. I sessantadue lavori<br />

di Popović sono fruibili sino al<br />

1.mo febbraio 2009.<br />

Ružić: prima volta<br />

in mostra sculture<br />

e dipinti dello studio<br />

Di Branko Ružić, pittore e scultore,<br />

nativo di Slavonski Brod, docente<br />

nella stessa Accademia in cui<br />

ha studiato scultura con i noti Lozica<br />

e Kršinić e pittura con Tartaglia,<br />

sono esposte presso la Gipsoteca<br />

opere sinora sconosciute al pubblico.<br />

Si tratta di sculture e dipinti che<br />

l’artista teneva nel suo studio ed ora,<br />

a dieci anni dalla scomparsa, vengono<br />

dati in visione. In creta, bronzo e<br />

soprattutto in legno, le opere plasti-<br />

Dimitrije Popović e la locandina<br />

della sua mostra “Maria<br />

Maddalena”<br />

Arte<br />

Autoritratto di Milivoj Uzelac<br />

e la locandina della mostra<br />

retrospettiva<br />

che si manifestano attraverso volumi<br />

chiusi, statici, scevri di ogni dettaglio,<br />

mentre le superfi ci denotano<br />

l’interesse dell’autore per il senso<br />

tattile risultando così mosse, vibranti,<br />

di gusto impressionistico. Il binomio<br />

nitidezza formale e dinamicità<br />

delle superfi ci è sempre presente<br />

nei volumi piccoli e grandi dell’artista.<br />

Abbandonata la pittura, anche<br />

se non completamente, alla soglia<br />

dei quarant’anni, Ružić si volge<br />

alla scultura, sordo, sin dall’inizio,<br />

al richiamo della tradizione e con<br />

la massima attenzione rivolta all’essenza<br />

del tema. Scolpisce e plasma<br />

(ci sono anche lavori in creta) ed il<br />

risultato è sempre una forma appena<br />

riconoscibile o solo allusiva. ●<br />

<strong>Panorama</strong> 19


20 <strong>Panorama</strong><br />

Cinema e dintorni<br />

Dopo sei anni, Edoardo Winspeare coglie un altro successo con<br />

Le ragioni del cuore o le ragioni de<br />

di Gianfranco Sodomaco<br />

Edoardo Winspeare è il più “poeta”<br />

dei giovani, talentuosi registi<br />

italiani e vive appartato<br />

rispetto al tumultuoso, non molto<br />

ramifi cato, mondo del cinema italiano<br />

(leggi: romano). Di nobili origini,<br />

nato in Austria ma trapiantato fi n<br />

da piccolo nella penisola salentina,<br />

la lunga pianura pugliese (tra Lecce,<br />

Taranto e Foggia), il “tacco dello<br />

stivale”, tra gli ’80 e i ’90 studia<br />

musica a Firenze, si trasferisce poi<br />

a New York per coltivare i suoi interessi<br />

fotografi ci e approda infi ne<br />

a Monaco di Baviera dove si diploma<br />

in regia cinematografi ca. Debutta<br />

nel 1996 con “Pizzicata” e torna alla<br />

regia solo sei anni dopo con “Sangue<br />

vivo” (2002), candidato al Nastro<br />

d’Argento per il migliore soggetto.<br />

L’anno dopo fi rma “Il miracolo”<br />

(2003), miglior fi lm al premio<br />

Città di Roma e dovremo aspettare<br />

altri cinque anni prima di arrivare al<br />

fi lm di cui parleremo oggi, Galantuomini<br />

(2008), premio al Festival<br />

di Roma per la miglior attrice a Donatella<br />

Finocchiaro.<br />

Quattro fi lm in dodici anni danno<br />

subito il segno di una personalità<br />

pacata, “meditabonda”, che, al<br />

di là delle solite diffi coltà produttive,<br />

elabora molto prima di passare<br />

all’azione, di girare, e non c’è dubbio,<br />

una volta visti i suoi fi lm, che<br />

ciò è dovuto alla necessità di rileg-<br />

Ignazio (Fabrizio Gifuni) e Infantino (Giuseppe Beppe<br />

Fiorello) si incontrano dopo tanti anni<br />

gere, declinare, adattare la sua formazione<br />

cosmopolita e poliedrica al<br />

mondo che ama spassionatamente e<br />

che vuole rappresentare: il profondo,<br />

quasi ancestrale, mondo del sud<br />

italiano che lui, con la forza delle<br />

sue radici, approccia in modo antropologico,<br />

e di conseguenza evocativo,<br />

introspettivo, lontano da ogni<br />

schematizzazione ideologico-sociologica<br />

e dunque “poetico”, appunto,<br />

con una marcata tendenza al melodramma.<br />

Se diamo solo un’occhiata<br />

ai suoi fi lm vediamo che tutti hanno<br />

qualcosa in comune, qualcosa che<br />

gli appartiene intimamente, e cioè lo<br />

scontro tra la tradizione contadina,<br />

signifi cata soprattutto dal folklore,<br />

dal ballo (“la pizzicata”), dalla musica<br />

popolare, e la modernità, l’industrializzazione,<br />

soprattutto nella<br />

sua versione negativa, noir, come la<br />

droga, il contrabbando di sigarette e<br />

poi di armi con la “frontale Balcania”,<br />

ecc. E ciò non può che dividere<br />

le persone, il “sangue vivo” delle famiglie,<br />

“inquinare” i vecchi rapporti<br />

sociali patriarcali creando tutti i<br />

presupposti della tragedia personale<br />

e collettiva, non lasciando spazio a<br />

speranze o addirittura a “miracoli”.<br />

“Galantuomini” (che si ispira al<br />

romanzo dello scrittore-magistrato<br />

Gianrico Carofi glio) non esce da<br />

questo schema ma lo esalta, lo aggiorna<br />

e offre la possibilità a Winspeare<br />

di mostrarsi in tutta la sua maturità<br />

stilistica, senza eccessi, sbavatu-<br />

re e il senso che se ne trae è quello<br />

dell’opera compiuta.<br />

La storia. I personaggi principali<br />

sono i classici amici d’infanzia che,<br />

cresciuti, si incontreranno e si scontreranno,<br />

chi dalla parte del “bene” e<br />

chi dalla parte del “male” ma con un<br />

fi nale semplicemente “aperto”.<br />

1) Ignazio, un “integro” magistrato<br />

leccese (Fabrizio Gifuni, una promessa<br />

diventata “sicurezza”, lo abbiamo<br />

visto recentemente a Raiuno<br />

nelle vesti di papa Paolo VI) torna al<br />

suo paese dopo aver fatto carriera al<br />

nord. 2) Fabio, che ha sentito dolorosamente<br />

la sua mancanza e, dopo una<br />

desolata “deriva”, muore misteriosamente<br />

di eroina. 3) Lucia (Donatella<br />

Finocchiaro), una donna che le dure<br />

circostanze della vita in quei luoghi<br />

hanno portato ad una “doppia vita”,<br />

madre e mafi osa. 4) Infantino (assai<br />

convincente la “caratterizzazione” di<br />

Beppe Fiorello), l’uomo che ha dato<br />

un fi glio a Lucia ma che lei disprezza<br />

e da cui si è staccata perché cocainomane,<br />

sbruffone e senza coraggio.<br />

La storia “esterna”, e maledettissimamente<br />

scontata, espressione “naturale”<br />

di un ambiente povero e dunque<br />

destinato a ribaltarsi nella malattia<br />

malavitosa, è presto detta: Ignazio<br />

accetta di indagare sulla morte di Fabio<br />

e scopre non solo che l’amico è<br />

la solita vittima della guerra tra bande<br />

mafi ose che si contendono il territorio<br />

(siamo negli anni ’90, ai tempi<br />

della Sacra Corona Unita, l’unica<br />

Lucia (Donatella Finocchiaro) cerca aiuto da Ignazio<br />

perché indagata per la morte del loro amico Fabio


«Galantuomini»<br />

la giustizia?<br />

“mafi a” che pare sia stata debellata,<br />

e i motoscafi attraversano velocissimi<br />

l’Adriatico, dalla Puglia al Montenegro,<br />

con i loro carichi di morte)<br />

ma che una delle bande (con la protezione<br />

di un “grande vecchio”, affettuoso<br />

e protettivo nei suoi confronti)<br />

è capeggiata da Lucia, la donna che<br />

ha amato da sempre (e che lei non ha<br />

mai dimenticato).<br />

Ecco il dramma, non nuovo: il<br />

giudice ama la criminale, da che parte<br />

starà, vinceranno le ragioni del cuore<br />

o quelle della giustizia? Winspeare<br />

abbandona abbastanza presto la storia<br />

sociale malavitosa e confl ittuale<br />

per concentrarsi, è il suo terreno, su<br />

quella “interna” per capirne, come ha<br />

sempre fatto, le motivazioni profonde.<br />

A certa critica non è piaciuta questa<br />

scelta (probabilmente pensando a<br />

“Gomorra” ma la Puglia, fortunatamente,<br />

non è la Campania..., e Winspeare<br />

non è Garrone!) ma io sono<br />

d’accordo col regista, che deve dare<br />

il massimo laddove si sente più portato<br />

(dalla testa come dal cuore...).<br />

Allora, cosa accade ai nostri Ignazio<br />

e Lucia? Dopo la scoperta della<br />

colpevolezza di lei, dopo uno scontro<br />

durissimo tra i due, dopo una lunga,<br />

amara rifl essione sulla “innocenza<br />

perduta”, dopo che Ignazio ha rassegnato<br />

le sue dimissioni nelle mani<br />

Cinema e dintorni<br />

Edoardo Winspeare, regista di “Galantuomini”<br />

della sua assistente, l’amore sembra<br />

prevalere..., sembra. Dopo una notte<br />

d’amore, Ignazio sente il bisogno di<br />

regalare qualcosa a Lucia e, mentre<br />

lei sta ancora dormendo, esce a fare<br />

un piccolo “shopping”: è cotto di lei,<br />

c’è dell’ingenuità nel gesto ma anche<br />

tanta tenerezza, dopo che abbiamo visto<br />

solo scontri e brutture siamo pronti,<br />

il pubblico è pronto a comprenderlo<br />

(e il melodramma, in fondo, è questo,<br />

potremmo immaginare la scena<br />

commentata da una musica di Puccini<br />

o di Verdi). Ignazio le compra una<br />

specie di maglietta (lei è praticamente<br />

fuggita da casa) e torna felice verso il<br />

luogo dove i due hanno “consumato”.<br />

Ma ecco che, giunto nei pressi, vede<br />

Lucia, ancora disordinata nell’abbigliamento<br />

e nei capelli, allontanarsi e<br />

iniziare a camminare tra la folla mattutina...<br />

Dove va? Torna a fare la capobanda<br />

perché non si può rompere<br />

con quel passato, perché non c’è futuro<br />

per loro due, perché le loro strade<br />

non potranno mai incontrarsi? O forse<br />

va a costituirsi dalla polizia, perché<br />

l’unico modo per dare senso autentico<br />

a quell’amore ritrovato è che lei,<br />

prima di tutto, paghi il debito con la<br />

giustizia? Non lo sapremo mai, Winspeare<br />

chiude, giustamente, proprio<br />

sulla lunghissima camminata di lei e<br />

su di lui che la segue ma non la insegue,<br />

su di lui che, qualunque sarà la<br />

scelta di Lucia, non interferirà, forse<br />

le starà vicino, forse “dannandosi” o<br />

forse solo aspettandola.<br />

La scena è molto bella perché<br />

struggente e “misteriosa” insieme ed<br />

è la degna ricapitolazione di tutto il<br />

fi lm, pervaso dall’inizio alla fi ne da<br />

questo messaggio/sentimento sottinteso:<br />

“sotto il sole di Puglia” non v’è<br />

spazio per la “riconciliazione”, per la<br />

soluzione di un dramma inscritto da<br />

sempre nel “sangue vivo” di un popolo<br />

appassionato, esposto, anche geografi<br />

camente, ai venti più contrari.<br />

Chissà, forse per questo la “Sacra<br />

Corona Unita” è stata sconfi tta (con<br />

l’aiuto di bravi magistrati come Carofi<br />

glio), proprio perché, azzardo una<br />

interpretazione non del tutto suffragata,<br />

la vitalità del popolo pugliese pulsa<br />

ancora fortemente, non vi è stato<br />

cioè un “raffreddamento”, un processo<br />

di adattamento passivo, un atteggiamento<br />

rassegnato e rinunciatario<br />

davanti al crimine; così come è avvenuto,<br />

forse, per varie ragioni, in Campania.<br />

Forse per questo, ma è sempre<br />

una mia digressione, questo popolo<br />

“forte ed aspro” è riuscito ad esprimere<br />

un governo regionale guidato<br />

da una personalità come quella di<br />

Nichi Vendola, esponente “diverso”<br />

della Rifondazione comunista. E forse<br />

non è un caso che, simbolicamente,<br />

Infantino, lo stupido/cattivo della<br />

situazione, fa presto una brutta fi ne.<br />

Attendiamo, presto, un nuovo fi lm<br />

di Winspeare, questo regista “prezioso”<br />

perché autentico, radicato, insensibile<br />

alle mode cinematografi che<br />

passeggere. ●<br />

<strong>Panorama</strong> 21


a cura di Bruno Bontempo<br />

Il 2008, nel campo nella lirica, è<br />

stato l’anno delle ricorrenze: oltre<br />

al 150.esimo della nascita di<br />

Puccini di cui abbiamo parlato nel<br />

numero scorso, altri due anniversari<br />

sono passati un po’ in sordina: i 160<br />

anni della morte di Gaetano Donizetti<br />

ed i 140 della scomparsa di Gioachino<br />

Rossini. Gaetano Donizetti (Bergamo,<br />

29 novembre 1797 - 8 aprile<br />

1848) è stato famoso soprattutto<br />

come operista (con i suoi 69 lavori è<br />

considerato il precursore del dramma<br />

musicale alla Giuseppe Verdi), ma<br />

compose anche musica sacra (fra cui<br />

un’Ave Maria) e da camera. Nato da<br />

una famiglia di umili condizioni, fu<br />

ammesso alle lezioni caritatevoli di<br />

musica tenute da Johann Simon Mayr<br />

(compositore e insegnante di musica<br />

tedesco, uno nei maggiori operisti in<br />

Europa tra l’ultimo decennio del settecento<br />

e il primo dell’ottocento attivo<br />

principalmente in Italia, dove fu<br />

conosciuto con il nome di Giovanni<br />

Simone Mayr) e dimostrò ben presto<br />

un talento notevole, riuscendo a rimediare<br />

alla modesta qualità della voce<br />

(era necessario svolgere egregiamente<br />

il servizio di cantore per poter proseguire<br />

i corsi gratuiti) con i progressi<br />

nello studio della musica. Fu proprio<br />

Mayr ad aprire all’allievo prediletto<br />

le possibilità di successo curandone<br />

prima la formazione ed affi dandolo<br />

poi a Stanislao Mattei.<br />

A Bologna, dove proseguiva gli studi<br />

musicali, Donizetti scrisse la sua prima<br />

opera teatrale, “Il pigmalione”, che<br />

sarà rappresentata postuma, e interes-<br />

22 <strong>Panorama</strong><br />

Musica<br />

Per il mondo della lirica il 2008 è stato l’anno degli an<br />

Donizetti, precursore di Ve<br />

santi composizioni strumentali e sacre.<br />

Fu nel 1830, con “Anna Bolena”,<br />

scritta in soli trenta giorni per il Teatro<br />

Carcano di Milano, che Donizetti ebbe<br />

il primo grande successo internazionale,<br />

mostrando piena maturità artistica.<br />

Particolare curioso: dopo il successo di<br />

Anna Bolena, Mayr gli si rivolse chiamandolo<br />

Maestro. Il rapporto di affetto<br />

e stima tra i due compositori rimase<br />

saldo fino alla morte di entrambi. Da<br />

qui, la vita professionale di Donizetti<br />

proseguì a gonfie vele, anche se non<br />

mancarono i fiaschi, intrecciati a vicende<br />

famigliari che non gli risparmiarono<br />

alcun dolore, spesso nei momenti di<br />

maggior gloria. Nel 1832, dopo l’insuccesso<br />

di “Ugo”, conte di Parigi, il pubblico<br />

milanese del Teatro della Cannobiana<br />

(l’odierno Teatro Lirico) applaudì<br />

“L’elisir d’amore”. L’anno successivo,<br />

sempre a Milano, fu presentata<br />

con successo “Lucrezia Borgia”, per la<br />

quale Donizetti previde una nuova disposizione<br />

dell’orchestra, quella utilizzata<br />

a tutt’oggi, con gli archi disposti<br />

a semicerchio davanti al podio. Erano<br />

passati due mesi dalla rappresentazione<br />

dei “Puritani” di Bellini, quando la<br />

sua “Lucia di Lammermoor” ripropose<br />

la competizione milanese del 1832 fra<br />

“Faust” e “Norma”.<br />

La stima fra Bellini e Donizetti<br />

non fu affatto reciproca: il primo non<br />

risparmiò critiche feroci al secondo,<br />

che invece rimase sempre ammirato<br />

dalla musica del catanese (Bellini<br />

morì in quell’anno e Donizetti scrisse<br />

per lui una Messa da Requiem).<br />

Al Teatro San Carlo di Napoli la prima<br />

di “Lucia di Lammermoor” fu<br />

un trionfo. L’opera è considerata un<br />

capolavoro, come al solito scritto in<br />

tempi ristrettissimi (trentasei giorni).<br />

L’anno seguente il “Belisario” fu<br />

applaudito alla Fenice, ma l’anno fu<br />

funestato dalla morte del padre, della<br />

madre e della seconda figlia. Due<br />

anni dopo sarebbero mancate anche<br />

la terza figlia e la moglie. Presto Donizetti<br />

si decise a lasciare Napoli: i<br />

problemi con la censura per il “Poliuto”<br />

(che fu rappresentato solo dopo la<br />

morte del compositore) e la mancata<br />

nomina a direttore del Conserva-<br />

torio (di cui era direttore effettivo) lo<br />

portarono a Parigi, accolto dall’amico<br />

Michele Accursi, spia pontificia,<br />

che aveva anche lavorato per favorirne<br />

la venuta. Nel 1841 scrisse “La favorita”,<br />

riciclando pagine di un’opera<br />

mai conclusa: “L’ange du Nisida”.<br />

Ricevette anche l’importante nomina<br />

a cavaliere dell’Ordine di S. Silvestro<br />

da parte di papa Gregorio XVI, ma<br />

fu l’invito di Rossini a dirigere l’esecuzione<br />

dello Stabat Mater a Bolo-<br />

Il 2008 è stato anche l’anno di<br />

Rossini e (foto in alto) Donizetti<br />

gna l’avvenimento più significativo.<br />

Quindi, grazie ad una raccomandazione<br />

per Metternich vergata da Rossini<br />

stesso, Donizetti partì alla volta<br />

di Vienna, dove presentò “Linda<br />

di Chamounix”. Si era ormai giunti<br />

al 1843, l’anno del “Don Pasquale”.<br />

Il libretto, preparato da Ruffini sulla<br />

base del “Ser Marcantonio” di Anelli,<br />

fu pesantemente rimaneggiato da<br />

Donizetti, al punto che l’autore ritirò<br />

la firma: l’opera fu per lungo tempo<br />

attribuita a Michele Accursio, ma la<br />

firma M.A. stava invece per Maestro<br />

Anonimo. Furono gli ultimi momenti<br />

di grande fervore creativo, poi la malattia<br />

ebbe il sopravvento<br />

Gioacchino Rossini (Pesaro, 29<br />

febbraio 1792), è morto il 13 novembre<br />

di 140 anni fa a Parigi. La sua at-


niversari della morte di due grandi compositori italiani<br />

rdi, Rossini, il tedeschino<br />

tività ha spaziato attraverso vari generi<br />

musicali, ma è ricordato soprattutto<br />

come uno tra i più grandi compositori<br />

di opere liriche per il teatro. La prima<br />

parte della sua vita fu come uno dei<br />

suoi celeberrimi, travolgenti crescendo<br />

(compose la prima opera all’età di<br />

quattordici anni); poi - come per iniziare<br />

una seconda esistenza - vennero<br />

il precoce ed improvviso abbandono<br />

del teatro, la depressione e il ritiro<br />

nella pace della campagna parigina di<br />

Passy, con molte pagine di musica ancora<br />

da scrivere.<br />

Talento e ritiro precoci<br />

del Cigno di Pesaro<br />

Nato tre mesi dopo la morte di<br />

Wolfgang Amadeus Mozart, il Cigno<br />

di Pesaro - come fu definito -<br />

impresse al melodramma uno stile<br />

destinato a far epoca e del quale<br />

chiunque, dopo di lui, avrebbe dovuto<br />

tener conto; musicò decine di<br />

opere liriche senza limite di genere,<br />

dalle farse alle commedie, dalle<br />

tragedie alle opere serie e semiserie.<br />

Anche la sua famiglia era di semplici<br />

origini: il padre, fervente sostenitore<br />

della Rivoluzione francese, era<br />

originario di Lugo e suonava per<br />

professione nella banda cittadina e<br />

nelle orchestre locali che appoggiavano<br />

le truppe francesi d’occupazione;<br />

la madre, nata ad Urbino, era<br />

una cantante di discreta bravura. In<br />

ragione delle idee politiche del padre,<br />

