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Anno LV LV - N. 24 - 31 dicembre dicembre 2008 - - Rivista quindicinale quindicinale - kn 14,00 14,00 - - EUR 1,89 1,89 - Spedizione Spedizione in abbonamento postale a a tariff a intera - Tassa pagata ISSN-0475-6401<br />
ISSN-0475-6401<br />
<strong>Panorama</strong><br />
2009, un anno<br />
tutto in salita?<br />
www.edit.hr/panorama
Una passione tradotta in arte<br />
R etrospettiva (nelle immagini di<br />
Ivor Hreljanović), mostra vendita,<br />
foto ricordo, rassegna stampa<br />
e, autentica chicca, un ricco catalogo.<br />
Il gruppo di ceramisti della “Romolo<br />
Venucci”, attivo in seno alla società<br />
artistico-culturale “Fratellanza”<br />
della CI di Fiume, ha festeggiato<br />
il suo ventennale, attorniato da un<br />
foltissimo e caloroso pubblico, testimonianza<br />
del grande apprezzamento<br />
di cui gode. La sezione era stata<br />
avviata dall’infaticabile ed eclettica<br />
prof.ssa Erna Toncinich, tuttora guida<br />
artistica di questa schiera di appassionati<br />
dell’arte della ceramica,<br />
passati molto rapidamente dall’iniziale<br />
soggezione a una notevole dimestichezza<br />
nel trattamento dell’argilla,<br />
con una manifesta crescita sul<br />
piano dell’espressione artistica. In<br />
questo arco di tempo sono state oltre<br />
150 le mostre allestite in sede ma<br />
anche in Istria, Slovenia e Italia, e<br />
una serie di premi individuali, ottenuti,<br />
tra l’altro, a Istria Nobilissima.<br />
Indice, questo, di serietà, dedizione<br />
e compattezza del gruppo, ma pure<br />
di una predisposizione ad assimilare<br />
bene nozioni e pratica impartite dalla<br />
prof.ssa Toncinich.<br />
2 <strong>Panorama</strong>
di Mario Simonovich<br />
Al primo profi larsi, sul mercato<br />
mondiale, di quelle burrasche<br />
che mostravano di accanirsi<br />
di preferenza sul settore azionario,<br />
Ivan Šuker, ultimo ministro a cui<br />
la Croazia indipendente ha affi dato<br />
le sue fi nanze, aveva detto e ripetuto,<br />
con la pacatezza che cura di diffondere<br />
ad ogni apparizione pubblica, che<br />
le ripercussioni nel paese sarebbero<br />
state minime. Poco o nulla importava<br />
che le maggiori istituzioni fi nanziarie,<br />
quelle che da tempo hanno rastrellato<br />
la maggior parte dei risparmi<br />
della cittadinanza, fossero segmenti<br />
minori di case madri esposte in primo<br />
piano su un mercato mondiale a dir<br />
poco ballerino. Altrettanto secondaria<br />
e dunque priva d’effetti era da considerarsi<br />
l’impressionate esposizione<br />
del paese in conseguenza del debito<br />
estero (di quello interno ancora pochi<br />
si azzardano a parlare). Non doveva<br />
preoccupare poi il pauroso disavanzo<br />
della bilancia commerciale. Il veleggiare<br />
dei prezzi del petrolio fra riferimenti<br />
fi nora inconcepibili, con il<br />
gasolio più caro della benzina era un<br />
fatto accidentale o giù di lì. Insomma<br />
se non eravamo in una botte di ferro<br />
certamente non stavamo male, per<br />
cui ce la saremmo cavata, si faceva<br />
capire, con danni molto contenuti.<br />
Come dire, niente teste rotte, insomma,<br />
al massimo qualche escoriazione<br />
da curare con bende e disinfettanti e<br />
tornare a lavorare “senza preoccuparci<br />
troppo delle paghe” aveva signifi -<br />
cativamente aggiunto Sanader.<br />
Oggi, alla prova dei fatti, le soporifi<br />
che assicurazioni si stanno rivelando<br />
un’illusione. Il ministro, forse<br />
schiavo di un passato in cui l’esposizione<br />
del paese ai turbini esterni<br />
era fi ltrata attraverso una mediazione<br />
statale occulta ma non meno potente,<br />
ha mostrato di non comprendere<br />
che, ridotta all’osso, una sola è la legge<br />
che domina sul mercato spazzato<br />
dalla globalizzazione: quella del più<br />
forte. In altri termini, le grosse multinazionali<br />
si liberano con relativa facilità<br />
dei costi delle perdite, incanalan-<br />
In primo piano<br />
L’inasprimento del quadro economico appare scontato<br />
2009, un anno tutto in salita?<br />
doli, come in un sistema circolatorio,<br />
verso sbocchi periferici più deboli e<br />
molto meno capaci di reagire per respingerli<br />
al mittente. Punti periferici<br />
vanno considerati in primo luogo<br />
gli stati meno abbienti (a cui la Croazia,<br />
nell’ambito europeo, è scesa da<br />
tempo attestandosi a pieno titolo) e,<br />
al loro interno, gli strati sociali a loro<br />
volta posti in fondo alla graduatoria:<br />
disoccupati, pensionati, lavoratori a<br />
reddito fi sso, specie se occupati nei<br />
settori meno produttivi.<br />
In altri termini, lo scotto di una recesione<br />
facente in larga parte capo a<br />
“virus” importati, e rafforzata dalle<br />
paurose debolezze di un assetto interno<br />
di giorno in giorno più insanabile,<br />
graverà non su chi ha realizzato maggiori<br />
guadagni ma sulla maggioranza<br />
dei lavoratori, obbligati a dare a Cesare<br />
tutto quello che pretende ancor<br />
prima di portarsi a casa la paga guadagnata<br />
in un mese di lavoro in conto<br />
terzi. Un “dare” in cui rientra anche,<br />
ad esempio, la stangata sull’assicurazione<br />
sanitaria aggiuntiva a carico<br />
degli assicurati, spalmata con lucifedrina<br />
accuratezza non sulle categorie<br />
più ricche bensì su quelle che in<br />
quanto a fonti di prelievo sono le più<br />
numerose, ossia implicitamente garanti<br />
della regolarità degli introiti.<br />
Non meno preoccupante un altro<br />
segnale: l’aumento dei mutui. Allo<br />
scadere di dicembre la Zagrebačka<br />
Banka (sì, quella che ha pagato il bel<br />
telone del teatro Zajc) ha annunciato<br />
una sonora maggiorazione dell’1,7<br />
p.c.mentre in occidente il costo dei<br />
mutui scende. La decisione è precipitosamente<br />
rientrata, ma si può star<br />
certi che presto questa come le altre<br />
banche torneranno alla carica.<br />
Terzo e (per ora) ultimo segnale<br />
d’allarme: lo stato dei cantieri con il<br />
pericolo di parecchie migliaia di sdisoccupati.<br />
In conclusione, con buona pace di<br />
Šuker e di chi la pensa come lui, non<br />
riesce diffi cile rispondere alla domanda<br />
se questo sarà per noi un anno tutto<br />
in salita: sarà una salita d’asprezza<br />
tale da lasciare segni indelebili sul<br />
processo di ripresa del paese. ●<br />
Costume<br />
e scostume<br />
Chi bada<br />
alle badanti?<br />
Il primo pullman parte alla<br />
sera da Ragusa, un altro da Spalato,<br />
due da Zara. Dopo la sosta<br />
a Fiume, di primo mattino<br />
vanno verso il confi ne sloveno<br />
e poi l’Italia. Non sono però più<br />
solo quattro. Da Fiume partono<br />
altri sei, tre locali e tre arrivati<br />
da Zagabria, Vinkovci e Vukovar.<br />
Una volta in Slovenia, sulle<br />
stesse strade, se ne aggiungeranno<br />
non meno di tre provenienti<br />
dalla bassa Istria. Un<br />
rapido calcolo: posto che la capienza<br />
di ogni mezzo è di circa<br />
50 posti, trasportano all’incirca<br />
seicento viaggiatori che hanno<br />
tutti quanti due caratteristiche<br />
comuni: sono donne e vanno a<br />
lavorare in Italia, per la maggior<br />
parte come badanti. Ad esse si<br />
aggiungeranno quelle più vicine<br />
al confi ne che si servono di<br />
linee locali e altre, magari più<br />
lontane, che si fanno portare dai<br />
mariti o fi gli con auto propria.<br />
Lavorano 24 ore al giorno per<br />
due settimane, molto spesso tutte<br />
sole con gli anziani che hanno<br />
in cura, per 800-1000 euro,<br />
attente alle sempre più agguerrite<br />
ucraine e bulgare, più giovani<br />
e forti, pronte ad accontentarsi<br />
di 400-500, a patto di disporre<br />
di un po’ di tempo libero,<br />
usualmente impiegato per trovare<br />
un marito.<br />
Chi pensa a queste donne, costrette<br />
a lavorare spesso senza<br />
alcun diritto e, talvolta, a prezzo<br />
di non poche umiliazioni? D’altra<br />
parte è però non meno giusto<br />
chiedersi: chi le ha costrette<br />
a questo passo? E infi ne, mettiamo<br />
che domani tornino tutte indietro:<br />
come sopravviveranno?<br />
<strong>Panorama</strong> 3
<strong>Panorama</strong><br />
www.edit.hr/panorama<br />
Ente giornalistico-editoriale<br />
EDIT<br />
Rijeka - Fiume<br />
Direttore<br />
Silvio Forza<br />
PANORAMA<br />
Redattore capo responsabile<br />
Mario Simonovich<br />
caporedattore-panorama@edit.hr<br />
Progetto grafico - tecnico<br />
Daria Vlahov-Horvat<br />
Redattore grafico - tecnico<br />
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Collegio redazionale<br />
Bruno Bontempo, Nerea Bulva,<br />
Diana Pirjavec Rameša, Mario<br />
Simonovich, Ardea Velikonja<br />
4 <strong>Panorama</strong><br />
REDAZIONE<br />
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Via re Zvonimir 20a Rijeka - Fiume, Tel.<br />
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TIPOGRAFIA: “Helvetica” - Ri jeka-<br />
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ABBONAMENTI: Croazia: an nuale<br />
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Numeri arretrati a prezzo raddoppiato<br />
INSERZIONI: Croazia - retrocopertina<br />
1.250,00 kn; retrocopertina interna<br />
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Slovenia e Italia retrocopertina 250,00<br />
euro; retrocopertina interna 150.00 euro;<br />
pagine interne 120,00 euro.<br />
PANORAMA esce con il concorso<br />
finanziario della Repubblica di Croazia<br />
e della Repubblica di Slovenia e viene<br />
parzialmente distribuita in convenzione<br />
con il sostegno del Governo italiano<br />
nell’ambito della collaborazione tra<br />
Unione Italiana (Fiume-Capodistria) e<br />
l’Università Popolare (Trieste)<br />
EDIT - Fiume, via Re Zvonimir 20a<br />
edit@edit.hr<br />
Consiglio di amministrazione: Tatjana<br />
Petrazzi (presidente), Ezio Giuricin<br />
(vicepresidente), Luigi Barbalich, Carmen<br />
Benzan, Doris Ottaviani, Donald<br />
Schiozzi, Fabio Sfi ligoi<br />
<strong>Panorama</strong> testi<br />
N. 24 - 31 dicembre 2008<br />
Sommario<br />
IN PRIMO PIANO<br />
L’inasprimento del quadro economico<br />
appare scontato<br />
2009, ANNO TUTTO IN SALITA?... 3<br />
di Mario Simonovich<br />
ATTUALITÀ<br />
I vertici dell’Unione Italiana sono preoccupati<br />
per il contenzioso in atto tra la<br />
Croazia e la Slovenia<br />
NETTO RIFIUTO DELLA PREMINEN-<br />
ZA ALLA CONFLITTUALITÀ ........... 6<br />
Furio Radin: “all’interno della CNI serpeggia<br />
un senso di abbandono”<br />
DOPPIO VOTO, IL PROBLEMA<br />
È SOLO POLITICO .......................... 8<br />
Il ministro Franco Frattini in arrivo<br />
a gennaio in visita alla CNI<br />
TESTIMONIARE<br />
L’AFFETTO DELL’ITALIA ........... 10<br />
di Diana Pirjavec Rameša<br />
Solo “Scoglio Olivi” di Pola verrà<br />
privatizzato a prezzo di mercato<br />
CROAZIA, CANTIERI<br />
COL FIATO SOSPESO ................... 11<br />
di Bruno Bontempo<br />
Dal 12 gennaio in Croazia un numero<br />
di identifi cazione per ogni cittadino<br />
FRA POCHI GIORNI<br />
CODICE FISCALE PER TUTTI .....12<br />
di Ardea Velikonja<br />
ETNIA<br />
Andrea Debeljuh reduce dall’Incontro<br />
dei giovani italiani nel mondo<br />
MUTARE IL RAPPORTO<br />
VERSO IL PAESE ........................... 13<br />
di Diana Pirjavec Rameša<br />
SOCIETÀ<br />
”Vagabondi curiosi” sul Carso ed Istria<br />
in particolare (4-fi ne)<br />
LA BIODIVERSITÀ, UN PATRIMO-<br />
NIO MISCONOSCIUTO .................16<br />
di Marino Vocci<br />
ARTE<br />
Negli spazi espositivi zagabresi artisti<br />
molto diversi “uniti” in una serie<br />
di mostre molto pregevoli<br />
REMBRANDT: I FOGLI GRAFICI<br />
SPECCHIO DEI GENERI<br />
TRATTATI......................................... 18<br />
di Erna Toncinich<br />
CINEMA E DINTORNI<br />
Dopo sei anni, Edoardo Winspeare<br />
coglie un altro successo con “Galantuomini”<br />
LE RAGIONI DEL CUORE O LE<br />
RAGIONI DELLA GIUSTIZIA? ... 20<br />
di Gianfranco Sodomaco<br />
MUSICA<br />
Per il mondo della lirica il 2008 è stato<br />
l’anno degli anniversari della morte<br />
di due grandi compositori italiani<br />
DONIZETTI, PRECURSORE DI VER-<br />
DI, ROSSINI, IL TEDESCHINO...... 22<br />
a cura di Bruno Bontempo<br />
ITALIANI NEL MONDO<br />
La proposta di riformare la Fiumana<br />
calcio induce a una serie di rifl essioni<br />
SIAMO VINCOLI<br />
O SPARPAGLIATI? ........................ 40<br />
di Bruno Bontempo<br />
MADE IN ITALY<br />
Oltre 150 milioni di bottiglie<br />
di spumante sono andate all’estero<br />
2009: UN CIN CIN<br />
TUTTO ITALIANO......................... 42<br />
a cura di Ardea Velikonja<br />
REPORTAGE<br />
Cesenatico, nata come borgo di<br />
pescatori e oggi grosso centro turistico<br />
IL MARE IN OGNI<br />
ALITO DI VENTO .......................... 28<br />
di Ardea Velikonja<br />
SCUOLE<br />
I temi elaborati alle gare di italiano<br />
HA ANCORA SENSO LEGGERE<br />
E SCRIVERE LIBRI? ..................... 34<br />
SPORT<br />
Echi e rifl essioni in riva al Quarnero<br />
in margine agli Europei in vasca corta<br />
NUOTO 2008<br />
UN FIUME IN PIENA .................... 38<br />
I forti legami con il mondo della<br />
fi nanza mostrano già i loro effetti<br />
LA SCURE DELLA CRISI<br />
SU F1, CALCIO, OLIMPIADI ....... 42<br />
a cura di Bruno Bontempo<br />
MULTIMEDIA<br />
I NOTEBOOK GIUSTI PER NOI E<br />
PER LE NOSTRE TASCHE ........... 44<br />
a cura di Igor Kramarsich<br />
RUBRICHE .................................... 46<br />
a cura di Nerea Bulva<br />
IL SOMMARIO 2008 .................... 48<br />
IL CANTO DEL DISINCANTO<br />
MA IN ITALIANO SI DICE FIUME... .. 57<br />
di Silvio Forza<br />
PASSATEMPI ................................ 58
Grande successo del “Concerto di<br />
Natale” con i prestigiosi Solisti<br />
veneti (nella foto), svoltosi l’antivigilia<br />
di Natale nella Sala dei Cristalli<br />
dell’albergo abbaziano “Kvarner”,<br />
presente un foltissimo pubblico composto<br />
soprattutto da connazionali, alcuni<br />
dei quali arrivati anche da varie<br />
Comunità degli Italiani dell’Istria.<br />
L’evento, organizzato nell’ambito<br />
della serie di manifestazioni “Notti<br />
di note italiane”, volute e promosse<br />
dal console generale d’Italia a Fiume,<br />
Fulvio Rustico, è stato allestito<br />
Agenda<br />
«Notti di note italiane», concerti promossi dal console Fulvio Rustico<br />
Solisti Veneti, grande successo ad Abbazia<br />
La delusione per la mancata assegnazione<br />
di un premio al Dramma Italiano<br />
è stata pazialmente mitigata da quello<br />
individuale andato all’attrice della nostra<br />
Compagnia di prosa, Elena Brumini<br />
(nella foto). Parliamo dei riconoscimenti<br />
annuali per la stagione 2007/2008 del Teatro<br />
Nazionale Ivan de Zajc di Fiume, tra<br />
i quali lo “Zlata Nikolić” per la migliore<br />
interpretazione femminile, realizzata<br />
nel musical “Nunsense” di Dan Goggin,<br />
andato appunto alla giovane attrice del<br />
DI, che ha partecipato in qualità di ospite<br />
a questa produzione, indossando con<br />
con il sostegno di UI-UPT, in collaborazione<br />
con il “Festival Opatija”,<br />
il Comites Fiume, la SAIPEM e la<br />
Casa editrice EDIT. Per il console<br />
Rustico è stata pure l’occasione per<br />
formulare gli auguri di Natale e buon<br />
anno al pubblico, che ha potuto apprezzare<br />
la bellezza melodica e il virtuosismo<br />
strumentale del notissimo<br />
complesso, formidabile interprete<br />
dei brani di Gruber, Corelli, Vivaldi,<br />
Marcello, Tartini, Paganini-Rossini,<br />
interpretati magistralmente dai Solisti<br />
veneti diretti dal maestro Claudio<br />
bravura i panni della suora ribelle Mary<br />
Robert Anne. La versatile Elena Brumini<br />
ha dato prova di grandi potenzialità e<br />
particolare predisposizione nell’interpretare<br />
ruoli musicali: recita, canta e balla<br />
con grinta, scioltezza, mimica brillante,<br />
ottime capacità canore. Il premio per il<br />
miglior interprete maschile, intitolato al<br />
grande attore del Dramma Italiano, Raniero<br />
Brumini, è stato assegnato invece<br />
ad Alen Liverić per il ruolo di Petruccio<br />
ne “La bisbetica domata” di Shakespeare,<br />
produzione del Dramma Croato dello<br />
Zajc. ●<br />
Ennio Machin (nella foto), noto personaggio<br />
del nostro mondo minoritario,<br />
già attivista e dirigente in seno<br />
alla CI di Fiume, poi direttore della nostra<br />
Casa editrice, ricorda e racconta le<br />
sue Rimembranze fiumane nell’omonimo<br />
volume pubblicato per i tipi<br />
dell’EDIT, uscito e presentato alla Comunità<br />
degli Italiani di Fiume qualche<br />
giorno prima di Natale. Si tratta del<br />
quindicesimo titolo della collana Altre<br />
lettere italiane, riservata agli autori<br />
italiani dell’Istria e del Quarnero, che<br />
Scimone. Lo storico complesso ha<br />
espresso tutto il suo affi atamento ma<br />
anche il virtuosismo dei solisti, la ricca<br />
sonorità, il confl uire del pensiero<br />
musicale. ●<br />
Migliore interpretazione femminile del Teatro fi umano nel musical «Nunsense»<br />
A Elena Brumini il Premio Nikolić per il 2008<br />
Il libro di Machin è stato presentato alla Comunità degli Italiani di Fiume<br />
«Rimembranze fi umane» per i tipi dell’EDIT<br />
prima di Machin ha sfornato testi di alcuni<br />
tra i più importanti letterati della<br />
CNI, quali Schiavato, Mestrovich, Lidia<br />
Delton, Vesselizza, Dallemulle Ausenak,<br />
Ramous, Acquavita, Milani. Il<br />
libro di Machin è stato illustrato dal<br />
direttore dell’EDIT, Silvio Forza, la<br />
presidente della locale CI, Agnese Superina,<br />
ha intervistato l’Autore, mentre<br />
gli attori del Dramma Italiano Elvia<br />
e Bruno Nacinovich hanno letto alcuni<br />
passi dell’opera e intonato dei brani<br />
musicali. ●<br />
<strong>Panorama</strong> 5
6 <strong>Panorama</strong><br />
Attualità<br />
I vertici dell’Unione Italiana sono preoccupati per il contenzioso in atto tra<br />
Netto rifi uto della preminenza alla c<br />
di Diana Pirjavec Rameša<br />
Il 2009 si apre all’insegna di una<br />
crisi nei rapporti tra Croazia e<br />
Slovenia e a trovarsi nel bel mezzo<br />
vi è la Comunità nazionale italiana<br />
che, anche questa volta, sta cercando<br />
di essere portatrice di dialogo<br />
e di confronto democratico. Lo sforzo<br />
diplomatico e politico è considerevole,<br />
ma per ora, come spesso succede<br />
in politica, i risultati sono una grande<br />
incognita.<br />
Il blocco sloveno al percorso di<br />
avvicinamento della Croazia alla<br />
Comunità europea è senza ombra<br />
di dubbio il problema numero uno,<br />
quello con cui entriamo nell’anno<br />
nuovo, ma purtroppo non l’unico.<br />
La crisi economica, dicono, e a ragione,<br />
colpirà soprattutto i più deboli,<br />
e le minoranze pagheranno l’alto<br />
scotto del taglio dei fi nanziamenti,<br />
problema questo che accomuna<br />
gli italiani dell’Istria e di Fiume alla<br />
minoranza slovena in Italia e un po’<br />
a tutte le minoranze d’Europa a cui,<br />
a seguito della crisi fi nanziaria, ver-<br />
ranno tolti in parte e, speriamo per<br />
poco, fi nanziamenti pubblici, indispensabili<br />
per mantenere in vita lingua,<br />
cultura, identità.<br />
Questi sono indubbiamente tempi<br />
duri, in cui progettare la vita economica,<br />
le iniziative politiche, mantenere<br />
una certa continuità dell’attività<br />
istituzionale potrebbe rivelarsi<br />
una grande impresa. Oggi non ce<br />
ne rendiamo conto, ma tra qualche<br />
settimana, o qualche mese, dovremo<br />
verifi care non solo il nostro “savoir<br />
faire”, la nostra capacità di sussistenza,<br />
ma soprattutto la capacità<br />
di sviluppare solidarietà tra le varie<br />
micro realtà che compongono la nostra<br />
Comunità.<br />
In questi giorni l’euforia natalizia<br />
è stata sostituita dal pragmatismo dei<br />
vertici dell’Unione Italiana i quali<br />
hanno cercato di dare un proprio<br />
contributo alla soluzione del contenzioso<br />
tra Croazia e Slovenia. Dalla<br />
conferenza stampa tenuta a Capodistria<br />
nei giorni del ponte di Natale<br />
è stato lanciato un appello affi nché<br />
i due paesi risolvano pacifi camente<br />
La CNI ha inviato da Capodistria una richiesta chiara e precisa ai governi<br />
coinvolti nel contenzioso chiedendo che il problema dei confi ni<br />
venga affrontato a livello di rapporti bilaterali<br />
e in tempi brevi il contenzioso sui<br />
confi ni. All’incontro stampa hanno<br />
aderito l’onorevole Roberto Battelli,<br />
deputato italiano al Parlamento sloveno,<br />