la famiglia Rossini fu costretta<br />

a frequenti trasferimenti da una città<br />

all’altra dell’Emilia Romagna ma fu<br />

a Bologna che si avvicinò alla musica<br />

ed in particolare allo studio del<br />

canto (fu contralto e cantore all’Accademia<br />

filarmonica) e della spinetta<br />

presso Giuseppe Prinetti, suo primo<br />

maestro. Si iscrive al Liceo musicale<br />

bolognese, studia intensamente composizione<br />

appassionandosi alle pagine<br />

di Haydn e di Mozart (è in questo<br />

periodo che si guadagna l’appellativo<br />

di tedeschino), mostrando grande<br />

ammirazione per le opere di Cimarosa<br />

e scrive la sua prima opera (“De-<br />

metrio e Polibio”, che sarà rappresentata<br />

però soltanto nel 1812).<br />

Conosce Isabella Colbran, cantante<br />

lirica, sette anni più anziana di lui, che<br />

sposerà nel 1822 e da cui si separerà<br />

intorno al 1830. A neanche vent’anni<br />

tre sue opere sono già state rappresentate<br />

e la quota, un anno dopo, salirà a<br />

dieci. Il lungo viaggio nel melodramma<br />

era iniziato. Rossini ha composto<br />

opere per i maggiori teatri italiani ed<br />

europei.<br />

Il “Guglielmo Tell” - rappresentato<br />

a Parigi nel 1829 - sarà l’ultima sua<br />

opera: il silenzio che va dal 1832 alla<br />

sua morte avvenuta nel 1868 rende la<br />

sua biografia simile alla narrazione di<br />

due vite diverse: dal trionfo veloce ed<br />

immediato, al lungo isolamento. Rossini<br />

è stato descritto in molte maniere:<br />

ipocondriaco, umorale e collerico oppure<br />

preda di profonde crisi depressive,<br />

ma pure gioviale bon vivant amante<br />

della buona tavola e delle belle donne;<br />

spesso è stato ritenuto afflitto da pigrizia,<br />

ma la sua produzione musicale, alla<br />

fine, si rivelerà incomparabile (sebbene<br />

arricchita da numerosi centoni, brani<br />

musicati precedentemente e riutilizzati<br />

per nuove opere che il compositore<br />

prestava a se stesso in una sorta di auto-plagio).<br />

Rossini smise di comporre<br />

per il teatro lirico all’età di 37 anni, ritirandosi<br />

dalla mondanità a vita privata,<br />

ma continuò fino all’ultimo a comporre<br />

musica, per sé, per Olympe Pélissier<br />

(sposata in seconde nozze nel 1846,<br />

dopo la morte di Colbran) e per gli amici.<br />

Nella produzione dell’ultimo Rossini<br />

ci sarà inoltre spazio anche per quelli<br />

che egli stesso definì autoironicamente<br />

i suoi “Péchés de vieillesse”, semplici<br />

senili debolezze. L’autore di opere<br />

come “Il barbiere di Siviglia”, “La<br />

Cenerentola”, “Semiramide”, “Tancredi”,<br />

“La gazza ladra” e “Le Comte<br />

Ory” (solo per citarne alcune) si spense<br />

per una forma tumorale nella sua villa<br />

di Passy. Le sue spoglie furono tumulate<br />

nel cimitero parigino Père Lachaise<br />

e portate in Italia solo nel 1887, nove<br />

anni dopo la morte della Pélissier, e riposano<br />

nella basilica di Santa Croce a<br />

Firenze. Perché lasciò il teatro? Molti<br />

storici della musica si sono interroga-<br />

Musica<br />

Figaro, il popolarissimo protagonista<br />

del “Barbiere di Siviglia”<br />

ti sulle cause del suo ritiro. Probabilmente,<br />

all’origine di questa inaspettata<br />

scelta v’è l’incompatibilità tra Rossini<br />

e l’estetica romantica. All’esaltazione<br />

della forza trascinante del sentimento e<br />

l’identificazione coi personaggi, il pesarese<br />

contrappone, difatti, un settecentesco<br />

distacco razionale.<br />

Dai primi anni Settanta ad oggi sta<br />

prendendo campo una rivalutazione<br />

delle opere del compositore pesarese,<br />

in particolare dei suoi melodrammi<br />

seri, una riscoperta che ha dato vita alla<br />

cosiddetta Rossini-renaissance. I suoi<br />

capolavori, alcuni dei quali riportati in<br />

auge un paio di decenni prima con l’interpretazione<br />

di Maria Callas, sia pure<br />

in edizioni tutt’altro che filologiche,<br />

sono rientrati ormai in repertorio e vengono<br />

rappresentati dai maggiori teatri<br />

lirici del mondo.<br />

Rossini era anche un amante della<br />

buona cucina. Una delle frasi che<br />

gli vengono attribuite, è quella secondo<br />

cui l’appetito è per lo stomaco quello<br />

che l’amore è per il cuore. Il compositore<br />

era spesso alla ricerca di prodotti<br />

di ottima qualità che faceva giungere da<br />

diversi luoghi: da Gorgonzola l’omonimo<br />

formaggio, da Milano il panettone,<br />

ecc. Una delle ricette che Rossini amava<br />

di più è l’insalata che aveva personalmente<br />

ideato, composta da mostarda,<br />

limone, pepe, sale, olio d’oliva e<br />

tartufo.. ●<br />

<strong>Panorama</strong> 23


24 <strong>Panorama</strong><br />

Italiani nel mondo<br />

La proposta di riformare la Fiumana calcio induce a una serie di rifl essioni<br />

Siamo vincoli o sparpagliati?<br />

di Bruno Bontempo<br />

A<br />

70 anni suonati Sergio Vatta<br />

si rimette in gioco. Il mago<br />

del calcio giovanile, l’uomo<br />

che trasformava i ragazzi del Torino<br />

in oro, tende a realizzare un progetto<br />

che porta avanti da tempo: rifondare<br />

l’Unione Sportiva Fiumana, società<br />

sciolta nel 1947 dopo il defi nitivo<br />

passaggio di Fiume alla Jugoslavia.<br />

Vatta è nato a Zara ed è una delle<br />

duecentomila e passa persone che in<br />

quegli anni hanno vissuto in 95 campi<br />

profughi d’Italia prima di sparpagliarsi<br />

per il mondo. Nei campi ha<br />

vissuto per dodici anni, ma la Dalmazia,<br />

la sua terra, gli è sempre rimasta<br />

nel cuore e ci va appena gli impegni<br />

di lavoro glielo consentono. Ora vorrebbe<br />

riportare in vita quella gloriosa<br />

società calcistica, in cui maturarono<br />

campioni come Ezio Loik, Rudi Volk,<br />

Marcello Mihalich, i fratelli Mario e<br />

Giovanni Varglien.<br />

Se dovesse rinascere, la Fiumana<br />

avrebbe sede a Torino. In Piemonte<br />

risiedono circa 40 mila tra profughi<br />

e loro discendenti. Inoltre Torino è<br />

la città dove campioni come Loik e<br />

i fratelli Varglien hanno mietuto vittorie<br />

a ripetizione, vestendo le casacche<br />

di Torino e Juventus: il legame<br />

con la città è molto forte, dunque, e<br />

si può dire che i massimi talenti del<br />

calcio fi umano hanno trovato proprio<br />

là il luogo in cui esprimersi ai<br />

massimi livelli. Tale ordine di considerazioni<br />

ha indotto il sindaco del<br />

Libero Comune di Fiume in Esilio,<br />

Guido Brazzoduro, ad autorizzare la<br />

rifondazione dell’Unione Sportiva<br />

Fiumana da parte del gruppo di profughi<br />

torinesi oggi impegnati in questo<br />

inedito tentativo.<br />

La Fiumana ha chiesto di essere<br />

ammessa al Campionato di <strong>Prima</strong><br />

Divisione (la vecchia Serie C/1)<br />

per la stagione 2009/10: i promotori<br />

dell’iniziativa sono convinti che alla<br />

squadra spetta di diritto ricominciare<br />

l’attività agonistica - come altre<br />

società poterono farlo già nel 1945<br />

- da dove si era forzatamente interrotta<br />

nel 1943, poiché quando la so-<br />

cietà fu sciolta la squadra militava in<br />

quella categoria. E ciò in base a due<br />

leggi, una del 1952 e l’altra del 1983.<br />

L’auspicio di Lucio Toth, presidente<br />

dell’Associazione Nazionale Venezia<br />

Giulia e Dalmazia, è che tutte<br />

le componenti del mondo dell’Esodo<br />

possano coagularsi intorno alla Fiumana,<br />

non facendone altro uso se non<br />

quello sportivo. La Fiumana intende<br />

interpretare il ruolo di società modello<br />

per trasparenza e metodi educati-<br />

La divisa dell’Unione Sportiva<br />

Fiumana (cartolina dell’epoca)<br />

vi che vorrebbe impiegare nell’insegnamento<br />

dello sport: si inizierebbe<br />

col calcio, ma si desidera proseguire<br />

con altre discipline, sino a diventare<br />

in futuro una polisportiva. Il “progetto<br />

Fiumana” è un progetto sportivo<br />

ma anche sociale: la rifondazione<br />

del sodalizio assume oggi un preciso<br />

signifi cato, in quanto è intenzionato<br />

a diventare un polo di aggregazione<br />

per Esuli e per Rimasti.<br />

Per celebrare la grande tradizione<br />

sportiva delle nostre terre, dunque,<br />

si vuole (ri)partire dallo sport<br />

più popolare in Italia: il calcio. E<br />

nel mondo del pallone, la Fiumana è<br />

stata senza dubbio la più prestigiosa<br />

società tra le molte attive nei terri-<br />

tori dell’ex Venezia Giulia e Dalmazia:<br />

per questo motivo è stato deciso<br />

di farla rinascere dalle sue ceneri, a<br />

rappresentare tutto il popolo di Esuli<br />

e la gloriosa tradizione sportiva di<br />

Fiume, dell’Istria e della Dalmazia.<br />

L’iniziativa ha ottenuto un’adesione<br />

che tende a rafforzare l’unità degli<br />

Esuli, mettendo da parte, almeno<br />

nello sport, le polemiche e i veleni<br />

che non mancano e non sono mai<br />

mancati. Lo sport, da sempre, unisce<br />

e non divide, o almeno così dovrebbe<br />

essere nei suoi più nobili propositi,<br />

aggiungiamo noi.<br />

Della vicenda si è occupata, nei<br />

mesi scorsi, buona parte della stampa<br />

italiana, che ha sguinzagliato inviati<br />

ed equipe televisive, tanto che il<br />

12 gennaio all’avvenimento dovrebbe<br />

venir dedicata una puntata di “Chi<br />

l’ha visto?”, una trasmissione televisiva<br />

in onda su RaiTre, dedicata alla<br />

ricerca di persone scomparse e ai misteri<br />

insoluti, in onda il lunedì in prima<br />

serata.<br />

Quali ricordi hai della Fiumana,<br />

qual è il suo signifi cato per l’immaginario<br />

collettivo dei rimasti? Un<br />

collega della Rai di Trieste mi ha incalzato<br />

con queste e altre domande,<br />

nel tentativo di ricostruire nella Fiume<br />

di oggi, con un interlocutore decisamente<br />

“troppo giovane”, un quadro<br />

storico attendibile di vicende che<br />

risalgono a 60, 70 e quasi 80 anni<br />

addietro. Per “banali ragioni anagrafi<br />

che”, non posso essere stato testimone<br />

delle vicende della Fiumana<br />

e dei suoi protagonisti - ho cercato<br />

di... giustifi carmi -. Se ne ho sentito<br />

parlare? Certo. Alla Voce del Popolo<br />

ho avuto la fortuna di apprendere<br />

il mestiere da Renato Tich ed Ettore<br />

Mazzieri, capi storici della redazione<br />

sportiva, che delle gesta dei vari<br />

Volk, Loik, Varglien hanno scritto<br />

mille volte, sulle pagine de La Voce,<br />

di <strong>Panorama</strong> e quindi anche sul giornale<br />

della Comunità degli Italiani,<br />

La Tore. Per decenni i loro sono stati<br />

gli unici testi su quell’epoca apparsi<br />

a Fiume nel dopoguerra, anche negli<br />

anni in cui parlare delle vicende del<br />

passato, soprattutto di quelle legate


Alcune immagini della miglior epoca della squadra<br />

quarnerina. La prima è dell’incontro Fiumana-Spal<br />

del 24 gennaio 1932 (terminato 1-0), l’altra è una formazione<br />

anni ‘30. Le foto sono tratte dall’archivio di<br />

Fulvio Percovich, che ormai da anni vive in Uruguay<br />

al periodo del tristemente noto ventennio,<br />

sia pure se di sport si trattava,<br />

signifi cava infrangere un tabù e sfi -<br />

dare il regime. E per ben che andasse,<br />

si veniva guardati con diffi denza,<br />

tanto più se a farlo erano degli italiani.<br />

Perché dopo la liberazione, sono<br />

state saltate, obliate, cancellate molte<br />

pagine del passato di Fiume, sia<br />

quelle di storia generale, sia delle sue<br />

tradizioni, della sua cultura, delle vicende<br />

sportive e dei suoi personaggi.<br />

Da quel momento, la Fiume di prima<br />

e quella degli anni ‘50, ‘60, ‘70, sono<br />

state due anime forzatamente separate<br />

e lontane, che a lungo si sono guardate<br />

in cagnesco, negandosi a vicenda,<br />

in virtù delle drammatiche traversie<br />

politiche e della limitatezza dello<br />

stato umano ottenebrato da stupidità,<br />

aridità, angustia, rozzezza, ignoranza,<br />

astio, rancore. Risultato? La Storia<br />

con la S maiuscola manipolata e<br />

spesso riscritta, di qua e di là dai confi<br />

ni dell’epoca, comunque ridimensionata<br />

e dimenticata, una Storia rimasta<br />

monca. Anche nello sport. Ancora<br />

oggi siamo impegnati nell’af-<br />

fannoso tentativo di ricostruire non<br />

soltanto un mosaico con la memoria,<br />

con i ricordi, ma una storia unica,<br />

condivisa, riconducibile alla sua<br />

radice comune, evitando intrusioni e<br />

ingerenze della politica e dei nazionalismi.<br />

Affi nché nella storia di queste<br />

terre, come ha scritto Silvio Forza<br />

rispondendo sulle pagine de La Voce<br />

del Popolo a Lucio Toth, “Alida Valli<br />

possa diventare un’attrice (anche)<br />

dei croati di Pola quanto Mate Parlov<br />

deve essere considerato un pugile<br />

campione anche degli esuli”. Ecco,<br />

noi italiani rimasti a Fiume vorremmo<br />

veder messi uno accanto all’altro<br />

Abdon Pamich e Luciano Sušanj,<br />

perché ognuno di loro ha scritto pagine<br />

storiche dell’atletica leggera, oppure<br />

Rudi Volk e Pero Radaković,<br />

Ezio Loik ed Enzo Zadel, Mihalich e<br />

Bruno Veselica, i fratelli Varglien e le<br />

tre generazioni di portieri di casa Ravnich<br />

- tutti da considerare con le dovute<br />

proporzioni nella scala dei valori.<br />

Ognuno di loro ha segnato un’epoca,<br />

lasciando tracce più o meno profonde.<br />

Un discorso che si riallaccia<br />

Italiani nel mondo<br />

in qualche maniera al tema dell’assurda,<br />

anacronistica frattura tra esuli<br />

e rimasti, perché “anche noi condividiamo<br />

la necessità di uscire dal<br />

ghetto”, e del fatto che l’Italia di oggi<br />

a volte rivendica il suo diritto all’italianità<br />

culturale di queste terre, e poi<br />

cade nel tranello dell’approssimazione,<br />

della trascuratezza, dell’ignoranza<br />

delle vicende del passato, con<br />

corrispondenze da Rijeka, Opatija,<br />

Poreč, Pula, disconoscendo i toponimi<br />

italiani, storici, di queste località.<br />

L’uniformità di trattamento della storia<br />

da una e dall’altra parte, su uno e<br />

l’altro versante, e la necessità di riscrivere<br />

(insieme) quella parte della<br />

storia mancante, sono le considerazioni<br />

che emergono di prepotenza<br />

anche in momenti come questi, legati<br />

al desiderio (legittimo ma dall’esito<br />

imprevedibile) di rifondare la Fiumana<br />

calcio.<br />

A proposito di “Chi l’ha visto”,<br />

sono curioso di vedere se la Fiumana<br />

calcio verrà trattata alla stregua di<br />

“persona scomparsa” o di “mistero<br />

insoluto”...●<br />

<strong>Panorama</strong> 25


28 <strong>Panorama</strong><br />

Reportage<br />

Cesenatico, nata come borgo di pescatori e oggi grosso centro turistico<br />

Il mare in ogni alito di vento<br />

testo e foto di Ardea Velikonja<br />

Di tutte le località della riviera<br />

romagnola, Cesenatico è quella<br />

in cui l’impronta del passato<br />

marinaro è più marcata e che più di<br />

tutte celebra questo passato come parte<br />

integrante del suo presente. La storia<br />

del borgo di pescatori ha un‘origine<br />

molto antica, ma è nel 1502 con<br />

la costruzione del porto progettato da<br />

Leonardo da Vinci che si comincia<br />

ad investire sul mare potenziando la<br />

zona del porto che diviene anche mo-<br />

Davide Gnola, direttore<br />

del Museo delle Marineria<br />

numentale. Il Porto Canale leonardescoinfatti<br />

è il centro vitale della città:<br />

sulle sue sponde si raccolgono i locali<br />

notturni più famosi, i negozi, i ristorantini<br />

di pesce con vista sul mare.<br />

Nel tratto di canale chiuso fra i due<br />

ponti è situata la sezione galleggiante<br />

del Museo della marineria, l’unico in<br />

Italia che dispone di barche che possono<br />

ancora navigare.<br />

Come è nata l’istituzione? Il direttore<br />

Davide Gnola, spiega: “Il Museo<br />

nasce da un rifl essione fatta in anni<br />

molto lontani sul fatto che le barche<br />

erano un patrimonio marittimo ed anche<br />

culturale che si stava perdendo.<br />

In quegli anni infatti le imbarcazioni<br />

venivano distrutte o abbandona-<br />

Il Porto Canale leonardesco è il centro vitale di Cesenatico<br />

te. Allora si cominciò a raccoglierle<br />

e, volendole tenere dentro il canale<br />

galleggiante, si provvide al loro restauro.<br />

Si volle quindi creare un legame<br />

molto saldo con il centro storico<br />

di Cesenatico che così venne anche<br />

valorizzato perché, si disse, vogliamo<br />

fare un museo all’aria aperta, un<br />

museo in cui ci sia un legame diretto<br />

con la realtà attuale della marineria.<br />

Di conseguenza, il centro storico<br />

della città venne effettivamente valorizzato.<br />

Poi si pensò di edifi care anche<br />

una parte a terra di questo museo, e<br />

quindi, dopo un dibattito abbastanza<br />

lungo, si riuscirono a trovare anche i<br />

fondi per costruire i due edifi ci che<br />

ospitano il Museo della Marineria<br />

che sono stati inaugurati nel 2005. In<br />

pochi anni abbiamo avuto un buon riscontro<br />

con moltissime presenze delle<br />

scuole nei mesi invernali e dei turisti<br />

nei mesi estivi quando alcune delle<br />

nostre barche vengono usate per<br />

gite a vele spiegate. Poi si partecipa<br />

ai raduni delle barche dell’Adriatico,<br />

e d’estate quasi ogni domenica<br />

ce n’è uno. Quelle esposte nel canale<br />

provengono da tutto l’Alto Adriatico.<br />

Bruno Ballerin, che ha portato avanti<br />

questa iniziativa, ha fatto anche una<br />

lunga ricognizione lungo le coste<br />

dell’allora Jugoslavia con particolare<br />

accento all’Istria e alla Dalmazia.<br />

Queste erano barche quasi abbandonate,<br />

adesso, dato il loro intrinseco<br />

valore, si è creato anche un piccolo<br />

mercato. Il nostro è un museo che<br />

vuole parlare della nostra zona, però<br />

in mare non esistono confi ni e quindi<br />

parliamo di una realtà comune: noi<br />

disponiamo ad esempio di esemplari<br />

come la battana, usati anche in Croazia<br />

ovvero a Rovigno, perciò possiamo<br />

parlare di una realtà adriatica.<br />

Lungo le coste adriatiche ci sono più<br />

musei ma il nostro ha la particolarità<br />

della sezione galleggiante.<br />

Da sottolineare che Cesenatico ha<br />

mantenuto la sua tradizione di cittadina<br />

di pescatori: nonostante la grande<br />

avanzata del turismo negli ultimi<br />

anni, in quasi ogni famiglia c’è tuttora<br />

almeno un pescatore. Si vive sì in<br />

primo luogo di turismo, però la pesca<br />

resta un’attività economicamente<br />

redditizia e alimenta l’attività dei ristoranti<br />

di pesce della zona” ha concluso<br />

il direttore Gnola.


Cesenatico d’estate<br />

La lunga spiaggia vista dall’alto<br />

Beach volley: sport praticato con passione<br />

La donna con due bambini rivolta verso<br />

il mare: monumento simbolicamente dedicato<br />

a tutte le spose dei marinari<br />

Il grande faro all’inizio del Porto Canale leonardesco<br />

Uno dei tanti parchi acquatici<br />

<strong>Panorama</strong> 29


Una panoramica del Porto Canale leonardesco<br />

A due secoli dalla costruzione, la Torre pretoria<br />

fu distrutta a cannonate dalla fl otta inglese<br />

Due colonne colonne di di probabile origine greco greco - - bizantina bizantina erette ai ai primi primi p del del 500 500 durante durante il il dominio veneziano<br />

L’antica pescheria, vanto della cittadina, è attiva ancora oggi A vele spiegate lungo il canale durante tutta la stagione estiva<br />

30 <strong>Panorama</strong><br />

Il mercato ittico, uno dei più attivi d’Italia<br />

La riproduzione del disegno di Leonardo<br />

da Vinci che diede al Porto Canale<br />

la confi gurazione attuale<br />

Il ricordo di Anita e Giuseppe Gari- Gari-<br />

baldi che , inseguiti da eserciti nemici,<br />

passarono di qui nel 1849<br />

Una delle imbarcazioni del Museo<br />

della marineria, sezione<br />

galleggiante, la San Nicolò<br />

Le conserve, ovvero gli antenati dei frigoriferi, dove si teneva il pesce<br />

<strong>Panorama</strong> 31


Gli attrezzi, tutti in legno, che si usavano percostruire le imbarcazioni Nel Museo tutta la vita marinara<br />

Un vecchio timone<br />

Cesenatico è riportata dalla Tabula Peutingeriana<br />

Nell’Antiquarium sono esposti reperti archeologici riportati<br />

alla luce nell’entroterra della cittadina


Dal Museo, attraverso una scala<br />

interna, si entra nell’Antiquarium.<br />

Le fonti storiche e le ricerche archeologiche<br />

testimoniano infatti la presenza<br />

nel territorio di Cesenatico di<br />

un piccolo centro romano identifi cabile<br />

nel periodo (II e I sec. a.C.) con<br />

le “Tabernae Cossutianae” e successivamente<br />

con “Ad Novas” del periodo<br />

imperiale (I-IV sec.) riportata<br />

dalla Tabula Peutingeriana sul tracciato<br />

della via consolare “Popilia”.<br />

L’Antiquarium propone un’interessante<br />

documentazione sui rinvenimenti<br />

archeologici relativi alla località<br />

romana e una serie di materiali<br />

in uso, in prevalenza ceramiche databili<br />

dall’età romana repubblicana<br />

a tutto il periodo imperiale, tra cui<br />

lucerne, vasi, piatti, pesi e monete.<br />

Pregevoli alcune statue e frammenti<br />

in terracotta della locale fornace romana<br />

di “Ca’ di Turchi”.<br />

A fi anco del Museo sorge la Chiesa<br />

parrocchiale di San Giacomo, costruita<br />

nel XIV secolo e ristrutturata completamente<br />

nel XVII, che conserva alcuni<br />

interessanti dipinti, tra cui due attribuiti<br />

a Guido Cagnacci. Nella piazza Pisacane,<br />

al termine del ponte principale<br />

sul canale, è collocato il monumento a<br />

Giuseppe Garibaldi, il primo eretto in<br />

Italia (1884) all’eroe dei due mondi di<br />

cui la cittadina va fi era dato che Anita<br />

e Giuseppe Garibaldi hanno soggiornato<br />

pure a Cesenatico, inseguiti da<br />

quattro eserciti dopo l’epopea romana.<br />

Nell’angolo opposto della piazza<br />

sorge Casa Moretti, casa natale dello<br />

scrittore Marino Moretti da lui lasciata<br />

in eredità al Comune. Dietro la<br />

casa sorge il Teatro comunale, uno dei<br />

più belli della Romagna, il cui interno<br />

è fi ttamente decorato mentre l’esterno<br />

è ben identifi cato dalla facciata in stile<br />

neoclassico. Dietro al teatro ci si addentra<br />

in un dedalo di viuzze non ancora<br />

toccate dalle attività turistiche: è<br />

il caratteristico quartiere della “Valona”<br />

dove abita tutt’ora la maggior parte<br />

della gente di mare. Questo quartiere<br />

trova a levante il suo corrispettivo<br />

nel quartiere del “Monte” con una<br />

maggiore presenza di negozi e attività<br />

turistiche.<br />

Dall’antichità quindi la gente di<br />

Cesenatico si occupava di pesca, dapprima,<br />

quando cioè non esisteva ancora<br />

il Canale leonardesco che per un<br />

chilometro “entra nel cuore del centro<br />

storico”, le imbarcazioni arrivavano<br />

sulla spiaggia tutta di sabbia e si arenavano<br />

per poter scaricare il pescato.<br />

Non esistevano frigoriferi, e il pesce<br />

doveva venir conservato. Vennero costruite<br />

così le “conserve”, grandi pozzi<br />

conici di mattone innalzati su dune<br />

di sabbia (ricordiamo che Cesenatico<br />

sorge sotto il livello del mare e quindi<br />

il pericolo dell’acqua alta è costante)<br />

in cui veniva messo il ghiaccio o la<br />

neve compressa (che si faceva venire<br />

dall’entroterra) e facevano da refrigeratori<br />

di alimenti. La funzione di queste<br />

ghiacciaie cessò defi nitivamente<br />

nel corso degli anni ‘30. Delle venti<br />

esistenti, oggi ne sono state recuperate<br />

quattro di cui due con copertura<br />

e due all’aperto a testimonianza della<br />

cultura della gente del posto. Quindi<br />

la piazzetta delle conserve con la vicina<br />

pescheria e di fronte il noto mercato<br />

ittico rappresentano una realtà<br />

unica sul piano della cultura etnografi<br />

ca di Cesenatico.<br />

Oggi la cittadina è una delle località<br />

turistiche più frequentate della<br />

riviera romagnola. Con i suoi sette<br />

chilometri di spiaggia di sola sabbia<br />

divisi tra vari paesi minori, gli hotel<br />

con vista sul mare, i locali notturni<br />

e un’infi nità di proposte per il tempo<br />

libero, Cesenatico si riconferma<br />

ogni anno meta ideale delle vacanze<br />

sull’Adriatico per milioni di visitatori.<br />

Con i suoi 327 alberghi, 1100 appartamenti,<br />

tre campeggi e 360 risto-<br />

Reportage<br />

I canali attraversano tutta la cittadina<br />

ranti registra ogni anno circa 3,5 milioni<br />

di turisti. Sulle spiagge si trovano<br />

le novità più sensazionali del<br />

mondo balneare, con idee che spaziano<br />

dal relax al gioco per bambini,<br />

dallo sport ai concorsi di bellezza. Di<br />

giorno le spiagge vivono al sole un<br />

divertimento che si rinnova di anno<br />

in anno con le proposte per lo sport<br />

e per il benessere. Vi si trovano, infatti,<br />

campi da beach volley, da beach<br />

tennis, da speedminton, centri benessere<br />

con zone relax, vasche idromassaggio,<br />

lettini massaggianti. Di sera i<br />

locali, che si trovano quasi tutti sulla<br />

spiaggia o sul molo del Porto leonardesco,<br />

offrono dalla musica live alle<br />

discoteche.<br />

Cinquecento metri dopo l’ingresso<br />

nel Porto Canale, dove attraccano<br />

le barche dei pescatori e gli scafi<br />

da diporto dei turisti, si apre la darsena<br />

di Cesenatico con il porto turistico<br />

“Onda Marina”. Un moderno porto<br />

dotato di tutti i servizi utili che può<br />

contenere 300 imbarcazioni.<br />

Da rilevare infi ne che da Pasqua<br />

a settembre Cesenatico è facilmente<br />

raggiungibile dalla Croazia in catamarano.<br />

Infatti una linea che arriva in<br />

sole quattro ore da una all’altra sponda<br />

dell’Adriatico parte due volte alla<br />

settimana da Rovigno, Pola, Lussino,<br />

Arbe e Zara. Esiste pure la linea Lesina<br />

(Hvar) Rimini e qui il viaggio dura<br />

6 ore. ●<br />

<strong>Panorama</strong> 33


Lo scorso ottobre ha visto una nuova edizione delle<br />

gare di lingua italiana degli alunni che frequentano<br />

le nostre scuole elementari e medie della<br />

Croazia e Slovenia, al fine di permettere loro di<br />

esprimere tanto la creatività che il livello di padronanza<br />

del mezzo linguistico. Come già nelle edizioni<br />

precedenti, dopo aver pubblicato nella loro versione<br />

integrale i tre temi risultati vincitori, nelle pagine<br />

che seguono diamo spazio a squarci degli altri temi<br />

elaborati alla competizione che, organizzata come<br />

34 <strong>Panorama</strong><br />

Scuole<br />

I temi degli alunni dei nostri istituti medi elaborati alle gare di lingua italiana<br />

Ha ancora senso leggere e scrivere libri?<br />

«Mi chiedete se ha ancora senso senso scrivere libri ai<br />

giorni nostri? Ma che domande sono, scrivere avrà sempre<br />

senso, come lo ha sempre avuto, qualunque sia l’epoca<br />

nella quale si scrive. (...) Visto da me, lo scrivere è<br />

un’importantissima cosa, sin dall’antichità, visto che testimonia<br />

la sola esistenza dell’uomo; è uno dei modi di<br />

esprimere il proprio pensiero sperando che qualcuno lo<br />

ascolterà, o meglio dire leggerà, e quindi potrà condividerlo,<br />

rifl etterci sopra e magari questo cambierà anche il<br />

suo modo di ragionare riguardo a certi argomenti.<br />

Lo scrivere si fa per sé, non per gli altri, perché si ha<br />

questa forza che ci spinge a farlo e quindi, anche se non<br />

letto dal pubblico, il nostro libro avrà un signifi cato enorme<br />

per il nostro piccolo mondo. Un libro può lasciare un<br />

marchio enorme sul lettore, può anche ovviamente essere<br />

solo una fonte di diletto, ma i veri libri, quelli letti dalla<br />

minoranza di noi, sono quelli che ci dicono qualcosa in<br />

più rispetto ad una storia d’amore, un giallo o un po’ di<br />

fantascienza, comunque a ognuno il suo. (...) Passiamo<br />

dunque ai nostri amici elettronici che sono diventati una<br />

quotidianità che ci rende la vita più facile, veloce e comoda,<br />

però d’altra parte ci rende poveri nel nostro intimo,<br />

senza emozioni, prendiamo per esempio dieci ragazzi di<br />

15 anni e vi assicuro che sette di loro preferiranno passare<br />

due ore davanti alla play station, da soli, che con gli<br />

amici a mangiare una pizza; d’altra parte ci saranno ragazze<br />

che passeranno il pomeriggio a guardare le sfi late<br />

di moda in TV piuttosto che leggersi un bel libro. In poche<br />

parole, questi mezzi, fatti da cip e plastica non fanno che<br />

allontanarci dagli altri, trovandoci quindi soli e privi di<br />

amicizie, amori, eccetera. (...)»<br />

Antonella Paladin<br />

SMSI di Fiume<br />

«(...) I libri hanno sempre rappresentato il potere della<br />

conoscenza dai tempi del medioevo, quando il potere<br />

era in mano alla chiesa che tiranneggiava il popolo ignorante.<br />

La conoscenza è sempre stata un’arma terribile in<br />

mano alla chiesa che, maneggiandola abilmente, riuscì<br />

per secoli a farsi temere e rispettare dall’Europa cattolica.<br />

Con l’invenzione della stampa la conoscenza iniziò a<br />

diffondersi ed ebbe così modo di diventare uno strumento<br />

di istruzione di massa presente tuttora nella nostra cultu-<br />

sempre dal Settore Istruzione ed educazione dell’UI,<br />

stavolta è stata ospitata dalla scuola elementare di<br />

Dignano. Nella fattispecie stavolta riportiamo parte<br />

dei compiti i cui autori avevano scelto il secondo<br />

dei tre titoli proposti dalla giuria, ovvero: ”Secondo<br />

te ha ancora senso (e se lo ha, quale e perché) leggere<br />

e scrivere libri in una società prevalentemente<br />

orientata all’immagine e all’immediatezza delle<br />

comunicazioni elettroniche”. Ecco dunque come si<br />

sono espressi i nostri giovani.<br />

ra in un’era in cui la tecnologia rappresenta il massimo<br />

sistema di diffusione della conoscenza. Al giorno d’oggi<br />

preferiamo di gran lunga i fi lm ai libri essendo più stimolanti<br />

e facili da interpretare, ma dobbiamo ricordare che<br />

la maggior parte dei fi lm moderni derivano da libri omonimi.<br />

I fi lm moderni che hanno avuto successo e record<br />

d’incassi sono quelli tratti da alcuni famosi libri come<br />

per esempio la saga de “Il signore degli anelli” dell’omonima<br />

trilogia scritta da Tolkien, un altro esempio è quello<br />

del mago Harry Potter, di cui sta per uscire il settimo ed<br />

ultimo fi lm tratto dagli altrettanti libri di J. K. Rowling.<br />

(...) Oggi qualunque artista che voglia esprimere le sue<br />

idee, le sue opinioni, i suoi sentimenti ed il suo pensiero,<br />

lo fa sotto forma di un libro o comunque di testo scritto.<br />

Ancor oggi nella scuola ci si affi da ai libri di testo per<br />

educare gli alunni e gli studenti di tutte le scuole, comunque<br />

vengono usati anche i computer con lezioni multimediali<br />

anche se prevale il libro (per ora) per ragioni pratiche<br />

ed economiche. (...)»<br />

Antonio Bosazzi<br />

SMSI di Rovigno<br />

«(...) Leggere e scrivere libri in una società prevalentemente<br />

orientata all’immagine e all’immediatezza delle<br />

comunicazioni elettroniche ha senso tuttora, secondo me<br />

perché in un libro possiamo trovare spezzati di vita, emozioni,<br />

dubbi e perplessità che fanno parte della vita di tutti.<br />

La differenza sostanziale tra un buon libro e la TV sta<br />

nel fatto che in un libro dobbiamo immaginare situazioni,<br />

personaggi e luoghi mentre dall’altra parte le immagini<br />

che scorrono sullo schermo sono defi nite e ben precise,<br />

quindi anche la nostra immaginazione viene bloccata e<br />

ci viene tolta la possibilità di crearci un mondo surreale,<br />

tutto nostro dove poter scappare. È sicuramente molto<br />

più facile sedere sul divano di casa, spingere il bottoncino<br />

rosso del telecomando e stare a sentire qualcuno che<br />

ci racconta della sua vita o di problematiche che colpiscono<br />

il mondo, mentre scorrono delle immagini; invece<br />

è secondo me molto più bello e coinvolgente sdraiarsi sul<br />

letto e leggere un libro d’avventura, di psicologia, fantascienza<br />

oppure un bel giallo, scegliere quello che in quel<br />

momento ci sembra più adatto. Immaginare tra le righe<br />

personaggi surreali, collegarli ad amici, parenti e cono-


scenti, tracciare un ponte immaginario tra la nostra vita<br />

e quello che stiamo leggendo, trasformare ogni singola<br />

lettera in colori, suoni e volti: tutto questo credo non abbia<br />

prezzo, e la nostra fantasia ha la possibilità di volare<br />

e spaziare senza barriere che la ostacolano e la bloccano.<br />

La parola che associo a libro è sogno, mentre quella che<br />

associo a TV è informazione. Secondo la ma TV dovrebbe<br />

avere un ruolo istruttivo ed informativo mentre i libri dovrebbero<br />

essere un passatempo, un viaggio in un mondo<br />

di carta che ci tiene occupata la mente ed il cuore. (...)<br />

I libri sono secondo me la più bella via di fuga mai inventata,<br />

non vengono imposti né siamo obbligati ad usufruirne,<br />

ci attendono e ci portano con sé, ovunque desideriamo.<br />

Nessun apparato elettronico, per quanto immediato,<br />

effi ciente e fantastico esso sia, può compensare la<br />

magia dei libri e dello scrivere. (...)»<br />

Andrea Blašković<br />

“Dante Alighieri” di Pola/<br />

«(...) Devo portare fuori la spazzatura, riordinare la<br />

camera, svuotare il lavapiatti. Poi i miei occhi si soffermano<br />

sullo zaino di scuola, tutto bello pieno. È pieno di<br />

“cose” che sono costretta a fare, come gli esercizi di matematica,<br />

il tema di italiano e non parliamo degli appunti<br />

tutti da riordinare! Non mi lamento, alla fi n fi ne riesco<br />

a fare tutto. Faccio tutto e per il giorno dopo sono libera<br />

da ogni impegno scolastico. Ho persino del tempo libero,<br />

come potrei sfruttarlo? Cosa potrei fare? Da un lato della<br />

stanza ci sono i libri (...), dall’altro c’è la TV (stasera<br />

danno un fi lm interessante in prima visione e non posso<br />

proprio perdermelo!). Detesto queste situazioni, stare su<br />

un bivio e non sapere che strada scegliere. (...) Che fare a<br />

questo punto? Potrei guardarmi il fi lm e rimandare la lettura<br />

a domani... Ma non posso: attorno al libro mi sembra<br />

di scorgere un’aureola magnetica che mi attrae a sé.<br />

Opto per il libro.<br />

Perché faccio questa scelta? Forse perché sono una<br />

tipa strana, che trova ancora un senso nel leggere libri.<br />

Una tipa che nuota controcorrente nella società prevalentemente<br />

orientata all’immagine ed alla sua immediatezza.<br />

Ecco, sì, lo posso ammettere davanti a tutti, sono una diciassettenne<br />

che preferisce leggere anziché guardare un<br />

fi lm. (...) Guardando un fi lm, tratto da un romanzo che ha<br />

avuto successo, mi accorgo che tutto è, come dire, prepagato.<br />

Alla nostra mente non occorre fare nessun tipo di<br />

sforzo sovrumano: le scene, gli attori, la trama sono tutti<br />

Scuole<br />

raccontati da immagini ad alta defi nizione e qualità per<br />

giunta. A parer mio i fi lm, o visti al cinema, alla TV o al<br />

computer, ci tolgono un po’ di fantasia. Ed io mi nutro di<br />

fantasia, mi serve come la luce alle piante per la fotosintesi!<br />

Quando leggo, invece, mi immergo tra quelle righe e<br />

quelle pagine. Costruisco su un mio modello i personaggi,<br />

i “colori” dell’ambiente e delle situazioni. (...) Su due<br />

o più punti entro in collisione con le cose appena scritte.<br />

Amo disegnare e dipingere, a volte al lato dei paragrafi di<br />

un romanzo faccio il ritratto dei personaggi in questione.<br />

È un’immagine che riguarderò di volta in volta quando<br />

sfoglierò nuovamente il libro e che nella sua immediatezza<br />

mi farà ricordare il personaggio, l’ambiente che lo circonda<br />

e la situazione in cui si trova. (...)»<br />

Zarja Ražman<br />

“Antonio Sema” di Pirano<br />

«Terzo millennio: internet e televisione sono ormai diventati<br />

parte integrante del nostro vivere quotidiano. Siamo<br />

abituati a fare un paio di click con il mouse per fare<br />

una ricerca; ad accendere la televisione per rilassarci la<br />

sera guardando un buon fi lm oppure per informarci degli<br />

avvenimenti più recenti. Un click. (...)<br />

Che senso può avere allora, di fronte a tale velocità e<br />

semplicità, stampare e scrivere libri? Che senso ha comprare<br />

romanzi, raccolte di storie, novelle, che dopo la lettura<br />

sono destinati ad impolverarsi sugli scaffali, se possiamo<br />

placare la nostra fantasia e la nostra sete di sapere<br />

guardando un fi lm o una trasmissione, scoprire ciò che ci<br />

interessa semplicemente mettendo il termine voluto in un<br />

motore di ricerca al computer?<br />

Il senso c’è, e nonostante la società odierna sia dinamica<br />

e tenda a semplifi care tutto usando come suo principale<br />

mezzo di comunicazione l’immagine ed i media elettronici,<br />

sono ancora tanti gli estimatori del buon vecchio<br />

libro. (...) Un tempo leggere i libri era un’attività riservata<br />

all’alta società: solo i più benestanti infatti sapevano<br />

leggere. (...) E oggi invece? Oggi il libro ha scarsa importanza,<br />

soprattutto per i più giovani. La “decadenza” del<br />

libro è iniziata dopo la comparsa della televisione. Quando<br />

essa ha fatto la sua prima apparizione non erano in<br />

molti a possederne una, ma con il passare del tempo questo<br />

apparecchio è diventato parte integrante di numerosissime<br />

famiglie. La popolarità della televisione aumentava<br />

a dismisura, ma non è mai stata considerata un avversario<br />

per i libri. Mai prima d’ora. Mai prima del XXI<br />

<strong>Panorama</strong> 35


36 <strong>Panorama</strong><br />

Scuole<br />

secolo quando ha tolto spazio a numerose attività, fra le<br />

quali il leggere. Il tempo prima impiegato a leggere ora è<br />

sfruttato per guardare. (...)»<br />

Katia Jančikić<br />

SMSI di Fiume<br />

«(...) I mass media hanno un ruolo importantissimo<br />

nella vita di ogni giorno. Tramite il computer si può ricavare<br />

praticamente tutto, testi di attualità, musica, fotografi<br />

e, fi lm, ecc. Con un semplice “click” hai a disposizione<br />

tutto quello che ti serve. Nonostante ciò anche se i mass<br />

media facilitano la vita, essi la rendono anche vuota. Trascorrere<br />

ore ed ore a guardare una “scatola” è sicuramente<br />

una perdita di tempo. Non sarebbe più utile e più<br />

bello passeggiare all’aria aperta, osservare il mondo che<br />

ti circonda, socializzare con gli altri?<br />

La maggioranza dei giovani risponderebbe di no. Il PC<br />

ha ormai sostituito anche gli amici e tutte le persone che li<br />

circondano. (...) I giovani d’oggi possiedono tutto quello<br />

che desiderano. Ma perché allora il loro problema fondamentale<br />

è la noia? A chiunque chieda tramite vari chat che<br />

cosa stia facendo mi rispondono nello stesso modo: “Mi<br />

annoio da morire!”. (...) A volte domando ai genitori che<br />

cosa facevano loro da giovani. Essi mi rispondono che i<br />

tempi in cui loro vivevano avevano qualcosa di speciale,<br />

trascorrevano le ore a leggere, scrivere poesie, suonare in<br />

mezzo alle strade, andare alla ricerca di fumetti. (...)<br />

Però, il tema che ho scelto comincia con la domanda<br />

se ha ancora senso leggere e scrivere libri. La mia risposta<br />

è: “Certamente!”. Niente mai potrà sostituire i libri.<br />

Essi sono il mezzo per entrare in un mondo del tutto nuovo:<br />

immagini i personaggi, le azioni, le città, i paesaggi,<br />

e ti sembra di essere un osservatore in quel posto ed<br />

il quel tempo. Il libro è come una via d’uscita dal mondo<br />

reale per passare in un altro mondo immaginario, lontano<br />

da tutto. Quante volte ci siamo sentiti stanchi, inutili,<br />

tristi, senza speranza? Troppe. In quei momenti leggevo<br />

delle poesie, specialmente di Jesenjin e Pablo Neruda, e<br />

ad un tratto capivo che anche questi grandissimi poeti si<br />

sentivano tristi e depressi e che volevano condividere il<br />

proprio stato d’animo con tutti noi. Il libro rappresenta<br />

l’immortalità dello scrittore. Una parte di loro rimane per<br />

sempre con noi, immutabile e intoccata... Come sarebbe<br />

la vita senza testi di grandi scrittori come Dante, Leopardi,<br />

Dostojevskij, Tolstoj, Kafka (e ne potrei nominare ancora<br />

tanti altri)? (...)<br />

Quando parlo con i miei coetanei e dico che mi piace<br />

leggere tutti mi osservano in un modo strano. Però io<br />

non mi vergogno, anzi sono fi era per il fatto che con gli<br />

anni ho scoperto e capito l’importanza delle pagine che<br />

mi hanno aiutato ad acquisire la mia personalità ed a rifl<br />

ettere sul mondo.(...)»<br />

Marta Močinić<br />

SMSI di Fiume<br />

«(...) Dal mio punto di vista credo che bisognerebbe<br />

aumentare la produzione di libri, ma non solo: si dovrebbe<br />

anche dare la possibilità ai ragazzi, agli anziani e alle<br />

persone che amano i libri di scriverne e di pubblicarli.<br />

(...) Leggendo ho scoperto che i libri sono importanti e<br />

quando fi nisco di leggerne uno provo un’immensa soddisfazione<br />

e nuove emozioni che fi no a quell’istante non<br />

avevo mai provato. Da un libro si possono avere nuove<br />

ispirazioni, nuove idee per la nascita di bellissimi libri.<br />

La lettura, oggi, viene svolta anche attraverso i computer,<br />

ci sono infatti libri che si possono leggere davanti ad uno<br />

schermo, ma il gusto e l’emozione non sono gli stessi. Stare<br />

per ore ed ore chiuso in casa guardando uno schermo<br />

senza poter cambiare posizione del corpo è una cosa impossibile.<br />

A me piace leggere un libro perché puoi andare<br />

fuori, all’aria aperta, oppure anche sdraiato sul divano e<br />

poter cambiare posizione, puoi trovare infi niti posti dove<br />

poter leggere. Una persona che ha letto un libro non si è<br />

mai pentita di averlo fatto. (...)»<br />

Mauro Staniša<br />

“Leonardo da Vinci” di Buie


38 <strong>Panorama</strong><br />

Sport<br />

Echi e rifl essioni in riva al Quarnero in margine agli Europei in vasca corta<br />