Maurizio Tremul, presidente<br />
della Giunta esecutiva dell’UI, Furio<br />
Radin, deputato della CNI al Sabor<br />
e presidente di Unione italiana.<br />
Furio Radin ha rilevato come “la<br />
Comunità italiana e l’Unione non<br />
potevano rimanere assenti in questa<br />
polemica che, purtroppo, sta crescendo<br />
in questi giorni e che riguarda<br />
il processo di adesione della Croazia<br />
all’Unione europea. Abbiamo<br />
deciso di non entrare nel merito del<br />
contenzioso sui confi ni. Chiediamo,<br />
però, agli Stati di Croazia e Slovenia<br />
di dare alla Regione Istria e ai<br />
comuni contermini di Capodistria,<br />
Isola e Pirano un ruolo attivo nella<br />
risoluzione del problema confi nario,<br />
importante per la popolazione istriana,<br />
soprattutto nella prospettiva di<br />
un’Europa unita e senza confi ni, che<br />
permetterà alle persone di circolare<br />
liberamente, come per secoli hanno<br />
fatto. Le nostre genti conoscono<br />
bene l’evolversi del problema confi<br />
nario nella storia recente. Hanno<br />
sempre guardato all’entrata di Slovenia<br />
e Croazia nell’UE con simpatia,<br />
poiché sanno che ciò garantisce<br />
l’apertura delle frontiere. L’acuirsi<br />
dei contrasti peserebbe sulla vita<br />
delle genti istriane”- ha ammonito<br />
Radin.<br />
In sede di incontro stampa i vertici<br />
UI hanno ricordato che la Comunità<br />
Nazionale Italiana in Istria,<br />
Fiume, Quarnero e Dalmazia ha salutato<br />
con speranza, agli inizi degli<br />
anni ‘90, la conquista dell’indipendenza<br />
di Croazia e della Slovenia.<br />
“Nonostante la dolorosa divisione<br />
dell’Istria e della CNI in due Stati<br />
autonomi, l’Unione Italiana sostenne<br />
con fi ducia il processo di emancipazione<br />
internazionale della Croazia<br />
e della Slovenia. Con coerenza<br />
e convinzione ha sempre chiesto<br />
la quanto più rapida e compiuta integrazione<br />
delle due Repubbliche<br />
nell’Unione Europea, in quella Casa<br />
Comune in cui si sarebbe ricompo-
la Croazia e la Slovenia<br />
nfl ittualità<br />
sta l’unità della CNI, sul territorio<br />
d’insediamento storico e con la Nazione<br />
Madre” si rileva nel comunicato<br />
fi rmato congiuntamente da Tremul,<br />
Radin e Battelli.<br />
”I valori e gli ideali sui quali si<br />
fonda l’Unione Europea debbono<br />
essere pienamente condivisi e debbono<br />
ispirare i comportamenti della<br />
Croazia e della Slovenia. È l’Europa<br />
unita e solidale, della cooperazione<br />
e dell’integrazione, della libertà<br />
delle idee e del pensiero, della libera<br />
circolazione delle persone e dei<br />
beni, della democrazia e della pluralità,<br />
il luogo dove affrontare e risolvere,<br />
con gli strumenti del dialogo<br />
e della ragione, i confl itti e le questioni<br />
aperte tra gli Stati. Con consapevolezza<br />
e responsabilità i Governi<br />
debbono operare per l’affermazione<br />
della pace e della stabilità tra<br />
i popoli, debbono favorire lo sviluppo<br />
economico e il progresso sociale<br />
e culturale dei suoi cittadini, devono<br />
rispettare i diritti umani e attuare<br />
quelli minoritari”, ribadiscono i vertici<br />
UI. “Purtroppo, il nodo confi nario<br />
sloveno-croato e altre questioni<br />
rimaste ancora aperte pesano sempre<br />
di più nei rapporti bilaterali tra i due<br />
Paesi e vanno affrontate e risolte bilateralmente.<br />
Ed è per questo motivo<br />
che l’UI ha deciso di scendere in<br />
campo dimostrando che la minoranza<br />
più che divedere e diversi tra due<br />
Stati, può svolgere quell’importante<br />
ruolo di mediazione proponendo soluzioni<br />
concrete con spirito aperto e<br />
propositivo.<br />
Con l’adesione della Repubblica<br />
di Slovenia all’area Schengen e l’assunzione<br />
della Presidenza di turno<br />
dell’Unione Europea, si è brillantemente<br />
concluso un ciclo virtuoso che<br />
ha portato il Paese, in pochi anni, ad<br />
assumere un ruolo da protagonista<br />
nella costruzione della nuova Europa.<br />
A questo processo la Slovenia<br />
può continuare a dare il suo prezioso<br />
contributo favorendo e sostenendo il<br />
processo integrativo europeo della<br />
Croazia, Paese con il quale ha condiviso<br />
per decenni una lunga storia di<br />
convivenza nel quadro dell’unità dei<br />
Attualità<br />
Un Natale all’insegna di intense iniziative diplomatiche. I vertici di Unione<br />
Italiana hanno tenuto una conferenza stampa a Capodistria proponendo<br />
un ruolo attivo per la Regione Istriana e i comuni di Capodistria,<br />
Isola e Pirano nella soluzione del contenzioso confi nario che divide Croazia<br />
e Slovenia. Nella foto, da sinistra l’on. Roberto Battelli, Maurizio<br />
Tremul e l’on. Furio Radin<br />
Popoli slavi del Sud Europa. L’autorevolezza<br />
sul piano internazionale<br />
che la Slovenia si è guadagnata va<br />
messa a frutto moltiplicando gli sforzi<br />
al fi ne di risolvere positivamente<br />
i nodi insoluti con la Croazia senza<br />
per questo bloccarne in alcun modo<br />
il processo di inclusione nell’Unione<br />
Europea”, si legge nell’appello<br />
dell’UI.<br />
Alla conferenza stampa è stato<br />
rilevato inoltre che “La Repubblica<br />
di Croazia sta compiendo signifi cativi<br />
passi nell’ambito del processo<br />
integrativo euro-atlantico. Un processo<br />
che deve ulteriormente accelerare,<br />
proseguendo spedita nell’adeguamento<br />
del suo ordinamento<br />
all’acquis communautaire e nella<br />
soluzione dei nodi aperti con la vicina<br />
Slovenia che vanno affrontati con<br />
spirito aperto e propositivo. L’accoglimento<br />
della Croazia a pieno titolo<br />
nell’Unione Europea, l’adozione<br />
dell’Euro e la sua adesione all’area<br />
Schengen costituiscono la risposta<br />
più effi cace, completa e risolutiva<br />
alla soluzione dei problemi ancora<br />
irrisolti con la Slovenia”.<br />
L’Unione Italiana ha chiesto a<br />
chiare lettere ai Governi, alle forze<br />
politiche e alla società civile dei<br />
due Paesi di compiere ulteriori sforzi<br />
nell’identifi cazione di quelle soluzioni<br />
che consentiranno di superare<br />
costruttivamente, e con reciproca<br />
soddisfazione, le problematiche che<br />
appesantiscono i rapporti bilaterali.<br />
Al Governo della Repubblica di<br />
Slovenia, poi, è stato chiesto di non<br />
arrestare il processo integrativo europeo<br />
della Croazia, mentre a quello<br />
della Repubblica di Croazia di<br />
rinnovare l’impegno per l’adeguamento<br />
del Paese agli standard europei<br />
come pure di ritrovare la fi ducia<br />
reciproca e di rinnovare il comune<br />
fervore nella prosecuzione della costruzione<br />
dell’Europa unita del Terzo<br />
Millennio. Richieste molto precise<br />
sono state inoltrate pure ai Presidenti<br />
delle due Repubbliche, Danilo<br />
Türk e Stjepan Mesić, come quella<br />
di esercitare tutta la loro moral suasion,<br />
per favorire questi sforzi.<br />
Il deputato al Parlamento sloveno<br />
e vicepresidente di Unione italiana,<br />
Roberto Battelli, ha posto in rilievo<br />
l’iniziativa promossa dall’UI ricordando<br />
che questa vuole essere un<br />
contributo al rifi uto della confl ittualità.<br />
“Le nostre terre sono state per<br />
un lungo periodo al centro di contenziosi<br />
sui confi ni dopo il primo ed<br />
il secondo confl itto mondiale, nonché<br />
durante la Guerra fredda. Riteniamo<br />
che i governanti debbano essere<br />
consci che gli armamentari del<br />
ventesimo secolo non devono essere<br />
usati nuovamente per affrontare altri<br />
confl itti alle frontiere. Solitamente<br />
quando questo accade vi è una mobilitazione<br />
negativa nell’opinione<br />
pubblica che è nettamente contraria<br />
a quelli che sono i valori fondamentali<br />
dell’Unione europea, che nasce<br />
proprio per evitare confl ittualità del<br />
genere. Si rischiano tensioni in tutta<br />
la regione sudorientale europea, già<br />
considerata tra le più instabili. La<br />
<strong>Panorama</strong> 7
8 <strong>Panorama</strong><br />
Attualità<br />
CNI rileva queste minacce e chiede<br />
all’opinione pubblica, alle persone<br />
di buon senso e alla stampa d’impedire<br />
che si sviluppi dalle nostre parti<br />
la concezione del vicino come di un<br />
nemico da annientare” - ha rilevato<br />
il deputato.<br />
Maurizio Tremul ha aggiunto ancora<br />
come “con l’entrata degli Stati<br />
nell’Unione europea e nell’area<br />
di Schengen, il valore simbolico dei<br />
confi ni viene relativizzato” e che “la<br />
defi nizione delle linee di demarcazione<br />
amministrative è meno diffi -<br />
coltosa”. Il presidente della Giunta<br />
esecutiva di Unione italiana ha rimarcato<br />
il senso di disagio che si sta<br />
creando tra la gente ed ha aggiunto:<br />
“Vanno lanciati segnali positivi,<br />
che favoriscano la soluzione del<br />
contenzioso. Vi sono molte più cose<br />
che uniscono Slovenia e Croazia di<br />
quante non le dividano. Condividono<br />
interessi, storia, valori culturali<br />
e civili che vanno posti in risalto”.<br />
Ed è per questo che l’UI ha invitato<br />
i Governi dei due Paesi a non permettere<br />
che le pur rilevanti questioni<br />
insolute, avvelenino i rapporti tra<br />
le popolazioni e minino in qualsiasi<br />
modo i rapporti di buon vicinato e di<br />
convivenza che su queste terre rappresentano<br />
una preziosa conquista e<br />
un valore irrinunciabile.<br />
Un ultimo appello è stato rivolto<br />
alla Nazione Madre, chiedendole<br />
di sostenere con convinzione il<br />
processo integrativo della Croazia,<br />
favorendo il dialogo e la soluzione<br />
condivisa e pacifi ca delle problematiche<br />
aperte tra la Croazia e la Slovenia.<br />
“All’opinione pubblica chiediamo<br />
di partecipare propositivamente<br />
al consolidamento di un clima di<br />
pace e cooperazione, d’integrazione<br />
e amicizia, di convivenza e libertà,<br />
di democrazia e pluralismo, per la<br />
costruzione dell’unità europea. Agli<br />
Stati di Croazia e Slovenia chiediamo<br />
di dare alla Regione Istria e ai<br />
comuni contermini di Capodistria,<br />
Isola e Pirano un ruolo attivo nella<br />
risoluzione del problema confi nario,<br />
importante per la popolazione istriana<br />
soprattutto nella prospettiva di<br />
un’Europa unita senza confi ni, che<br />
permetterà alle nostre genti di circolare<br />
liberamente, come per secoli<br />
hanno fatto” - hanno sottolineato i<br />
vertici della Comunità nazionale italiana.<br />
●<br />
Furio Radin: «all’interno della CNI serpeggia un<br />
Doppio voto, il problema<br />
Con il presidente di Unione Italiana,<br />
Furio Radin, abbiamo<br />
cercato di fare il punto su alcuni argomenti<br />
che hanno segnato politicamente<br />
la vita della nostra Comunità<br />
nel 2008 e che continueranno a<br />
farlo nei mesi che verranno.<br />
Il 2008 è stato molto intenso<br />
per Lei, sia come presidente<br />
dell’UI che come deputato al Sabor.<br />
Che cosa vorrebbe ricordare<br />
di questo anno che se ne va e che<br />
cosa vorrebbe dimenticare?<br />
”Di quest’anno vorrei ricordare<br />
cose ovvie, anche per rimarcare il<br />
fatto che, se ci sono, ciò non signifi<br />
ca che non siano stupende. L’inaugurazione<br />
della nuova sede della comunità<br />
di Buie, ad esempio, con tanti<br />
connazionali di tutta l’ex zona B,<br />
le rassegne dei cori e delle fi lodrammatiche,<br />
il Festival della canzone<br />
per l’infanzia, le manifestazioni<br />
scolastiche, gli anniversari delle nostre<br />
Comunità, la rassegna su Alida<br />
Valli e il cinema a lei dedicato e tantissime<br />
altre manifestazioni che denotano<br />
la nostra presenza e la nostra<br />
forza molto di più della politica. Voglio<br />
ringraziare la nostra gente perché<br />
trova sempre nuove risorse per<br />
continuare a vivere la propria identità<br />
italiana.<br />
Il calo dei fi nanziamenti da Roma<br />
per il 2008 è l’evento negativo di<br />
quest’anno, che, al di là del signifi -<br />
cato materiale, ne ha pure uno emotivo,<br />
molto più profondo, avendo la<br />
nostra gente una sensibilità particolare<br />
per l’atteggiamento dell’Italia<br />
nei nostri confronti. Quella che<br />
temo di più è la sensazione di abbandono<br />
che sento serpeggiare tra i connazionali<br />
in Istria, Fiume, Quarnero<br />
e Dalmazia, i rimasti, senza i quali<br />
in queste terre l’italiano sarebbe<br />
scomparso. In questo contesto è gratifi<br />
cante la maturità dimostrata dalla<br />
FVG e dal governatore Tondo, che<br />
hanno trovato la forza di aumentare<br />
gli stanziamenti per la nostra comunità,<br />
in una situazione globalmente<br />
diffi cile”.<br />
La realizzazione del doppio<br />
voto è una battaglia che Lei da<br />
anni conduce con grande tenacia.<br />
I risultati però non ci sono ancora,<br />
o comunque sono solo parziali.<br />
È così diffi cile realizzare di fatto<br />
quello che alla CNI è garantito<br />
da Leggi, accordi internazionali ?<br />
Dove sta l’inghippo?<br />
”Il problema è di natura politica,<br />
non giuridica, essendo la Costituzione<br />
a riguardo molto chiara. L’opposizione,<br />
in Parlamento, è favorevole<br />
all’introduzione del voto politico accanto<br />
a quello etnico, e non solo la<br />
DDI e i popolari, ma da quest’anno<br />
anche i socialdemocratici che abbandonano<br />
una politica autolesionista<br />
durata per anni. I veri oppositori sono<br />
l’HDZ e il Partito dei contadini, i primi<br />
principalmente perché andrebbero<br />
a perdere alcuni posti in un Parlamento<br />
in cui mantengono una maggioranza<br />
di per sé risicata, i secondi<br />
perché rappresentano la formazione<br />
politica più tradizionalista in un contesto<br />
politico di per sé conservatore.<br />
Il gruppo parlamentare delle minoranze<br />
nazionali, e noi in particolare,<br />
danno molta importanza al problema<br />
del doppio voto, che contiamo di risolvere<br />
entro la fi ne del 2009 con una<br />
modifi ca alla legge elettorale. Il presupposto<br />
è la compattezza, almeno di<br />
una parte consistente del gruppo dei<br />
deputati delle minoranze”.<br />
Recentemente al Parlamento<br />
croato il gruppo dei parlamentari<br />
di minoranza ha negato l’appoggio<br />
al governo per la Legge sui terreni<br />
agricoli creando in aula non<br />
poche diffi coltà a chi doveva far<br />
passare la proposta. Si può parlare<br />
di crisi dell’accordo di coalizione<br />
che c’è tra minoranze e partito<br />
al potere (Hdz)?<br />
”La coalizione con il governo è<br />
palesemente a rischio. La legge sui<br />
terreni agricoli, e quella surreale sui<br />
terreni da golf, hanno rappresentato<br />
la cartina di tornasole di un ‘patto’<br />
che risulta essere sempre meno<br />
forte. L’HDZ è ricorsa ai voti di un
senso di abbandono»<br />
è solo politico<br />
partito, come quello di Glavaš, con<br />
il quale noi non vogliamo avere alcun<br />
rapporto, e di due deputati del<br />
nostro gruppo parlamentare, quello<br />
ungherese e quello rom, che di fatto<br />
del nostro gruppo non hanno mai<br />
fatto parte. In termini più generali, il<br />
problema vero è a chi dare la fi ducia,<br />
non a chi negarla. Dato che la crisi<br />
di identità politica riguarda tutti i<br />
grandi partiti, e, come si dice da noi,<br />
‘non si sa di che morte morire’. Contiamo<br />
che le cose cambino nel corso<br />
del prossimo anno, e che la battaglia<br />
per le elezioni amministrative chiarisca<br />
meglio le posizioni dei partiti,<br />
per ora piuttosto confuse”.<br />
La Slovenia blocca da tempo i negoziati<br />
di adesione all’UE che la Croazia<br />
porta avanti tra mille diffi coltà.<br />
Vivendo la CNI in ben due paesi domiciliari,<br />
Croazia e Slovenia, questa<br />
si è venuta a trovare, suo malgrado,<br />
nel bel mezzo, anche fi sicamente, di<br />
questo problema. Se le cose dovessero<br />
andar male e Bruxelles decidesse<br />
di non aprire i capitoli in programma<br />
e se si dovesse verifi care un ulteriore<br />
rinvio e ritardo dell’adesione della<br />
Croazia nell’UE, questo potrebbe<br />
creare un po’ di astio all’interno<br />
di un corpo minoritario che solo per<br />
metà si trova in Europa?<br />
”La CNI ha espresso posizioni<br />
molto chiare riguardo l’entrata della<br />
Croazia nell’UE e gli ostacoli posti<br />
dalla Slovenia. Noi siamo contrari<br />
ai blocchi di adesione provocati da<br />
problemi che dovrebbero essere risolti<br />
con negoziati bilaterali. A Capodistria<br />
abbiamo lanciato appelli ai<br />
governi, alle forze politiche, all’opinione<br />
pubblica e ai due Presidenti,<br />
chiedendo anche un ruolo maggiore<br />
nel contenzioso per la Regione Istria<br />
e per i comuni sloveni a ridosso del<br />
confi ne. Credo che sia in corso un<br />
braccio di ferro, e che la crisi verrà<br />
risolta in tempi non lunghissimi,<br />
ma anche se così non fosse, le posizioni<br />
della nostra Comunità nazionale<br />
sono chiare, identiche da una e<br />
dall’altra parte del confi ne, e la pro-<br />
spettiva di una spaccatura non esiste.<br />
Roberto Battelli, il nostro parlamentare<br />
a Lubiana, è stato estremamente<br />
chiaro ma gli stessi Franco e Aurelio<br />
Juri, due deputati sloveni di nazionalità<br />
italiana che non operano all’interno<br />
della nostra organizzazione,<br />
hanno appoggiato queste stesse posizioni<br />
anche prima del nostro appello,<br />
rendendoci ancora più uniti”.<br />
Il riacquisto della cittadinanza<br />
italiana, grazie ad una legge specifi<br />
ca, ci ha resi tutti molto felici.<br />
Purtroppo, dopo un entusiasmo<br />
iniziale generalizzato, ora ci sono<br />
dei problemi legati soprattutto alla<br />
grande lentezza con cui vengono<br />
evase le pratiche a Roma. Tantissimi<br />
connazionali si dicono preoccupati.<br />
È un problema questo che si<br />
può risolvere?<br />
Attualità<br />
Furio Radin<br />
”Su questo problema sono stati<br />
scritti fi umi di parole, rendendo<br />
complicato un concetto che, di per<br />
sé, dovrebbe essere semplice. Io<br />
posso dire soltanto che è vero, invece<br />
di accelerare e semplifi care le<br />
pratiche, come ci avevano promesso,<br />
il processo è stato rallentato. Il<br />
Consolato generale di Fiume, che<br />
poi è quello più direttamente coinvolto,<br />
fa tutto il possibile per rendere<br />
le procedure più fl uide, ma il<br />
Ministero dell’Interno a Roma non<br />
risponde nei modi a suo tempo concordati.<br />
Dovremo capirne le ragioni<br />
con urgenza dato che la nostra gente<br />
è giustamente preoccupata, e continua<br />
oggi a subire i torti dei padri<br />
e dei nonni ai quali la cittadinanza<br />
era stata tolta d’uffi cio, non soltanto<br />
dalle autorità jugoslave”. ●<br />
<strong>Panorama</strong> 9
10 <strong>Panorama</strong><br />
Attualità<br />
Il ministro Franco Frattini in arrivo a gennaio in visita alla CNI<br />
Testimoniare l’affetto dell’Italia<br />
Grande attesa per la visita del ministro degli esteri<br />
italiano Franco Frattini a Zagabria annunciato<br />
per il 12 gennaio occasione in cui incontrerà<br />
il premier croato Ivo Sanader e il suo omologo Gordan<br />
Jandroković.<br />
Lo stesso giorno Frattini farà scalo all’aeroporto di<br />
Pola e presso la sede della locale Comunità degli Italiani<br />
incontrerà i vertici UI con in testa il presidente<br />
Furio Radin.<br />
A dar conferma di questa importante missione diplomatica<br />
è stato lo stesso ministro Frattini. Tra gli argomenti<br />
in agenda anche le diffi coltà che la Croazia sta<br />
affrontando a seguito del blocco delle trattative poste<br />
dalla Slovenia al suo ingresso nell’UE.<br />
Il ministro degli esteri ha confermato: “Il presidente<br />
Berlusconi ed io abbiamo incontrato il primo ministro<br />
sloveno Borut Pahor a Bruxelles, ci ha detto che<br />
la Slovenia intende seguire una politica costruttiva nei<br />
confronti della Croazia”. Alla domanda posta dal quotidiano<br />
di Trieste “Il Piccolo” sul rischio che l’ingresso<br />
della Croazia nell’UE slitti, Frattini ha risposto: “Non<br />
credo debba esserci. Anche noi abbiamo avuto problemi<br />
bilaterali con la Slovenia e la Croazia: li abbiamo<br />
affrontati e poi abbiamo dato via libera. La stessa<br />
cosa deve avvenire tra Slovenia e Croazia, e il nostro<br />
impegno, come Italia, sarà quello di facilitare l’accordo”.<br />
Per quanto riguarda i tempi Frattini ha ipotizzato<br />
la chisura dei capitoli negoziali entro il 2009 e poi l’accoglimento<br />