Nuoto 2008, un Fiume in piena<br />

a cura di Bruno Bontempo<br />

Per Fiume è arrivato il momento<br />

della rivincita. Che è stata<br />

molto appagante. Perché dopo<br />

l’indigestione di pillole amare con le<br />

ripetute bocciature della sua candidatura<br />

all’organizzazione dei Giochi<br />

del Mediterraneo, progetto che insegue<br />

ormai da tre lustri, il capoluogo<br />

quarnerino è stato capace di allestire<br />

in maniera pressoché impeccabile<br />

l’edizione 2008 degli Europei di<br />

nuoto in vasca corta. Al di là delle<br />

lodi che il lussemburghese Nory<br />

Kruchten, presidente della LEN (Ligue<br />

Européenne de Natation, la federazione<br />

europea degli sport acquatici,<br />

che comprendono nuoto, nuoto<br />

sincronizzato, tuffi e pallanuoto),<br />

ha tessuto a ragione agli organizzatori<br />

del Primorje, il nome di Fiume<br />

è rimasto abbinato a 32 record europei<br />

migliorati nelle 38 discipline in<br />

programma, dieci dei quali sono anche<br />

primati mondiali, ai quali vanno<br />

aggiunte sette migliori prestazioni<br />

di sempre nelle staffette 4x50 metri,<br />

che non possono avere l’eticchetta<br />

di record del mondo in quanto gare<br />

non conformi alle norme della federazione<br />

mondiale (FINA). Comunque,<br />

questo... Fiume in piena ha confermato<br />

la bontà del nuovo impianto<br />

fi umano, la piscina coperta realizzata<br />

nell’ambito del polo natatorio di<br />

Costabella, portata a termine qualche<br />

mese addietro e diventata motivo<br />

di orgoglio per lo sport quarnerino.<br />

Il resto lo hanno fatto i partecipanti,<br />

gli organizzatori ed il pubblico<br />

fi umano, che con il suo calore ed il<br />

tifo da stadio (inteso nella sua versione<br />

più... nobile: incitamento, entusiasmo,<br />

sportività, correttezza) ha<br />

letteralmente fatto volare non soltanto<br />

gli atleti croati (due ori con la<br />

dorsista Sanja Jovanović, due bronzi<br />

con Duje Draganja nei 50 s.l. e con<br />

la 4x50 misti, un record del mondo<br />

con la Jovanović sui 50 ed uno europeo<br />

con la stessa ragusea sulla doppia<br />

distanza, 16 limiti nazionali migliorati...),<br />

creando un ambiente nel<br />

quale tutti hanno potuto sentirsi a<br />

casa. Come del resto dovrebbe essere<br />

sempre in ambito sportivo, a prescindere<br />

dalla posta in palio.<br />

Una società «trascurata»<br />

una città dimenticata<br />

<strong>Prima</strong> di passare ad un altro argomento,<br />

che non riguarda direttamente<br />

i campionati di Fiume, ma il nuoto<br />

come tale, non possiamo esimerci<br />

dal dedicare un po’ di spazio a due<br />

argomenti che ci stanno molto a cuore.<br />

Nel numero scorso abbiamo parlato<br />

ampiamente del centenario della<br />

società natatoria Primorje, della sua<br />

lunga e ricca storia, delle sue glo-<br />

rie, dei suoi meriti non solo sportivi.<br />

L’allestimento dell’Europeo in vasca<br />

corta è stata la ciliegina sulla sua torta<br />

di compleanno. Ma per l’occasione, a<br />

soffi are sulle cento candeline, non c’<br />

è stato nessun personaggio di spicco<br />

proveniente dalle fi le del sodalizio<br />

quarnerino (che ha avuto sempre<br />

grandi atleti ma anche dirigenti effi -<br />

cienti e competenti): a prendersi gli<br />

applausi per la riuscita dell’impresa<br />

sono stati altri. Anche se a mettere le<br />

spalle sotto, a sopportare il maggior<br />

peso dell’organizzazione, a lavorare<br />

dietro le quinte, sono stati principalmente<br />

gli uomini del Primorje (supportati<br />

- come si addice a una manifestazione<br />

di questa portata - da esperti<br />

del settore arrivati da altri lidi), rimasti<br />

alfi ne inspiegabilmente ed ingiustamente<br />

un po’ ai margini dell’avvenimento,<br />

confi nati in un ruolo subalterno.<br />

Un altro aspetto (ri)emerso nei<br />

giorni dell’Europeo di Fiume riguarda<br />

invece i media italiani, che ancora<br />

una volta - salvo rare eccezioni -<br />

sono stati incapaci di riconoscere nel<br />

nome (attualmente uffi ciale) della<br />

città ospitante, “Rijeka”, quella Fiume<br />

le cui radici culturali e sociali sto-<br />

Sanja Jovanović con il suo allenatore Dmitar Bobev. Dopo una lunga parentesi<br />

al Primorje di Fiume, dove era arrivato all’inizio degli anni ‘90,<br />

il tecnico bulgaro è passato quest’anno allo Jug di Ragusa (Dubrovnik)<br />

ricamente si riscontrano nell’elemento<br />

italiano del suo (antichissimo) toponimo.<br />

Che Fiume sia oggi Rijeka,<br />

e che Rijeka sia la Fiume rimasta tale<br />

per tutte le generazioni dei rimasti,<br />

quelli che in loco continuano a battersi<br />

per la conservazione di usi e costumi<br />

ma soprattutto di lingua e tradizioni,<br />

gli operatori dell’informazione<br />

(a prescindere se si tratti di sport o<br />

altro), in Italia dovrebbero saperlo e<br />

invece sono stati bocciati ancora una<br />

volta a questo ennesimo test di cultura<br />

generale e di sensibilità (e rispet-


Sport<br />

Una panoramica della nuova piscina coperta di Costabella, che ha ospitato con successo la dodicesima edizione<br />

dei campionati continentali di nuoto in vasca corta. In primo piano Valko, la mascotte degli Europei<br />

to) nei confronti degli italiani che qui<br />

continuano a vivere e che si aspettano<br />

di venir riconosciuti e ricordati non<br />

soltanto nei momenti di crisi o confronti<br />

politici, quando Croazia e Italia<br />

si confrontano e si rinfacciano vicendevolmente<br />

i torti subiti nei momenti<br />

più bui della storia, foibe o fascismo<br />

che siano...<br />

I pro e i contro<br />

dei nuovi costumi<br />

Ma torniamo al mondo del nuoto,<br />

che si interroga sulle prestazioni fatte<br />

registrare a Fiume: troppi i record battuti,<br />

soprattutto in una competizione<br />

post olimpica, dove la maggioranza<br />

degli atleti partecipanti non era preparata<br />

al meglio, essendo questo un<br />

appuntamento di passaggio verso la<br />

nuova stagione. Sul tema si sono soffermati<br />

molti esperti e una parte della<br />

stampa specializzata, rilevando che<br />

ci sono state anche riunioni tra tecnici,<br />

ed il tema dominante - su cui tutti<br />

hanno convenuto - è stata la tecnologia.<br />

Ovvero, i costumi con i loro tessuti.<br />

I nuovi materiali, usati in vasca<br />

piccola (25 metri) dove le virate sono<br />

più numerose (così come la nuotata<br />

subacquea) hanno fatto sì che i tempi<br />

cronometrici migliorassero più che<br />

sensibilmente. Urge dunque un intervento<br />

della federazione mondiale per<br />

la ridefi nizione delle regole, ed una<br />

decisione FINA è richiesta ormai da<br />

tutti, America e Australia da una parte,<br />

ed Europa dall’altra. A febbraio è<br />

in programma un meeting FINA: solo<br />

allora sapremo che strada prenderà il<br />

mondo del nuoto, è stato rilevato.<br />

Molte valutazioni inducono a rifl<br />

essioni profonde su come e quanto è<br />

cambiato il nuoto e il suo mondo negli<br />

ultimi vent’anni, con un paragone di<br />

risultati che affi anchi lo sport per eccellenza<br />

della piscina alle altre discipline<br />

sportive individuali. Non serve<br />

andare nemmeno troppo indietro con<br />

la mente, fi no ai primi anni novanta,<br />

epoca ancora “preistorica” dei normocostumi<br />

con cui lo zar delle piscine<br />

Aleksandr Popov nello stile libero<br />

dominava Olimpiadi e Mondiali con<br />

tempi eccezionali certamente, ma ancora<br />

a dimensione umana. Dallo slippino<br />

e dal suo mondo ormai antico,<br />

siamo passati ai costumoni integrali<br />

di prima generazione, per poi arriva-<br />

re rapidamente alle esasperazioni tecnologiche<br />

legate al nuovo genere di<br />

costumi estremamente sofi sticati dal<br />

punto di vista della resa in acqua. In<br />

questo passaggio storico, che ovviamente<br />

ha cambiato la percezione che<br />

abbiamo sempre avuto del nuoto e del<br />

nuotatore, tutto si è stravolto. Senza<br />

voler entrare nel merito tecnico, oggi<br />

tutto un modo di intendere la vecchia<br />

programmazione con cui si cercava il<br />

top del rendimento in un determinato<br />

periodo dell’anno che combaciava<br />

con gli appuntamenti più importanti<br />

si è ribaltato. Inutile negarlo, inutile<br />

nascondersi che adesso si va veloci<br />

sempre e comunque, quasi che il top<br />

si possa raggiungere in breve tempo<br />

a comando: non è per tutti così, ma<br />

l’élite mondiale sembra oramai uniformata<br />

su questa strada. Cosa è cambiato<br />

rispetto a vent’anni fa? Una risposta<br />

può essere certamente ricercata<br />

nei costumoni delle meraviglie che<br />

sicuramente variano di molto l’assetto<br />

in acqua, ragion per cui il nuoto è<br />

sempre più fi sico e muscolato. Il costumone-industrialone<br />

ha permesso<br />

di raggiungere vette inimmaginabili<br />

di record già all’Olimpiade di Pechi-<br />

<strong>Panorama</strong> 39


40 <strong>Panorama</strong><br />

Sport<br />

no, dove Phelps ha frantumato la storia<br />

di Spitz e di un limite che pareva<br />

irraggiungibile dei sette ori. Come i<br />

suoi record a raffi ca, che oramai non<br />

è più il solo a stabilire in una successione<br />

degna della catena di montaggio<br />

legata alla polverizzazione del<br />

cronometro: nel solo anno olimpico<br />

2008 sono caduti oltre 100 record del<br />

mondo in piscina, 54 dei quali in vasca<br />

lunga.<br />

Di questo passo entreremo sempre<br />

più nella zona extraterrestre del mondo<br />

del nuoto già raggiunta da Phelps,<br />

con propositi di nuotate in lunga sotto<br />

i 47” nei 100 stile, come ha ribadito<br />

il campione olimpico Alain Bernard<br />

in un tira e molla sui record con<br />

il collega australiano Sullivan. Il problema<br />

che questa escalation di limiti<br />

frantumati si concentra in un lasso di<br />

tempo mostruoso. Un tempo ci volevano<br />

anni per limare un primato, ora<br />

si impiegano giorni o mesi. Dove ci<br />

fermeremo, se ci fermeremo, e quale<br />

sarà il nuoto del prossimo imminente<br />

futuro? Perché troppi record alla<br />

fi ne, come dire, danno assuefazione<br />

a un pubblico che magari gradirebbe<br />

un nuoto più umano, fatto meno<br />

di muscoli esagerati e tutine sempre<br />

più spaziali.<br />

La Federazione mondiale nuoto<br />

convocherà il 20 febbraio i fabbricanti<br />

dei nuovi costumi, soprattutto<br />

l’utilizzo del poliuretano, novità introdotta<br />

lo scorso febbraio, che sa-<br />

rebbero alla base dei 55 primati battuti<br />

in vasca lunga e 47 sui 25 metri<br />

nel corso del 2008. ‘’Vorremmo arrivare<br />

a un accordo - spiega il presidente<br />

della FINA, Marculescu -<br />

perché lo sport resti più importante<br />

dell’attrezzatura. Finora sono 21 i<br />

fabbricanti ammessi a fornire i nuovi<br />

costumi agli atleti. In occasione<br />

della Conferenza mondiale per allenatori<br />

di nuoto in programma a Singapore<br />

il 15 e 16 gennaio 2009, organizzata<br />

dalla FINA e dalla WSCA<br />

la World Swimming Coaches Association,<br />

si discuterà anche di costumi<br />

di nuova generazione e verrà valutata<br />

la proposta avanzata dai tecnici americani<br />

che prevede in estrema sintesi<br />

tre concetti: limitare e defi nire le<br />

zone del corpo coperte, vietare l’uso<br />

dell’utilizzo del doppio costumone,<br />

12 mesi prima delle Olimpiadi omologare<br />

i costumi e renderli accessibili<br />

a tutti. Inoltre, si registra qualche malumore<br />

e disappunto in merito agli<br />

atleti che possono usufruire dei costumi<br />

realizzati su misura perché si<br />

legge che questi sfuggano eventuali<br />

controlli sul materiale e si presume<br />

che la questione terrà banco ancora<br />

per molto tempo. Alla conferenza di<br />

Singapore parteciperanno come relatori,<br />

per quanto riguarda la parte tecnica<br />

del convegno, Bob Bowman (allenatore<br />

di Michael Phelps), Michael<br />

Bohl (Stephanie Rice) e Bill Furniss<br />

(Rebecca Adlington).˝●<br />

I tanto discussi costumi della nuova generazione<br />

Le stelle Levea<br />

Q uelli di Fiume sono stati uffi cialmente<br />

i dodicesimi campionati<br />

Europei di nuoto in vasca corta, anche<br />

se è ormai dal 1991 che la LEN<br />

organizza questa competizione, che<br />

però nelle prime quattro edizioni si<br />

era svolta in due sole giornate, con un<br />

programma “compresso” e come tale<br />

non omologabile. A Fiume c’è stato<br />

anche il record di Paesi partecipanti,<br />

40 dei 51 membri della LEN, oltre<br />

la metà dei quali (21) hanno conquistato<br />

medaglie. “Questo è un segnale<br />

importante - ha ribadito il presidente<br />

Kruchten - e la conferma che il nuoto<br />

ha raggiunto una confortante diffusione<br />

anche in Europa, che si lavora bene<br />

e che si tiene il passo con i migliori<br />

del mondo”.<br />

La Russia ha chiuso in testa al medagliere<br />

con 8 ori, 2 argenti e 4 bronzi,<br />

davanti a Francia (7-9-4), Italia<br />

(5-5-8), Olanda (5-2-2), Spagna (2-<br />

3-2), Croazia (2-0-2), Slovenia (2-0-<br />

1), Germania (1-3-2), Danimarca (1-<br />

3-2), Austria e Ucraina (1-2-1).<br />

Nella classifi ca a punti per Nazioni,<br />

scintillante successo dell’Italia che<br />

si è imposta con 657,5 punti (354 uomini,<br />

303.5 donne), davanti a Russia<br />

569 (364-205), Francia 556 (252-<br />

304), Olanda 420 (140-280), Gran<br />

Bretagna 338 (177-161), Germania<br />

279 (160-119). Solo in due precedenti<br />

edizioni della manifestazione (l’ultima<br />

a Trieste 2005) l’Italia si era fregiata<br />

del primo posto nella graduatoria<br />

a punti per Nazioni.<br />

Sul piano individuale, le star della<br />

competizione sono stati l’astro nascente,<br />

il francese Amaury Leveaux<br />

(23 anni appena compiuti ) con quattro<br />

successi e altrettanti primati mondiali<br />

(50/100 m s.l., 50 m delfi no, 4x50<br />

m s.l.), e l’olandese Marleen Veldhuis<br />

(50/100 m s.l.e le due staffette), pure<br />

con un poker d’assi. La veterana (29<br />

anni) è molto forte in vasca corta,<br />

come da tradizione olandese, ma pur<br />

avendo vinto molte medaglie mondiali<br />

ed europee, nel suo palmares manca<br />

ancora una medaglia d’oro in una<br />

competizione in vasca lunga, anche se<br />

è detentrice del record del mondo dei<br />

50 s.l. (24.09).


Sport<br />

ux, Veldhuis, Jovanović, Rosolino, Mankoč<br />

Il fondo premi della LEN ( 35.000<br />

euro) in campo maschile è stato così<br />

ripartito: Amaury Leveaux (Francia)<br />

10.000 euro, Stanislav Donets (Russia),<br />

Rafael Muñoz (Spagna), Milorad<br />

Čavić (Serbia) e Frederick Bousquet<br />

(Francia) 1.500 euro ciascuno. Tra le<br />

donne, Sanja Jovanović (Croazia) ha<br />

incassato 5.000 euro, Federica Pellegrini<br />

(Italia) e Coralie Balmy (Francia)<br />

3.000, Mireia Belmonte (Spagna)<br />

2.000, Alessia Filippi (Italia) e Hinkelien<br />

Schreuder (Olanda) 1.500 euro<br />

ciascuna. Altri 1500 euro sono andati<br />

a Vitalyj Romanovich (Russia, argento<br />

sui 1,500 m s.l.) e Patrizia Humplik<br />

(Svizzera, bronzo sui 200 m dorso) ,<br />

migliori debuttanti.<br />

Ricorderemo che la ragusea ventiduenne<br />

Sanja Jovanović era stata<br />

campionessa del mondo 2008 a Manchester<br />

nei 50 dorso (con record del<br />

mondo) e bronzo nei 100 dorso, sempre<br />

in vasca corta, bronzo nei 50 dorso<br />

agli Europei 2008 di Eindhoven<br />

poi ancora in vasca corta nel 2007 a<br />

Debrecen oro nei 50 dorso e argento<br />

nei 100.<br />

Tra i protagonisti degli Europei di<br />

Fiume, spiccano i nomi del trentenne<br />

napoletano Massimiliano Rosolino,<br />

che con il bronzo dei 200 s.l. e l’argento<br />

sulla doppia distanza, ha raggiunto<br />

quota 60 medaglie in competizioni<br />

internazionali. <strong>Prima</strong>to, questo,<br />

Le star dell’Europeo: Amaury Leveaux e, sotto, Marleen Veldhuis<br />

di longevità agonistica e di costanza<br />

di rendimento ad alti livelli: nessun<br />

nuotatore di ogni epoca aveva mai ottenuto<br />

un così alto numero di trofei.<br />

La veneziana appena ventenne<br />

Alessandra Pellegrini, detentrice del<br />

record del mondo dei 200 e 400 s.l.,<br />

a Costabella nei 200 metri stile libero<br />

ha conquistato l’oro stabilendo il<br />

nuovo record mondiale (1.51.85). La<br />

Pellegrini è l’unica nuotatrice italiana,<br />

ed una delle poche europee, ad aver<br />

infranto il record del mondo in più<br />

di una specialità ed è stata la prima<br />

italiana ad aver vinto una medaglia<br />

d’oro nel nuoto alle Olimpiadi, nel<br />

2008 a Pechino (nei 200 m stile libero).<br />

Inoltre, è autrice, insieme a Federico<br />

Taddia, del libro “Mamma, posso<br />

farmi il piercing?”, quel piercing con<br />

la sbarretta d’argento e le due sferette<br />

che porta nientemeno che sul capezzolo<br />

sinistro. Se lo era fatta fare dopo<br />

il record del mondo stabilito ai mondiali<br />

di Melbourne del 2007 nella semifi<br />

nale dei 200 s.l. con il tempo di<br />

1.56.47, battuto però meno di 24 ore<br />

dopo dalla rivale francese Laure Manaudou<br />

nella fi nale, che vedrà la veneziana<br />

fi nire terza. Il 13 agosto 2008<br />

alle Olimpiadi di Pechino la Pellegrini<br />

vinceva i 200 s.l. con il tempo di<br />

1.’54.82, riprendendosi così il primato<br />

mondiale. Oltre al piercing, Alessan-<br />

dra ha anche 5 tatuaggi, uno dei quali,<br />

fatto nel 2006, rappresenta l’Araba<br />

Fenice. È fi danzata con il collega<br />

Luca Marin, precedentemente partner<br />

dell’altra campionessa francese Laure<br />

Manaudou., ed ha posato in topless<br />

e pose sexy per il numero di giugno<br />

2008 di Fox Uomo.<br />

Infi ne c’è il trentenne lubianese<br />

Peter Mankoč, protagonista dei massimi<br />

eventi in vasca corta, a Fiume<br />

ha ottenuto un primato diffi cilmente<br />

eguagliabile in futuro.Nei 100 misti<br />

ha conquistato il titolo europeo<br />

per la nona volta consecutiva (2000-<br />

2008). Questa incredibile striscia vincente,<br />

per tre volte lo ha visto ripetere<br />

lo stesso tempo (53.05) ed in un’occasione<br />

(2003) ha dovuto condividere<br />

il titolo ex-aequo con Jani Sievinen.<br />

Inutile sottolineare che l’oro di Fiume<br />

gli è valso anche il primato europeo<br />

(51.97). “Non intendo ancora fermarmi<br />

- ha ribadito con fermezza dopo<br />

l’Europeo - perché voglio raggiungere<br />

il numero tondo di corone europee,<br />

dieci!”.<br />

La Slovenia a Fiume ha conquistato<br />

anche un altro oro, con il sorprendente<br />

capodistriano venticinquenne<br />

Matjaž Markič, primo nei 50<br />

rana, disciplina che ha visto sul podio<br />

anche il suo connazionale Emil<br />

Tahirovič.˝●<br />

<strong>Panorama</strong> 41


<strong>Panorama</strong> n. 1<br />

IN PRIMO PIANO: Governo, ci siamo anzi ci risiamo<br />

Prime battute formali a segnare l’inizio della nuova legislatura<br />

- Qualche sacrifi cio in cambio di alcune garanzie Signifi<br />

cativo il peso delle minoranze nazionali, italiana compresa,<br />

nelle trattative per il nuovo Governo croato - Estro e talento,<br />

simpatia e coraggio Ultimo applauso per Galliano Pahor,<br />

l’attore dello Zajc scomparso prematuramente - ATTUALI-<br />

TÀ: Presidenza slovena UE, Napolitano primo ospite importante<br />

Il Paese intende lasciare la propria impronta, in particolare<br />

nella gestione dell’ultima grande crisi post-jugoslava,<br />

quella del Kosovo - PERSONAGGI: La mia è una fortunata<br />

duplicità Silvio Ferrari, affermato scrittore e traduttore<br />

delle lettere croate in italiano - TEATRO: Una fi nestrella per<br />

salvare il nostro modo di essere Il Signor Bonaventura, DI,<br />

esperienze di palcoscenico e di vita: ne parliamo con il regista<br />

triestino Giorgio Amodeo - SOCIETÀ: ”Nella squadra<br />

dei demolitori ho lavorato anch’io” Rifl essioni indotte dal<br />

susseguirsi di riti e cerimonie per l’abbattimento del confi ne<br />

alle spalle di Trieste - CINEMA E DINTORNI: ”Leoni per<br />

agnelli” a far ordine nel “Paranoid Park” Gus Van Sant e<br />

Robert Redford con due pellicole che toccano i nervi scoperti<br />

della società americana - ARTE: L’attrattiva delle “coppe<br />

da cui sgorga la vita” Il seno femminile è stato fi n dalla preistoria<br />

oggetto di un particolare interesse artistico - MUSICA:<br />

”Azzurro” batte “Volare”, “‘O sole mio” solo quarto Le<br />

canzoni italiane più cantate nel mondo in base ad un sondaggio<br />

on line realizzato dalla Società “Dante Alighieri”- Händel<br />

in Italia, favori e lodi Viaggio “storico” nella riproduzione<br />

dei suoni - ITALIANI NEL MONDO: L’anno delle “riforme<br />

di sistema” Gli auguri del vice ministro agli Esteri per i<br />

connazionali nel mondo - MADE IN ITALY: ICE: un 2007<br />

di importanti risultati Frutto del dinamismo dell’imprenditoria<br />

italiana su tutti i mercati esteri - REPORTAGE: Uno sperone<br />

di sabbia nel mare Sansego, un piccolo miracolo della<br />

natura nell’arcipelago dei Lussini - SCUOLE: Quella sorprendente<br />

mattinata d’autunno I temi degli alunni dei nostri<br />

istituti medi elaborati alle gare di lingua italiana - SPORT:<br />

Tra bilanci e sogni di gloria Vincenti e perdenti dell’anno<br />

passato, i protagonisti più attesi del 2008 - Classe e armonia<br />

per un salto nell’oro ma il 2,10 non è un’ossessione... Atletica<br />

leggera, calcio, pallanuoto, nuoto, alpinismo hanno tenuto<br />

alta la bandiera croata nel corso del 2007: su tutti campeggia<br />

il nome della spalatina Blanka Vlašić - Un anno di calcio<br />

europeo dalla a alla zeta - ANIMALIA: Il Leone, re degli<br />

animali, simbolo del sole e dell’oro - MULTIMEDIA: I<br />

fl op informatici del 2007 - IL CANTO DEL DISINCANTO:<br />

Sessantotto e Settantasette, un amaro amarcord.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 2<br />

IN PRIMO PIANO: Prezzi e infl azione, che carnevale<br />

Una serie di misure parziali e controverse sta dando i suoi nefasti<br />

frutti - ATTUALITÀ: Squilibri globali e crisi economica<br />

L’impennata dei prezzi e l’aumento del tasso infl atorio preoccupano<br />

la Croazia - Napolitano: l’Italia vi ringrazia Nel corso<br />

della visita a Lubiana il Presidente italiano ha incontrato la<br />

CNI - RICORRENZE: Latte nero mattino, pomeriggio, sera<br />

Giorno della Memoria: ricordare e rifl ettere per prevenire razzismo<br />

e crudeltà - Volti, voci e gesti di una forte tensione creativa<br />

Il Teatro e la CNI ricordano con dolore la fi gura della<br />

grande attrice Gianna Depoli, spentasi all’età di 83 anni<br />

- ANNIVERSARI: La morale non fornisce ricette semmai<br />

pone domande Simone de Beauvoir, a cent’anni dalla nasci-<br />

48 <strong>Panorama</strong><br />

Il sommario 2008<br />

ta scandalizza ancora - SOCIETÀ: Claudia Cardinale, sono<br />

passati quarant’anni A Trieste caldo incontro con una delle<br />

più signifi cative interpreti della cinematografi a italiana - In arrivo<br />

pure i ladri d’importazione Le Questure dalmate denunciano<br />

il problema e si organizzano - MADE IN ITALY: Un occhio<br />

attento verso i Balcani Ancona sarà in permanenza sede<br />

dell’Iniziativa Adriatico Ionica - CINEMA E DINTORNI: Sessualità,<br />

ovvero la prova dell’amore per l’altro Una conferma<br />

ed una sorpresa: “Lussuria”, diretta da Ang Lee, e “Irina Palm”,<br />

fi rmata da Sam Garbarski - ARTE: Una giuria incompetente<br />

e faziosa... Muggia: mostra antologica dedicata al versatile<br />

e polemico Giuseppe Negrisin - TEATRO: ”Con Dramma<br />

Italiano fi nalmente mi sono messo alla prova” La carriera,<br />

la crescita artistica, le passioni di Mirko Soldano, l’attore emiliano<br />

vincitore del Premio Brumini 2007 allo Zajc di Fiume -<br />

DALL’ARCHIVIO DI GIANFRANCO ABRAMI: Le immagini<br />

dell’Istria nel cuore - LIBRI: In ginocchio! non alzare la<br />

testa! “La memoria di Goli Otok - Isola Calva” di Luciano Giuricin<br />

- ITALIANI NEL MONDO: Referendum abrogativo su<br />

tre quesiti Il voto dovrà avvenire tra il 15 aprile e il 15 giugno<br />

prossimi - MUSICA: ”Nel blu dipinto di blu” cinquant’anni<br />

di successi in Italia e nel mondo Composta nel 1958 da Modugno<br />

e Migliacci, cantata dallo stesso Mimmo e Johnny Dorelli,<br />

vinse il Festival di Sanremo e si classifi cò terza all’Eurofestival<br />

- SPORT: Slovenia 2008, molti auspici per Pechino<br />

Quattro campioni del mondo, alcuni insperati ritorni e conferme<br />

ad altissimo livello, ma anche due casi di doping - Natale<br />

con i tuoi, S. Stefano con Duilio Loi Il grande pugile triestino,<br />

negli anni ‘50 e ‘60 era stato popolare quanto il Milan di Gre-<br />

No-Li e Fausto Coppi - Brazileirao, dramma Corinthians La<br />

gloriosa squadra, 97 anni di vita, retrocessa per la prima volta<br />

in Serie B - ANIMALIA: La tartaruga: simbolo più antico<br />

della terra - MULTIMEDIA: Upgrade fai da te - IL CANTO<br />

DEL DISINCANTO: Ricordare per avanzare insieme.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 3<br />

IN PRIMO PIANO: Ricordo condiviso? No, dimezzato<br />

La ricorrenza ha riproposto l’ennesimo sconfortante scenario<br />

- Sottile linea tra memoria e oblio Echi, rifl essioni e considerazioni<br />

dopo la Giornata del Ricordo 2008 - ATTUALITÀ:<br />

Le catastrofi non conoscono confi ni Incendio “Und Adriyatik”:<br />

brutto scivolone degli organi competenti - PERSO-<br />

NAGGI: Da bambino a Bari sentivo dire hiljada, heftino...<br />

Lingua e letteratura italiana a Banja Luka: il dipartimento è<br />

diretto dal prof. Danilo Capasso - SOCIETÀ: Emigrazione:<br />

silenziosa rivolta contro i soprusi Italia ieri e oggi, ovvero<br />

le conseguenze della perseverante tracotanza di chi detiene il<br />

potere - CINEMA E DINTORNI: Il ‘68 è stato un fallimento<br />

senza proseliti? Scarse le conoscenze del quadro reale entro<br />

cui si mosse in quell’epoca la società italiana - MOSTRE:<br />

Macchie che da lontano appaiono perfette... Alle Gallerie<br />

dell’Accademia di Venezia “L’ultimo Tiziano e la sensualità<br />

della pittura” - ARCHITETTURA: Edilizia, responsabilità<br />

da condividere con urbanisti, politici e autorità Alla<br />

Mostra annuale della Società degli Architetti dell’Istria (DAI-<br />

SAI) - MADE IN ITALY: Per gli amanti delle piante “Ortogiardino”<br />

in programma a Pordenone Fiera dall’1 al 9 marzo<br />

- ITALIANI NEL MONDO: Anticipazione degli assegni<br />

di solidarietà A detta del viceministro Danieli si tratta di un<br />

contributo per gli indigenti ultrasessantacinquenni - REPOR-<br />

TAGE: Villas Aurea: la zona dell’ottimo vino A Kutjevo e<br />

dintorni benché nella Slavonia centrale i vigneti si trovino in<br />

collina - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”Zugando e<br />

favelando” di Lidia Delton - LIBRI: Dalle diversità nascono


splendide pagine di vita Letteratura CNI: uscito dalle stampe<br />

“Il monopattino e la bambola di pezza” di Isabella Flego -<br />

PUBBLICAZIONI: Le città, sede d’incontri e scontri Tema<br />

di centro del più recente numero de “La battana” - MUSICA:<br />

Un gradito ritorno: Led Zeppelin, colossi del rock La popolarissima<br />

band britannica, nata nel 1968 e scioltasi nel 1980<br />

- Händel, mestiere e fantasia Viaggio”storico” nella riproduzione<br />

dei suoni - SPORT: Tennis, piccoli belgradesi crescono<br />

Novak Đoković, Ana Ivanović e Jelena Janković ai vertici<br />

mondiali - Sudafrica, la fratellanza del rugby Dopo il capitano,<br />

gli Springboks hanno anche il primo allenatore di colore<br />

- ANIMALIA: La colomba: simbolo della Grande Madre<br />

- .MULTIMEDIA: Upgrade fai da te (2) - IL CANTO DEL<br />

DISINCANTO: Basaglia contro Pluto, Mete e Apedia.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 4<br />

IN PRIMO PIANO: La fabbrica dei falsi invalidi Sconvolgenti<br />

i primi dati di cui sono venuti in possesso gli inquirenti<br />

- ATTUALITÀ: Grande uomo della transizione soft La<br />

scomparsa di Janez Drnovšek, politico sloveno atipico, realista,<br />

equilibrato - DOSSIER 2008 KOSOVO INDIPENDEN-<br />

TE: Indipendenza, schiacciante il peso dei vincoli Il politologo<br />

Emilio Cocco analizza la vicenda Kosovo e le sue ripercussioni<br />

sui futuri equilibri regionali ed europei - INTERVISTE:<br />

Due volti di un’unica sconvolgente tragedia A colloquio con<br />

Milan Rakovac di cui il Dramma Italiano mette in scena “’Riva<br />

i druzi” - CINEMA E DINTORNI: Caos Calmo, troppo marcata<br />

la rinuncia al vissuto Proiezioni, valutazioni dei giurati<br />

e premi: dalla rassegna triestina di gennaio al Festival di Berlino<br />

- MOSTRE: Le nostalgie e lontane memorie di Marc<br />

Chagall Esposizione di punta fra le quattro che in questi giorni<br />

si possono visitare a Zagabria - PERSONAGGI: Antartico,<br />

il regno della bellezza assoluta Andar per monti, ghiacci, deserti,<br />

grotte, superfi ci e fondali marini con l’alpinista e documentarista<br />

spalatino Stipe Božić - ITALIANI NEL MONDO:<br />

Votate per non essere più cittadini di serie B Messaggio di<br />

Mirko Tremaglia agli italiani che vivono all’estero - MADE IN<br />

ITALY: Un vero e proprio festival del mare Dall’8 al 16 marzo<br />

la settima edizione del Salone nautico di Venezia - REPOR-<br />

TAGE: Alta Badia il paradiso degli sciatori Oltre 1200 chilometri<br />

di piste sparse sulle Dolomiti per gli amanti degli sport<br />

invernali - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”<strong>Panorama</strong><br />

ristretto” di Ester Barlessi - .LIBRI: Nessuno capiva che era<br />

la fi ne “Nato a Fiume - Memorie di un ottuagenario” di Francesco<br />

Gottardi - Santarcangeli? Risparmiati i soldi del libro<br />

Raccolte in volume da Bruno Rombi le lettere scritte da Enrico<br />

Morovich all’amica Carmen Saulig - MUSICA: Amy Winehouse,<br />

regina turbolenta e maledetta Cinque Grammy alla<br />

ventiquattrenne cantante retro-soul inglese, voce potente quanto<br />

la sua passione per la droga - Primi dialoghi fra coro e solisti<br />

Viaggio”storico” nella riproduzione dei suoni - SPORT:<br />

Dollari, football e show tutto in un colpo solo Il Super Bowl<br />

negli USA è il più importante evento dell’anno - L’amaro addio<br />

di Maurice Greene Iridato e olimpico, lo statunitense è<br />

stato anche primatista mondiale dei 100 m - .I Faraoni ancora<br />

sul trono d’Africa La nazionale di calcio dell’Egitto ha bissato<br />

il successo ottenuto due anni fa - ANIMALIA: Il falco solare<br />

trionfa sul male - MULTIMEDIA: Upgrade fai da te (3)<br />

- IL CANTO DEL DISINCANTO: ZERP, esercitazione alla<br />

vita europea.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 5<br />

IN PRIMO PIANO: ZERP, ovvero a pesci in faccia Opinione<br />

pubblica umiliata e offesa alla TV sulla spinosa questio-<br />

Il sommario 2008<br />

ne - ETNIA: Diritto acquisito salvato in extremis Lubiana:<br />

la legge sulla toponomastica nei territori misti infuoca il Parlamento<br />

- ATTUALITÀ: Croazia, indietro tutta: ZERP rinviata<br />

La zona non verrà applicata sino all’ingresso del Paese<br />

nell’Unione Europea - Solo una questione di politica interna?<br />

Il dramma dei cancellati in Slovenia non è stato ancora risolto<br />

- SOCIETÀ: Sotto l’altare la pietra del Trentino Visita<br />

alla piccola comunità che vive da quasi un secolo e mezzo a<br />

Štivor - Splendida la natura è l’uomo che latita Chiaroscuri<br />

di un breve viaggio nei mesi invernali sulla costa e sulle isole<br />

dell’Adriatico - Così noi dell’ex Jugoslavia ci siamo arresi a<br />

Trieste Amarcord di due mondi geografi camente molto vicini<br />

e ideologicamente tanto distanti - CINEMA E DINTORNI:<br />

Dai Coen alla Christie qualche statuetta sbilenca Poco intense<br />

le luci e molto più estese e spesse le ombre nell’attribuzione<br />

dei Premi Oscar - ARTE: Quel Caravaggio è da tempo<br />

una vera persecuzione Dalla Roma di oggi alla Jugoslavia<br />

di ieri, gli echi di un rapporto del tutto personale - MUSICA:<br />

Sanremo 2008, un autentico “Colpo di fulmine” Le solite<br />

polemiche come contorno del Festival della Canzone Italiana,<br />

vinto da un doppio misto italo-argentino - Fu voce cara<br />

non solo ai melomani Addio a Giuseppe Di Stefano, grande<br />

erede della tradizione lirica italiana - MADE IN ITALY: La<br />

più grande rassegna dei vini Salone internazionale dal 3 al<br />

7 aprile prossimi a Verona fi ere - ITALIANI NEL MONDO:<br />

Sanatoria degli indebiti nei confronti dell’INPS Lo chiede<br />

l’ENAS-UGL Germania ma anche tutti gli altri al prossimo<br />

Governo - REPORTAGE: La tradizione cucita sulle bambole<br />

La passione per i costumi popolari di Petrica Podda di<br />

Lussinpiccolo - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”<strong>Panorama</strong><br />

ristretto” (2) di Ester Barlessi - SPORT: Calciofollia,<br />

quando la violenza va in campo Il brasiliano con passaporto<br />

croato dell’Arsenal, Eduardo da Silva, ultima vittima del gioco<br />

sempre più cattivo - ANIMALIA: Il pavone è il simbolo<br />

del sole che sorge MULTIMEDIA: Upgrade fai da te (4) -<br />

IL CANTO DEL DISINCANTO: ’Riva i druzi, adio Pola.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 6<br />

IN PRIMO PIANO: Nulla di nuovo sul confi ne occidentale<br />

La decisione slovena di accettare ai valichi solo le nuove<br />

carte d’identità - ATTUALITÀ: Niente più pedaggi arriva<br />

la vignetta Carte d’identità e bollini, tante novità per chi<br />

si reca in Slovenia - E ad aprile due nuovi capitoli Entro<br />

il 2009 la Croazia spera di chiudere i negoziati di adesione<br />

all’UE - Riforme e corruzione i due grandi nodi da risolvere<br />

Trieste: convegno per discutere l’ingresso della Croazia<br />

nell’UE - SOCIETÀ: Amianto nel Monfalconese: due morti<br />

al mese Gli indici superano di alcune volte i parametri accettati<br />

a livello medico internazionale - Oggetti che esprimono<br />

una storia millenaria Reperti storici: la passione del<br />

neresinotto Ivo Rušin - TEATRO: Il cognome Brumini non<br />

è un peso ma una ricchezza Il musical “Nunsense” sta riscuotendo<br />

grandi consensi a Fiume: tra le protagoniste anche<br />

la giovane attrice del DI - Il mestiere dell’attore? Passione e<br />

magia Leonora Surian, fi glia d’arte, è stata una delle brillanti<br />

protagoniste di “Nunsense” - ARTE: Su quei cartelloni è impressa<br />

la nostra gioventù Al Civico di Fiume la prima mostra<br />

museale delle “presentazioni cinematografi che” di Willy<br />

Stipanov - “Mi piacerebbe che uscissero dalla mostra piangendo...”<br />

Ettore Sottsass non ha potuto vedere l’esposizione<br />

con cui Trieste gli ha reso omaggio - CINEMA E DINTOR-<br />

NI: Squallida e triste storia non solo americana In “Onora<br />

il padre e la madre” tragedie e delitti di famiglia raccontati dal<br />

maestro Lumet - REPORTAGE: Portiamo la primavera in<br />

<strong>Panorama</strong> 49


50 <strong>Panorama</strong><br />

Il sommario 2008<br />

casa Grande successo della quarta edizione di “Pollice verde”<br />

alla Fiera dei fi ori a Gorizia - LETTURE ISTRIA NOBILIS-<br />

SIMA: ”Il punto di ritorno” di Marco Apollonio - ITALIA-<br />

NI NEL MONDO: Italiani all’estero non così interessati al<br />

voto Bassi i dati dell’affl uenza alle urne di Germania, Francia<br />

e Spagna - MADE IN ITALY: È ancora conveniente investire<br />

in cina ed Est Europa Secondo una graduatoria elaborata<br />

da Assocamerestero su dati provenienti da 48 Paesi - MU-<br />

SICA: Dario Marianelli sulla scia di Piovani e Morricone<br />

Pisano 45.enne trapiantato a Londra, è stato il terzo italiano<br />

a vincere l’Oscar per la migliore colonna sonora - Alleluja,<br />

nuovo, travolgente incanto Viaggio “storico” nella riproduzione<br />

dei suoni - SPORT: Pechino, nuove ombre sui Giochi<br />

Terrorismo e diritti umani: scenario problematico a cinque<br />

mesi dalle Olimpiadi - Bode Miller, genio sregolatezza e<br />

lingua lunga Doppietta americana nella Coppa del Mondo di<br />

sci alpino: non succedeva da venticinque anni - ANIMALIA:<br />

Il cervo è il simbolo della guida verso la luce - MULTIME-<br />

DIA: Upgrade fai da te (5) - IL CANTO DEL DISINCAN-<br />

TO: Cronache (politiche) dall’altro mondo.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 7<br />