della Croazia nell’UE a pieno titolo entro<br />
il 2010.<br />
E per quanto riguarda il suo incontro con la Comunità<br />
italiana il ministro italiano degli esteri ha rilevato:<br />
Stando ai dati diffusi dall’Ente Statistico Nazionale,<br />
riferiti dall’uffi cio Ice di Zagabria, lo scorso novembre<br />
in Croazia il tasso d’infl azione ha registrato un<br />
calo rispetto allo stesso periodo del 2007, attestandosi<br />
al 4,7 p.c. Il tasso d’infl azione continua a segnare un<br />
rallentamento dopo il record dell’8,4 p.c. registrato lo<br />
scorso luglio. Rispetto a ottobre i prezzi dei beni e servizi<br />
lo scorso novembre hanno registrato un calo dello<br />
0,1 p.c. Al rallentamento del tasso d’infl azione a novembre<br />
ha contribuito la scesa dei prezzi del carburante<br />
(-4 p.c.), dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche<br />
(-0,4 p.c.), mentre nello stesso periodo i prezzi<br />
dell’abbigliamento e delle calzature hanno subito un<br />
aumento del 3,2 p.c. I prezzi dell’abitazione, dell’acqua<br />
e dell’energia sono saliti dello 0,8 p.c. Nei primi<br />
undici mesi dell’anno in corso il tasso d’infl azione è<br />
stato pari al 6,3 p.c. Grandi problemi potrebbero deri-<br />
Il ministro italiano degli esteri Franco Frattini<br />
è atteso a gennaio in Croazia<br />
“È una visita che ha un signifi cato importante per l’Italia<br />
e per la Comunità italiana rappresentata anche nel<br />
Parlamento croato. Ci vado perché sono personalmente<br />
convinto che sia giusto testimoniare la vicinanza e l’affetto<br />
dell’Italia”.● D.P.R.<br />
Croazia, continua il calo del tasso d’infl azione<br />
Aumenta l’indebitamento dei cittadini<br />
vare invece dall’indebitamento dei cittadini croati. Nei<br />
primi dieci mesi del 2008, infatti, in Croazia l’indebitamento<br />
tramite prestiti personali è aumentato di quasi<br />
6 miliardi di kune (circa 0,83 miliardi di euro) sfi orando<br />
i 61,13 miliardi di kune (circa 8,49 miliardi di euro).<br />
Lo riferisce l’uffi cio Ice di Zagabria. I prestiti concessi<br />
tramite carte di credito, con un tasso d’interesse che si<br />
aggira mediamente attorno al 15 p.c., hanno superato i<br />
5,56 miliardi di kune (circa 0,77 miliardi di euro), con<br />
un aumento di oltre 97,22 milioni di euro. I prestiti ipotecari<br />
sono ammontati a 3 miliardi di kune (circa 0,41<br />
miliardi di euro), mentre i prestiti personali in contanti<br />
sono aumentati di 5 miliardi di kune (circa 0,69 miliardi<br />
di euro) raggiungendo i 52,57 miliardi di kune (circa<br />
7,3 miliardi di euro). Negli ultimi due anni in Croazia la<br />
crescita dei prestiti personali ha registrato un andamento<br />
più veloce rispetto ai mutui per la casa. ●
Attualità<br />
Solo lo «Scoglio Olivi» di Pola verrà privatizzato a prezzo di mercato<br />
Croazia, cantieri col fi ato sospeso<br />
Nel 2009 la Croazia si appresta<br />
a privatizzare, praticamente<br />
a prezzo zero, l’intero settore<br />
della cantieristica navale, in passato<br />
spina dorsale dell’industria del Paese<br />
e oggi generatore di debiti, perdite<br />
e palla al piede al percorso di adesione<br />
all’Ue. Alla fi ne di dicembre è stata<br />
presentata alla Commissione europea<br />
la documentazione per i bandi di<br />
gara e, se la risposta di Bruxelles sarà<br />
positiva, il 15 gennaio verranno annunciate<br />
le vendite. Il vicepremier Damir<br />
Polančec ha riferito che il modello<br />
proposto dalla Croazia comporta la<br />
vendita della quota dello Stato nei cinque<br />
maggiori cantieri (in primis quelli<br />
di Fiume e Spalato) per una kuna,<br />
pari a 15 centesimi di euro. Ai nuovi<br />
proprietari spetterà parte dell’enorme<br />
debito del settore e il rischio di mancanza<br />
di future commesse, già da un<br />
anno diradate se non inesistenti. Non<br />
saranno però obbligati a continuare<br />
l’attività di produzione delle navi, né<br />
confermare l’intera forza lavoro (circa<br />
11.000 unità), i due punti maggiormente<br />
osteggiati dai Sindacati, per ora<br />
senza successo. L’alternativa a questa<br />
svendita (nell’epoca della Jugoslavia<br />
il settore era l’orgoglio della Croazia,<br />
terzo produttore di navi al mondo)<br />
sarebbe una dolorosa e costosa<br />
ristrutturazione, con migliaia di licenziamenti,<br />
oppure la totale chiusu-<br />
La manifstazione di protesta organizzata<br />
a Fiume dai Sindacati<br />
L’”Adria Ace”, nona commessa del cantiere polese per la compagnia di<br />
navigazione israeliana Ray Car Carriers, è il quinto varo del 2008. Adibita<br />
al trasporto di 4.900 automobili, l’unità scesa in mare a metà dicembre<br />
scorso ha una portata complessiva di 12.200 tonnellate, è lunga 176,<br />
larga 31,1 ed alta tra i 14,5 ed i 30 metri<br />
ra. Finora la cantieristica era sopravvissuta<br />
grazie a ingenti sussidi statali,<br />
ma le normative europee sono chiare<br />
e non permettono grandi incentivi<br />
pubblici al settore considerato poco<br />
competitivo per la troppo forte concorrenza<br />
dei Paesi asiatici, che ormai<br />
detengono l’85 per cento del mercato<br />
globale, mentre la quota della Croazia<br />
è arrivata all’1,5 per cento. D’altra<br />
parte, la messa in vendita del settore<br />
e la fi ne dei sovvenzionamenti<br />
statali sono condizioni chiave poste<br />
da Bruxelles per avviare i negoziati<br />
compresi dal capitolo Competività<br />
di mercato del diritto comunitario.<br />
La Commissione europea ha anche<br />
fi ssato le quote di produzione massima<br />
annua a 393 mila tonnellate lorde,<br />
il 25 per cento in meno di quanto<br />
in passato erano capaci di produrre i<br />
cantieri navali croati, e quasi la metà<br />
di quello che in teoria potrebbero costruire.<br />
Questo signifi ca, spiegano gli<br />
analisti, che alcuni stabilimenti dovranno<br />
sicuramente chiudere o cercare<br />
nuove attività.<br />
Nel 2007 sono state costruite<br />
200 navi per un valore di 700 milioni<br />
di dollari, generando però perdite<br />
di 500 milioni perché le aziende,<br />
nei contratti stipulati anni fa, non si<br />
erano protette dalla caduta del dollaro<br />
e dalla forte crescita del prezzo<br />
dell’acciaio.<br />
”Ormai dobbiamo smetterla di sognare<br />
- suggerisce in un commento<br />
il giornale di economia ‘Poslovni<br />
dnevnik’ - perché nessun Paese europeo<br />
è scampato a dolorose riforme<br />
e chiusure e sarebbe meglio anche<br />
per la Croazia pensare a come<br />
avere un solo cantiere con guadagni,<br />
piuttosto che cinque con enormi debiti<br />
e con una tecnologia ormai superata”.<br />
E sembra questa l’intenzione<br />
del governo dato che solo un cantiere,<br />
lo “Scoglio Olivi” di Pola, sarà<br />
privatizzato a un prezzo di mercato.<br />
Lo stabilimento, che è il più moderno<br />
e reddittizio della cantieristica croata,<br />
ha commesse per i prossimi tre anni e<br />
nelle scorse settimane ha consegnato<br />
un car carrier avviando così la costruzione<br />
di una nuova nave. ●<br />
<strong>Panorama</strong> 11
12 <strong>Panorama</strong><br />
Attualità<br />
Dal 12 gennaio in Croazia un numero di identifi cazione per ogni cittadino<br />
Fra pochi giorni codice fi scale per tutti<br />
di Ardea Velikonja<br />
Si chiama numero di identifi cazione personale (o più<br />
semplicemente codice fi scale), ha 11cifre ed entrerà<br />
in vigore in Croazia al posto dell’attuale (JMBG) che<br />
di cifre ne ha tredici, di cui le prime sette indicano la data<br />
di nascita. Carte d’identità, passaporti e patenti, va peraltro<br />
detto, non dovranno venire sostituiti, ovvero saranno validi<br />
fi no alla scadenza: I cittadini comunque dal 12 gennaio<br />
riceveranno a domicilio una lettera con ricevuta di ritorno<br />
con i dati del codice fi scale personale, che potrà essere richiesto<br />
anche semplicemente mandando un SMS al numero<br />
61642 oppure al numero verde di telefono 08001811.<br />
Il codice fiscale avrà dieci numeri scelti a caso e uno di<br />
controllo. Un tanto è dovuto alle norme europee che prevedono<br />
un massimo di 12 cifre per un numero di identificazione.<br />
In realtà l’attuale codice personale che c’è ancora<br />
nei vecchi documenti è un residuo del passato che tocca<br />
la privacy di ogni cittadino dato che contiene la data di<br />
nascita, il sesso e la nazionalità. Con l’avvento del nuovo<br />
codice fiscale che popolarmente si chiamerà OIB (osobni<br />
identifikacijski broj / numero di identificazione personale<br />
) si favorirà l’equiparazione dei cittadini. Finora spesso<br />
e volentieri si chiedeva il codice personale, nonostante<br />
contenesse dati riservati. Secondo le norme europee , l’informatizzazione<br />
dell’apparato statale permetterà di controllare<br />
con il nuovo codice lo stato materiale del cittadino,<br />
il pagamento delle imposte, dell’assicurazione sanitaria<br />
e pensionistica, le proprietà di mobili e immobili<br />
nonché di azioni nei vari fondi, il reddito mensile: in pratica<br />
un primario supporto nel contenimento della corruzione<br />
e del lavoro nero.<br />
Primo a farne uso sarà l’Ufficio per le imposte che formerà<br />
un Registro centrale con tutti i dati. Seguiranno il<br />
Ministero agli Interni, i registri dei tribunali commerciali<br />
nonché l’Istituto statale di statistica. Seguiranno altri soggetti,<br />
ultimo verrà il catasto. Costo: circa 100 milioni di<br />
kune, a detta del ministro alle finanze Ivan Šuker.<br />
I PRO DELL’OIB<br />
- adeguamento all’UE e gli standard internazionali<br />
- numero unico per la tassazione, l’ottenimento dei diritti<br />
sociali e pensionistici nonché per lo scambio internazionale<br />
dei dati<br />
- introduzione e applicazione di sistemi e reti informatiche<br />
nella direzione statale, nonché lo scambio automatico<br />
dei dati tra varie istituzioni<br />
- miglior controllo della proprietà di ogni singolo cittadino<br />
e delle persone giuridiche nonché delle entrate ed<br />
uscite di denaro<br />
- aiuto nella lotta alla corruzione<br />
I CONTRO DEL JMBG<br />
- non è in armonia con le norme dell’UE perché ha<br />
troppi numeri e contiene troppi elementi personali (data<br />
di nascita, sesso e nazionalità)<br />
- segreto per legge, viene usato ovunque<br />
- non tutte le istituzioni lo richiedono e quindi il cittadino<br />
non è trattato in maniera equa nei vari registri statali<br />
- non è usabile nello scambio di dati a livello internazionale.<br />
COME VERRÀ USATO<br />
OSPEDALI - Con il nuovo codice fiscale all’atto della<br />
presentazione da parte del cittadino allo sportello, l’addetto<br />
potrà conoscere solo le informazioni che riguardano<br />
il settore, ovvero il nome e cognome dell’assicurato, il<br />
numero della tessera. Volendo sapere qualcosa di più sul<br />
cittadino il medico dovrà richiedere il permesso al Registro<br />
centrale dell’Ufficio imposte, ma i dati li potrà avere<br />
quindi solo se la legge lo permetterà. Quindi un semplice<br />
impiegato che ha accesso al computer dell’ospedale non<br />
potrà conoscere per suo tramite dati riservati. Lo stesso<br />
vale per tutti gli uffici che in futuro vi accederanno.<br />
MINISTERO DEGLI INTERNI - La polizia, entrata<br />
in rete con il numero di codice della persone potrà avere<br />
i dati che aveva finora: nome e cognome, indirizzo, documenti<br />
di cui dispone con gli estremi del rilascio, i dati<br />
dell’automobile, se la persona ne è in possesso, e della fedina<br />
penale. Anche qui per saperne di più si dovrà rivolgere<br />
al Registro centrale presso la Direzione delle imposte, e<br />
accederà ai dati solo dietro specifica autorizzazione.<br />
SCUOLE - Il ministero all’istruzione deciderà autonomamente<br />
sui criteri per l’assegnazione dei libri gratis<br />
ai ragazzi. Il codice fiscale qui verrà usato solo per avere<br />
l’evidenza dello stato materiale dell’interessato.<br />
BANCHE - Non appena verrà digitato il numero di<br />
codice fiscale, alle Banche si apriranno automaticamente<br />
tutti i conti bancari dell’interessato, come del resto finora<br />
con il codice personale, sia si tratti di persone fisiche<br />
che di ditte. Gli addetti negli uffici bancari potranno vedere<br />
solo ciò che è relativo ai conti correnti, alle entrate e<br />
usciti nei conti e la regolarità con cui vengono pagate le<br />
varie rate dei crediti. Per avere altri dati e informazioni<br />
sul cliente, anch’essi, come gli altri soggetti sopra citati,<br />
dovranno richiederli al Registro centrale della Direzione<br />
delle imposte, che li rilascierà solo riceveranno solo previa<br />
autorizzazione.●
Etnia<br />
Andrea Debeljuh reduce dall’Incontro dei giovani italiani nel mondo<br />
Mutare il rapporto verso il Paese<br />
di Diana Pirjavec Rameša<br />
Andrea Debeljuh e Ana Bileta<br />
hanno rappresentato i ragazzi<br />
della Comunità nazionale<br />
italiana all’Incontro dei giovani italiani<br />
nel mondo ospitato a Roma agli<br />
inizi di dicembre. Con Andrea abbiamo<br />
fatto il punto sull’importante appuntamento<br />
che ha abbinato momenti<br />
“operativi” ad altri, emotivi, di gioia<br />
ed entusiasmo per un appuntamento a<br />
cui sono convenuti giovani che risiedono<br />
in tanti paesi d’Europa, America<br />
Latina, Australia, Canada ed in<br />
Europa. Insieme hanno fatto il punto<br />
su temi che non è esagerato defi nire<br />
storici, quali il rapporto tra l’identità<br />
e la lingua italiana, la multiculturalità,<br />
il loro ruolo nel mondo dell’informazione,<br />
la loro posizione nel mondo<br />
del lavoro…<br />
Che cosa vi accomuna e quali<br />
sono le differenze che esistono tra<br />
voi, ragazzi CNI, e i coetanei italiani<br />
che vivono all’estero in genere?<br />
”Ci accomuna ad esempio il bisogno<br />
di vederci riconosciuti i titoli di<br />
studio. Per andare a lavorare è importante<br />
che i nostri titoli di studio siano<br />
riconosciuti in tempo utile. Abbiamo<br />
riscontrato che nell’UE, in Svizzera<br />
e anche da noi, in Croazia il riconoscimento<br />
non è automatico. In Croazia<br />
peraltro il problema ha un aspetto<br />
prettamente burocratico, sicché il più<br />
delle volte tutto si risolve per il meglio.<br />
Io ho nostrifi cato recentemente<br />
il diploma di dottorato e ho dovuto<br />
presentare la traduzione di tutti i documenti<br />
in lingua croata e ho spedito<br />
il tutto all’agenzia che mi ha risposto<br />
in tempi piuttosto veloci.<br />
Nell’area del Nord Africa il problema<br />
è pure rappresentato dall’equipollenza<br />
dei titoli, e la soluzione è diffi<br />
cile. Poi abbiamo scoperto una realtà<br />
molto interessante: quella degli italofoni<br />
che vivono in Germania. Qui i<br />
giovani di terza, quarta generazione,<br />
i cui nonni e bisnonni sono arrivati<br />
in Germania - e mi riferisco in primo<br />
luogo a fi gli di operai - che non hanno<br />
un livello di istruzione alto, si ritrovano<br />
con un problema molto grosso:<br />
quello di non avere la padronanza<br />
né del tedesco né tanto meno dell’italiano.<br />
A casa usano prevalentemente<br />
il dialetto della loro terra d’origine e<br />
riscontrano diffi coltà anche a livello<br />
scolastico, visto che per il problema<br />
lingua si integrano con diffi coltà e si<br />
ritrovano marginalizzati nel sistema<br />
scolastico tedesco. Paradossalmente<br />
si è riscontrata la necessità di fi nanziare<br />
dei corsi di tedesco per aiutarli<br />
ad includersi meglio nel mondo del<br />
lavoro e dare loro pari dignità rispetto<br />
ai loro coetanei. Da noi in Croazia<br />
questo sarebbe impensabile, qui<br />
esiste semmai il problema del mantenimento<br />
della lingua italiana... Durante<br />
i lavori abbiamo costatato che<br />
ciò che manca è il contatto tra gli imprenditori<br />
italiani e gli immigrati italiani<br />
che vivono nello stesso paese.<br />
Parlo di un problema riscontrato a livello<br />
mondiale, che nel nostro specifi<br />
co si vuole risolvere con la neo costituita<br />
AINI (l’Associazione degli<br />
imprenditori della CNI). C’è la mancanza<br />
di conoscenza tra i giovani che<br />
sono immigrati e vivono all’estero e<br />
gli imprenditori che vengono nei loro<br />
paesi. Il problema è dovuto alla mancata<br />
conoscenza delle risorse del territorio<br />
entro cui l’imprenditore italiano<br />
va ad operare.”<br />
Forse si tratta semplicemente<br />
di un calcolo di convenienza... ma-<br />
Andrea Debeljuh ha rappresentato<br />
la CNI all’incontro dei Giovani<br />
italiani nel mondo<br />
gari la mano d’opera locale costa<br />
meno....<br />
”Dipende da caso a caso. Noi abbiamo<br />
proposto una soluzione ‘economica’<br />
che riguarda la creazione di<br />
una data base online delle professionalità<br />
e delle necessità degli imprenditori<br />
italiani nel mondo, magari attraverso<br />
le Camere di commercio o<br />
istituzioni simili. Non è una cosa né<br />
cara né richiede un grande lavoro.<br />
Il supporto potrebbe essere assicurato<br />
dalle istituzioni come lo sono i<br />
Consolati, le Ambasciate, le Camere<br />
di commercio e dell’Ice, ma i tagli<br />
alla Finanziaria ridurranno purtroppo<br />
molte attività e ci sono dei consolati<br />
che verranno chiusi.”<br />
La contiguità territoriale:<br />
un fattore da valorizzare<br />
Raccolti in questa Conferenza e<br />
provenienti da tutto il mondo avete<br />
avuto la consapevolezza di rappresentare,<br />
di fatto, una grande risorsa<br />
per l’Italia? I vostri interlocutori,<br />
rappresentanti del Governo della<br />
Farnesina, degli enti che seguono<br />
la vita degli italiani all’estero vi<br />
hanno riconosciuto questo ruolo?<br />
Vi siete sentiti capiti e supportati<br />
<strong>Panorama</strong> 13
14 <strong>Panorama</strong><br />
Etnia<br />
nelle richieste che, anche in questa<br />
occasione, avete presentato?<br />
”Noi siamo convinti di essere una<br />
risorsa, e lo sono soprattutto i giovani<br />
emigrati dall’Italia. Noi italiani<br />
che viviamo in Istria, in Croazia e<br />
in Slovenia, lo siamo poiché in posizione<br />
molto vicina, anche fi sicamente,<br />
all’Italia, comperiamo italiano,<br />
andiamo in Italia. Ma ancor di più lo<br />
sono gli italiani che vivono in genere<br />
all’estero. Rappresentano una grande<br />
risorsa per l’Italia, non solo perché<br />
sono ambasciatori italiani nel paese<br />
dove risiedono, ma anche grandi acquirenti<br />
del Made in Italy, ritornano<br />
in Italia in vacanza, ci portano i propri<br />
amici.<br />
Per quanto riguarda le istituzioni,<br />
a livello dichiarativo ci hanno riconosciuto<br />
la nostra importanza per l’Italia.<br />
Il Sottosegretario Mantica lo ha<br />
ripetuto e ribadito, ma poi nella realtà<br />
le cose sono anche diverse. Io sono<br />
pragmatico e dico che da una parte<br />
siamo una risorsa, ma da dall’altra<br />
siamo un capitolo di spesa. Sono stati<br />
tagliati tantissimi fondi, anche per<br />
questa conferenza, che tutti hanno<br />
detto essere importante. E se a livello<br />
dichiarativo anche Fini, presidente<br />
della Camera, ha fatto un bel discorso<br />
all’apertura dei lavori della conferenza,<br />
io mi auguro che non si tratti<br />
di retorica, ma dell’espressione di<br />
un cambiamento di orientamento del<br />
Governo verso gli italiani all’estero,<br />
soprattutto per tutti quegli italiani che<br />
si sono dimostrati volenterosi di mantenere<br />
viva la lingua e i contatti con la<br />
Nazione Madre e con le sue istituzioni.<br />
Ma a prescindere dalla strumentalizzazione<br />
che i mass media hanno<br />
fatto di questa conferenza, dalla poca<br />
presenza delle testate giornalistiche<br />
che hanno seguito i lavori, io posso<br />
dire di essere soddisfatto. I media importanti,<br />
quali la Rai o Mediaset hanno<br />
seguito poco l’evento, a parte una<br />
diretta di Rai International, rete che è<br />
rivolta agli italiani all’estero...”<br />
Perché è successo tutto ciò?<br />
”Questa conferenza è stata voluta<br />
dal governo precedente ed è stata<br />
mantenuta da quello attuale con tutti<br />
i meriti che ciò comporta e con un<br />
grande lavoro a monte. Durante i lavori<br />
sono state mosse parecchie critiche<br />
alla realtà italiana da parte dei<br />
partecipanti. C’erano molti emigrati<br />
di prima generazione, gente che è<br />
partita cinque o dieci anni fa, giovani,<br />
prevalentemente laureati, che se<br />
ne sono andati in Germania, Svizzera,<br />
Inghilterra, Olanda dove ci sono<br />
dei sistemi di reclutamento nel mondo<br />