IN PRIMO PIANO: Battaglione italiano perché quel<br />

veto? Il contrasto sul “Budicin” fa riemergere dimenticati corsi<br />

sotterranei - ETNIA: L’Antologia della nostra creatività<br />

Istria Nobilissima: presentato il volume della 39.esima edizione<br />

- Il contributo della CNI alla crescita del territorio<br />

L’ambasciatore italiano Alessandro Pignatti Morano di Custoza<br />

in visita a Fiume, Pola e Rovigno - Attività minoritaria:<br />

apprezzamento di Baluh Aumentano i fi nanziamenti erogati<br />

dal Governo sloveno - ATTUALITÀ: Bush garantisce: nessuno<br />

vi toglierà la libertà Al Summit di Bucarest la Croazia<br />

invitata ad aderire alla NATO - Rehn: i negoziati avanzano,<br />

ottobre tappa cruciale Il Ministro degli Esteri croato in visita<br />

a Bruxelles - DOSSIER DEPRESSIONE: Sono indifferente<br />

a tutto, non ho nessuna voglia di vivere La patologia<br />

può avere un effetto altamente distruttivo della vita psichica<br />

del soggetto che ne è affetto - SOCIETÀ: Istria: i giusti valori<br />

hanno troppo poco seguito Rifl essioni indotte dal convegno<br />

su un tema oggi passato in sott’ordine senza alcuna giustifi<br />

cazione - TEATRO: Umago, la “Settimana” coglie subito<br />

nel segno Alla prima edizione della manifestazione premi<br />

della giuria alla Đorđević e “Musineri”, quello del pubblico<br />

a Sokolović - CINEMA E DINTORNI: Ricominciare, magari<br />

con un pizzico di fi losofi a “Tutta la vita davanti”, di Paolo<br />

Virzì, una delle più valide pellicole della stagione - MO-<br />

STRE. Barbara l’arte, ma espressione di un’alta civiltà A<br />

Palazzo Grassi in visione 1700 oggetti nati tra le campagne<br />

di Cesare e il secondo millennio - ITALIANI NEL MONDO:<br />

Certifi cazioni e anagrafi online Entro il 2009 per tutti i cittadini<br />

che risiedano in Paesi terzi - REPORTAGE: Castelvenere,<br />

la culla dell’asparago selvatico Per l’undicesimo anno<br />

di fi la il Buiese ha organizzato con successo la “Sparisada” -<br />

LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”Era peggio delle torture”(1)<br />

di Gino Sirola - PUBBLICAZIONI: I convegni e<br />

la nostra letteratura “La battana” n. 165: occhio sempre attento<br />

alla creatività CNI - LIBRI: “Se xe complicado, i me lo<br />

plozca sempre a mi” “Come parlavamo” di Francesco Gottardi:<br />

le parole straniere che sono entrate nel dialetto fi umano<br />

- MADE IN ITALY: Progetto transnazionale Presentato il<br />

nuovo programma di cooperazione nel Mediterraneo - MU-<br />

SICA: Pirateria, ultimo freno allo sviluppo del digitale Il<br />

mercato si apre a nuovi modelli di business: autentico boom<br />

su cellulari e web, vendita in aumento del 40 p.c. .- Sonata,<br />

tra barocco e classicismo Viaggio “storico” nella riproduzione<br />

dei suoni - SPORT: L’insostenibile leggerezza del morire<br />

sui campi di calcio Nuovi interrogativi su prevenzione e misure<br />

di sicurezza dopo il decesso del 25.enne giocatore dello<br />

Zadar, Hrvoje Ćustić - Matošić e Mitić, addio a due grandi<br />

- ANIMALIA: Il candido cigno, unione di luce ed ombra<br />

- MULTIMEDIA: I pesci d’aprile di Google - IL CANTO<br />

DEL DISINCANTO: Io ho un sogno, senza vitamine - Se<br />

non è buono che gusto c’è? Ad Abbazia la seconda edizione<br />

di “Coffeebreak”.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 8<br />

IN PRIMO PIANO: Basta solo riempirsi la pancia? Certe<br />

dichiarazioni, non c’è dubbio, possono venire solo dai politici<br />

- ETNIA: Frattini riconferma il sostegno Sollecito e<br />

beneaugurale incontro con i vertici CNI prima della nomina -<br />

ATTUALITÀ: Il prezzo del petrolio alle stelle, incombe il<br />

rischio povertà Contrastare la crisi alimentare aumentando la<br />

produzione di OGM? L’Europa fermamente contraria - ELE-<br />

ZIONI ITALIA: Le molteplici sfi de del terzo governo Berlusconi<br />

Maggioranze solide sia alla Camera che al Senato,<br />

ora il Pdl deve realizzare le promesse - SOCIETÀ: Viaggiare<br />

è bello. viaggiare in treno è meglio Nonostante l’aereo, le<br />

comode autostrade e le automobili sempre più veloci e sicure,<br />

il fascino della ferrovia resiste - TEATRO: L’irresponsabilità<br />

è parte del piacere di ogni arte Tappa fi umana per il regista<br />

lubianese Vito Taufer, noto ed affermato innovatore della<br />

scena slovena contemporanea - LETTERATURA: Utopia: la<br />

fede nella possibilità di migliorare il mondo Dalla scoperta<br />

del mondo con la lettura del primo libro al Premio Asturias:<br />

Magris racconta il suo mondo letterario e civile - CINEMA E<br />

DINTORNI: Quando il ritorno a casa si rivela un disastro<br />

In “Tutta una vita davanti” di Gianni Zanasi ottimo spaccato<br />

della disastrata realtà italiana contemporanea - ARTE: Realtà<br />

e fantasia rifl esse nello Specchio di Alice Esaurite le tappe di<br />

Pola e Albona, approda a Fiume il singolare progetto espositivo<br />

della fotografa triestina - REPORTAGE: Korkyra Melaina<br />

l’isola del vino Meta del turismo per le sue baie sconosciute,<br />

il buon pesce e la “bevanda degli Dei” autoctona - LETTU-<br />

RE ISTRIA NOBILISSIMA: (2) di Gino Sirola - ITALIANI<br />

NEL MONDO: È Leopardi il poeta più amato Lo rivela<br />

il sondaggio mensile proposto dal sito Internet della Società<br />

Dante Alighieri - MADE IN ITALY: Aprilia best street bike<br />

2008 Ancora un riconoscimento per la casa produttrice veneta<br />

con la Shiver SL 750 - MUSICA: Star in fuga e le major<br />

del disco vanno in crisi Internet riconfi gura l’assetto del<br />

mercato mentre tra i formati digitali si assiste all’affermazione<br />

dell’MP3 - SPORT: L’impronta croata sul Mondiale dei<br />

record Diciotto record del mondo migliorati e altrettanti limiti<br />

europei agli iridati in vasca corta di Manchester - Costumi<br />

LZR, è doping tecnologico? Roventi polemiche sui presunti<br />

vantaggi del rivoluzionario prodotto Speedo - ANIMALIA:<br />

L’asino, forma primordiale dell’ascesa e della caduta -<br />

MULTIMEDIA: Un computer più scattante? Basta saperlo<br />

mettere a punto (1) Suggerimenti e trucchi per rendere più<br />

veloce e mantenere in forma il proprio sistema operativo - IL<br />

CANTO DEL DISINCANTO: Aprile, non ti stupire.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 9<br />

IN PRIMO PIANO: SDP, un fedele specchio dei tempi<br />

Primi bilanci dopo la votazione per il rinnovo delle cariche<br />

- ETNIA: Una vita dedicata alla CNI Il Premio Città di<br />

Pola 2008 a Claudia Milotti - ATTUALITÀ: Boris Tadić non<br />

avrà vita facile Serbia: gli europeisti ora cercano un partner


affi dabile - SOCIETÁ: Stanno arrivando. siamo preparati?<br />

Ginnasiali e studenti in piazza costringono il ministro alla<br />

ritirata - Anche le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza<br />

Rifl essioni indotte da un soggiorno a Bari nell’ambito della<br />

collaborazione fra i centri adriatici e mediterranei - ETNIA:<br />

Cittanova, chi va piano va sano e va lontano Alla Comunità<br />

degli Italiani di Via del Mulino i lavori di ristrutturazione sono<br />

ormai nella fase di rifi nitura - TEATRO: Venezia, tre ore nel<br />

nome di Držić A cinquecento anni dalla nascita happening<br />

coinvolge croati e italiani - Cultura è guardare il mondo<br />

con occhi diversi L’autore, attore e regista ligure Pippo Delbono,<br />

grande protagonista del XV Festival delle piccole scene<br />

di Fiume - CINEMA E DINTORNI: Bambini: eterni lo svilimento<br />

e l’oppressione “Il cacciatore di aquiloni” di Khaled<br />

Hosseini e “Juno” dell’esordiente Jason Reitman - Emotivo e<br />

coinvolgente il giapponese Norihiro Autore di spicco in visione<br />

alla decima edizione del Far East Film Festival di Udine<br />

- ARTE: L’Apoxyomenos presto a Lussino Fiume, magnifi<br />

ca l’accoglienza alla splendida opera in bronzo - ITALIA-<br />

NI NEL MONDO: Più fatti e meno demagogia L’onorevole<br />

Aldo Di Biagio in un’intervista al settimanale “La Pagina” di<br />

Zurigo - REPORTAGE: L’entroterra istriano sconosciuto<br />

Vino e prosciutto affi ancati a mare e spiagge: per la regione<br />

è l’abbinata vincente - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA:<br />

”Il punto di ritorno” di Marco Apollonio - LIBRI: Attaccati<br />

a ‘sti posti come pantalene Sergio Draghicchio: “Tra Pola e<br />

Sissan, ricordi d’infanzia de un muleto” - MADE IN ITALY:<br />

La ricchezza di spirito è anche ricchezza del corpo Si è<br />

svolta a Forte Marghera la quarta edizione di “Nature, Fiera<br />

del naturale e del benessere” - MUSICA: C’è chi sta meglio<br />

solo, nell’ombra. come Mina Cinquant’anni di carriera<br />

e oltre cento album - SPORT: Con Modrić, Pirlo e Gattuso<br />

la squadra è fatta L’Italia si è lasciata sfuggire il talentuoso<br />

centrocampista della Dinamo - Voglio una vita spericolata,<br />

voglio una vita come quelle dei fi lm La disavventura di Ronaldo<br />

con il trans, è soltanto l’ultima bravata - ANIMALIA:<br />

Il dilemma capra: è un angelo o un diavolo? - MULTIME-<br />

DIA: Un computer più scattante? Basta saperlo mettere<br />

a punto (2) Suggerimenti e trucchi per rendere più veloce e<br />

mantenere in forma il proprio sistema operativo - IL CANTO<br />

DEL DISINCANTO: Il fi ore del bambino di Saramago.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 10<br />

IN PRIMO PIANO: Portaborse dell’informazione<br />

Come ci è stato presentato alla Tv lo scontro fra Jeremić e<br />

Jandroković - ETNIA: Arcobaleno, palestra di sapere e di<br />

democrazia Il giornalino giunto al traguardo dei 60 anni: parla<br />

Tiziana Dabović, caporedattore responsabile - ATTUALI-<br />

TÀ: Carta stampata, il futuro nell’approfondimento Identità<br />

e strategie della comunicazione: in Croazia le tirature dei<br />

quotidiani aumentano e i pubblicitari sorridono - DOSSIER<br />

STORIA: Fiume 1920: fra ideali e politica autoritaria La<br />

posizione del sindacalismo di sinistra, rivoluzionario, nei discorsi<br />

di Alceste de Ambris al Teatro Fenice - INTERVISTE:<br />

Area connotata da profondi e articolati valori Stelio Spadaro<br />

ha curato “La cultura civile della Venezia Giulia: un’antologia.<br />

1905-2005” - SOCIETÀ: Ai margini dell’oclocrazia?<br />

Il regime democratico Rifl essioni “d’alta quota” indotte<br />

dagli sviluppi assunti al giorno d’oggi dalla vita politica - CI-<br />

NEMA E DINTORNI: La pelle e il sudore di una quotidiana<br />

apocalisse Il gran premio speciale della giuria al Festival<br />

di Cannes è andato al fi lm italiano “Gomorra” di Matteo<br />

Garrone - ARTE: L’umile scalpellino divenne celebre architetto<br />

Cinquecento anni fa a Padova nasceva Andrea di Pietro<br />

Il sommario 2008<br />

della Gondola, ovvero il Palladio - ITALIANI NEL MONDO:<br />

On line i servizi consolari italiani Ogni cittadino dal 2009<br />

avrà un user ID e una password - MADE IN ITALY: Nuovo<br />

programma IPA-Adriatico Presentato a Tirana in Albania<br />

un progetto di cooperazione transfrontaliera - REPORTAGE:<br />

Un piccolo specchio d’acqua azzurra La riserva naturale del<br />

Lago di Cornino in Friuli ed il Progetto grifone - LETTURE<br />

ISTRIA NOBILISSIMA: ”Come usano gli zingari così oltrepasserò<br />

la vita” di Doriana Segnan - LIBRI: “(1914-2006)<br />

Donne di frontiera”: quel che la storia ha ancora da dirci<br />

Vita, società, cultura, lotta politica e molta presenza istriana<br />

nel territorio del confi ne orientale italiano nei racconti delle<br />

protagoniste - MUSICA: Frank Sinatra, “voce” da un miliardo<br />

di dischi Dieci anni fa moriva uno dei più grandi e più<br />

discussi cantanti: in 63 anni di carriera non è mai uscito di<br />

scena - La lenta crescita creativa di Haydn Viaggio “storico”<br />

nella riproduzione dei suoni - SPORT: Sportbusiness,<br />

incassi record: UEFA, sì profi t! Dopo i mondiali di calcio e<br />

le Olimpiadi, l’Europeo 2008 sarà il terzo avvenimento sportivo<br />

più seguito al mondo - Bilić: per la Croazia nuove, fondate<br />

speranze - Germania favorita Spagna e Italia a ruota<br />

- AUTO D’EPOCA: L’automobilismo sportivo in... rosa<br />

- ANIMALIA: La rana, il simbolo della fertilità e rigenerazione<br />

- MULTIMEDIA: Windows Vista Service Pack 1,<br />

tutte le novità Ad un anno dal suo lancio ecco il primo grande<br />

aggiornamento secondo Pc Word - IL CANTO DEL DISIN-<br />

CANTO: Accesso alla memoria off limits.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 11<br />

IN PRIMO PIANO: Mazzate a chi crede nell’onestà<br />

L’aggressione al giornalista Dušan Miljuš spia di un diffuso<br />

cancro sociale - ATTUALITÀ: Zagabria si interroga sul nucleare<br />

L’incidente nella centrale slovena di Krško apre nuove<br />

polemiche - CNI, fattore d’unione tra i due paesi La<br />

Giornata della Repubblica italiana è stata festeggiata anche<br />

a Fiume, in Istria, in Dalmazia e in Slovenia - CULTURA E<br />

IDENTITÀ: Sua maestà il moretto “specialità” tutta fi umana<br />

Spettacolare viaggio nei segreti di un monile che non<br />

muore mai, mentre il libro dell’<strong>Edit</strong> va a ruba - SOCIETÀ:<br />

Quando la crescita è negazione dello sviluppo Le tesi del<br />

sociologo Giuseppe De Rita sono degne di una profonda e<br />

accurata rifl essione - INTERVISTE: Dramma Italiano, forse<br />

troppo solo e un po’ trascurato Valutazioni e considerazioni<br />

di Laura Marchig alla fi ne del mandato quadriennale<br />

di direttrice della nostra Compagnia di prosa - CINEMA E<br />

DINTORNI: Una storia surreale confermata dalla realtà<br />

“Il Divo” di Paolo Sorrentino, incentrato su Andreotti, Premio<br />

della Giuria al festival di Cannes - ARTE: Arturo Fittke, pittore<br />

della tristezza e malinconia Al Sartorio mostra permanente<br />

delle opere che compongono la collezione Carlotta Piperata<br />

Rebecchi - ITALIANI NEL MONDO: Quanto prima<br />

una sanatoria per gli indebiti L’INPS chiede ai pensionati<br />

all’estero la restituzione di somme talvolta ingenti - MADE<br />

IN ITALY: Rush fi nale del progetto Adrieurop Prioritaria la<br />

costituzione di un archivio informatico per dati e beni culturali<br />

- REPORTAGE: Il Palio delle Città del vino Gara con le<br />

botti a Verteneglio alla 24.esima Festa della malvasia istriana<br />

- LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”La danza del mare”<br />

(1) di Nicolò Giraldi - PUBBLICAZIONI: Michelstaedter,<br />

una morte precoce La saggistica al centro del n. 166 de “La<br />

Battana”, da poco uscita dalle stampe - CULTURA: Da piccolo<br />

andavo a Fiume... Scomparso Ferenc Fejtö, una delle<br />

menti più illuminate del suo secolo - MUSICA: L’artista<br />

che ha messo il rock dentro il rock’n’roll Addio al 79.enne<br />

<strong>Panorama</strong> 51


52 <strong>Panorama</strong><br />

Il sommario 2008<br />

cantante, chitarrista e compositore statunitense Bo Diddley,<br />

un innovatore, forse il primissimo crossover - W. A. Mozart,<br />

la perfezione Viaggio “storico” nella riproduzione dei suoni<br />

- SPORT: EURO 2008: sarà il torneo più ricco della storia<br />

- Infortuni, si allunga la lista degli assenti di lusso - A chi<br />

porterà fortuna il 13? - I top ed i fl op pallonari d’Europa<br />

Molte sorprese, alcune conferme e tante delusioni al termine<br />

di un’intensa stagione - ANIMALIA: Anatra, la generosa<br />

benefattrice - MULTIMEDIA: Windows Vista Service<br />

Pack 1, tutte le novità Ad un anno dal suo lancio ecco il primo<br />

grande aggiornamento secondo Pc Word (2) - IL CANTO<br />

DEL DISINCANTO: Dei Rom, del buon senso e di varie<br />

ipocrisie.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 12<br />

IN PRIMO PIANO: Tornata l’usuale anomala normalità<br />

Conclusa la parentesi dettata dall’euforia per gli Europei<br />

di calcio - DOSSIER CAROVITA: Un futuro di rinunce e<br />

disagi, come rimediare? L’impennata dei prezzi al dettaglio<br />

ed il caro petrolio mettono in ginocchio le famiglie in Croazia<br />

- ATTUALITÀ: Croati e musulmani a Mostar nemici<br />

come prima In tempo di Europei di calcio, la partita con la<br />

Turchia è diventata un pretesto per nuovi scontri tra etnie - Un<br />

decentramento all’insegna della polemica Disertato il referendum<br />

consultivo sul futuro assetto territoriale che si vuol<br />

dare alla Slovenia - PUBBLICAZIONI: Liceo, un emblema<br />

della fi umanità Uscito dalle stampe il nuovo, corposo numero<br />

de “la Tore” - AVVENIMENTI: Salvare il dialetto, la nostra<br />

radice A Montegrotto Terme il 46.esimo Raduno degli<br />

Esuli quest’anno a giugno - SOCIETÀ: Ayuub, il villaggio<br />

della solidarietà Il 4 luglio riceverà il premio Langer, riconoscimento<br />

a chi opera per il bene dell’umanità - CINEMA E<br />

DINTORNI: Un paese che muta ma in quale direzione? “Il<br />

resto della notte” di Francesco Munzi, quarta pellicola italiana<br />

presentata a Cannes - ARTE: Tra forme plastiche e fascinoso<br />

gioco pittorico Con una vasta personale Gualtiero Mocenni<br />

si è presentato per la prima volta dinanzi al pubblico di Fiume<br />

- SPORT - EURO 2008: Croazia, da mattatrice a vittima<br />

Sfortunata uscita ai quarti di fi nale dell’Europeo per la<br />

squadra di Slaven Bilić - Obiettivo Mondiali, Lippi è pronto<br />

Italia: il ct uscente Roberto Donadoni ha perso la scommessa<br />

con se stesso - Europeo sempre più... globale e tanto<br />

brasiliano - Slaven Bilić: “Quei due minuti un cruccio<br />

per il resto della mia vita...”- Ivan Klasnić, il... miracolato<br />

del calcio - “Calcio balcanico, il più bello e passionale ma<br />

anche il più arrogante e nazionalista - LETTURE ISTRIA<br />

NOBILISSIMA: ”La danza del mare” (2) di Nicolò Giraldi -<br />

ISTRIA NOBILISSIMA: Comprova di un’intensa creatività<br />

Vincitori e segnalati al 41.esimo Concorso d’Arte e di Cultura<br />

- MUSICA: Musical sulla Madonna con l’avallo del<br />

Vaticano - Un prodigio bisognoso d’affetto Viaggio “storico”<br />

nella riproduzione dei suoni - ITALIANI NEL MONDO:<br />

A dicembre la Conferenza dei giovani italiani nel mondo?<br />

La richiedono da quindici anni - MADE IN ITALY: Tutelare<br />

l’Italian Style Seppur realizzato altrove, è nazionale il prodotto<br />

progettato nel paese - ANIMALIA: Il coniglio è il simbolo<br />

di velocità e abbondanza - MULTIMEDIA: Viaggiare<br />

on-line - IL CANTO DEL DISINCANTO: L’Anno del Dialogo<br />

interculturale.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 13<br />

IN PRIMO PIANO: Cala il sipario su un atto pietoso<br />

La decisione di dotare il teatro fi umano della nuova “solenne<br />

scenografi a” - ATTUALITÀ: Tutti (quasi) vogliono la<br />

Croazia UE, pareri discordanti dopo il no irlandese alla ratifi<br />

ca del Trattato di Lisbona - Istria: disoccupazione in calo,<br />

crescita del PIL Il presidente Ivan Jakovčić: anche l’UI ha<br />

contribuito alla crescita sociale, economica e politica della<br />

Regione - Sempre più simboli ustascia tra i giovani croati<br />

Saluto nazista durante un concerto di Thompson a Zagabria,<br />

studenti con la svastica a Makarska, tifosi della nazionale<br />

xenofobi e razzisti a Vienna - DOSSIER TURISMO: Estate,<br />

stessa spiaggia, stesso mare... ma non i prezzi Diffi cilmente<br />

condivisibile l’ostentato ottimismo degli operatori turistici<br />

sui risultati della stagione 2008 ,nonostante l’impasse<br />

economico europeo - SOCIETÀ: Sopravvissuti, ma sul ciglio<br />

di un baratro Rifl essioni sui temi trattati da Franco Juri<br />

nel suo recente libro “Ritorno a Las Hurdes” - CINEMA E<br />

DINTORNI: Quando i sentimenti pesano come macigni<br />

“Noi due sconosciuti”, l’ultima fatica della valida regista danese<br />

Susanne Bier - MOSTRE: Scuola Romana: il nuovo<br />

volto dell’arte italiana In esposizione a Fiume una cinquantina<br />

di opere di primaria importanza per comprendere il<br />

periodo - ITALIANI NEL MONDO: Emigranti, lo stigma<br />

lingua ricade pure sui fi gli Nel numero di giugno del Messaggero<br />

di Sant’ Antonio un articolo sul perché dello stato<br />

attuale - MADE IN ITALY: Bosnia, il FVG guarda al futuro<br />

Ad aprire la strada è stato un gruppo industriale di Coseano<br />

che opera nel settore siderurgico - “Coast to coast”<br />

per l’Adriatico Firmato un protocollo di collaborazione tra<br />

le Camere di Commercio di Romagna e Veneto con l’Istria<br />

e la Dalmazia - REPORTAGE: Uno dei maggiori giardini<br />

d’epoca Il Parco dei Colli Euganei, ricco, oltre che di terme,<br />

di storia e architettura - LETTURE ISTRIA NOBILIS-<br />

SIMA: ”La danza del mare” (3) di Nicolò Giraldi - SPORT:<br />

Calcio, tennis, ciclismo: è il grande momento della Spagna<br />

Un Paese che negli ultimi vent’anni ha bruciato le tappe<br />

- ANIMALIA: Il ragno tesse la vita ma anche... la morte<br />

- MULTIMEDIA: Viaggiare on-line (2) - IL CANTO DEL<br />

DISINCANTO: Cinema Valli, scene già viste.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 14<br />

IN PRIMO PIANO: Turista spennato chi ci lucra? Le<br />

incongruenze di un settore di cui si ignorano i troppi lati<br />

oscuri - ATTUALITÀ: Ricongiungimento nella comune<br />

tradizione Il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, a<br />

Fiume in visita alle istituzioni della minoranza - Criminale<br />

o asceta? No, signore della guerra Radovan Karadžić,<br />

uno dei maggiori ricercati dopo la guerra dell’ex-Jugoslavia,<br />

è stato arrestato il 21 luglio - SOCIETÀ: Navigando da<br />

Trieste a Rovigno, in prosa e versi All’inizio di luglio nuova<br />

edizione degli Incontri internazionali di poesia e scrittura<br />

“Residenze estive” - Al mare il ruolo di mediatore fra<br />

le sue civiltà Unione del Mediterraneo: la proposta Sarkozy<br />

riqualifi ca il tema nel dibattito politico e culturale dei “grandi”<br />

- EVENTI: Mittelfest teatro: impronta croata e slovena<br />

Bilancio della diciassettesima edizione della manifestazione<br />

di Cividale del Friuli, ultima della gestione Ovadia<br />

- MOSTRE: Una megaretrospettiva con tanto di happening<br />

Al Museo d’Arte Moderna di Fiume “Fumetto, illustrazione,<br />

design, multimedia 1975-2008” di Mirko Ilić - CINE-<br />

MA E DINTORNI: Vivere nei fortilizi: anche da noi come<br />

nel Sudamerica? “La zona”, fi lm del messicano Rodrigo<br />

Plà, e “Tropa de élite - Gli squadroni della morte”, del brasiliano<br />

Josè Padilha - ITALIANI NEL MONDO: Italicità<br />

e media nei paesi dell’Europa sud orientale La politica<br />

per un’informazione in lingua italiana nel mondo - MADE<br />

IN ITALY: L’Augusta alla Harley-Davidson Firmato un


accordo che dovrebbe fruttare esiti di signifi cativo valore -<br />

L’UOMO E LO SPAZIO: Missione Esperia: il racconto e<br />

le immagini - Questa nostra terra così piccola, così fragile<br />

Emozioni, sensazioni, esperienze: Paolo Nespoli, l’astronauta<br />

italiano reduce dalla missione Esperia - Entro il 2025<br />

l’uomo arriverà su Marte - Decollo e arrivo nello spazio:<br />

quei terribili otto minuti e mezzo - Gli astronauti non<br />

sono né superman né geni - LETTURE ISTRIA NOBI-<br />

LISSIMA: ”La danza del mare” (4) di Nicolò Giraldi - LI-<br />

BRI: Austria in rimonta: fi ne di Venezia Mario Dassovich<br />

“Navigazione e commerci nell’Adriatico del XVIII secolo”<br />

- MUSICA: Exit, il miglior marchio di esportazione serbo<br />

Mega concerto di Novi Sad: quattro giorni di elettronica,<br />

hip hop, heavy metal, 600 esecutori, 200 mila spettatori<br />

- SPORT: L’altra faccia della medaglia Olimpiadi, vetrina<br />

della grandezza sportiva ed economica della Cina - Oltre<br />

cent’anni di curiosità, stranezze, aneddoti - ANIMA-<br />

LIA: Ape, simbolo di fertilità e crescita - MULTIMEDIA:<br />

Viaggiare on-line (3) - IL CANTO DEL DISINCANTO:<br />

Dei chiodi e delle piaghe.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 15<br />

IN PRIMO PIANO: Quel cinema disturbava anche<br />

prima Le reazioni dei nazionalisti croati alla comparsa dei<br />

graffi ti - ATTUALITÀ: È guerra in Ossezia del Sud La<br />

situazione precipita: preoccupata la comunità internazionale<br />

- Croazia, prezzi in salita e infl azione galoppante Cresce<br />

l’insoddisfazione: il prossimo autunno potrebbe trovare<br />

uno sfogo nelle manifestazioni di piazza - ETNIA: Sul doppio<br />

voto manca ancora il consenso Riunita a Zagabria la<br />

Commissione che segue la realizzazione dell’Accordo italocroato<br />

sulle minoranze - SOCIETÀ: Turismo benvenuto,<br />

purché adeguato e responsabile Nel suggestivo castello di<br />

Duino l’incontro conclusivo del progetto Interreg Adriatico<br />

AMAMO - PERSONAGGI: Saper guardare il mondo<br />

con gli occhi di un ladro Teatro, cultura, politica, società:<br />

disincantate e spietate rifl essioni della regista milanese Serena<br />

Sinigaglia - ARTE: Che c’è di più artistico di una<br />

tavola imbandita? Lo stretto rapporto fra due espressioni<br />

della vita sociale all’apparenza molto lontane - CINEMA<br />

E DINTORNI: Russia: i preoccupanti sintomi del mal di<br />

Cecenia Il tema trattato nei fi lm “12” di Nikita Mikhalkov e<br />

“Alexandra” di Alexandr Sokurov - ITALIANI NEL MON-<br />

DO: Tutelare la lingua italiana in sede UE Firmato un memorandum<br />

tra MAE e Società Dante Alighieri - MADE IN<br />

ITALY: La difesa del Made anche in Italia Combattere la<br />

contraffazione, un fenomeno che richiede molta più attenzione<br />

- REPORTAGE: Umago, il sapore dell’antica Roma<br />

“Sepomaia viva”, ovvero tre giorni di festa nel segno della<br />

storia - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”Rifl essioni<br />

di una giovane connazionale” di Stella Defranza - SCRIT-<br />

TORI: Grande, eppure tanto simile a noi... A poco meno<br />

di novant’anni è scomparso Aleksandr Solgenitzin - LIBRI:<br />

Tempi scanditi da ipocrisie e dolori “Caduta accidentale<br />

e commozione cerebrale e altre storie” di Silvio Ferrari -<br />

MUSICA: Emma Re ha conquistato la Cina ma è quasi<br />

sconosciuta in Italia Dopo la favola della parentesi olimpica,<br />

vuole un riconoscimento anche nel suo paese - SPORT:<br />

Snježana Pejčić, una medaglia costruita colpo su colpo<br />

Il primo trofeo della Croazia a Pechino, un bronzo a sorpresa<br />

conquistato dalla fi umana nel tiro a segno - carabina<br />

10 metri - Phelps, il più grande - Pellegrini “mondiale”,<br />

Isakovič primo podio sloveno - Cina, l’uomo e il cosmo<br />

in relazione Olimpiadi come pretesto per parlare di questo<br />

Il sommario 2008<br />

immenso Paese asiatico - Un campione di boxe, di umanità,<br />

di semplicità Ricordo del grande pugile polese Mate<br />

Parlov, spentosi il 29 luglio scorso a 59 anni - ANIMALIA:<br />

Lucertola: morte e resurrezione - MULTIMEDIA: Il turismo<br />

in Croazia non molto on line Indagine su quanto e<br />

come gli operatori considerano e sfruttano le opportunità offerte<br />

da Internet - IL CANTO DEL DISINCANTO: L’epica<br />

lirica di Mate Parlov.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 16<br />

IN PRIMO PIANO: Il medagliere me lo faccio io... Nel<br />

dopo-Olimpiadi la cantieristica croata rischia di fi nire giù<br />

dal podio - ATTUALITÀ: In Slovenia il voto politico rafforza<br />

le alleanze Secondo i sondaggi, il partito del premier<br />

Janez Janša non avrebbe i numeri in vista delle elezioni del<br />

21 settembre - Esuli: il Litorale istriano non fu mai territorio<br />

etnicamente sloveno! Si inasprisce la polemica sul documento<br />

approvato dal Governo sloveno a conclusione del<br />

turno di presidenza UE - Thompson e graffi ti: in Istria il<br />

fascismo fa paura Ferme prese di posizione dopo i casi delle<br />

scritte anticroate a Parenzo e la cancellazione del concerto<br />

all’Arena - SOCIETÀ: L’esagerata ferocia degli italiani e<br />

la gratitudine degli stranieri Un lungo viaggio in treno per<br />

risalire la Penisola da Ostuni a Trieste offre lo spunto per<br />

tutta una serie di rifl essioni sullo stato sociale degli immigrati<br />

- PERSONAGGI: Nei meandri più nascosti l’artista<br />

scopre cose che neanche lui conosce Incontro con il pittore<br />

toscano Renzo Mezzacapo, la cui mostra “Mediterraneo”<br />

ha trovato una felice ambientazione negli spazi del castello<br />

di Grobnico - CINEMA E DINTORNI: Saba, ingiusta svalutazione,<br />

Pasolini, testamento involontario All’VIII Festival<br />

del Cinema Italiano di Rovigno tra tante cose egregie<br />

presentati anche gli “omaggi” a due grandi poeti - TEATRO:<br />

Il nazionalismo ottunde sempre l’intellighenzia Cividale<br />

del Friuli: dalla comicità amara e beffarda alle profonde rifl<br />

essioni sulla cultura ebraica con Moni Ovadia - MUSICA:<br />

Non solo arte ma anche incontri ed amicizie La CI di Pola<br />

ha ospitato la settima edizione di “Arena international”. Ed<br />

è stato un successo - La classe di Giorgio Surian al galà<br />

di Spalato Il noto basso fi umano è stato il grande protagonista<br />

del concerto di chiusura dell’Estate culturale - SPORT:<br />

Qui Pechino, a voi Londra - Phelps insaziabile: a Londra<br />

2012 vincerò ancora di più Dopo Atene (6) e Pechino<br />

(8 ori) il nuotatore statunitense ha riscritto la storia dello<br />

sport olimpico e già pensa al futuro - Bolt, il nuovo fi glio<br />

del vento - Slovenia, 5 e lode! - Vlašić, l’impietosa legge<br />

dello sport - Italia, discipline riemerse e volti nuovi<br />

- SCRITTORI: Città e campagna, polarità inconciliabile<br />

che crea sofferenza Il 9 settembre di cent’anni fa a San Stefano<br />

Belbo, fra le colline delle Langhe, nasceva lo scrittore<br />

Cesare Pavese - Oh padre, i miei fratelli non mi amano né<br />

mi vogliono Ricordando Mahmoud Darwish, il grande poeta<br />

palestinese che ha dedicato tutta la vita alla causa del<br />

suo popolo - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”La forza<br />

del pensiero” di Jasna Zorić - MADE IN ITALY: Piste<br />

di atletica e campi di basket e pallamano hanno parlato<br />

italiano “Mondo”, l’azienda di Gallo d’Alba leader nel settore<br />

delle pavimentazioni sportive, è stata scelta per la nona<br />

volta come fornitore uffi ciale per le Olimpiadi - Tecnologia<br />

tessile possibile nuova frontiera del doping La Fondazione<br />

Museo del Tessuto di Prato ha dedicato all’abbigliamento<br />

sportivo il più grande evento espositivo 2008 - ANNIVER-<br />

SARI: Onore al medico che salvò i feriti della spiaggia A<br />

62 anni dalla tragedia di Vergarolla, a Trieste è stato scoper-<br />

<strong>Panorama</strong> 53


54 <strong>Panorama</strong><br />

Il sommario 2008<br />

to un monumento al dottor Geppino Micheletti - ITALIANI<br />

NEL MONDO: Italiani residenti all’estero: carte d’identità<br />

valide 10 anni - ANIMALIA: La balena, leggendaria<br />

regina del canto e della comunicazione - MULTIMEDIA:<br />

Fotoritocco, archivio e stampa Come gestire le immagini<br />

dell’estate ottenendo i migliori risultati in termini di sicurezza,<br />

qualità e risparmio (1 e continua) - IL CANTO DEL DI-<br />

SINCANTO: Peccatori e (comunque) tiratori di pietre.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 17<br />

IN PRIMO PIANO: Paese che vai giustizia che trovi<br />

In margine al caso del cacciatore veneto Claudio Possamai<br />

fi nito in carcere a Zagabria - ATTUALITÀ: Slovenia<br />

verso il voto, vigilia movimentata Gli ultimi sondaggi<br />

in vista del 21 settembre hanno dato un lieve vantaggio<br />

al premier uscente Janez Janša - Ancora “negoziabili” le<br />

richieste degli esuli Frattini e Rupel al primo incontro del<br />

Comitato dei ministri italo-sloveno in merito alla richiesta<br />

di risarcimento - INTERVISTE: Parenzo riguadagna<br />

le antiche posizioni. e guarda al futuro Il punto sul turismo<br />

nostrano: le rifl essioni di Franco Palma, presidente del<br />

Comitato di controllo dell’azienda alberghiera “Riviera” -<br />

SOCIETÀ: Settembre ‘48... tempo di migrare - Il silenzio...<br />

non è d’oro Rifl essioni sulla Cina prima, durante e<br />

dopo i Giochi olimpici - STORIA: Un oggettino per aiutare<br />

le vittime della guerra “Per l’imperatore e la Patria”, al<br />

Museo storico dell’Istria una signifi cativa mostra connessa<br />

allo sforzo bellico dell’Austria - CINEMA E DINTOR-<br />

NI: Mettiamo un circuito aperto, trasparente, democratico...<br />

Qualche rifl essione sul ruolo dello Stato italiano (ed<br />

in particolare del premier Berlusconi) nel lancio di registi<br />

e opere nuove - Un’istant-movie sul dramma dell’esodo<br />

a Pola Dopo il restauro, “La città dolente” (1948) in anteprima<br />

alla Mostra di Venezia - ARTE: Egon Hreljanović<br />

farfalle in volo Fiume, seconda parte di una singolare mostra<br />

fotografi ca al Museo di Scienze Naturali - TEATRO:<br />

Držić, primo dalmata con sensibilità moderna A Ragusa<br />

e Siena un convegno per i 500 anni della nascita dello scrittore<br />

raguseo con 92 studiosi di dieci paesi - REPORTAGE:<br />

Scandinavia, grandi eterni momenti di fascino Viaggio<br />

in autobus e nave, lungo e ricco di emozioni, con visita a<br />

città e sei storiche capitali del Nord Europa - LETTURE<br />

ISTRIA NOBILISSIMA: ”La forza del pensiero” (2) di di<br />

Jasna Zorić - LIBRI: Alla scoperta della diversità dalmata<br />

I morlacchi come soggetti di riferimento in “Venezia e<br />

gli Slavi” di Larry Wolff - SPORT: ”Oggi salterei almeno<br />

5,50 metri!” Sergej Bubka, l’astista ucraino che ha migliorato<br />

35 volte il primato del mondo - Senza record la vita<br />

sarebbe noiosa Asta femminile, Jelena Isinbajeva con 5,05<br />

è al 25.esimo primato del mondo - Botta e risposta tra<br />

Premier league e Serie A Il quotidiano londinese “Times”<br />

ha defi nito il massimo torneo dei campioni del mondo un<br />

“cimitero di elefanti” - ITALIANI NEL MONDO: ”Con la<br />

Lotus 79 ci siamo capiti alla perfezione” A 68 anni, Mario<br />

Andretti a Laguna Seca è risalito per la prima volta sulla<br />

macchina con la quale vinse il mondiale - ITALIANI NEL<br />

MONDO: Mila Schön, signora dell’eleganza Cordoglio<br />

nel mondo dell’alta moda per la scomparsa della stilista<br />

nativa di Traù - ANIMALIA: Il pipistrello, simbolo di<br />

morte e rinascita ma anche di felicità - MULTIMEDIA:<br />

Fotoritocco, archivio e stampa Come gestire le immagini<br />

in termini di sicurezza, qualità e risparmio(2) - IL CANTO<br />

DEL DISINCANTO: Gli Italiani non rinunciano a essere<br />

protagonisti.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 18<br />

IN PRIMO PIANO: L’Istria fra reduci e sviluppo Anniversario<br />

dell’unione: il detto e il sottaciuto alla celebrazione<br />

- SLOVENIA: Svolta a sinistra con l’”uomo dei compromessi”<br />

I socialdemocratici di Borut Pahor hanno vinto<br />

di misura la tornata elettorale più incerta nella storia del Paese<br />

- CROAZIA: Index, sporca storia di lauree fi n troppo<br />

facili Importante azione anti corruzione all’Università di<br />

Zagabria. Una lunga lista di indagati e tanta polemica - ET-<br />

NIA: Istria Nobilissima: ecco come stiamo cambiando<br />

Finesettimana di arte, cultura e gastronomia tra le pittoresche<br />

calli di Grisignana. Numerosi gli ospiti presenti - “Buie<br />

si è largamente meritata una sede così” Ampliamento e<br />

ristrutturazione: Lionella Pausin Acquavita, presidente CI,<br />

ripercorre le tappe dell’intervento - ATTUALITÀ: Rovigno<br />

per la terza volta campione Ancora un riconoscimento<br />

dell’Ente turistico nazionale alla città di Santa Eufemia<br />

- Facebook, il futuro che sta passando Le sfi de dei nuovi<br />

media: incontro tematico promosso dal gruppo “Adris” - IN-<br />

TERVISTE: ”Cambiare signifi ca crescere” Ingrid Devjak<br />

van Zadelhoff, ricercatrice MBA, sull’educazione permanente<br />

- SOCIETÀ: Quel deleterio perdurante privilegio<br />

dell’etnicità Da Bolzano a Srebrenica: situazione e prospettive<br />

degli ambienti multiculturali e multilinguistici - ARTE:<br />

Carmelo Zotti, pittore evocante il mito e la favola La mostra<br />

itinerante attualmente aperta al Museo d’Arte Moderna<br />

a Fiume comprende pure le opere di venti allievi - CINEMA<br />

E DINTORNI: Quattro vecchiette e uno scapolo: scorre<br />

la vera vita “Pranzo di Ferragosto”, diretto e interpretato<br />

da Gianni Di Gregorio, il fi lm più applaudito alla Mostra di<br />

Venezia - ITALIANI NEL MONDO: Un Museo delle migrazioni<br />

in Italia Recuperiamo la storia e le nostre radici<br />

per gli italiani di seconda o terza generazione - MADE<br />

IN ITALY: L’Euroregione Adriatica è una realtà Convegno<br />

sul progetto “Adrieurop-Adriatic Euroregion Operation<br />

Plan” - REPORTAGE: Un omaggio a Bacco e ai viticoltori<br />

A Buie grande successo della Festa dell’ uva che segna<br />

l’inizio della vendemmia - LETTURE ISTRIA NOBILISSI-<br />

MA: ”La forza del pensiero” (3) di Jasna Zorić - LIBRI: Lo<br />

Stradario della nostra storia <strong>Edit</strong>o dall’Associazione per<br />

la cultura fi umana, istriana e dalmata del Lazio - Fra lettere<br />

e nazione un costante stretto connubio Storia della letteratura<br />

slovena in versione italiana: Tatjana Rojc sulla scia<br />

di Bruno Meriggi - MUSICA: Un mega tour d’addio per<br />

il dottor McCartney L’ex dei “Beatles” inizierà tra breve<br />

un ciclo di un centinaio di concerti in tutto il mondo prima<br />

della “pensione” - SPORT: Serena Williams torna regina<br />

Ai vertici del tennis femminile ha spodestato la serba Ana<br />

Ivanović - Le tossicità dei campi una delle possibili cause?<br />

L’Italia si sta indagando sulla sclerosi laterale amiotrofi -<br />

ca dopo il caso dell’ex calciatore Stefano Borgonovo - ANI-<br />

MALIA: La salamandra, il simbolo della trasformazione<br />

- MULTIMEDIA: Fotoritocco, archivio e stampa Come<br />

gestire le immagini in termini di sicurezza, qualità e risparmio<br />

(3) - IL CANTO DEL DISINCANTO: Croniche disgrazie<br />

di frontiera.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 19<br />

IN PRIMO PIANO: Fondi, ingiusta penalizzazione Il<br />

taglio previsto nel quadro della manovra del Governo di<br />

Roma - Delitto Hodak: il proiettile che ha colpito la democrazia<br />

Rimpasto di governo e legge antimafi a riusciranno<br />

a fermare l’ondata di violenza che sconvolge il paese?


- ETNIA: Drastici tagli a spese ed attività Riunita alla CI<br />

di Fasana la Giunta Esecutiva dell’UI - ATTUALITÀ: Psicologia,<br />

etica e giornalismo cambieranno la nostra cultura?<br />

Interessante convegno ospitato all’albergo “Diamant”<br />

di Parenzo - SOCIETÀ: ”Il lavoro è per me una terapia<br />

che non ha eguali” Vladimir Kosic, Assessore alla Salute e<br />

alla Protezione sociale della Regione Friuli-Venezia Giulia -<br />

PERSONAGGI: “L’intelligenza? da noi è assai poco considerata”<br />

Ernie Gigante Dešković, giovane scrittore, saggista<br />

musicista, politico e critico di costume - ARCHITETTU-<br />

RA: Cent’anni pieni di sogni e progetti Oscar Niemeyer è<br />

autore di alcune delle più belle creazioni del secolo scorso<br />

- ARTE: Monumenti-ponte fra l’Islam e il Cristianesimo<br />

Dopo tre anni di lavoro, a Zagabria aperta fi no a novembre<br />

una grande esposizione sul tema dei misteriosi “stećci” - CI-<br />

NEMA E DINTORNI: Immigrazione: l’inferno del mondo<br />

d’oggi “Il matrimonio di Lorna” di Luc e Jean-Pierre<br />

Dardenne, miglior sceneggiatura a Cannes - STORIA: Aiutare<br />

gli italiani a sconfi ggere l’Austria Una pagina sconosciuta<br />

della Grande Guerra: il battaglione di disertori jugoslavi<br />

al fronte italiano (1) - REPORTAGE: La tecnica musiva,<br />

un’arte millenaria A Spilimbergo studenti di tutto il<br />

mondo frequentano la Scuola mosaicisti - LETTURE: ”La<br />

casa del vescovo” di Gianfranco Sodomaco - LIBRI: Umanità<br />

dolente procedere infi nito Collana ‘Lo scampo gigante’:<br />

“A occhi spenti” di Aljoša Curavić - ITALIANI NEL<br />

MONDO: Connazionali: molti i giovanissimi Le seconde<br />

e terze generazioni costituiscono una realtà certamente<br />

diversa - MADE IN ITALY: Maxi-joint della Fiat in Serbia<br />

Dal prossimo anno qui verrà costruita la nuova Topolino,<br />

ovvero l’anti-Smart italiana - MUSICA: La regina degli<br />

urlatori e la signora della Mala Mina e Ornella Vanoni,<br />

due miti della canzone italiana che hanno festeggiato cinquant’anni<br />

di brillante carriera - SPORT: Il folletto si scusa<br />

per il “ritardo” e torna imperatore Valentino Rossi, ottava<br />

volta iridato, è diventato il secondo pilota più vittorioso<br />

in assoluto nella storia del mondiale di motociclismo - ”Non<br />

so quale altro capitano avrebbe fatto così” Ai Mondali di<br />

ciclismo a Varese, la mezzapunta Ballan succede a Bettini:<br />

terzo successo consecutivo dell’Italia - ANIMALIA: Libellula,<br />

regina del volo e della comunicazione - MULTIME-<br />

DIA: Social Networking perché è meglio del porno Grande<br />

inchiesta di PC Word sul fenomeno che a quanto pare sta<br />

diventando molto popolare (1) - IL CANTO DEL DISIN-<br />

CANTO: Lotta alla mafi a: volere è potere.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 20<br />