del lavoro, sia pubblico che privato,<br />
come pure nel mondo della ricerca,<br />
che si basano sulla meritocrazia.<br />
Cosa che non sempre avviene in Italia.<br />
Chi ha organizzato la conferenza,<br />
presumo, sapesse che ci sarebbero<br />
state grosse critiche sull’attuale stato<br />
delle cose. Poi c’è stato l’articolo di<br />
Feltri che ci ha defi niti dei papponi...<br />
a parte il fatto che ciò era offensivo,<br />
il problema è che tutto ciò ha deviato<br />
il dibattito su contenuti e su argomenti<br />
marginali. E invece noi, in sede<br />
di Commissione, abbiamo lavorato a<br />
Roma intensamente e seriamente.<br />
La Commissione di cui facevo<br />
parte quella sul ‘Mondo del lavoro’<br />
ha mosso delle critiche alla precarietà<br />
del lavoro, ma è una problematica generale.<br />
Inoltre in Italia c’è il problema<br />
della burocrazia che è ineffi ciente<br />
come pure le diffi coltà di accesso al<br />
credito per i giovani. Più che contenti<br />
di poter tornare, gli emigrati di prima<br />
generazione non hanno oggi in Italia<br />
la possibilità di fare quello che stanno<br />
facendo chi in Olanda, chi in Inghilterra...<br />
Molti dei delegati presenti<br />
sono risultati perciò un po’ scomodi<br />
ai fi ni dei media ed è per questo che i<br />
media non li hanno seguiti.<br />
Da questo incontro siamo comunque<br />
usciti tutti molto entusiasti, soddisfatti<br />
di avere avuto questa opportunità<br />
e, vada come vada, è stato un<br />
grande successo per tutti i partecipanti.<br />
Anche se ci sono stati dei momenti<br />
in cui abbiamo avuto l’impressione<br />
che mancassero gli interlocutori, anche<br />
se nel programma c’erano importanti<br />
incontri con i rappresentanti delle<br />
istituzioni.”<br />
L’Italia non è solo<br />
il Paese della mafi a<br />
Che cosa signifi ca essere giovani<br />
italiani e vivere all’estero e che cosa<br />
signifi ca essere italiani e vivere oggi<br />
in Istria e a Fiume?<br />
”È un grande senso di orgoglio,<br />
perché vedere l’eccellenza italiana in<br />
tutte le sue manifestazioni intellettuali,<br />
l’imprenditoria, la moda e la promozione<br />
del marchio Made in Italy,<br />
fa piacere come rilevato da tutti i ragazzi.<br />
L’altro lato delle medaglia è che<br />
bisogna molto spesso difendere l’Italia:<br />
ci sente male nel dover rispondere<br />
ad accuse derivanti da informazioni,<br />
diffuse su scala mondiale, secondo<br />
cui, in quanto a fatturato, la mafi a è<br />
una delle più grandi imprese al mondo,<br />
anziché spiegare agli amici il problema<br />
dei rifi uti di Napoli. Insomma,<br />
da una parte c’è questo grande orgoglio<br />
di essere italiani, dall’altra il disagio<br />
di rappresentare un Paese che<br />
vive determinati problemi. D’altro<br />
canto essere italiani e vivere in Istria<br />
e a Fiume, essere nati e cresciuti in<br />
un ambiente di lingua e cultura italiana,<br />
ma contemporaneamente anche di<br />
lingua e cultura croata, non è sempre<br />
facile. Chi ha la consapevolezza della<br />
propria posizione e sente l’appartenenza<br />
a questa comunità, è costretto<br />
a lottare in continuazione, in primo<br />
luogo contro l’assimilazione, talvolta<br />
volontaria talvolta no. Se di questo<br />
problema non ci sarà completa consapevolezza,<br />
temo che ci troveremo di<br />
fronte ad un grande rischio: la perdita<br />
dell’identità.”<br />
Come salvare l’elemento identitario<br />
in questa generazione che<br />
comunica a livello globale, vive “in<br />
rete”, dialoga attraverso Facebook...<br />
Possiede degli strumenti che le<br />
generazioni di prima non possedevano?<br />
”Questi sono strumenti che si<br />
possono usare in entrambi i sensi.<br />
Si possono usare per cancellare<br />
come pure per costruire o mantenere<br />
un’identità. Abbiamo l’esempio di<br />
un giovane ragazzo svizzero di origini<br />
altoatesine che si dichiara tale e<br />
che ha una forte identità regionale il<br />
quale ha usato uno strumento simile<br />
a Facebook, costruito ‘ad hoc’, per<br />
raggruppare l’eccellenza altoatesina<br />
nel mondo, sito che ha migliaia di<br />
utenti, laureati, di alta specializzazione<br />
che tra loro comunicano e curano<br />
questa identità.”<br />
Riportare i giovani<br />
entro le Comunità<br />
Ma secondo te questa è un’identità<br />
virtuale o è reale?<br />
”In ogni caso un’identità reale<br />
che utilizza degli strumenti virtuali<br />
per mantenersi. Le comunicazioni<br />
sono vere. Bisogna distinguere<br />
tra le due realtà che convivono nello<br />
‘Cyberspace’. Una è una realtà virtuale<br />
dove una persona si crea degli
Etnia<br />
Seicento giovani a Roma all’incontro giustamente defi nito storico<br />
Un intenso confronto su identità e cultura<br />
Nei giorni dall’8 al 12 dicembre si è tenuta a Roma<br />
la prima Conferenza dei giovani italiani all’estero.<br />
Un evento defi nito concordemente “storico” dal<br />
capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dal ministro degli<br />
Esteri, Franco Frattini e dall’ex ministro degli Italiani<br />
nel Mondo, Mirko Tremaglia.<br />
Più di 400 giovani residenti oltre confi ne, la maggior<br />
parte di seconda, terza e quarta generazione, hanno<br />
incontrato i propri coetanei ed affrontato tematiche<br />
di grande attualità.<br />
L’evento si è svolto nella sede della Fao per tutta la<br />
settimana, mentre mercoledì, 10 dicembre, ragazzi e ragazze<br />
fra i 18 e i 35 anni si sono recati a Montecitorio e<br />
hanno “occupato” i seggi della Camera, sedendosi sulle<br />
poltrone dei deputati. Nell’occasione, parole d’incoraggiamento<br />
e compiacimento sono state loro rivolte dal<br />
presidente della Repubblica, dai presidenti della Camera<br />
e Senato, oltre che del ministro Frattini. Mirko Tremaglia,<br />
seduto sugli scranni del governo, è stato oggetto<br />
di due standing ovation: visibilmente commosso ha<br />
ringraziato con un ideale abbraccio a tutti i presenti.<br />
All’incontro sono stati affrontati temi importanti<br />
quali l’identità e la rappresentanza, la lingua e la cultura,<br />
l’informazione e la comunicazione, l’incremento<br />
del made in Italy e i rapporti di reciprocità con i Paesi<br />
di residenza...<br />
Tante le personalità politiche intervenute: il ministro<br />
per le Politiche Giovanili, Giorgia Meloni; il ministro<br />
per i Beni Culturali, Sandro Bondi, e naturalmente<br />
Alfredo Mantica, sottosegretario agli Esteri con delega<br />
agli italiani nel mondo, presente durante tutta la Conferenza<br />
a condurre i lavori.<br />
Positivi i commenti della maggior parte dei giovani<br />
partecipanti, mentre ci sono state alcune critiche<br />
per quanto riguarda l’organizzazione. Comunque, due<br />
terzi dei giovani - secondo un sondaggio della “Dante<br />
Alighieri”, illustrato dal prof. Piepoli - sono soddisfatti<br />
della conferenza, dei lavori, ma anche e soprattutto<br />
dell’opportunità di essersi potuti riunire per conoscersi,<br />
confrontarsi, dibattere e partecipare tutti insieme a<br />
quello che è stato un evento storico.<br />
alter ego, crea delle situazioni false,<br />
delle opportunità inventate, dall’altra<br />
parte, come è il caso di Facebook,<br />
la comunicazione è reale, c’è una<br />
foto, le storie sono reali, salvo il fatto<br />
che non si tratta di carta stampata,<br />
ma si legge tutto sul monitor. Questa<br />
seconda componente va mantenuta.<br />
Per mantere l’identità italiana<br />
tra i nostri giovani ci vorrebbe una<br />
maggior autonomia, maggior ascolto<br />
da parte delle istituzioni. Noi,<br />
del Forum, siamo stati riconosciuti<br />
dall’Unione Italiana, ci sono stati<br />
concessi dei fi nanziamenti, abbiamo<br />
potuto contare sull’appoggio, non<br />
dico di no... però noi non riusciamo,<br />
ed è anche un problema nostro,<br />
a funzionare con le loro regole.<br />
Per mantenere l’identità italiana<br />
dei nostri ragazzi bisogna riportarli<br />
nelle Comunità, proponendo loro<br />
delle attività ‘giovani’. Bisogna offrire<br />
contenuti e attività che magari ri-<br />
Debeljuh assieme al sottosegretario Mantica<br />
Ai 600 e passa giovani (400 provenienti dall’estero,<br />
più di 200 in rappresentanza di associazioni regionali o<br />
patronati) ha parlato anche Gianni Alemanno, Sindaco<br />
di Roma, che ha ricordato l’importanza di essere italiano<br />
all’estero: “Il nostro futuro si giocherà anche sulla<br />
capacità di tenere viva la lingua e la cultura italiana.<br />
L’italianità è memoria e modernità. Noi guardiamo ai<br />
giovani che possono fare rete per tenere vive le radici<br />
delle nostre comunità all’estero attraverso l’uso delle<br />
nuove tecnologie’’. Grazie alla vostra presenza, Roma<br />
diventa capitale degli italiani all’estero”. L’evento si ripeterà<br />
certamente, come ha auspicato il ministro per le<br />
Politiche Giovanili, Giorgia Meloni, e lo ha promesso<br />
il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica: “Ringraziamo<br />
il governo per non aver voluto cancellare questa<br />
importante occasione, nonostante un clima di tagli e<br />
di ristrettezze economiche: sbaglia chi pensa che questa<br />
conferenza sia stata una spesa inutile. È stata invece<br />
un importante investimento, nel futuro del Paese e del<br />
Sistema Italia che all’estero esiste, c’è, lavora e si dà<br />
da fare, facendo conoscere nel mondo il made in Italy,<br />
l’eccellenza dei prodotti italiani, diffondendo la nostra<br />
lingua e la nostra cultura oltre confi ne, difendendo il tricolore<br />
in ogni occasione”. ●<br />
trovano anche nell’ambito della maggioranza,<br />
che però qui realizzano in<br />
italiano. È molto improbabile che accettino<br />
di occuparsi subito di attività<br />
altamente culturali, di attività legate<br />
al mantenimento di lingua e cultura.<br />
Qui a Buie in Comunità abbiamo<br />
pensato di trasformare la CI in un<br />
luogo d’incontro dove si parla italiano<br />
e dove si fanno attività che riescono<br />
a coinvolgere i giovani e li aiutano<br />
a ‘creare la propria rete’”. ●<br />
<strong>Panorama</strong> 15
16 <strong>Panorama</strong><br />
Società<br />
Rifl essioni d’autunno lungo i percorsi dei «vagabondi curiosi» sul Carso<br />
La biodiversità, un patrimonio mis<br />
testo e foto di Marino Vocci<br />
La notte a Baredine che ci vede<br />
ospiti beati e coccolati di Silva<br />
e Silvano Pregara, persone<br />
squisite che interpretano e credono<br />
nel valore antico del piacere<br />
dell’ospitalità, trascorre in un soffi o.<br />
L’accogliente Villa Plac, che sovrasta<br />
le colline tra Baredine e Crasiza,<br />
è infatti un esempio concreto di<br />
come si dovrebbero recuperare gli<br />
antichi immobili da destinare a moderne<br />
e ospitali strutture turistiche.<br />
Al mattino seguente dopo la colazione<br />
con profumati e gustosi (buzolai,<br />
si parte. <strong>Prima</strong> di Stanzia Toi vediamo<br />
in lontananza i due campanili<br />
di Buie, che ci accompagneranno<br />
poi, rassicurandoci, nell’ultima parte<br />
del nostro viaggio. Siamo in mezzo<br />
a uno straordinario paesaggio che<br />
ci permette di appoggiare dolcemente<br />
gli occhi, oltre le colline, sul mare<br />
da Parenzo a Salvore. All’entrata del<br />
paese vero e proprio di Baredine facciamo<br />
una breve sosta per una visita<br />
al frantoio “Agro Millo” dell’amico<br />
Valter Smilovich, in piena attività<br />
per la molitura stagionale delle olive,<br />
e una breve degustazione dell’olio<br />
appena prodotto. Riprendiamo poi il<br />
cammino e strada facendo ci accor-<br />
giamo che dopo la totale immersione<br />
in un paesaggio, da Stridone a Grisignana,<br />
in prevalenza naturale, ora<br />
protagonista è l’uomo e il suo rapporto<br />
greve e affettuoso con la terra.<br />
Qui il territorio svela le sue recenti<br />
trasformazioni, ma porta anche i segni<br />
delle trasformazioni più antiche:<br />
iniziate nei tempi in cui l’uomo da<br />
nomade, avendo colto la bellezza e<br />
la bontà della terra istriana, ha scelto<br />
di fermarsi e di diventare stanziale.<br />
Un microcosmo rurale che racconta<br />
una storia millenaria costellata di innamoramenti,<br />
di abbandoni, di tradimenti,<br />
di fughe e di approdi.<br />
Una terra che è un prezioso compendio<br />
dell’universo, che interpreta<br />
e rappresenta la bellezza e la delicatezza<br />
delle diversità. Diversità<br />
che sono un vero tesoro per la nostra<br />
Istria, ancora oggi. Perché l’Istria<br />
è un territorio con un’accentuata<br />
biodiversità/varietà e con una forte<br />
naturalità, e si propone come uno<br />
splendido ambito, fatto di paesaggi<br />
naturali e culturali. Un territorio che<br />
dobbiamo assolutamente difendere e<br />
conservare; anche perché la qualità<br />
del paesaggio signifi ca qualità delle<br />
produzioni (olio, vino, carni, prosciutti..)<br />
e quindi qualità dei prodotti<br />
che una volta trasformati e cucina-<br />
ti con amore e conoscenza, ci regalano<br />
piatti ineguagliabili. Piatti a…<br />
chilometro zero e cioè preparati con<br />
prodotti del territorio e spesso attenti<br />
e rispettosi della genuinità, stagionalità<br />
e della salubrità.<br />
Dopo Baredine e la “zona d’acqua”<br />
di Scarline e aver attraversato<br />
i paesi di Grobice, Verteneglio, Turini,<br />
Fiorini, il nostro viaggio si conclude<br />
sul mare di Daila. Una giornata<br />
trascorsa insieme a un “vecchio”<br />
e saggio istriano, Marko; dal<br />
quale abbiamo avuto il piacere di<br />
ascoltare molte piccole grandi storie<br />
dell’Istria e della sua gente. Ci ha ricordato<br />
per esempio come ogni piccola<br />
località, non solo dove c’erano<br />
una o due case, ma fi nanche un campo,<br />
un bosco, un prato dove pascolavano<br />
le armente, aveva un loro specifi<br />
co nome. Rusuine, Novagniva,<br />
Sottozer, Similitia… quasi a ricordare<br />
la memoria antica dei luoghi e soprattutto<br />
segnare il legame e l’affetto<br />
profondo dell’uomo, per la sua terra.<br />
I nomi servivano anche ad indicare<br />
con precisione alle donne o ai fi gli<br />
più piccoli e non ancora pronti per il<br />
duro lavoro del contadino, dove portare<br />
la merenda e il pranzo da consumare<br />
seduti sulle cavidagne, nelle<br />
lunghe giornate di faticoso lavoro<br />
nei campi.<br />
A Fiorini invece il caro amico<br />
Bozic ha ricordato i lunghi viaggi<br />
della transumanza di un tempo,<br />
molti partivano proprio dal suo paese<br />
originario, lo stesso dal quale siamo<br />
partiti anche noi, quello di Slum.<br />
Il ricordo soprattutto dell’importanza<br />
che un tempo aveva la stretta di<br />
mano: valeva più di un contratto sottoscritto<br />
oggi davanti ad un notaio.<br />
Con la stretta di mano veniva sancito<br />
anche il diritto al pascolo dei greggi<br />
di pecore nella loro lunga permanenza<br />
invernale nei prati vicini al mare.<br />
Erano accordi sulla parola, che i pastori<br />
prendevano anche con i contadini<br />
proprietari dei terreni attraversati<br />
lungo il cammino e prevedevano<br />
ad esempio il divieto di fermarsi<br />
nei luoghi dove abitualmente pascolavano<br />
le mucche, o dove c’erano
ed Istria in particolare<br />
onosciuto<br />
coltivazioni. Tali accordi venivano<br />
poi pagati con il formaggio migliore,<br />
quello di maggio, che veniva dato ai<br />
proprietari del terreni dove i greggi<br />
avrebbe sostato in autunno e in primavera<br />
nella transumanza dai monti<br />
al mare e viceversa e con l’agnello<br />
Pasqualino per i proprietari dei pascoli<br />
invernali.<br />
Osservando attentamente i territori<br />
attraversati durante il cammino dai<br />
monti al mare, abbiamo potuto capire<br />
come, a seconda della grandezza dei<br />
campi, delle superfi ci boscate e anche<br />
dei pascoli, è stato possibile leggere<br />
la storia sociale ed economica di<br />
quella parte di mondo istriano. Così<br />
nell’alto Buiese, dove tra boschi e<br />
pascoli la terra da coltivare era poca<br />
e tanta la miseria, si riscontra l’estrema<br />
frammentazione della proprie-<br />
tà agricola. Spesso quindi la povertà<br />
di un’esistenza vissuta in un mondo<br />
fatto di piccolissimi vigneti, piccoli<br />
campi di frumento e formenton,<br />
e qui e là qualche albero da frutta.<br />
Invece nelle terre vicine al mare tra<br />
Marincici, Fiorini e Balbie, e tra Radini<br />
e Lukoni, case sempre più “importanti”<br />
costruite tra vigneti e uliveti<br />
sempre più vasti. Un viaggio che si<br />
è concluso tra vigneti e uliveti ancora<br />
più estesi, un tempo di proprietà della<br />
Chiesa di Daila.<br />
<strong>Prima</strong> del porto di Carigador dove<br />
per secoli veniva caricato con destinazione<br />
Trieste e Venezia ogni ben di<br />
dio, olio, vino, verdure, patate, granaglie<br />
e soprattutto pietre e legname<br />
(in particolare roveri e cerri e soprattutto<br />
il prezioso “corbetto” un rovere<br />
molto apprezzato nelle costruzioni<br />
navali, perché resistente all’acqua<br />
e al tempo), due amare sorprese.<br />
Dopo aver attraversato, da Stridone<br />
fi no al mare, un territorio accogliente<br />
e… aperto, per la prima volta ci si<br />
imbatte in una grande proprietà agricola,<br />
con migliaia di ulivi, ma anche<br />
di roverelle, carpini e ornelli, pesantemente<br />
recintata: sembra quasi il<br />
preludio alla seconda brutta sorpresa<br />
Società<br />
quella della devastante speculazione<br />
edilizia e “villettizzazione” che si è<br />
impadronita della costa a ridosso del<br />
mare, ma purtroppo anche in parte<br />
dell’Istria rurale dell’interno.<br />
Superate le case di Zedina il mare<br />
verso Cittanova ci riservava però<br />
un’ultima straordinaria emozione.<br />
Quella di vigneti che hanno già regalato<br />
malvasie profumate e leggermente<br />
sapide, e ora si presentano con una<br />
esplosione di colori giallo, rosso, arancione<br />
che sembrano quasi tuffarsi nel<br />
verde/azzurro del mare. Ma una vera<br />
gioia è stata soprattutto poter ammirare<br />
lungo tutto il nostro cammino quanto è<br />
stato fatto in questi ultimi anni da persone<br />
innamorate dell’Istria e rispettose<br />
della bellezza dei luoghi in cui sono<br />
nate e in cui vivono. Ne cito alcune e<br />
le ringrazio: Orieta e Sandro Toncic,<br />
Paolo Nesic, Silva e Silvano Pregara,<br />
Vesna e Giorgio Clai, Romano Radesic,<br />
Valter Smilovic, Rita e Tullio Fernetic,<br />
Cristina Voijc Krajcar, Maurizio<br />
Bozic, Elena Prodan, Rosetta e Marko<br />
Martincic. È un gran bel segno di speranza<br />
per il presente e soprattutto per il<br />
futuro, della nostra Istria; ma ne avremo<br />
certamente bisogno in questo nostro<br />
diffi cile mondo nel 2009.<br />
“Incontriamo popoli e persone<br />
accendiamo speranze<br />
per un 2009<br />
che sia dono di pace e serenità”<br />
Auguri gente mia. ●<br />
(4 - fi ne)<br />
<strong>Panorama</strong> 17
di Erna Toncinich<br />
Bellissimi doni ai zagabresi -<br />
e non solo a loro - vengono<br />
offerti in questo fi ne anno da<br />
alcuni musei della città. Oltre alla<br />
grande rassegna sull’Espressionismo<br />
tedesco (di cui abbiamo scritto<br />
nel numero precedente), nel capoluogo<br />
croato si possono vedere incisioni<br />
di quel colosso dell’arte che<br />
risponde al nome di Rembrandt;<br />
c’è poi Milivoj Uzelac, bellissimo<br />
nome dell’arte croata della prima<br />
metà del 20.esimo secolo, inoltre<br />
altri due artisti di rilievo: lo scultore<br />
Branko Ružić ed il maestro del<br />
disegno, il montenegrino Dimitrije<br />
Popović.<br />
Centotrè originali fogli grafi -<br />
ci del celeberrimo pittore e incisore<br />
olandese, Harmensz van Rijn<br />
Rembrandt, vengono presentati al<br />
Museo dell’Arte e dell’Artigianato,<br />
prestiti del “Joanneum” di Graz,<br />
museo col quale l’istituzione zagabrese<br />
collabora già da tempo. La<br />
preziosa raccolta, che conta centodieci<br />
fogli, è una donazione di un<br />
collezionista viennese ed è la prima<br />
volta che esce dall’istituzione<br />
18 <strong>Panorama</strong><br />
Arte<br />
Negli spazi espositivi zagabresi in chiusura dell’anno artisti molto diversi<br />
Rembrandt: i fogli grafi ci specc<br />
in cui si conserva. Nei centotrè fogli,<br />
risalenti al periodo 1628-1665,<br />
si leggono i vari generi trattati dal<br />
grande incisore, tante realtà massimamente<br />
scavate e risolte nella<br />
sua personale tecnica chiaroscurale<br />
in cui la luce è distribuita in modo<br />
da mettere in risalto alcune parti,<br />