IN PRIMO PIANO: Che faremo quando toccherà a<br />

noi? Il susseguirsi degli omicidi “eccellenti” apre inquietanti<br />

interrogativi - ATTUALITÀ: Autobomba contro pericolose<br />

e inquietanti verità L’uccisione a Zagabria del giornalista<br />

del “Nacional”, Ivo Pukanić, e del responsabile marketing,<br />

Niko Franjić. Delitto di mafi a? - SLOVENIA: Pahor<br />

alla ricerca di alleati, Janša attendista Fervore a Lubiana<br />

per il nuovo Governo: parecchi gli interessati alla coalizione,<br />

ma di regola tutti poco “generosi” - Fra statisti e<br />

cavalli benvenuto alla regina Una visita di stato per parecchi<br />

aspetti diversa dalle usuali - TURISMO: Il 2009 nel<br />

turismo sarà l’anno delle sfi de Per tre giorni ad Abbazia<br />

nell’ambito delle Giornate dedicate al settore si è parlato di<br />

quanto fatto e quanto c’è da fare - ETNIA: Una vita passata<br />

a trasmettere la passione per la letteratura Nata in<br />

quel di Pisino, Glorija Rabac Čondrić ha retto per decenni la<br />

cattedra d’italiano alla facoltà di Zara - “Non ci fermeran-<br />

Il sommario 2008<br />

no neppure i tagli fi nanziari!” Puntuale, alla fi ne di ottobre,<br />

ad Abbazia il 31.esimo Torneo dell’amicizia delle Comunità<br />

degli Italiani - SOCIETÀ: Spesa armamenti: 202 dollari<br />

per ogni terrestre Rifl essioni d’autunno lungo i percorsi<br />

dei vagabondi curiosi sul Carso ed Istria, in particolare<br />

(1) - ARTE: “Mille ducati aurei” e la cupola fu affrescata<br />

Parma rende omaggio alla creatività pittorica del Correggio<br />

con una mostra che fi nora non ha avuto eguali - CINEMA<br />

E DINTORNI: Quella verità di cui abbiamo tanto bisogno<br />

“La classe” (Entre les murs) di Laurent Cantet, vincitore<br />

della Palma d’Oro al Festival di Cannes - STORIA: Scoperta<br />

la congiura non i congiurati Una pagina sconosciuta<br />

della Grande Guerra: il battaglione di disertori jugoslavi<br />

al fronte italiano (2) - REPORTAGE: Il “Piccolo mondo”<br />

sul Wörthersee A Klagenfurt il Minimundus, uno dei parchi<br />

tematici più antichi d’Europa, ha festeggiato mezzo secolo<br />

- LETTURE: ”Era febbraio” di Licia Micovillovich<br />

Capri - PUBBLICAZIONI: Nel segno di Damiani e Scotti/<br />

“La Battana” celebra i due letterati pervenuti al traguardo<br />

degli ottant’anni - LIBRI: Come si chiama quella pianta?<br />

Le specie animali, vegetali e marine dell’Istria: tre libri<br />

di Srđa Orbanić - ITALIANI NEL MONDO: International<br />

desk ovvero concretezza e co-sviluppo Un ponte verso i<br />

Balcani in cui l’Italia ha un ruolo centrale della dimensione<br />

orientale dell’UE - MADE IN ITALY: Il Nautico di Genova<br />

ai vertici mondiali Il Salone delle imbarcazioni, arrivato<br />

alla 48.esima edizione, ha visto la presenza di 315 mila<br />

spettatori - MUSICA: Peppino Di Capri, mezzo secolo di...<br />

voce ‘e notte Uno dei più longevi e più popolari cantanti napoletani:<br />

a 6 anni suonava già la fi sarmonica per gli americani<br />

- SPORT: L’Europa ai tempi del pallone Il gioco con la<br />

palla più amato del mondo è nato più di 4000 anni fa in Cina<br />

- Andrea Pirlo unico italiano nel Dream team continentale<br />

- La strana via svedese al calcio - Le “mitiche” fi gurine<br />

Panini - ANIMALIA: Scoiattolo: funambolo saggio<br />

e previdente - MULTIMEDIA: Social Networking perché<br />

è meglio del porno Grande inchiesta di PC Word sul fenomeno<br />

che a quanto pare sta diventando molto popolare (2)<br />

- IL CANTO DEL DISINCANTO: Croazia: terrore senza<br />

terrorismo.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 21<br />

IN PRIMO PIANO: Qui non si parla italiano La richiesta<br />

a Radio Fiume di abolire o ridurre le trasmissioni - AT-<br />

TUALITÀ: USA, una svolta fra illusioni e speranze Quali<br />

saranno i cambiamenti in cui sfocerà il momento di rottura<br />

rappresentato dal voto? - TEATRO: Pirandello, Magelli,<br />

DI: incontro e comunione “Questa sera si recita a soggetto”<br />

ha aperto con successo la stagione 2008/09 della nostra<br />

Compagnia di prosa - DOSSIER ALCOL: Allarme alcol tra<br />

i giovani: i primi abusi già a 11 anni Il parere della dott.ssa<br />

Iva Bradaschia Kožul, titolare del Consultorio per ragazzi e<br />

genitori “Aurora” di Fiume - SOCIETÀ: Da Slum a Stridone<br />

secoli di transumanza Rifl essioni d’autunno lungo i percorsi<br />

oltre questi nostri confi ni dei “vagabondi curiosi” (2)<br />

- ARTE: Visione davvero singolare dell’identità fi umana<br />

Il telone del teatro cittadino donato dalla Zagrebačka banka<br />

e realizzato dal dalmata Marko Trebotić - CINEMA E DIN-<br />

TORNI: E il malato mentale divenne parquettista “Si può<br />

fare”, di Giulio Manfredonia, a “furor di popolo” la miglior<br />

opera al II Festival del Cinema di Roma - STORIA: Arrivano<br />

gli arditi ma il grosso non avanza Una pagina sconosciuta<br />

della Grande Guerra: il battaglione di disertori jugoslavi<br />

al fronte italiano (3) - REPORTAGE: Strugnano...<br />

<strong>Panorama</strong> 55


56 <strong>Panorama</strong><br />

Il sommario 2008<br />

Il sommario n. 24 di “<strong>Panorama</strong>” si trova a pagina 4<br />

la terra dei cachi Da otto anni la sagra del prelibato frutto<br />

accoglie visitatori da tutta la Slovenia - LETTURE: ”Genitori<br />

e bimbi” di Licia Micovillovich Capri - LIBRI: Quale<br />

vaccino per la ”Rabia Esaudita”?/ Rita Scotti Jurić: “Didattica<br />

della comunicazione in classi bilingui” - ITALIA-<br />

NI NEL MONDO: Fronteggiare l’infl uenza di altri codici<br />

linguistici A Tirana il convegno “Italicità e media nei Paresi<br />

dell’Europa Sud-Orientale” - MADE IN ITALY: 2008 anno<br />

di crisi della carta stampata Per alcuni maggiori quotidiani<br />

italiani in edicola è un vero tracollo - MUSICA: Jambo,<br />

Miriam Makeba “Voce dell’Africa libera”, è stata cantante<br />

nota per il suo impegno contro l’apartheid - SPORT:<br />

Pronta rivincita del “ragazzino” con nonchalance e un<br />

sorriso disarmante Lewis Hamilton beffa il ferrarista Felipe<br />

Massa all’ultimo giro dell’ultimo Gran Premio del Mondiale<br />

2008: è il più giovane iridato nella storia della Formula<br />

1 - GP di F1, un “movimento” da 100 milioni di euro -<br />

ANIMALIA: Il coccodrillo è... acqua, terra e sole - MUL-<br />

TIMEDIA: Social Networking perché è meglio del porno<br />

Grande inchiesta di PC Word sul fenomeno che a quanto<br />

pare sta diventando molto popolare (3) - IL CANTO DEL<br />

DISINCANTO: Obama, vincente sintesi di contrari.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 22<br />

IN PRIMO PIANO: Pensiamo al lavoro non alle paghe<br />

Gli ultimi passi del governo per far fronte alla crisi - DOSSIER<br />

CRISI: Indietro tutta: la recessione è già arrivata Hanno suscitato<br />

roventi polemiche i provvedimenti governativi per fronteggiare<br />

le diffi coltà - Riforma sanitaria: non girate il conto<br />

ai pensionati! Silvano Hrelja, presidente dell’HSU, l’alleato<br />

in profondo confl itto con il partito di maggioranza - ATTUA-<br />

LITÀ: Preoccupano i tagli in forse numerose attività CNI:<br />

Furio Radin e Maurizio Tremul si rivolgono ai parlamentari<br />

italiani e chiedono sostegno - Continuare e rafforzare il dialogo,<br />

a tutti i livelli A un anno dal suo insediamento, quella di<br />

Zagabria è stata la prima visita all’estero del presidente sloveno<br />

Danilo Türk - SOCIETÀ: Sotto le ali protettive di poiane<br />

e sparvieri Rifl essioni d’autunno lungo i percorsi dei “vagabondi<br />

curiosi” sul Carso ed Istria in particolare (3) - CINEMA<br />

E DINTORNI: Un dramma intenso ma troppo schematico<br />

In “Changeling”, Clint Eastwood è rimasto di gran lunga al di<br />

sotto della perfezione a cui ci aveva abituato - ARCHITETTU-<br />

RA: Andare “oltre”? Sì, ma dove si intende arrivare? L’XI<br />

Biennale di Venezia è stata defi nita l’esposizione dei curatori,<br />

dei critici, dei media e delle archistar(1) - ITALIANI NEL<br />

MONDO: I connazionali all’estero fra memoria o futuro?<br />

La preoccupazione di Cgie, parlamentari del PD, associazioni<br />

e patronati per i tagli nella Finanziaria 2009 - STORIA: A Taranto<br />

in sordina l’imbarco per il rimpatrio Una pagina sconosciuta<br />

della Grande Guerra: il battaglione di disertori jugoslavi<br />

al fronte italiano(4) - REPORTAGE: Valorizzare il fungo<br />

come il tartufo A Verteneglio la sesta Sagra del prelibato<br />

frutto di bosco dell’Alto Buiese - SCUOLE: Giovani d’oggi<br />

una promessa sicura Di alta qualità i temi degli alunni delle<br />

scuole medie alle gare di lingua italiana - LIBRI: Lirica che<br />

coglie la magia della parola “Una voce sommessa” di Adelia<br />

Biasiol, nuovo volume nelle ‘Altre lettere italiane’ - MADE<br />

IN ITALY: Vale ancora la pena di investire nell’Est europeo<br />

“Sono paesi ad alto potenziale, la crisi non ci fa paura”, così gli<br />

esperti industriali e fi nanziari - MUSICA: Quando la voce è<br />

una “meraviglia della natura” Aretha Franklin è risultata la<br />

miglior cantante rock della storia in un sondaggio della rivista<br />

“Rolling Stone” - SPORT: Victoria-Primorje, una vasca pie-<br />

na zeppa di storia Una lunga serie di manifestazioni ha fatto<br />

da corollario alla festa per il centenario della gloriosa società<br />

fi umana - Novak Djoković, “imitatore” sempre più credibile<br />

La Serbia ai vertici delle classifi che di tennis - Panchina<br />

d’oro 2008, un riscatto niente male A Roberto Mancini<br />

il premio che annualmente gli allenatori italiani di Serie A assegnano<br />

al miglior tecnico - ANIMALIA: L’operosa formica<br />

simbolo della socialità - MULTIMEDIA: Guida all’acquisto<br />

dei notebook multimediali Ottima proposta per la scelta<br />

di laptop per tutte le necessità e per tutti i gusti di PC World<br />

(1) - IL CANTO DEL DISINCANTO: Madre P. e l’ulivo di<br />

Mastro “Sì”.<br />

<strong>Panorama</strong> n. 23<br />

IN PRIMO PIANO: Crisi, bizzarrie alibi, paradossi<br />

Con il 2009 alle porte, non sappiamo ancora a che cosa si va<br />

incontro - ETNIA: Fieri dell’acquisizione di nuovi spazi<br />

letterari L’intensa attività del Settore editoriale dell’EDIT<br />

nelle valutazioni della responsabile Lilly Venucci Stefan -<br />

CNI, Nominati tre Cavalieri Le onorifi cenze sono state<br />

consegnate dal console generale Fulvio Rustico - ATTUA-<br />

LITÀ: Allargamento UE: Croazia in diffi coltà -Tipica<br />

bufera in un bicchier d’acqua Presto rientrato il pericolo<br />

di una temuta “guerra fredda” tra Croazia e Serbia - Violare<br />

la deontologia. Si può? Croazia: disciplinare il giornalismo<br />

a suon di minacce - SOCIETÀ: Doveroso omaggio<br />

a sua maestà la minestra Rifl essioni d’autunno lungo<br />

i percorsi dei “vagabondi curiosi” sul Carso ed Istria in particolare<br />

(4) - CINEMA: Il fascino discreto di un’attrice<br />

brava, elegante, straordinaria Due polesi illustri: Annamaria<br />

Mori, nota giornalista e scrittrice, parla della retrospettiva<br />

che ha dedicato alla grande Alida Valli - MUSICA:<br />

Hui He, degno omaggio a Puccini La giovane soprano cinese,<br />

virtuosa e vibrante “Butterfl y” allo Zajc di Fiume -<br />

ARTE: Zagabria, eccellente rassegna dell’Espressionismo<br />

Ai Klovićevi dvori disegni, grafi che, dipinti e sculture<br />

dei protagonisti del primo movimento d’avanguardia tedesco<br />

- ARCHITETTURA: Costruire poeticamente un ritorno<br />

all’antico L’XI Biennale di Venezia è stata defi nita<br />

l’esposizione dei curatori, dei critici, dei media e delle<br />

archistar - REPORTAGE: Gesù bambino portato dai<br />

delfi ni Singolare e suggestivo presepe galleggiante a Cesenatico,<br />

sulla costa romagnola - SCUOLE: Non uccidere,<br />

imperativo assoluto I temi degli alunni dei nostri istituti<br />

medi elaborati alle gare di lingua italiana - PUBBLI-<br />

CAZIONI: Radiodrammi: gradito ritorno In edicola il<br />

numero 168 (tematico) de “La battana” - ITALIANI NEL<br />

MONDO: Far rispettare il diritto all’importo aggiuntivo<br />

L’on. Gino Bucchino si appella a tutti i pensionati all’estero<br />

affi nché si rivolgano all’INPS - MADE IN ITALY: Attrezzarsi<br />

alla tempesta recessiva La macchina dell’export<br />

fi nora ha tenuto meglio di altri Paesi - SPORT: Cristiano<br />

Ronaldo mette daccordo tutti. O quasi Con il Manchester<br />

United ha vinto Premiership e Champions League: il “Pallone<br />

d’oro” nelle mani giuste – Superpippo re di coppe<br />

Con 65 gol, Inzaghi è il miglior realizzatore delle competizioni<br />

europee .- ”...E se fa caldo gioco all’ombra” Antonio<br />

Cassano si confessa: “Ho avuto tre le 600 e le 700 donne!”<br />

- ANIMALIA: La rondine è la guida e annuncia la primavera<br />

- MULTIMEDIA: Il notebook multimediale per<br />

accontentare tutti Una guida “ragionata” di PC World alla<br />

scelta e all’acquisto di laptop (2) - IL CANTO DEL DISIN-<br />

CANTO: L’impegno del disimpegno.<br />

Il sommario n. 24 di “<strong>Panorama</strong>” si trova a pagina 4


Molti lettori del prestigioso<br />

quotidiano “Il Corriere della<br />

sera” si sono lamentati<br />

del fatto che in occasione degli europei<br />

di nuoto, svoltisi nel capoluogo<br />

quarnerino, tutta la stampa italiana ha<br />

scelto di indicare quale sede dei campionati<br />

Rijeka e non Fiume. Ad alcuni<br />

di loro, in data 23 dicembre, ha risposto<br />

il noto opinionista Sergio Romano<br />

nella sua rubrica dedicata al dialogo<br />

con i lettori. L’ambasciatore Romano,<br />

dopo aver proposto alcune osservazioni<br />

rubricabili sotto la voce “storia<br />

della lingua e della cultura” e dalle<br />

quali, chi lo avesse voluto, avrebbe<br />

potuto anche imparare qualcosa di<br />

interessante, ha concluso con un passo<br />

che non sembra essere condivisibile.<br />

Scrive Romano: “Molto dipende<br />

dalla composizione etnica d’una<br />

città. Non è facile difendere il nome<br />

tedesco di una città polacca da cui i<br />

cittadini tedeschi sono partiti in massa<br />

alla fi ne della seconda guerra mondiale<br />

(non è un caso che la sola città<br />

della Polonia che conservi un nome<br />

tedesco sia Oswiecim, meglio nota al<br />

mondo come Auschwitz). Per la stessa<br />

ragione non è facile continuare a<br />

chiamare Pola e Fiume due città dove<br />

gli italiani sono ormai una piccola<br />

percentuale della popolazione”.<br />

In queste poche righe si notano<br />

due tesi molto discutibili: quella della<br />

“necessità di una consistente presenza<br />

italiana quale condizione per<br />

il mantenimento del toponimo italiano<br />

(ma vale solo per l’Istria e Fiume?)”<br />

e quella sull’”inconsistenza<br />

della Comunità italiana nell’Istria e<br />

a Fiume”. Prendiamo allora carta e<br />

penna e vediamo di scrivere una lettera<br />

anche noi.<br />

Caro Ambasciatore Romano (e<br />

resto d’Italia ignava)<br />

Non è assolutamente mia intenzione<br />

contestare la denominazione<br />

uffi ciale di Fiume che, in quanto città<br />

appartenente allo stato croato, è<br />

quella di Rijeka. Come del resto non<br />

è mia intenzione mettere in dubbio la<br />

legittimità storica, culturale ed etnica<br />

di assegnare a Fiume, da parte croata,<br />

il nome di Rijeka. Ma sono convintissimo,<br />

al contempo, che ragioni<br />

di natura puramente linguistica - e<br />

che nulla hanno a che vedere con il<br />

patriottismo - impongono a chi scrive<br />

e parla in italiano di usare gil nome<br />

☺ Il canto del disincanto<br />

di Fiume. Scrivere, in una testata italiana,<br />

dei campionati di nuoto di Rijeka<br />

è una cacofonia assordante. Sarebbe<br />

un po’ come dire che l’Italia è<br />

campione del mondo di calcio perché<br />

ha vinto i mondiali di Deutschland:<br />

una leggerezza estremamente imbarazzante,<br />

e che tale dovrebbe essere<br />

per tutti gli italiani, non soltanto<br />

per noi che continuano a pensare e<br />

sognare in italiano pur abitando tuttora<br />

in Istria e a Fiume.<br />

Mai mi permetterei di suggerire<br />

ad un croato di dire Roma invece di<br />

Rim (e in Croazia è sempre Rim, senza<br />

eccezioni), oppure ad uno sloveno<br />

di scrivere Venezia invece di Benetke<br />

(e in Slovenia è sempre Benetke, senza<br />

eccezioni). Per questa ragione,<br />

che nulla ha da spartire con i sentimenti<br />

di appartenenza nazionale o<br />

con il nazionalismo, sono fermamente<br />

convinto che per motivi linguistici<br />

e culturali, in italiano Fiume debba<br />

rimanere Fiume. Fare il contrario<br />

è storpiare la lingua e tradire la cultura<br />

(oltre che la memoria collettiva<br />

- ma rendersi conto di ciò sarebbe<br />

chiedere troppo ad un’Italia puntualmente<br />

distratta sul tema).<br />

Ma c’è, ovviamente, dell’altro. Siccome<br />

non stiamo parlando di Lemberg-Lvov-Leopoli,<br />

bensì di Fiume<br />

(città in cui “l’italianità”, come ha notato<br />

Ezio Giuricin nel quotidiano italiano<br />

“La Voce del Popolo” di Fiume,<br />

“non è né accidentale, né marginale”<br />

ma è invece “un segmento indissolubile<br />

dell’identità urbana”), non è secondario<br />

il fatto che “Fiume” è un toponimo<br />

originario, non è la traduzione di<br />

un ipotetico preesistente nome croato<br />

di Rijeka, come invece potrebbe esserlo<br />

Mogadiscio per Muqdisho. Ed è paradossale<br />

il fatto che laddove la presenza<br />

italiana è stata colonizzatrice, sostanzialmente<br />

occupatrice, si continui ad<br />

usare il nome italiano mentre laddove,<br />

come a Fiume, la presenza italiana è<br />

autoctona, si ricorra ad una specie di<br />

estemporaneo pudore. Ed è ancor più<br />

paradossale - e umiliante per noi italiani<br />

dell’Istria, Quarnero e Dalmazia<br />

- renderci conto che se gli europei di<br />

nuoto si fossero svolti a Zagreb oppure<br />

a Beograd, i giornali italiani avrebbero<br />

scritto tranquillamente Zagabria<br />

e Belgrado.<br />

Se da una parte è comprensibile<br />

che le nuove autorità istriane nel<br />

di Silvio Forza<br />

Ma in italiano si dice Fiume...<br />

1945 abbiano imposto a località<br />

istriane quali Promontore o Valle traduzioni<br />

in cui si è perso anche il connotato<br />

semantico del toponimo (promontorio<br />

in croato è “rt” non Premantura,<br />

valle è “dolina” non Bale),<br />

è sconfortante apprendere che in Italia<br />

si possa pensare che la toponomastica<br />

italiana istrofi umana sia una<br />

traduzione di preesistenti denominazioni<br />

slave.<br />

La lingua, come tutti sanno, è<br />

un organismo che cambia. La parole<br />

si conservano con l’uso, non<br />

con la loro esposizione museale. Ad<br />

esempio, nel caso dell’isola dalmata<br />

di Lesina, il cui nome non rientra<br />

di certo nel vocabolario quotidiano<br />

dell’italiano medio, forse sarebbe<br />

giusto passare al toponimo croato di<br />

Hvar. Dunque, più che la presenza<br />

di un nucleo italiano in sede (e a Lesina,<br />

anche se ridottissimo, c’è), il<br />

mantenimento della versione italiana<br />

di un nome, accanto e forse conseguentemente<br />

al peso specifi co della<br />

“notorietà” di un dato luogo, dipende<br />

da ciò che si potrebbe defi nire<br />

“continuità d’uso”. Infatti, nell’italiano<br />

non c’è stata rottura di continuità<br />

nella coscienza linguistica per<br />

quel che riguarda Nizza o la Savoia<br />

che mai sono diventate Nice e Savoie.<br />

Per Pola e Fiume è successo<br />

il contrario: ragioni di opportunità<br />

politica (la necessità di redimersi<br />

dai peccati risalenti alla II Guerra<br />

mondiale) hanno provocato appunto<br />

la rottura (anche) della continuità<br />

toponomastica, e Pola e Fiume<br />

sono state cassate, rimosse, dal “vocabolario<br />

quotidiano dell’italiano<br />

medio”. Ma se la politica antislava<br />

perpetrata in Istria dal fascismo<br />

è stata una grave colpa italiana, altrettanto<br />

lo è stato l’atteggiamento<br />

verso l’italianità superstite nell’area<br />

istroquarnerina e a Zara: “un’italianità”<br />

- e citiamo ancora Giuricin<br />

- “rimossa, dimenticata, perduta.<br />

Per quanto si cerchi di mantenerla<br />

forte e vitale, di alimentarla<br />

e rinnovarla quotidianamente, arricchendola<br />

di nuovi apporti e contenuti,<br />

essa continua a vivere come<br />

una parte amputata dallo spazio<br />

culturale, civile e politico della nostra<br />

Nazione Madre”. Dove per nazione<br />

madre intendiamo, forse anacronisticamente,<br />

l’Italia. Per questa<br />

<strong>Panorama</strong> 57

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