quasi separarle violentemente dalle<br />
ombre che le circondano. L’ombra<br />
e la luce: sono questi due elementi i<br />
veri mezzi con i quali l’artista spiega<br />
i vari temi. Che sono tanti, tratti<br />
dall’Antico e dal Nuovo Testamento,<br />
oltre ai paesaggi, ai ritratti,<br />
alle scene di genere, ecc. Rembrandt,<br />
che come altri maestri del<br />
tempo teneva bottega e aveva vari<br />
aiuti, provvedeva da solo alla stampa<br />
delle sue acquetinte usando un<br />
torchio la cui copia è esposta negli<br />
spazi che accoglie la mostra in questione<br />
e desta grande curiosità nei<br />
visitatori.<br />
Da Praga a Parigi:<br />
Uzelac e l’eco<br />
delle avanguardie<br />
Il sempre curatissimo parco Zrinjevac<br />
fa da cornice all’edifi cio ottocentesco<br />
del Padiglione Artistico<br />
Branko Ružić ed una delle sue<br />
sculture<br />
Le grafi che di Rembrandt<br />
(Umjetnički paviljon), spazio adibito<br />
ad ospitare mostre importanti,<br />
come quella attualmente in atto<br />
dell’artista croato Milivoj Uzelac,<br />
importante fi gura dell’arte croata<br />
della prima metà del secolo scorso.<br />
Centoventi opere, prestiti di diversi<br />
musei e collezioni private della<br />
Croazia (soprattutto) nonché della<br />
Serbia e della Bosnia, opere anche<br />
inedite, un repertorio tematico<br />
vario di questo artista “girovago”,<br />
nato a Mostar, con studi compiuti<br />
a Zagabria e a Praga, e per lunghi<br />
anni e sino alla scomparsa operante<br />
a Parigi dove gode di apprezzamento<br />
sia come pittore che illustratore.<br />
Infl uenzato già durante gli studi<br />
zagabresi dall’opera di Kraljević,<br />
successivamente a Praga, la sua creatività<br />
risente molto delle tendenze<br />
- cubismo, espressionismo e Secessione<br />
- che allora, in versioni ed intrecci<br />
dei più vari, venivano accolte<br />
e seguite dagli artisti d’avanguardia<br />
della Praga del tempo, vivace centro<br />
artistico e culturale. Dalla mostra<br />
zagabrese emerge la fi gura di un<br />
artista che ha scelto di operare cogliendo<br />
stimoli dell’ambiente in cui<br />
si è trovato, nella capitale francese<br />
sicuramente non sono mancati gli<br />
insegnamenti di Picasso e Derain,
«uniti» in una serie di mostre molto pregevoli<br />
hio dei generi trattati<br />
lo testimoniano molte delle tele della<br />
mostra, i nudi specialmente, una<br />
tematica particolarmente elaborata.<br />
La bella antologica si conclude l’11<br />
gennaio prossimo. Un vero peccato<br />
lasciarsela scappare.<br />
Popović, esemplare<br />
maestro del disegno<br />
Maria Maddalena è il titolo della<br />
mostra di Dimitrije Popović. L’artista<br />
montenegrino, noto quale eccellente<br />
disegnatore, ha svolto questo<br />
soggetto, l’enigmatica fi gura di<br />
donna, misteriosa, santa o peccatrice,<br />
motivo d’interesse già nei suoi<br />
anni giovanili (nel 1973, alla sua<br />
prima personale, ha esposto il primo<br />
disegno sul tema), ed espresso<br />
successivamente in varie discipline,<br />
oltre che nel disegno, nel collage,<br />
nella grafi ca e nella fotografi a,<br />
fi rmando soluzioni di rara effi cacia,<br />
eloquenti testimonianze della sua<br />
inconfondibile poetica. Come nel<br />
suo libro di recente pubblicazione<br />
(i)Svi smo mi Magdalena (Tutti noi<br />
siamo Maddalena)/, l’artista affronta<br />
il tema restituendo questa fi gura<br />
del Nuovo Testamento - la donna<br />
che, secondo il Vangelo di Giovanni,<br />
presenziò alla crocifi ssione e<br />
deposizione e per prima vide Gesù<br />
risorgere dal sepolcro - in maniera<br />
nuova, in cui si intrecciano sacro e<br />
profano, erotico e mistico, sensualità<br />
e purismo. Il sapiente, sicuro e<br />
minuzioso, capillare ductus lineare<br />
popoviciano costruisce, ispirato da<br />
una modella in carne ed ossa, l’attrice<br />
Dora Lipovčan, le tante versioni<br />
dell’enigmatica fi gura della<br />
Madddalena o Maria di Magdala,<br />
personaggio già ampiamente, ma<br />
sotto un’altra luce, decritto nel “Codice<br />
Da Vinci”. I sessantadue lavori<br />
di Popović sono fruibili sino al<br />
1.mo febbraio 2009.<br />
Ružić: prima volta<br />
in mostra sculture<br />
e dipinti dello studio<br />
Di Branko Ružić, pittore e scultore,<br />
nativo di Slavonski Brod, docente<br />
nella stessa Accademia in cui<br />
ha studiato scultura con i noti Lozica<br />
e Kršinić e pittura con Tartaglia,<br />
sono esposte presso la Gipsoteca<br />
opere sinora sconosciute al pubblico.<br />
Si tratta di sculture e dipinti che<br />
l’artista teneva nel suo studio ed ora,<br />
a dieci anni dalla scomparsa, vengono<br />
dati in visione. In creta, bronzo e<br />
soprattutto in legno, le opere plasti-<br />
Dimitrije Popović e la locandina<br />
della sua mostra “Maria<br />
Maddalena”<br />
Arte<br />
Autoritratto di Milivoj Uzelac<br />
e la locandina della mostra<br />
retrospettiva<br />
che si manifestano attraverso volumi<br />
chiusi, statici, scevri di ogni dettaglio,<br />
mentre le superfi ci denotano<br />
l’interesse dell’autore per il senso<br />
tattile risultando così mosse, vibranti,<br />
di gusto impressionistico. Il binomio<br />
nitidezza formale e dinamicità<br />
delle superfi ci è sempre presente<br />
nei volumi piccoli e grandi dell’artista.<br />
Abbandonata la pittura, anche<br />
se non completamente, alla soglia<br />
dei quarant’anni, Ružić si volge<br />
alla scultura, sordo, sin dall’inizio,<br />
al richiamo della tradizione e con<br />
la massima attenzione rivolta all’essenza<br />
del tema. Scolpisce e plasma<br />
(ci sono anche lavori in creta) ed il<br />
risultato è sempre una forma appena<br />
riconoscibile o solo allusiva. ●<br />
<strong>Panorama</strong> 19
20 <strong>Panorama</strong><br />
Cinema e dintorni<br />
Dopo sei anni, Edoardo Winspeare coglie un altro successo con<br />
Le ragioni del cuore o le ragioni de<br />
di Gianfranco Sodomaco<br />
Edoardo Winspeare è il più “poeta”<br />
dei giovani, talentuosi registi<br />
italiani e vive appartato<br />
rispetto al tumultuoso, non molto<br />
ramifi cato, mondo del cinema italiano<br />
(leggi: romano). Di nobili origini,<br />
nato in Austria ma trapiantato fi n<br />
da piccolo nella penisola salentina,<br />
la lunga pianura pugliese (tra Lecce,<br />
Taranto e Foggia), il “tacco dello<br />
stivale”, tra gli ’80 e i ’90 studia<br />
musica a Firenze, si trasferisce poi<br />
a New York per coltivare i suoi interessi<br />
fotografi ci e approda infi ne<br />
a Monaco di Baviera dove si diploma<br />
in regia cinematografi ca. Debutta<br />
nel 1996 con “Pizzicata” e torna alla<br />
regia solo sei anni dopo con “Sangue<br />
vivo” (2002), candidato al Nastro<br />
d’Argento per il migliore soggetto.<br />
L’anno dopo fi rma “Il miracolo”<br />
(2003), miglior fi lm al premio<br />
Città di Roma e dovremo aspettare<br />
altri cinque anni prima di arrivare al<br />
fi lm di cui parleremo oggi, Galantuomini<br />
(2008), premio al Festival<br />
di Roma per la miglior attrice a Donatella<br />
Finocchiaro.<br />
Quattro fi lm in dodici anni danno<br />
subito il segno di una personalità<br />
pacata, “meditabonda”, che, al<br />
di là delle solite diffi coltà produttive,<br />
elabora molto prima di passare<br />
all’azione, di girare, e non c’è dubbio,<br />
una volta visti i suoi fi lm, che<br />
ciò è dovuto alla necessità di rileg-<br />
Ignazio (Fabrizio Gifuni) e Infantino (Giuseppe Beppe<br />
Fiorello) si incontrano dopo tanti anni<br />
gere, declinare, adattare la sua formazione<br />
cosmopolita e poliedrica al<br />
mondo che ama spassionatamente e<br />
che vuole rappresentare: il profondo,<br />
quasi ancestrale, mondo del sud<br />
italiano che lui, con la forza delle<br />
sue radici, approccia in modo antropologico,<br />
e di conseguenza evocativo,<br />
introspettivo, lontano da ogni<br />
schematizzazione ideologico-sociologica<br />
e dunque “poetico”, appunto,<br />
con una marcata tendenza al melodramma.<br />
Se diamo solo un’occhiata<br />
ai suoi fi lm vediamo che tutti hanno<br />
qualcosa in comune, qualcosa che<br />
gli appartiene intimamente, e cioè lo<br />
scontro tra la tradizione contadina,<br />
signifi cata soprattutto dal folklore,<br />
dal ballo (“la pizzicata”), dalla musica<br />
popolare, e la modernità, l’industrializzazione,<br />
soprattutto nella<br />
sua versione negativa, noir, come la<br />
droga, il contrabbando di sigarette e<br />
poi di armi con la “frontale Balcania”,<br />
ecc. E ciò non può che dividere<br />
le persone, il “sangue vivo” delle famiglie,<br />
“inquinare” i vecchi rapporti<br />
sociali patriarcali creando tutti i<br />
presupposti della tragedia personale<br />
e collettiva, non lasciando spazio a<br />
speranze o addirittura a “miracoli”.<br />
“Galantuomini” (che si ispira al<br />
romanzo dello scrittore-magistrato<br />
Gianrico Carofi glio) non esce da<br />
questo schema ma lo esalta, lo aggiorna<br />
e offre la possibilità a Winspeare<br />
di mostrarsi in tutta la sua maturità<br />
stilistica, senza eccessi, sbavatu-<br />
re e il senso che se ne trae è quello<br />
dell’opera compiuta.<br />
La storia. I personaggi principali<br />
sono i classici amici d’infanzia che,<br />
cresciuti, si incontreranno e si scontreranno,<br />
chi dalla parte del “bene” e<br />
chi dalla parte del “male” ma con un<br />
fi nale semplicemente “aperto”.<br />
1) Ignazio, un “integro” magistrato<br />
leccese (Fabrizio Gifuni, una promessa<br />
diventata “sicurezza”, lo abbiamo<br />
visto recentemente a Raiuno<br />
nelle vesti di papa Paolo VI) torna al<br />
suo paese dopo aver fatto carriera al<br />
nord. 2) Fabio, che ha sentito dolorosamente<br />
la sua mancanza e, dopo una<br />
desolata “deriva”, muore misteriosamente<br />
di eroina. 3) Lucia (Donatella<br />
Finocchiaro), una donna che le dure<br />
circostanze della vita in quei luoghi<br />
hanno portato ad una “doppia vita”,<br />
madre e mafi osa. 4) Infantino (assai<br />
convincente la “caratterizzazione” di<br />
Beppe Fiorello), l’uomo che ha dato<br />
un fi glio a Lucia ma che lei disprezza<br />
e da cui si è staccata perché cocainomane,<br />
sbruffone e senza coraggio.<br />
La storia “esterna”, e maledettissimamente<br />
scontata, espressione “naturale”<br />
di un ambiente povero e dunque<br />
destinato a ribaltarsi nella malattia<br />
malavitosa, è presto detta: Ignazio<br />
accetta di indagare sulla morte di Fabio<br />
e scopre non solo che l’amico è<br />
la solita vittima della guerra tra bande<br />
mafi ose che si contendono il territorio<br />
(siamo negli anni ’90, ai tempi<br />
della Sacra Corona Unita, l’unica<br />
Lucia (Donatella Finocchiaro) cerca aiuto da Ignazio<br />
perché indagata per la morte del loro amico Fabio
«Galantuomini»<br />
la giustizia?<br />
“mafi a” che pare sia stata debellata,<br />
e i motoscafi attraversano velocissimi<br />
l’Adriatico, dalla Puglia al Montenegro,<br />
con i loro carichi di morte)<br />
ma che una delle bande (con la protezione<br />
di un “grande vecchio”, affettuoso<br />
e protettivo nei suoi confronti)<br />
è capeggiata da Lucia, la donna che<br />
ha amato da sempre (e che lei non ha<br />
mai dimenticato).<br />
Ecco il dramma, non nuovo: il<br />
giudice ama la criminale, da che parte<br />
starà, vinceranno le ragioni del cuore<br />
o quelle della giustizia? Winspeare<br />
abbandona abbastanza presto la storia<br />
sociale malavitosa e confl ittuale<br />
per concentrarsi, è il suo terreno, su<br />
quella “interna” per capirne, come ha<br />
sempre fatto, le motivazioni profonde.<br />
A certa critica non è piaciuta questa<br />
scelta (probabilmente pensando a<br />
“Gomorra” ma la Puglia, fortunatamente,<br />
non è la Campania..., e Winspeare<br />
non è Garrone!) ma io sono<br />
d’accordo col regista, che deve dare<br />
il massimo laddove si sente più portato<br />
(dalla testa come dal cuore...).<br />
Allora, cosa accade ai nostri Ignazio<br />
e Lucia? Dopo la scoperta della<br />
colpevolezza di lei, dopo uno scontro<br />
durissimo tra i due, dopo una lunga,<br />
amara rifl essione sulla “innocenza<br />
perduta”, dopo che Ignazio ha rassegnato<br />
le sue dimissioni nelle mani<br />
Cinema e dintorni<br />
Edoardo Winspeare, regista di “Galantuomini”<br />
della sua assistente, l’amore sembra<br />
prevalere..., sembra. Dopo una notte<br />
d’amore, Ignazio sente il bisogno di<br />
regalare qualcosa a Lucia e, mentre<br />
lei sta ancora dormendo, esce a fare<br />
un piccolo “shopping”: è cotto di lei,<br />
c’è dell’ingenuità nel gesto ma anche<br />
tanta tenerezza, dopo che abbiamo visto<br />
solo scontri e brutture siamo pronti,<br />
il pubblico è pronto a comprenderlo<br />
(e il melodramma, in fondo, è questo,<br />
potremmo immaginare la scena<br />
commentata da una musica di Puccini<br />
o di Verdi). Ignazio le compra una<br />
specie di maglietta (lei è praticamente<br />
fuggita da casa) e torna felice verso il<br />
luogo dove i due hanno “consumato”.<br />
Ma ecco che, giunto nei pressi, vede<br />
Lucia, ancora disordinata nell’abbigliamento<br />
e nei capelli, allontanarsi e<br />
iniziare a camminare tra la folla mattutina...<br />
Dove va? Torna a fare la capobanda<br />
perché non si può rompere<br />
con quel passato, perché non c’è futuro<br />
per loro due, perché le loro strade<br />
non potranno mai incontrarsi? O forse<br />
va a costituirsi dalla polizia, perché<br />
l’unico modo per dare senso autentico<br />
a quell’amore ritrovato è che lei,<br />
prima di tutto, paghi il debito con la<br />
giustizia? Non lo sapremo mai, Winspeare<br />
chiude, giustamente, proprio<br />
sulla lunghissima camminata di lei e<br />
su di lui che la segue ma non la insegue,<br />
su di lui che, qualunque sarà la<br />
scelta di Lucia, non interferirà, forse<br />
le starà vicino, forse “dannandosi” o<br />
forse solo aspettandola.<br />
La scena è molto bella perché<br />
struggente e “misteriosa” insieme ed<br />
è la degna ricapitolazione di tutto il<br />
fi lm, pervaso dall’inizio alla fi ne da<br />
questo messaggio/sentimento sottinteso:<br />
“sotto il sole di Puglia” non v’è<br />
spazio per la “riconciliazione”, per la<br />
soluzione di un dramma inscritto da<br />
sempre nel “sangue vivo” di un popolo<br />
appassionato, esposto, anche geografi<br />
camente, ai venti più contrari.<br />
Chissà, forse per questo la “Sacra<br />
Corona Unita” è stata sconfi tta (con<br />
l’aiuto di bravi magistrati come Carofi<br />
glio), proprio perché, azzardo una<br />
interpretazione non del tutto suffragata,<br />
la vitalità del popolo pugliese pulsa<br />
ancora fortemente, non vi è stato<br />
cioè un “raffreddamento”, un processo<br />
di adattamento passivo, un atteggiamento<br />
rassegnato e rinunciatario<br />
davanti al crimine; così come è avvenuto,<br />
forse, per varie ragioni, in Campania.<br />
Forse per questo, ma è sempre<br />
una mia digressione, questo popolo<br />
“forte ed aspro” è riuscito ad esprimere<br />
un governo regionale guidato<br />
da una personalità come quella di<br />
Nichi Vendola, esponente “diverso”<br />
della Rifondazione comunista. E forse<br />
non è un caso che, simbolicamente,<br />
Infantino, lo stupido/cattivo della<br />
situazione, fa presto una brutta fi ne.<br />
Attendiamo, presto, un nuovo fi lm<br />
di Winspeare, questo regista “prezioso”<br />
perché autentico, radicato, insensibile<br />
alle mode cinematografi che<br />
passeggere. ●<br />
<strong>Panorama</strong> 21
a cura di Bruno Bontempo<br />
Il 2008, nel campo nella lirica, è<br />
stato l’anno delle ricorrenze: oltre<br />
al 150.esimo della nascita di<br />
Puccini di cui abbiamo parlato nel<br />
numero scorso, altri due anniversari<br />
sono passati un po’ in sordina: i 160<br />
anni della morte di Gaetano Donizetti<br />
ed i 140 della scomparsa di Gioachino<br />
Rossini. Gaetano Donizetti (Bergamo,<br />
29 novembre 1797 - 8 aprile<br />
1848) è stato famoso soprattutto<br />
come operista (con i suoi 69 lavori è<br />
considerato il precursore del dramma<br />
musicale alla Giuseppe Verdi), ma<br />
compose anche musica sacra (fra cui<br />
un’Ave Maria) e da camera. Nato da<br />
una famiglia di umili condizioni, fu<br />
ammesso alle lezioni caritatevoli di<br />
musica tenute da Johann Simon Mayr<br />
(compositore e insegnante di musica<br />
tedesco, uno nei maggiori operisti in<br />
Europa tra l’ultimo decennio del settecento<br />
e il primo dell’ottocento attivo<br />
principalmente in Italia, dove fu<br />
conosciuto con il nome di Giovanni<br />
Simone Mayr) e dimostrò ben presto<br />
un talento notevole, riuscendo a rimediare<br />
alla modesta qualità della voce<br />
(era necessario svolgere egregiamente<br />
il servizio di cantore per poter proseguire<br />
i corsi gratuiti) con i progressi<br />
nello studio della musica. Fu proprio<br />
Mayr ad aprire all’allievo prediletto<br />
le possibilità di successo curandone<br />
prima la formazione ed affi dandolo<br />
poi a Stanislao Mattei.<br />
A Bologna, dove proseguiva gli studi<br />
musicali, Donizetti scrisse la sua prima<br />
opera teatrale, “Il pigmalione”, che<br />
sarà rappresentata postuma, e interes-<br />
22 <strong>Panorama</strong><br />
Musica<br />
Per il mondo della lirica il 2008 è stato l’anno degli an<br />
Donizetti, precursore di Ve<br />
santi composizioni strumentali e sacre.<br />
Fu nel 1830, con “Anna Bolena”,<br />
scritta in soli trenta giorni per il Teatro<br />
Carcano di Milano, che Donizetti ebbe<br />
il primo grande successo internazionale,<br />
mostrando piena maturità artistica.<br />
Particolare curioso: dopo il successo di<br />
Anna Bolena, Mayr gli si rivolse chiamandolo<br />
Maestro. Il rapporto di affetto<br />
e stima tra i due compositori rimase<br />
saldo fino alla morte di entrambi. Da<br />
qui, la vita professionale di Donizetti<br />
proseguì a gonfie vele, anche se non<br />
mancarono i fiaschi, intrecciati a vicende<br />
famigliari che non gli risparmiarono<br />
alcun dolore, spesso nei momenti di<br />
maggior gloria. Nel 1832, dopo l’insuccesso<br />
di “Ugo”, conte di Parigi, il pubblico<br />
milanese del Teatro della Cannobiana<br />
(l’odierno Teatro Lirico) applaudì<br />
“L’elisir d’amore”. L’anno successivo,<br />
sempre a Milano, fu presentata<br />
con successo “Lucrezia Borgia”, per la<br />
quale Donizetti previde una nuova disposizione<br />
dell’orchestra, quella utilizzata<br />
a tutt’oggi, con gli archi disposti<br />
a semicerchio davanti al podio. Erano<br />
passati due mesi dalla rappresentazione<br />
dei “Puritani” di Bellini, quando la<br />
sua “Lucia di Lammermoor” ripropose<br />
la competizione milanese del 1832 fra<br />
“Faust” e “Norma”.<br />
La stima fra Bellini e Donizetti<br />
non fu affatto reciproca: il primo non<br />
risparmiò critiche feroci al secondo,<br />
che invece rimase sempre ammirato<br />
dalla musica del catanese (Bellini<br />
morì in quell’anno e Donizetti scrisse<br />
per lui una Messa da Requiem).<br />
Al Teatro San Carlo di Napoli la prima<br />
di “Lucia di Lammermoor” fu<br />
un trionfo. L’opera è considerata un<br />
capolavoro, come al solito scritto in<br />
tempi ristrettissimi (trentasei giorni).<br />
L’anno seguente il “Belisario” fu<br />
applaudito alla Fenice, ma l’anno fu<br />
funestato dalla morte del padre, della<br />
madre e della seconda figlia. Due<br />
anni dopo sarebbero mancate anche<br />
la terza figlia e la moglie. Presto Donizetti<br />
si decise a lasciare Napoli: i<br />
problemi con la censura per il “Poliuto”<br />
(che fu rappresentato solo dopo la<br />
morte del compositore) e la mancata<br />
nomina a direttore del Conserva-<br />
torio (di cui era direttore effettivo) lo<br />
portarono a Parigi, accolto dall’amico<br />
Michele Accursi, spia pontificia,<br />
che aveva anche lavorato per favorirne<br />
la venuta. Nel 1841 scrisse “La favorita”,<br />
riciclando pagine di un’opera<br />
mai conclusa: “L’ange du Nisida”.<br />
Ricevette anche l’importante nomina<br />
a cavaliere dell’Ordine di S. Silvestro<br />
da parte di papa Gregorio XVI, ma<br />
fu l’invito di Rossini a dirigere l’esecuzione<br />
dello Stabat Mater a Bolo-<br />
Il 2008 è stato anche l’anno di<br />
Rossini e (foto in alto) Donizetti<br />
gna l’avvenimento più significativo.<br />
Quindi, grazie ad una raccomandazione<br />
per Metternich vergata da Rossini<br />
stesso, Donizetti partì alla volta<br />
di Vienna, dove presentò “Linda<br />
di Chamounix”. Si era ormai giunti<br />
al 1843, l’anno del “Don Pasquale”.<br />
Il libretto, preparato da Ruffini sulla<br />
base del “Ser Marcantonio” di Anelli,<br />
fu pesantemente rimaneggiato da<br />
Donizetti, al punto che l’autore ritirò<br />
la firma: l’opera fu per lungo tempo<br />
attribuita a Michele Accursio, ma la<br />
firma M.A. stava invece per Maestro<br />
Anonimo. Furono gli ultimi momenti<br />
di grande fervore creativo, poi la malattia<br />
ebbe il sopravvento<br />
Gioacchino Rossini (Pesaro, 29<br />
febbraio 1792), è morto il 13 novembre<br />
di 140 anni fa a Parigi. La sua at-
niversari della morte di due grandi compositori italiani<br />
rdi, Rossini, il tedeschino<br />
tività ha spaziato attraverso vari generi<br />
musicali, ma è ricordato soprattutto<br />
come uno tra i più grandi compositori<br />
di opere liriche per il teatro. La prima<br />
parte della sua vita fu come uno dei<br />
suoi celeberrimi, travolgenti crescendo<br />
(compose la prima opera all’età di<br />
quattordici anni); poi - come per iniziare<br />
una seconda esistenza - vennero<br />
il precoce ed improvviso abbandono<br />
del teatro, la depressione e il ritiro<br />
nella pace della campagna parigina di<br />
Passy, con molte pagine di musica ancora<br />
da scrivere.<br />
Talento e ritiro precoci<br />
del Cigno di Pesaro<br />
Nato tre mesi dopo la morte di<br />
Wolfgang Amadeus Mozart, il Cigno<br />
di Pesaro - come fu definito -<br />
impresse al melodramma uno stile<br />
destinato a far epoca e del quale<br />
chiunque, dopo di lui, avrebbe dovuto<br />
tener conto; musicò decine di<br />
opere liriche senza limite di genere,<br />
dalle farse alle commedie, dalle<br />
tragedie alle opere serie e semiserie.<br />
Anche la sua famiglia era di semplici<br />
origini: il padre, fervente sostenitore<br />
della Rivoluzione francese, era<br />
originario di Lugo e suonava per<br />
professione nella banda cittadina e<br />
nelle orchestre locali che appoggiavano<br />
le truppe francesi d’occupazione;<br />
la madre, nata ad Urbino, era<br />
una cantante di discreta bravura. In<br />
ragione delle idee politiche del padre,<br />
la famiglia Rossini fu costretta<br />
a frequenti trasferimenti da una città<br />
all’altra dell’Emilia Romagna ma fu<br />
a Bologna che si avvicinò alla musica<br />
ed in particolare allo studio del<br />
canto (fu contralto e cantore all’Accademia<br />
filarmonica) e della spinetta<br />
presso Giuseppe Prinetti, suo primo<br />
maestro. Si iscrive al Liceo musicale<br />
bolognese, studia intensamente composizione<br />
appassionandosi alle pagine<br />
di Haydn e di Mozart (è in questo<br />
periodo che si guadagna l’appellativo<br />
di tedeschino), mostrando grande<br />
ammirazione per le opere di Cimarosa<br />
e scrive la sua prima opera (“De-<br />
metrio e Polibio”, che sarà rappresentata<br />
però soltanto nel 1812).<br />
Conosce Isabella Colbran, cantante<br />
lirica, sette anni più anziana di lui, che<br />
sposerà nel 1822 e da cui si separerà<br />
intorno al 1830. A neanche vent’anni<br />
tre sue opere sono già state rappresentate<br />
e la quota, un anno dopo, salirà a<br />
dieci. Il lungo viaggio nel melodramma<br />
era iniziato. Rossini ha composto<br />
opere per i maggiori teatri italiani ed<br />
europei.<br />
Il “Guglielmo Tell” - rappresentato<br />
a Parigi nel 1829 - sarà l’ultima sua<br />
opera: il silenzio che va dal 1832 alla<br />
sua morte avvenuta nel 1868 rende la<br />
sua biografia simile alla narrazione di<br />
due vite diverse: dal trionfo veloce ed<br />
immediato, al lungo isolamento. Rossini<br />
è stato descritto in molte maniere:<br />
ipocondriaco, umorale e collerico oppure<br />
preda di profonde crisi depressive,<br />
ma pure gioviale bon vivant amante<br />
della buona tavola e delle belle donne;<br />
spesso è stato ritenuto afflitto da pigrizia,<br />
ma la sua produzione musicale, alla<br />
fine, si rivelerà incomparabile (sebbene<br />
arricchita da numerosi centoni, brani<br />
musicati precedentemente e riutilizzati<br />
per nuove opere che il compositore<br />
prestava a se stesso in una sorta di auto-plagio).<br />
Rossini smise di comporre<br />
per il teatro lirico all’età di 37 anni, ritirandosi<br />
dalla mondanità a vita privata,<br />
ma continuò fino all’ultimo a comporre<br />
musica, per sé, per Olympe Pélissier<br />
(sposata in seconde nozze nel 1846,<br />
dopo la morte di Colbran) e per gli amici.<br />
Nella produzione dell’ultimo Rossini<br />
ci sarà inoltre spazio anche per quelli<br />
che egli stesso definì autoironicamente<br />
i suoi “Péchés de vieillesse”, semplici<br />
senili debolezze. L’autore di opere<br />
come “Il barbiere di Siviglia”, “La<br />
Cenerentola”, “Semiramide”, “Tancredi”,<br />
“La gazza ladra” e “Le Comte<br />
Ory” (solo per citarne alcune) si spense<br />
per una forma tumorale nella sua villa<br />
di Passy. Le sue spoglie furono tumulate<br />
nel cimitero parigino Père Lachaise<br />
e portate in Italia solo nel 1887, nove<br />
anni dopo la morte della Pélissier, e riposano<br />
nella basilica di Santa Croce a<br />
Firenze. Perché lasciò il teatro? Molti<br />
storici della musica si sono interroga-<br />
Musica<br />
Figaro, il popolarissimo protagonista<br />
del “Barbiere di Siviglia”<br />
ti sulle cause del suo ritiro. Probabilmente,<br />
all’origine di questa inaspettata<br />
scelta v’è l’incompatibilità tra Rossini<br />
e l’estetica romantica. All’esaltazione<br />
della forza trascinante del sentimento e<br />
l’identificazione coi personaggi, il pesarese<br />
contrappone, difatti, un settecentesco<br />
distacco razionale.<br />
Dai primi anni Settanta ad oggi sta<br />
prendendo campo una rivalutazione<br />
delle opere del compositore pesarese,<br />
in particolare dei suoi melodrammi<br />
seri, una riscoperta che ha dato vita alla<br />
cosiddetta Rossini-renaissance. I suoi<br />
capolavori, alcuni dei quali riportati in<br />
auge un paio di decenni prima con l’interpretazione<br />
di Maria Callas, sia pure<br />
in edizioni tutt’altro che filologiche,<br />
sono rientrati ormai in repertorio e vengono<br />
rappresentati dai maggiori teatri<br />
lirici del mondo.<br />
Rossini era anche un amante della<br />
buona cucina. Una delle frasi che<br />
gli vengono attribuite, è quella secondo<br />
cui l’appetito è per lo stomaco quello<br />
che l’amore è per il cuore. Il compositore<br />
era spesso alla ricerca di prodotti<br />
di ottima qualità che faceva giungere da<br />
diversi luoghi: da Gorgonzola l’omonimo<br />
formaggio, da Milano il panettone,<br />
ecc. Una delle ricette che Rossini amava<br />
di più è l’insalata che aveva personalmente<br />
ideato, composta da mostarda,<br />
limone, pepe, sale, olio d’oliva e<br />
tartufo.. ●<br />
<strong>Panorama</strong> 23
24 <strong>Panorama</strong><br />
Italiani nel mondo<br />
La proposta di riformare la Fiumana calcio induce a una serie di rifl essioni<br />
Siamo vincoli o sparpagliati?<br />
di Bruno Bontempo<br />
A<br />
70 anni suonati Sergio Vatta<br />
si rimette in gioco. Il mago<br />
del calcio giovanile, l’uomo<br />
che trasformava i ragazzi del Torino<br />
in oro, tende a realizzare un progetto<br />
che porta avanti da tempo: rifondare<br />
l’Unione Sportiva Fiumana, società<br />
sciolta nel 1947 dopo il defi nitivo<br />
passaggio di Fiume alla Jugoslavia.<br />
Vatta è nato a Zara ed è una delle<br />
duecentomila e passa persone che in<br />
quegli anni hanno vissuto in 95 campi<br />
profughi d’Italia prima di sparpagliarsi<br />
per il mondo. Nei campi ha<br />
vissuto per dodici anni, ma la Dalmazia,<br />
la sua terra, gli è sempre rimasta<br />
nel cuore e ci va appena gli impegni<br />
di lavoro glielo consentono. Ora vorrebbe<br />
riportare in vita quella gloriosa<br />
società calcistica, in cui maturarono<br />
campioni come Ezio Loik, Rudi Volk,<br />
Marcello Mihalich, i fratelli Mario e<br />
Giovanni Varglien.<br />
Se dovesse rinascere, la Fiumana<br />
avrebbe sede a Torino. In Piemonte<br />
risiedono circa 40 mila tra profughi<br />
e loro discendenti. Inoltre Torino è<br />
la città dove campioni come Loik e<br />
i fratelli Varglien hanno mietuto vittorie<br />
a ripetizione, vestendo le casacche<br />
di Torino e Juventus: il legame<br />
con la città è molto forte, dunque, e<br />
si può dire che i massimi talenti del<br />
calcio fi umano hanno trovato proprio<br />
là il luogo in cui esprimersi ai<br />
massimi livelli. Tale ordine di considerazioni<br />
ha indotto il sindaco del<br />
Libero Comune di Fiume in Esilio,<br />
Guido Brazzoduro, ad autorizzare la<br />
rifondazione dell’Unione Sportiva<br />
Fiumana da parte del gruppo di profughi<br />
torinesi oggi impegnati in questo<br />
inedito tentativo.<br />
La Fiumana ha chiesto di essere<br />
ammessa al Campionato di <strong>Prima</strong><br />
Divisione (la vecchia Serie C/1)<br />
per la stagione 2009/10: i promotori<br />
dell’iniziativa sono convinti che alla<br />
squadra spetta di diritto ricominciare<br />
l’attività agonistica - come altre<br />
società poterono farlo già nel 1945<br />
- da dove si era forzatamente interrotta<br />
nel 1943, poiché quando la so-<br />
cietà fu sciolta la squadra militava in<br />
quella categoria. E ciò in base a due<br />
leggi, una del 1952 e l’altra del 1983.<br />
L’auspicio di Lucio Toth, presidente<br />
dell’Associazione Nazionale Venezia<br />
Giulia e Dalmazia, è che tutte<br />
le componenti del mondo dell’Esodo<br />
possano coagularsi intorno alla Fiumana,<br />
non facendone altro uso se non<br />
quello sportivo. La Fiumana intende<br />
interpretare il ruolo di società modello<br />
per trasparenza e metodi educati-<br />
La divisa dell’Unione Sportiva<br />
Fiumana (cartolina dell’epoca)<br />
vi che vorrebbe impiegare nell’insegnamento<br />
dello sport: si inizierebbe<br />
col calcio, ma si desidera proseguire<br />
con altre discipline, sino a diventare<br />
in futuro una polisportiva. Il “progetto<br />
Fiumana” è un progetto sportivo<br />
ma anche sociale: la rifondazione<br />
del sodalizio assume oggi un preciso<br />
signifi cato, in quanto è intenzionato<br />
a diventare un polo di aggregazione<br />
per Esuli e per Rimasti.<br />
Per celebrare la grande tradizione<br />
sportiva delle nostre terre, dunque,<br />
si vuole (ri)partire dallo sport<br />
più popolare in Italia: il calcio. E<br />
nel mondo del pallone, la Fiumana è<br />
stata senza dubbio la più prestigiosa<br />
società tra le molte attive nei terri-<br />
tori dell’ex Venezia Giulia e Dalmazia:<br />
per questo motivo è stato deciso<br />
di farla rinascere dalle sue ceneri, a<br />
rappresentare tutto il popolo di Esuli<br />
e la gloriosa tradizione sportiva di<br />
Fiume, dell’Istria e della Dalmazia.<br />
L’iniziativa ha ottenuto un’adesione<br />
che tende a rafforzare l’unità degli<br />
Esuli, mettendo da parte, almeno<br />
nello sport, le polemiche e i veleni<br />
che non mancano e non sono mai<br />
mancati. Lo sport, da sempre, unisce<br />
e non divide, o almeno così dovrebbe<br />
essere nei suoi più nobili propositi,<br />
aggiungiamo noi.<br />
Della vicenda si è occupata, nei<br />
mesi scorsi, buona parte della stampa<br />
italiana, che ha sguinzagliato inviati<br />
ed equipe televisive, tanto che il<br />
12 gennaio all’avvenimento dovrebbe<br />
venir dedicata una puntata di “Chi<br />
l’ha visto?”, una trasmissione televisiva<br />
in onda su RaiTre, dedicata alla<br />
ricerca di persone scomparse e ai misteri<br />
insoluti, in onda il lunedì in prima<br />
serata.<br />
Quali ricordi hai della Fiumana,<br />
qual è il suo signifi cato per l’immaginario<br />
collettivo dei rimasti? Un<br />
collega della Rai di Trieste mi ha incalzato<br />
con queste e altre domande,<br />
nel tentativo di ricostruire nella Fiume<br />
di oggi, con un interlocutore decisamente<br />
“troppo giovane”, un quadro<br />
storico attendibile di vicende che<br />
risalgono a 60, 70 e quasi 80 anni<br />
addietro. Per “banali ragioni anagrafi<br />
che”, non posso essere stato testimone<br />
delle vicende della Fiumana<br />
e dei suoi protagonisti - ho cercato<br />
di... giustifi carmi -. Se ne ho sentito<br />
parlare? Certo. Alla Voce del Popolo<br />
ho avuto la fortuna di apprendere<br />
il mestiere da Renato Tich ed Ettore<br />
Mazzieri, capi storici della redazione<br />
sportiva, che delle gesta dei vari<br />
Volk, Loik, Varglien hanno scritto<br />
mille volte, sulle pagine de La Voce,<br />
di <strong>Panorama</strong> e quindi anche sul giornale<br />
della Comunità degli Italiani,<br />
La Tore. Per decenni i loro sono stati<br />
gli unici testi su quell’epoca apparsi<br />
a Fiume nel dopoguerra, anche negli<br />
anni in cui parlare delle vicende del<br />
passato, soprattutto di quelle legate
Alcune immagini della miglior epoca della squadra<br />
quarnerina. La prima è dell’incontro Fiumana-Spal<br />
del 24 gennaio 1932 (terminato 1-0), l’altra è una formazione<br />
anni ‘30. Le foto sono tratte dall’archivio di<br />
Fulvio Percovich, che ormai da anni vive in Uruguay<br />
al periodo del tristemente noto ventennio,<br />
sia pure se di sport si trattava,<br />
signifi cava infrangere un tabù e sfi -<br />
dare il regime. E per ben che andasse,<br />
si veniva guardati con diffi denza,<br />
tanto più se a farlo erano degli italiani.<br />
Perché dopo la liberazione, sono<br />
state saltate, obliate, cancellate molte<br />
pagine del passato di Fiume, sia<br />
quelle di storia generale, sia delle sue<br />
tradizioni, della sua cultura, delle vicende<br />
sportive e dei suoi personaggi.<br />
Da quel momento, la Fiume di prima<br />
e quella degli anni ‘50, ‘60, ‘70, sono<br />
state due anime forzatamente separate<br />
e lontane, che a lungo si sono guardate<br />
in cagnesco, negandosi a vicenda,<br />
in virtù delle drammatiche traversie<br />
politiche e della limitatezza dello<br />
stato umano ottenebrato da stupidità,<br />
aridità, angustia, rozzezza, ignoranza,<br />
astio, rancore. Risultato? La Storia<br />
con la S maiuscola manipolata e<br />
spesso riscritta, di qua e di là dai confi<br />
ni dell’epoca, comunque ridimensionata<br />
e dimenticata, una Storia rimasta<br />
monca. Anche nello sport. Ancora<br />
oggi siamo impegnati nell’af-<br />
fannoso tentativo di ricostruire non<br />
soltanto un mosaico con la memoria,<br />
con i ricordi, ma una storia unica,<br />
condivisa, riconducibile alla sua<br />
radice comune, evitando intrusioni e<br />
ingerenze della politica e dei nazionalismi.<br />
Affi nché nella storia di queste<br />
terre, come ha scritto Silvio Forza<br />
rispondendo sulle pagine de La Voce<br />
del Popolo a Lucio Toth, “Alida Valli<br />
possa diventare un’attrice (anche)<br />
dei croati di Pola quanto Mate Parlov<br />
deve essere considerato un pugile<br />
campione anche degli esuli”. Ecco,<br />
noi italiani rimasti a Fiume vorremmo<br />
veder messi uno accanto all’altro<br />
Abdon Pamich e Luciano Sušanj,<br />
perché ognuno di loro ha scritto pagine<br />
storiche dell’atletica leggera, oppure<br />
Rudi Volk e Pero Radaković,<br />
Ezio Loik ed Enzo Zadel, Mihalich e<br />
Bruno Veselica, i fratelli Varglien e le<br />
tre generazioni di portieri di casa Ravnich<br />
- tutti da considerare con le dovute<br />
proporzioni nella scala dei valori.<br />
Ognuno di loro ha segnato un’epoca,<br />
lasciando tracce più o meno profonde.<br />
Un discorso che si riallaccia<br />
Italiani nel mondo<br />
in qualche maniera al tema dell’assurda,<br />
anacronistica frattura tra esuli<br />
e rimasti, perché “anche noi condividiamo<br />
la necessità di uscire dal<br />
ghetto”, e del fatto che l’Italia di oggi<br />
a volte rivendica il suo diritto all’italianità<br />
culturale di queste terre, e poi<br />
cade nel tranello dell’approssimazione,<br />
della trascuratezza, dell’ignoranza<br />
delle vicende del passato, con<br />
corrispondenze da Rijeka, Opatija,<br />
Poreč, Pula, disconoscendo i toponimi<br />
italiani, storici, di queste località.<br />
L’uniformità di trattamento della storia<br />
da una e dall’altra parte, su uno e<br />
l’altro versante, e la necessità di riscrivere<br />
(insieme) quella parte della<br />
storia mancante, sono le considerazioni<br />
che emergono di prepotenza<br />
anche in momenti come questi, legati<br />
al desiderio (legittimo ma dall’esito<br />
imprevedibile) di rifondare la Fiumana<br />
calcio.<br />
A proposito di “Chi l’ha visto”,<br />
sono curioso di vedere se la Fiumana<br />
calcio verrà trattata alla stregua di<br />
“persona scomparsa” o di “mistero<br />
insoluto”...●<br />
<strong>Panorama</strong> 25
28 <strong>Panorama</strong><br />
Reportage<br />
Cesenatico, nata come borgo di pescatori e oggi grosso centro turistico<br />
Il mare in ogni alito di vento<br />
testo e foto di Ardea Velikonja<br />
Di tutte le località della riviera<br />
romagnola, Cesenatico è quella<br />
in cui l’impronta del passato<br />
marinaro è più marcata e che più di<br />
tutte celebra questo passato come parte<br />
integrante del suo presente. La storia<br />
del borgo di pescatori ha un‘origine<br />
molto antica, ma è nel 1502 con<br />
la costruzione del porto progettato da<br />
Leonardo da Vinci che si comincia<br />
ad investire sul mare potenziando la<br />
zona del porto che diviene anche mo-<br />
Davide Gnola, direttore<br />
del Museo delle Marineria<br />
numentale. Il Porto Canale leonardescoinfatti<br />
è il centro vitale della città:<br />
sulle sue sponde si raccolgono i locali<br />
notturni più famosi, i negozi, i ristorantini<br />
di pesce con vista sul mare.<br />
Nel tratto di canale chiuso fra i due<br />
ponti è situata la sezione galleggiante<br />
del Museo della marineria, l’unico in<br />
Italia che dispone di barche che possono<br />
ancora navigare.<br />
Come è nata l’istituzione? Il direttore<br />
Davide Gnola, spiega: “Il Museo<br />
nasce da un rifl essione fatta in anni<br />
molto lontani sul fatto che le barche<br />
erano un patrimonio marittimo ed anche<br />
culturale che si stava perdendo.<br />
In quegli anni infatti le imbarcazioni<br />
venivano distrutte o abbandona-<br />
Il Porto Canale leonardesco è il centro vitale di Cesenatico<br />
te. Allora si cominciò a raccoglierle<br />
e, volendole tenere dentro il canale<br />
galleggiante, si provvide al loro restauro.<br />
Si volle quindi creare un legame<br />
molto saldo con il centro storico<br />
di Cesenatico che così venne anche<br />
valorizzato perché, si disse, vogliamo<br />
fare un museo all’aria aperta, un<br />
museo in cui ci sia un legame diretto<br />
con la realtà attuale della marineria.<br />
Di conseguenza, il centro storico<br />
della città venne effettivamente valorizzato.<br />
Poi si pensò di edifi care anche<br />
una parte a terra di questo museo, e<br />
quindi, dopo un dibattito abbastanza<br />
lungo, si riuscirono a trovare anche i<br />
fondi per costruire i due edifi ci che<br />
ospitano il Museo della Marineria<br />
che sono stati inaugurati nel 2005. In<br />
pochi anni abbiamo avuto un buon riscontro<br />
con moltissime presenze delle<br />
scuole nei mesi invernali e dei turisti<br />
nei mesi estivi quando alcune delle<br />
nostre barche vengono usate per<br />
gite a vele spiegate. Poi si partecipa<br />
ai raduni delle barche dell’Adriatico,<br />
e d’estate quasi ogni domenica<br />
ce n’è uno. Quelle esposte nel canale<br />
provengono da tutto l’Alto Adriatico.<br />
Bruno Ballerin, che ha portato avanti<br />
questa iniziativa, ha fatto anche una<br />
lunga ricognizione lungo le coste<br />
dell’allora Jugoslavia con particolare<br />
accento all’Istria e alla Dalmazia.<br />
Queste erano barche quasi abbandonate,<br />
adesso, dato il loro intrinseco<br />
valore, si è creato anche un piccolo<br />
mercato. Il nostro è un museo che<br />
vuole parlare della nostra zona, però<br />
in mare non esistono confi ni e quindi<br />
parliamo di una realtà comune: noi<br />
disponiamo ad esempio di esemplari<br />
come la battana, usati anche in Croazia<br />
ovvero a Rovigno, perciò possiamo<br />
parlare di una realtà adriatica.<br />
Lungo le coste adriatiche ci sono più<br />
musei ma il nostro ha la particolarità<br />
della sezione galleggiante.<br />
Da sottolineare che Cesenatico ha<br />
mantenuto la sua tradizione di cittadina<br />
di pescatori: nonostante la grande<br />
avanzata del turismo negli ultimi<br />
anni, in quasi ogni famiglia c’è tuttora<br />
almeno un pescatore. Si vive sì in<br />
primo luogo di turismo, però la pesca<br />
resta un’attività economicamente<br />
redditizia e alimenta l’attività dei ristoranti<br />
di pesce della zona” ha concluso<br />
il direttore Gnola.
Cesenatico d’estate<br />
La lunga spiaggia vista dall’alto<br />
Beach volley: sport praticato con passione<br />
La donna con due bambini rivolta verso<br />
il mare: monumento simbolicamente dedicato<br />
a tutte le spose dei marinari<br />
Il grande faro all’inizio del Porto Canale leonardesco<br />
Uno dei tanti parchi acquatici<br />
<strong>Panorama</strong> 29
Una panoramica del Porto Canale leonardesco<br />
A due secoli dalla costruzione, la Torre pretoria<br />
fu distrutta a cannonate dalla fl otta inglese<br />
Due colonne colonne di di probabile origine greco greco - - bizantina bizantina erette ai ai primi primi p del del 500 500 durante durante il il dominio veneziano<br />
L’antica pescheria, vanto della cittadina, è attiva ancora oggi A vele spiegate lungo il canale durante tutta la stagione estiva<br />
30 <strong>Panorama</strong><br />
Il mercato ittico, uno dei più attivi d’Italia<br />
La riproduzione del disegno di Leonardo<br />
da Vinci che diede al Porto Canale<br />
la confi gurazione attuale<br />
Il ricordo di Anita e Giuseppe Gari- Gari-<br />
baldi che , inseguiti da eserciti nemici,<br />
passarono di qui nel 1849<br />
Una delle imbarcazioni del Museo<br />
della marineria, sezione<br />
galleggiante, la San Nicolò<br />
Le conserve, ovvero gli antenati dei frigoriferi, dove si teneva il pesce<br />
<strong>Panorama</strong> 31
Gli attrezzi, tutti in legno, che si usavano percostruire le imbarcazioni Nel Museo tutta la vita marinara<br />
Un vecchio timone<br />
Cesenatico è riportata dalla Tabula Peutingeriana<br />
Nell’Antiquarium sono esposti reperti archeologici riportati<br />
alla luce nell’entroterra della cittadina
Dal Museo, attraverso una scala<br />
interna, si entra nell’Antiquarium.<br />
Le fonti storiche e le ricerche archeologiche<br />
testimoniano infatti la presenza<br />
nel territorio di Cesenatico di<br />
un piccolo centro romano identifi cabile<br />
nel periodo (II e I sec. a.C.) con<br />
le “Tabernae Cossutianae” e successivamente<br />
con “Ad Novas” del periodo<br />
imperiale (I-IV sec.) riportata<br />
dalla Tabula Peutingeriana sul tracciato<br />
della via consolare “Popilia”.<br />
L’Antiquarium propone un’interessante<br />
documentazione sui rinvenimenti<br />
archeologici relativi alla località<br />
romana e una serie di materiali<br />
in uso, in prevalenza ceramiche databili<br />
dall’età romana repubblicana<br />
a tutto il periodo imperiale, tra cui<br />
lucerne, vasi, piatti, pesi e monete.<br />
Pregevoli alcune statue e frammenti<br />
in terracotta della locale fornace romana<br />
di “Ca’ di Turchi”.<br />
A fi anco del Museo sorge la Chiesa<br />
parrocchiale di San Giacomo, costruita<br />
nel XIV secolo e ristrutturata completamente<br />
nel XVII, che conserva alcuni<br />
interessanti dipinti, tra cui due attribuiti<br />
a Guido Cagnacci. Nella piazza Pisacane,<br />
al termine del ponte principale<br />
sul canale, è collocato il monumento a<br />
Giuseppe Garibaldi, il primo eretto in<br />
Italia (1884) all’eroe dei due mondi di<br />
cui la cittadina va fi era dato che Anita<br />
e Giuseppe Garibaldi hanno soggiornato<br />
pure a Cesenatico, inseguiti da<br />
quattro eserciti dopo l’epopea romana.<br />
Nell’angolo opposto della piazza<br />
sorge Casa Moretti, casa natale dello<br />
scrittore Marino Moretti da lui lasciata<br />
in eredità al Comune. Dietro la<br />
casa sorge il Teatro comunale, uno dei<br />
più belli della Romagna, il cui interno<br />
è fi ttamente decorato mentre l’esterno<br />
è ben identifi cato dalla facciata in stile<br />
neoclassico. Dietro al teatro ci si addentra<br />
in un dedalo di viuzze non ancora<br />
toccate dalle attività turistiche: è<br />
il caratteristico quartiere della “Valona”<br />
dove abita tutt’ora la maggior parte<br />
della gente di mare. Questo quartiere<br />
trova a levante il suo corrispettivo<br />
nel quartiere del “Monte” con una<br />
maggiore presenza di negozi e attività<br />
turistiche.<br />
Dall’antichità quindi la gente di<br />
Cesenatico si occupava di pesca, dapprima,<br />
quando cioè non esisteva ancora<br />
il Canale leonardesco che per un<br />
chilometro “entra nel cuore del centro<br />
storico”, le imbarcazioni arrivavano<br />
sulla spiaggia tutta di sabbia e si arenavano<br />
per poter scaricare il pescato.<br />
Non esistevano frigoriferi, e il pesce<br />
doveva venir conservato. Vennero costruite<br />
così le “conserve”, grandi pozzi<br />
conici di mattone innalzati su dune<br />
di sabbia (ricordiamo che Cesenatico<br />
sorge sotto il livello del mare e quindi<br />
il pericolo dell’acqua alta è costante)<br />
in cui veniva messo il ghiaccio o la<br />
neve compressa (che si faceva venire<br />
dall’entroterra) e facevano da refrigeratori<br />
di alimenti. La funzione di queste<br />
ghiacciaie cessò defi nitivamente<br />
nel corso degli anni ‘30. Delle venti<br />
esistenti, oggi ne sono state recuperate<br />
quattro di cui due con copertura<br />
e due all’aperto a testimonianza della<br />
cultura della gente del posto. Quindi<br />
la piazzetta delle conserve con la vicina<br />
pescheria e di fronte il noto mercato<br />
ittico rappresentano una realtà<br />
unica sul piano della cultura etnografi<br />
ca di Cesenatico.<br />
Oggi la cittadina è una delle località<br />
turistiche più frequentate della<br />
riviera romagnola. Con i suoi sette<br />
chilometri di spiaggia di sola sabbia<br />
divisi tra vari paesi minori, gli hotel<br />
con vista sul mare, i locali notturni<br />
e un’infi nità di proposte per il tempo<br />
libero, Cesenatico si riconferma<br />
ogni anno meta ideale delle vacanze<br />
sull’Adriatico per milioni di visitatori.<br />
Con i suoi 327 alberghi, 1100 appartamenti,<br />
tre campeggi e 360 risto-<br />
Reportage<br />
I canali attraversano tutta la cittadina<br />
ranti registra ogni anno circa 3,5 milioni<br />
di turisti. Sulle spiagge si trovano<br />
le novità più sensazionali del<br />
mondo balneare, con idee che spaziano<br />
dal relax al gioco per bambini,<br />
dallo sport ai concorsi di bellezza. Di<br />
giorno le spiagge vivono al sole un<br />
divertimento che si rinnova di anno<br />
in anno con le proposte per lo sport<br />
e per il benessere. Vi si trovano, infatti,<br />
campi da beach volley, da beach<br />
tennis, da speedminton, centri benessere<br />
con zone relax, vasche idromassaggio,<br />
lettini massaggianti. Di sera i<br />
locali, che si trovano quasi tutti sulla<br />
spiaggia o sul molo del Porto leonardesco,<br />
offrono dalla musica live alle<br />
discoteche.<br />
Cinquecento metri dopo l’ingresso<br />
nel Porto Canale, dove attraccano<br />
le barche dei pescatori e gli scafi<br />
da diporto dei turisti, si apre la darsena<br />
di Cesenatico con il porto turistico<br />
“Onda Marina”. Un moderno porto<br />
dotato di tutti i servizi utili che può<br />
contenere 300 imbarcazioni.<br />
Da rilevare infi ne che da Pasqua<br />
a settembre Cesenatico è facilmente<br />
raggiungibile dalla Croazia in catamarano.<br />
Infatti una linea che arriva in<br />
sole quattro ore da una all’altra sponda<br />
dell’Adriatico parte due volte alla<br />
settimana da Rovigno, Pola, Lussino,<br />
Arbe e Zara. Esiste pure la linea Lesina<br />
(Hvar) Rimini e qui il viaggio dura<br />
6 ore. ●<br />
<strong>Panorama</strong> 33
Lo scorso ottobre ha visto una nuova edizione delle<br />
gare di lingua italiana degli alunni che frequentano<br />
le nostre scuole elementari e medie della<br />
Croazia e Slovenia, al fine di permettere loro di<br />
esprimere tanto la creatività che il livello di padronanza<br />
del mezzo linguistico. Come già nelle edizioni<br />
precedenti, dopo aver pubblicato nella loro versione<br />
integrale i tre temi risultati vincitori, nelle pagine<br />
che seguono diamo spazio a squarci degli altri temi<br />
elaborati alla competizione che, organizzata come<br />
34 <strong>Panorama</strong><br />
Scuole<br />
I temi degli alunni dei nostri istituti medi elaborati alle gare di lingua italiana<br />
Ha ancora senso leggere e scrivere libri?<br />
«Mi chiedete se ha ancora senso senso scrivere libri ai<br />
giorni nostri? Ma che domande sono, scrivere avrà sempre<br />
senso, come lo ha sempre avuto, qualunque sia l’epoca<br />
nella quale si scrive. (...) Visto da me, lo scrivere è<br />
un’importantissima cosa, sin dall’antichità, visto che testimonia<br />
la sola esistenza dell’uomo; è uno dei modi di<br />
esprimere il proprio pensiero sperando che qualcuno lo<br />
ascolterà, o meglio dire leggerà, e quindi potrà condividerlo,<br />
rifl etterci sopra e magari questo cambierà anche il<br />
suo modo di ragionare riguardo a certi argomenti.<br />
Lo scrivere si fa per sé, non per gli altri, perché si ha<br />
questa forza che ci spinge a farlo e quindi, anche se non<br />
letto dal pubblico, il nostro libro avrà un signifi cato enorme<br />
per il nostro piccolo mondo. Un libro può lasciare un<br />
marchio enorme sul lettore, può anche ovviamente essere<br />
solo una fonte di diletto, ma i veri libri, quelli letti dalla<br />
minoranza di noi, sono quelli che ci dicono qualcosa in<br />
più rispetto ad una storia d’amore, un giallo o un po’ di<br />
fantascienza, comunque a ognuno il suo. (...) Passiamo<br />
dunque ai nostri amici elettronici che sono diventati una<br />
quotidianità che ci rende la vita più facile, veloce e comoda,<br />
però d’altra parte ci rende poveri nel nostro intimo,<br />
senza emozioni, prendiamo per esempio dieci ragazzi di<br />
15 anni e vi assicuro che sette di loro preferiranno passare<br />
due ore davanti alla play station, da soli, che con gli<br />
amici a mangiare una pizza; d’altra parte ci saranno ragazze<br />
che passeranno il pomeriggio a guardare le sfi late<br />
di moda in TV piuttosto che leggersi un bel libro. In poche<br />
parole, questi mezzi, fatti da cip e plastica non fanno che<br />
allontanarci dagli altri, trovandoci quindi soli e privi di<br />
amicizie, amori, eccetera. (...)»<br />
Antonella Paladin<br />
SMSI di Fiume<br />
«(...) I libri hanno sempre rappresentato il potere della<br />
conoscenza dai tempi del medioevo, quando il potere<br />
era in mano alla chiesa che tiranneggiava il popolo ignorante.<br />
La conoscenza è sempre stata un’arma terribile in<br />
mano alla chiesa che, maneggiandola abilmente, riuscì<br />
per secoli a farsi temere e rispettare dall’Europa cattolica.<br />
Con l’invenzione della stampa la conoscenza iniziò a<br />
diffondersi ed ebbe così modo di diventare uno strumento<br />
di istruzione di massa presente tuttora nella nostra cultu-<br />
sempre dal Settore Istruzione ed educazione dell’UI,<br />
stavolta è stata ospitata dalla scuola elementare di<br />
Dignano. Nella fattispecie stavolta riportiamo parte<br />
dei compiti i cui autori avevano scelto il secondo<br />
dei tre titoli proposti dalla giuria, ovvero: ”Secondo<br />
te ha ancora senso (e se lo ha, quale e perché) leggere<br />
e scrivere libri in una società prevalentemente<br />
orientata all’immagine e all’immediatezza delle<br />
comunicazioni elettroniche”. Ecco dunque come si<br />
sono espressi i nostri giovani.<br />
ra in un’era in cui la tecnologia rappresenta il massimo<br />
sistema di diffusione della conoscenza. Al giorno d’oggi<br />
preferiamo di gran lunga i fi lm ai libri essendo più stimolanti<br />
e facili da interpretare, ma dobbiamo ricordare che<br />
la maggior parte dei fi lm moderni derivano da libri omonimi.<br />
I fi lm moderni che hanno avuto successo e record<br />
d’incassi sono quelli tratti da alcuni famosi libri come<br />
per esempio la saga de “Il signore degli anelli” dell’omonima<br />
trilogia scritta da Tolkien, un altro esempio è quello<br />
del mago Harry Potter, di cui sta per uscire il settimo ed<br />
ultimo fi lm tratto dagli altrettanti libri di J. K. Rowling.<br />
(...) Oggi qualunque artista che voglia esprimere le sue<br />
idee, le sue opinioni, i suoi sentimenti ed il suo pensiero,<br />
lo fa sotto forma di un libro o comunque di testo scritto.<br />
Ancor oggi nella scuola ci si affi da ai libri di testo per<br />
educare gli alunni e gli studenti di tutte le scuole, comunque<br />
vengono usati anche i computer con lezioni multimediali<br />
anche se prevale il libro (per ora) per ragioni pratiche<br />
ed economiche. (...)»<br />
Antonio Bosazzi<br />
SMSI di Rovigno<br />
«(...) Leggere e scrivere libri in una società prevalentemente<br />
orientata all’immagine e all’immediatezza delle<br />
comunicazioni elettroniche ha senso tuttora, secondo me<br />
perché in un libro possiamo trovare spezzati di vita, emozioni,<br />
dubbi e perplessità che fanno parte della vita di tutti.<br />
La differenza sostanziale tra un buon libro e la TV sta<br />
nel fatto che in un libro dobbiamo immaginare situazioni,<br />
personaggi e luoghi mentre dall’altra parte le immagini<br />
che scorrono sullo schermo sono defi nite e ben precise,<br />
quindi anche la nostra immaginazione viene bloccata e<br />
ci viene tolta la possibilità di crearci un mondo surreale,<br />
tutto nostro dove poter scappare. È sicuramente molto<br />
più facile sedere sul divano di casa, spingere il bottoncino<br />
rosso del telecomando e stare a sentire qualcuno che<br />
ci racconta della sua vita o di problematiche che colpiscono<br />
il mondo, mentre scorrono delle immagini; invece<br />
è secondo me molto più bello e coinvolgente sdraiarsi sul<br />
letto e leggere un libro d’avventura, di psicologia, fantascienza<br />
oppure un bel giallo, scegliere quello che in quel<br />
momento ci sembra più adatto. Immaginare tra le righe<br />
personaggi surreali, collegarli ad amici, parenti e cono-
scenti, tracciare un ponte immaginario tra la nostra vita<br />
e quello che stiamo leggendo, trasformare ogni singola<br />
lettera in colori, suoni e volti: tutto questo credo non abbia<br />
prezzo, e la nostra fantasia ha la possibilità di volare<br />
e spaziare senza barriere che la ostacolano e la bloccano.<br />
La parola che associo a libro è sogno, mentre quella che<br />
associo a TV è informazione. Secondo la ma TV dovrebbe<br />
avere un ruolo istruttivo ed informativo mentre i libri dovrebbero<br />
essere un passatempo, un viaggio in un mondo<br />
di carta che ci tiene occupata la mente ed il cuore. (...)<br />
I libri sono secondo me la più bella via di fuga mai inventata,<br />
non vengono imposti né siamo obbligati ad usufruirne,<br />
ci attendono e ci portano con sé, ovunque desideriamo.<br />
Nessun apparato elettronico, per quanto immediato,<br />
effi ciente e fantastico esso sia, può compensare la<br />
magia dei libri e dello scrivere. (...)»<br />
Andrea Blašković<br />
“Dante Alighieri” di Pola/<br />
«(...) Devo portare fuori la spazzatura, riordinare la<br />
camera, svuotare il lavapiatti. Poi i miei occhi si soffermano<br />
sullo zaino di scuola, tutto bello pieno. È pieno di<br />
“cose” che sono costretta a fare, come gli esercizi di matematica,<br />
il tema di italiano e non parliamo degli appunti<br />
tutti da riordinare! Non mi lamento, alla fi n fi ne riesco<br />
a fare tutto. Faccio tutto e per il giorno dopo sono libera<br />
da ogni impegno scolastico. Ho persino del tempo libero,<br />
come potrei sfruttarlo? Cosa potrei fare? Da un lato della<br />
stanza ci sono i libri (...), dall’altro c’è la TV (stasera<br />
danno un fi lm interessante in prima visione e non posso<br />
proprio perdermelo!). Detesto queste situazioni, stare su<br />
un bivio e non sapere che strada scegliere. (...) Che fare a<br />
questo punto? Potrei guardarmi il fi lm e rimandare la lettura<br />
a domani... Ma non posso: attorno al libro mi sembra<br />
di scorgere un’aureola magnetica che mi attrae a sé.<br />
Opto per il libro.<br />
Perché faccio questa scelta? Forse perché sono una<br />
tipa strana, che trova ancora un senso nel leggere libri.<br />
Una tipa che nuota controcorrente nella società prevalentemente<br />
orientata all’immagine ed alla sua immediatezza.<br />
Ecco, sì, lo posso ammettere davanti a tutti, sono una diciassettenne<br />
che preferisce leggere anziché guardare un<br />
fi lm. (...) Guardando un fi lm, tratto da un romanzo che ha<br />
avuto successo, mi accorgo che tutto è, come dire, prepagato.<br />
Alla nostra mente non occorre fare nessun tipo di<br />
sforzo sovrumano: le scene, gli attori, la trama sono tutti<br />
Scuole<br />
raccontati da immagini ad alta defi nizione e qualità per<br />
giunta. A parer mio i fi lm, o visti al cinema, alla TV o al<br />
computer, ci tolgono un po’ di fantasia. Ed io mi nutro di<br />
fantasia, mi serve come la luce alle piante per la fotosintesi!<br />
Quando leggo, invece, mi immergo tra quelle righe e<br />
quelle pagine. Costruisco su un mio modello i personaggi,<br />
i “colori” dell’ambiente e delle situazioni. (...) Su due<br />
o più punti entro in collisione con le cose appena scritte.<br />
Amo disegnare e dipingere, a volte al lato dei paragrafi di<br />
un romanzo faccio il ritratto dei personaggi in questione.<br />
È un’immagine che riguarderò di volta in volta quando<br />
sfoglierò nuovamente il libro e che nella sua immediatezza<br />
mi farà ricordare il personaggio, l’ambiente che lo circonda<br />
e la situazione in cui si trova. (...)»<br />
Zarja Ražman<br />
“Antonio Sema” di Pirano<br />
«Terzo millennio: internet e televisione sono ormai diventati<br />
parte integrante del nostro vivere quotidiano. Siamo<br />
abituati a fare un paio di click con il mouse per fare<br />
una ricerca; ad accendere la televisione per rilassarci la<br />
sera guardando un buon fi lm oppure per informarci degli<br />
avvenimenti più recenti. Un click. (...)<br />
Che senso può avere allora, di fronte a tale velocità e<br />
semplicità, stampare e scrivere libri? Che senso ha comprare<br />
romanzi, raccolte di storie, novelle, che dopo la lettura<br />
sono destinati ad impolverarsi sugli scaffali, se possiamo<br />
placare la nostra fantasia e la nostra sete di sapere<br />
guardando un fi lm o una trasmissione, scoprire ciò che ci<br />
interessa semplicemente mettendo il termine voluto in un<br />
motore di ricerca al computer?<br />
Il senso c’è, e nonostante la società odierna sia dinamica<br />
e tenda a semplifi care tutto usando come suo principale<br />
mezzo di comunicazione l’immagine ed i media elettronici,<br />
sono ancora tanti gli estimatori del buon vecchio<br />
libro. (...) Un tempo leggere i libri era un’attività riservata<br />
all’alta società: solo i più benestanti infatti sapevano<br />
leggere. (...) E oggi invece? Oggi il libro ha scarsa importanza,<br />
soprattutto per i più giovani. La “decadenza” del<br />
libro è iniziata dopo la comparsa della televisione. Quando<br />
essa ha fatto la sua prima apparizione non erano in<br />
molti a possederne una, ma con il passare del tempo questo<br />
apparecchio è diventato parte integrante di numerosissime<br />
famiglie. La popolarità della televisione aumentava<br />
a dismisura, ma non è mai stata considerata un avversario<br />
per i libri. Mai prima d’ora. Mai prima del XXI<br />
<strong>Panorama</strong> 35
36 <strong>Panorama</strong><br />
Scuole<br />
secolo quando ha tolto spazio a numerose attività, fra le<br />
quali il leggere. Il tempo prima impiegato a leggere ora è<br />
sfruttato per guardare. (...)»<br />
Katia Jančikić<br />
SMSI di Fiume<br />
«(...) I mass media hanno un ruolo importantissimo<br />
nella vita di ogni giorno. Tramite il computer si può ricavare<br />
praticamente tutto, testi di attualità, musica, fotografi<br />
e, fi lm, ecc. Con un semplice “click” hai a disposizione<br />
tutto quello che ti serve. Nonostante ciò anche se i mass<br />
media facilitano la vita, essi la rendono anche vuota. Trascorrere<br />
ore ed ore a guardare una “scatola” è sicuramente<br />
una perdita di tempo. Non sarebbe più utile e più<br />
bello passeggiare all’aria aperta, osservare il mondo che<br />
ti circonda, socializzare con gli altri?<br />
La maggioranza dei giovani risponderebbe di no. Il PC<br />
ha ormai sostituito anche gli amici e tutte le persone che li<br />
circondano. (...) I giovani d’oggi possiedono tutto quello<br />
che desiderano. Ma perché allora il loro problema fondamentale<br />
è la noia? A chiunque chieda tramite vari chat che<br />
cosa stia facendo mi rispondono nello stesso modo: “Mi<br />
annoio da morire!”. (...) A volte domando ai genitori che<br />
cosa facevano loro da giovani. Essi mi rispondono che i<br />
tempi in cui loro vivevano avevano qualcosa di speciale,<br />
trascorrevano le ore a leggere, scrivere poesie, suonare in<br />
mezzo alle strade, andare alla ricerca di fumetti. (...)<br />
Però, il tema che ho scelto comincia con la domanda<br />
se ha ancora senso leggere e scrivere libri. La mia risposta<br />
è: “Certamente!”. Niente mai potrà sostituire i libri.<br />
Essi sono il mezzo per entrare in un mondo del tutto nuovo:<br />
immagini i personaggi, le azioni, le città, i paesaggi,<br />
e ti sembra di essere un osservatore in quel posto ed<br />
il quel tempo. Il libro è come una via d’uscita dal mondo<br />
reale per passare in un altro mondo immaginario, lontano<br />
da tutto. Quante volte ci siamo sentiti stanchi, inutili,<br />
tristi, senza speranza? Troppe. In quei momenti leggevo<br />
delle poesie, specialmente di Jesenjin e Pablo Neruda, e<br />
ad un tratto capivo che anche questi grandissimi poeti si<br />
sentivano tristi e depressi e che volevano condividere il<br />
proprio stato d’animo con tutti noi. Il libro rappresenta<br />
l’immortalità dello scrittore. Una parte di loro rimane per<br />
sempre con noi, immutabile e intoccata... Come sarebbe<br />
la vita senza testi di grandi scrittori come Dante, Leopardi,<br />
Dostojevskij, Tolstoj, Kafka (e ne potrei nominare ancora<br />
tanti altri)? (...)<br />
Quando parlo con i miei coetanei e dico che mi piace<br />
leggere tutti mi osservano in un modo strano. Però io<br />
non mi vergogno, anzi sono fi era per il fatto che con gli<br />
anni ho scoperto e capito l’importanza delle pagine che<br />
mi hanno aiutato ad acquisire la mia personalità ed a rifl<br />
ettere sul mondo.(...)»<br />
Marta Močinić<br />
SMSI di Fiume<br />
«(...) Dal mio punto di vista credo che bisognerebbe<br />
aumentare la produzione di libri, ma non solo: si dovrebbe<br />
anche dare la possibilità ai ragazzi, agli anziani e alle<br />
persone che amano i libri di scriverne e di pubblicarli.<br />
(...) Leggendo ho scoperto che i libri sono importanti e<br />
quando fi nisco di leggerne uno provo un’immensa soddisfazione<br />
e nuove emozioni che fi no a quell’istante non<br />
avevo mai provato. Da un libro si possono avere nuove<br />
ispirazioni, nuove idee per la nascita di bellissimi libri.<br />
La lettura, oggi, viene svolta anche attraverso i computer,<br />
ci sono infatti libri che si possono leggere davanti ad uno<br />
schermo, ma il gusto e l’emozione non sono gli stessi. Stare<br />
per ore ed ore chiuso in casa guardando uno schermo<br />
senza poter cambiare posizione del corpo è una cosa impossibile.<br />
A me piace leggere un libro perché puoi andare<br />
fuori, all’aria aperta, oppure anche sdraiato sul divano e<br />
poter cambiare posizione, puoi trovare infi niti posti dove<br />
poter leggere. Una persona che ha letto un libro non si è<br />
mai pentita di averlo fatto. (...)»<br />
Mauro Staniša<br />
“Leonardo da Vinci” di Buie
38 <strong>Panorama</strong><br />
Sport<br />
Echi e rifl essioni in riva al Quarnero in margine agli Europei in vasca corta<br />
Nuoto 2008, un Fiume in piena<br />
a cura di Bruno Bontempo<br />
Per Fiume è arrivato il momento<br />
della rivincita. Che è stata<br />
molto appagante. Perché dopo<br />
l’indigestione di pillole amare con le<br />
ripetute bocciature della sua candidatura<br />
all’organizzazione dei Giochi<br />
del Mediterraneo, progetto che insegue<br />
ormai da tre lustri, il capoluogo<br />
quarnerino è stato capace di allestire<br />
in maniera pressoché impeccabile<br />
l’edizione 2008 degli Europei di<br />
nuoto in vasca corta. Al di là delle<br />
lodi che il lussemburghese Nory<br />
Kruchten, presidente della LEN (Ligue<br />
Européenne de Natation, la federazione<br />
europea degli sport acquatici,<br />
che comprendono nuoto, nuoto<br />
sincronizzato, tuffi e pallanuoto),<br />
ha tessuto a ragione agli organizzatori<br />
del Primorje, il nome di Fiume<br />
è rimasto abbinato a 32 record europei<br />
migliorati nelle 38 discipline in<br />
programma, dieci dei quali sono anche<br />
primati mondiali, ai quali vanno<br />
aggiunte sette migliori prestazioni<br />
di sempre nelle staffette 4x50 metri,<br />
che non possono avere l’eticchetta<br />
di record del mondo in quanto gare<br />
non conformi alle norme della federazione<br />
mondiale (FINA). Comunque,<br />
questo... Fiume in piena ha confermato<br />
la bontà del nuovo impianto<br />
fi umano, la piscina coperta realizzata<br />
nell’ambito del polo natatorio di<br />
Costabella, portata a termine qualche<br />
mese addietro e diventata motivo<br />
di orgoglio per lo sport quarnerino.<br />
Il resto lo hanno fatto i partecipanti,<br />
gli organizzatori ed il pubblico<br />
fi umano, che con il suo calore ed il<br />
tifo da stadio (inteso nella sua versione<br />
più... nobile: incitamento, entusiasmo,<br />
sportività, correttezza) ha<br />
letteralmente fatto volare non soltanto<br />
gli atleti croati (due ori con la<br />
dorsista Sanja Jovanović, due bronzi<br />
con Duje Draganja nei 50 s.l. e con<br />
la 4x50 misti, un record del mondo<br />
con la Jovanović sui 50 ed uno europeo<br />
con la stessa ragusea sulla doppia<br />
distanza, 16 limiti nazionali migliorati...),<br />
creando un ambiente nel<br />
quale tutti hanno potuto sentirsi a<br />
casa. Come del resto dovrebbe essere<br />
sempre in ambito sportivo, a prescindere<br />
dalla posta in palio.<br />
Una società «trascurata»<br />
una città dimenticata<br />
<strong>Prima</strong> di passare ad un altro argomento,<br />
che non riguarda direttamente<br />
i campionati di Fiume, ma il nuoto<br />
come tale, non possiamo esimerci<br />
dal dedicare un po’ di spazio a due<br />
argomenti che ci stanno molto a cuore.<br />
Nel numero scorso abbiamo parlato<br />
ampiamente del centenario della<br />
società natatoria Primorje, della sua<br />
lunga e ricca storia, delle sue glo-<br />
rie, dei suoi meriti non solo sportivi.<br />
L’allestimento dell’Europeo in vasca<br />
corta è stata la ciliegina sulla sua torta<br />
di compleanno. Ma per l’occasione, a<br />
soffi are sulle cento candeline, non c’<br />
è stato nessun personaggio di spicco<br />
proveniente dalle fi le del sodalizio<br />
quarnerino (che ha avuto sempre<br />
grandi atleti ma anche dirigenti effi -<br />
cienti e competenti): a prendersi gli<br />
applausi per la riuscita dell’impresa<br />
sono stati altri. Anche se a mettere le<br />
spalle sotto, a sopportare il maggior<br />
peso dell’organizzazione, a lavorare<br />
dietro le quinte, sono stati principalmente<br />
gli uomini del Primorje (supportati<br />
- come si addice a una manifestazione<br />
di questa portata - da esperti<br />
del settore arrivati da altri lidi), rimasti<br />
alfi ne inspiegabilmente ed ingiustamente<br />
un po’ ai margini dell’avvenimento,<br />
confi nati in un ruolo subalterno.<br />
Un altro aspetto (ri)emerso nei<br />
giorni dell’Europeo di Fiume riguarda<br />
invece i media italiani, che ancora<br />
una volta - salvo rare eccezioni -<br />
sono stati incapaci di riconoscere nel<br />
nome (attualmente uffi ciale) della<br />
città ospitante, “Rijeka”, quella Fiume<br />
le cui radici culturali e sociali sto-<br />
Sanja Jovanović con il suo allenatore Dmitar Bobev. Dopo una lunga parentesi<br />
al Primorje di Fiume, dove era arrivato all’inizio degli anni ‘90,<br />
il tecnico bulgaro è passato quest’anno allo Jug di Ragusa (Dubrovnik)<br />
ricamente si riscontrano nell’elemento<br />
italiano del suo (antichissimo) toponimo.<br />
Che Fiume sia oggi Rijeka,<br />
e che Rijeka sia la Fiume rimasta tale<br />
per tutte le generazioni dei rimasti,<br />
quelli che in loco continuano a battersi<br />
per la conservazione di usi e costumi<br />
ma soprattutto di lingua e tradizioni,<br />
gli operatori dell’informazione<br />
(a prescindere se si tratti di sport o<br />
altro), in Italia dovrebbero saperlo e<br />
invece sono stati bocciati ancora una<br />
volta a questo ennesimo test di cultura<br />
generale e di sensibilità (e rispet-
Sport<br />
Una panoramica della nuova piscina coperta di Costabella, che ha ospitato con successo la dodicesima edizione<br />
dei campionati continentali di nuoto in vasca corta. In primo piano Valko, la mascotte degli Europei<br />
to) nei confronti degli italiani che qui<br />
continuano a vivere e che si aspettano<br />
di venir riconosciuti e ricordati non<br />
soltanto nei momenti di crisi o confronti<br />
politici, quando Croazia e Italia<br />
si confrontano e si rinfacciano vicendevolmente<br />
i torti subiti nei momenti<br />
più bui della storia, foibe o fascismo<br />
che siano...<br />
I pro e i contro<br />
dei nuovi costumi<br />
Ma torniamo al mondo del nuoto,<br />
che si interroga sulle prestazioni fatte<br />
registrare a Fiume: troppi i record battuti,<br />
soprattutto in una competizione<br />
post olimpica, dove la maggioranza<br />
degli atleti partecipanti non era preparata<br />
al meglio, essendo questo un<br />
appuntamento di passaggio verso la<br />
nuova stagione. Sul tema si sono soffermati<br />
molti esperti e una parte della<br />
stampa specializzata, rilevando che<br />
ci sono state anche riunioni tra tecnici,<br />
ed il tema dominante - su cui tutti<br />
hanno convenuto - è stata la tecnologia.<br />
Ovvero, i costumi con i loro tessuti.<br />
I nuovi materiali, usati in vasca<br />
piccola (25 metri) dove le virate sono<br />
più numerose (così come la nuotata<br />
subacquea) hanno fatto sì che i tempi<br />
cronometrici migliorassero più che<br />
sensibilmente. Urge dunque un intervento<br />
della federazione mondiale per<br />
la ridefi nizione delle regole, ed una<br />
decisione FINA è richiesta ormai da<br />
tutti, America e Australia da una parte,<br />
ed Europa dall’altra. A febbraio è<br />
in programma un meeting FINA: solo<br />
allora sapremo che strada prenderà il<br />
mondo del nuoto, è stato rilevato.<br />
Molte valutazioni inducono a rifl<br />
essioni profonde su come e quanto è<br />
cambiato il nuoto e il suo mondo negli<br />
ultimi vent’anni, con un paragone di<br />
risultati che affi anchi lo sport per eccellenza<br />
della piscina alle altre discipline<br />
sportive individuali. Non serve<br />
andare nemmeno troppo indietro con<br />
la mente, fi no ai primi anni novanta,<br />
epoca ancora “preistorica” dei normocostumi<br />
con cui lo zar delle piscine<br />
Aleksandr Popov nello stile libero<br />
dominava Olimpiadi e Mondiali con<br />
tempi eccezionali certamente, ma ancora<br />
a dimensione umana. Dallo slippino<br />
e dal suo mondo ormai antico,<br />
siamo passati ai costumoni integrali<br />
di prima generazione, per poi arriva-<br />
re rapidamente alle esasperazioni tecnologiche<br />
legate al nuovo genere di<br />
costumi estremamente sofi sticati dal<br />
punto di vista della resa in acqua. In<br />
questo passaggio storico, che ovviamente<br />
ha cambiato la percezione che<br />
abbiamo sempre avuto del nuoto e del<br />
nuotatore, tutto si è stravolto. Senza<br />
voler entrare nel merito tecnico, oggi<br />
tutto un modo di intendere la vecchia<br />
programmazione con cui si cercava il<br />
top del rendimento in un determinato<br />
periodo dell’anno che combaciava<br />
con gli appuntamenti più importanti<br />
si è ribaltato. Inutile negarlo, inutile<br />
nascondersi che adesso si va veloci<br />
sempre e comunque, quasi che il top<br />
si possa raggiungere in breve tempo<br />
a comando: non è per tutti così, ma<br />
l’élite mondiale sembra oramai uniformata<br />
su questa strada. Cosa è cambiato<br />
rispetto a vent’anni fa? Una risposta<br />
può essere certamente ricercata<br />
nei costumoni delle meraviglie che<br />
sicuramente variano di molto l’assetto<br />
in acqua, ragion per cui il nuoto è<br />
sempre più fi sico e muscolato. Il costumone-industrialone<br />
ha permesso<br />
di raggiungere vette inimmaginabili<br />
di record già all’Olimpiade di Pechi-<br />
<strong>Panorama</strong> 39
40 <strong>Panorama</strong><br />
Sport<br />
no, dove Phelps ha frantumato la storia<br />
di Spitz e di un limite che pareva<br />
irraggiungibile dei sette ori. Come i<br />
suoi record a raffi ca, che oramai non<br />
è più il solo a stabilire in una successione<br />
degna della catena di montaggio<br />
legata alla polverizzazione del<br />
cronometro: nel solo anno olimpico<br />
2008 sono caduti oltre 100 record del<br />
mondo in piscina, 54 dei quali in vasca<br />
lunga.<br />
Di questo passo entreremo sempre<br />
più nella zona extraterrestre del mondo<br />
del nuoto già raggiunta da Phelps,<br />
con propositi di nuotate in lunga sotto<br />
i 47” nei 100 stile, come ha ribadito<br />
il campione olimpico Alain Bernard<br />
in un tira e molla sui record con<br />
il collega australiano Sullivan. Il problema<br />
che questa escalation di limiti<br />
frantumati si concentra in un lasso di<br />
tempo mostruoso. Un tempo ci volevano<br />
anni per limare un primato, ora<br />
si impiegano giorni o mesi. Dove ci<br />
fermeremo, se ci fermeremo, e quale<br />
sarà il nuoto del prossimo imminente<br />
futuro? Perché troppi record alla<br />
fi ne, come dire, danno assuefazione<br />
a un pubblico che magari gradirebbe<br />
un nuoto più umano, fatto meno<br />
di muscoli esagerati e tutine sempre<br />
più spaziali.<br />
La Federazione mondiale nuoto<br />
convocherà il 20 febbraio i fabbricanti<br />
dei nuovi costumi, soprattutto<br />
l’utilizzo del poliuretano, novità introdotta<br />
lo scorso febbraio, che sa-<br />
rebbero alla base dei 55 primati battuti<br />
in vasca lunga e 47 sui 25 metri<br />
nel corso del 2008. ‘’Vorremmo arrivare<br />
a un accordo - spiega il presidente<br />
della FINA, Marculescu -<br />
perché lo sport resti più importante<br />
dell’attrezzatura. Finora sono 21 i<br />
fabbricanti ammessi a fornire i nuovi<br />
costumi agli atleti. In occasione<br />
della Conferenza mondiale per allenatori<br />
di nuoto in programma a Singapore<br />
il 15 e 16 gennaio 2009, organizzata<br />
dalla FINA e dalla WSCA<br />
la World Swimming Coaches Association,<br />
si discuterà anche di costumi<br />
di nuova generazione e verrà valutata<br />
la proposta avanzata dai tecnici americani<br />
che prevede in estrema sintesi<br />
tre concetti: limitare e defi nire le<br />
zone del corpo coperte, vietare l’uso<br />
dell’utilizzo del doppio costumone,<br />
12 mesi prima delle Olimpiadi omologare<br />
i costumi e renderli accessibili<br />
a tutti. Inoltre, si registra qualche malumore<br />
e disappunto in merito agli<br />
atleti che possono usufruire dei costumi<br />
realizzati su misura perché si<br />
legge che questi sfuggano eventuali<br />
controlli sul materiale e si presume<br />
che la questione terrà banco ancora<br />
per molto tempo. Alla conferenza di<br />
Singapore parteciperanno come relatori,<br />
per quanto riguarda la parte tecnica<br />
del convegno, Bob Bowman (allenatore<br />
di Michael Phelps), Michael<br />
Bohl (Stephanie Rice) e Bill Furniss<br />
(Rebecca Adlington).˝●<br />
I tanto discussi costumi della nuova generazione<br />
Le stelle Levea<br />
Q uelli di Fiume sono stati uffi cialmente<br />
i dodicesimi campionati<br />
Europei di nuoto in vasca corta, anche<br />
se è ormai dal 1991 che la LEN<br />
organizza questa competizione, che<br />
però nelle prime quattro edizioni si<br />
era svolta in due sole giornate, con un<br />
programma “compresso” e come tale<br />
non omologabile. A Fiume c’è stato<br />
anche il record di Paesi partecipanti,<br />
40 dei 51 membri della LEN, oltre<br />
la metà dei quali (21) hanno conquistato<br />
medaglie. “Questo è un segnale<br />
importante - ha ribadito il presidente<br />
Kruchten - e la conferma che il nuoto<br />
ha raggiunto una confortante diffusione<br />
anche in Europa, che si lavora bene<br />
e che si tiene il passo con i migliori<br />
del mondo”.<br />
La Russia ha chiuso in testa al medagliere<br />
con 8 ori, 2 argenti e 4 bronzi,<br />
davanti a Francia (7-9-4), Italia<br />
(5-5-8), Olanda (5-2-2), Spagna (2-<br />
3-2), Croazia (2-0-2), Slovenia (2-0-<br />
1), Germania (1-3-2), Danimarca (1-<br />
3-2), Austria e Ucraina (1-2-1).<br />
Nella classifi ca a punti per Nazioni,<br />
scintillante successo dell’Italia che<br />
si è imposta con 657,5 punti (354 uomini,<br />
303.5 donne), davanti a Russia<br />
569 (364-205), Francia 556 (252-<br />
304), Olanda 420 (140-280), Gran<br />
Bretagna 338 (177-161), Germania<br />
279 (160-119). Solo in due precedenti<br />
edizioni della manifestazione (l’ultima<br />
a Trieste 2005) l’Italia si era fregiata<br />
del primo posto nella graduatoria<br />
a punti per Nazioni.<br />
Sul piano individuale, le star della<br />
competizione sono stati l’astro nascente,<br />
il francese Amaury Leveaux<br />
(23 anni appena compiuti ) con quattro<br />
successi e altrettanti primati mondiali<br />
(50/100 m s.l., 50 m delfi no, 4x50<br />
m s.l.), e l’olandese Marleen Veldhuis<br />
(50/100 m s.l.e le due staffette), pure<br />
con un poker d’assi. La veterana (29<br />
anni) è molto forte in vasca corta,<br />
come da tradizione olandese, ma pur<br />
avendo vinto molte medaglie mondiali<br />
ed europee, nel suo palmares manca<br />
ancora una medaglia d’oro in una<br />
competizione in vasca lunga, anche se<br />
è detentrice del record del mondo dei<br />
50 s.l. (24.09).
Sport<br />
ux, Veldhuis, Jovanović, Rosolino, Mankoč<br />
Il fondo premi della LEN ( 35.000<br />
euro) in campo maschile è stato così<br />
ripartito: Amaury Leveaux (Francia)<br />
10.000 euro, Stanislav Donets (Russia),<br />
Rafael Muñoz (Spagna), Milorad<br />
Čavić (Serbia) e Frederick Bousquet<br />
(Francia) 1.500 euro ciascuno. Tra le<br />
donne, Sanja Jovanović (Croazia) ha<br />
incassato 5.000 euro, Federica Pellegrini<br />
(Italia) e Coralie Balmy (Francia)<br />
3.000, Mireia Belmonte (Spagna)<br />
2.000, Alessia Filippi (Italia) e Hinkelien<br />
Schreuder (Olanda) 1.500 euro<br />
ciascuna. Altri 1500 euro sono andati<br />
a Vitalyj Romanovich (Russia, argento<br />
sui 1,500 m s.l.) e Patrizia Humplik<br />
(Svizzera, bronzo sui 200 m dorso) ,<br />
migliori debuttanti.<br />
Ricorderemo che la ragusea ventiduenne<br />
Sanja Jovanović era stata<br />
campionessa del mondo 2008 a Manchester<br />
nei 50 dorso (con record del<br />
mondo) e bronzo nei 100 dorso, sempre<br />
in vasca corta, bronzo nei 50 dorso<br />
agli Europei 2008 di Eindhoven<br />
poi ancora in vasca corta nel 2007 a<br />
Debrecen oro nei 50 dorso e argento<br />
nei 100.<br />
Tra i protagonisti degli Europei di<br />
Fiume, spiccano i nomi del trentenne<br />
napoletano Massimiliano Rosolino,<br />
che con il bronzo dei 200 s.l. e l’argento<br />
sulla doppia distanza, ha raggiunto<br />
quota 60 medaglie in competizioni<br />
internazionali. <strong>Prima</strong>to, questo,<br />
Le star dell’Europeo: Amaury Leveaux e, sotto, Marleen Veldhuis<br />
di longevità agonistica e di costanza<br />
di rendimento ad alti livelli: nessun<br />
nuotatore di ogni epoca aveva mai ottenuto<br />
un così alto numero di trofei.<br />
La veneziana appena ventenne<br />
Alessandra Pellegrini, detentrice del<br />
record del mondo dei 200 e 400 s.l.,<br />
a Costabella nei 200 metri stile libero<br />
ha conquistato l’oro stabilendo il<br />
nuovo record mondiale (1.51.85). La<br />
Pellegrini è l’unica nuotatrice italiana,<br />
ed una delle poche europee, ad aver<br />
infranto il record del mondo in più<br />
di una specialità ed è stata la prima<br />
italiana ad aver vinto una medaglia<br />
d’oro nel nuoto alle Olimpiadi, nel<br />
2008 a Pechino (nei 200 m stile libero).<br />
Inoltre, è autrice, insieme a Federico<br />
Taddia, del libro “Mamma, posso<br />
farmi il piercing?”, quel piercing con<br />
la sbarretta d’argento e le due sferette<br />
che porta nientemeno che sul capezzolo<br />
sinistro. Se lo era fatta fare dopo<br />
il record del mondo stabilito ai mondiali<br />
di Melbourne del 2007 nella semifi<br />
nale dei 200 s.l. con il tempo di<br />
1.56.47, battuto però meno di 24 ore<br />
dopo dalla rivale francese Laure Manaudou<br />
nella fi nale, che vedrà la veneziana<br />
fi nire terza. Il 13 agosto 2008<br />
alle Olimpiadi di Pechino la Pellegrini<br />
vinceva i 200 s.l. con il tempo di<br />
1.’54.82, riprendendosi così il primato<br />
mondiale. Oltre al piercing, Alessan-<br />
dra ha anche 5 tatuaggi, uno dei quali,<br />
fatto nel 2006, rappresenta l’Araba<br />
Fenice. È fi danzata con il collega<br />
Luca Marin, precedentemente partner<br />
dell’altra campionessa francese Laure<br />
Manaudou., ed ha posato in topless<br />
e pose sexy per il numero di giugno<br />
2008 di Fox Uomo.<br />
Infi ne c’è il trentenne lubianese<br />
Peter Mankoč, protagonista dei massimi<br />
eventi in vasca corta, a Fiume<br />
ha ottenuto un primato diffi cilmente<br />
eguagliabile in futuro.Nei 100 misti<br />
ha conquistato il titolo europeo<br />
per la nona volta consecutiva (2000-<br />
2008). Questa incredibile striscia vincente,<br />
per tre volte lo ha visto ripetere<br />
lo stesso tempo (53.05) ed in un’occasione<br />
(2003) ha dovuto condividere<br />
il titolo ex-aequo con Jani Sievinen.<br />
Inutile sottolineare che l’oro di Fiume<br />
gli è valso anche il primato europeo<br />
(51.97). “Non intendo ancora fermarmi<br />
- ha ribadito con fermezza dopo<br />
l’Europeo - perché voglio raggiungere<br />
il numero tondo di corone europee,<br />
dieci!”.<br />
La Slovenia a Fiume ha conquistato<br />
anche un altro oro, con il sorprendente<br />
capodistriano venticinquenne<br />
Matjaž Markič, primo nei 50<br />
rana, disciplina che ha visto sul podio<br />
anche il suo connazionale Emil<br />
Tahirovič.˝●<br />
<strong>Panorama</strong> 41
<strong>Panorama</strong> n. 1<br />
IN PRIMO PIANO: Governo, ci siamo anzi ci risiamo<br />
Prime battute formali a segnare l’inizio della nuova legislatura<br />
- Qualche sacrifi cio in cambio di alcune garanzie Signifi<br />
cativo il peso delle minoranze nazionali, italiana compresa,<br />
nelle trattative per il nuovo Governo croato - Estro e talento,<br />
simpatia e coraggio Ultimo applauso per Galliano Pahor,<br />
l’attore dello Zajc scomparso prematuramente - ATTUALI-<br />
TÀ: Presidenza slovena UE, Napolitano primo ospite importante<br />
Il Paese intende lasciare la propria impronta, in particolare<br />
nella gestione dell’ultima grande crisi post-jugoslava,<br />
quella del Kosovo - PERSONAGGI: La mia è una fortunata<br />
duplicità Silvio Ferrari, affermato scrittore e traduttore<br />
delle lettere croate in italiano - TEATRO: Una fi nestrella per<br />
salvare il nostro modo di essere Il Signor Bonaventura, DI,<br />
esperienze di palcoscenico e di vita: ne parliamo con il regista<br />
triestino Giorgio Amodeo - SOCIETÀ: ”Nella squadra<br />
dei demolitori ho lavorato anch’io” Rifl essioni indotte dal<br />
susseguirsi di riti e cerimonie per l’abbattimento del confi ne<br />
alle spalle di Trieste - CINEMA E DINTORNI: ”Leoni per<br />
agnelli” a far ordine nel “Paranoid Park” Gus Van Sant e<br />
Robert Redford con due pellicole che toccano i nervi scoperti<br />
della società americana - ARTE: L’attrattiva delle “coppe<br />
da cui sgorga la vita” Il seno femminile è stato fi n dalla preistoria<br />
oggetto di un particolare interesse artistico - MUSICA:<br />
”Azzurro” batte “Volare”, “‘O sole mio” solo quarto Le<br />
canzoni italiane più cantate nel mondo in base ad un sondaggio<br />
on line realizzato dalla Società “Dante Alighieri”- Händel<br />
in Italia, favori e lodi Viaggio “storico” nella riproduzione<br />
dei suoni - ITALIANI NEL MONDO: L’anno delle “riforme<br />
di sistema” Gli auguri del vice ministro agli Esteri per i<br />
connazionali nel mondo - MADE IN ITALY: ICE: un 2007<br />
di importanti risultati Frutto del dinamismo dell’imprenditoria<br />
italiana su tutti i mercati esteri - REPORTAGE: Uno sperone<br />
di sabbia nel mare Sansego, un piccolo miracolo della<br />
natura nell’arcipelago dei Lussini - SCUOLE: Quella sorprendente<br />
mattinata d’autunno I temi degli alunni dei nostri<br />
istituti medi elaborati alle gare di lingua italiana - SPORT:<br />
Tra bilanci e sogni di gloria Vincenti e perdenti dell’anno<br />
passato, i protagonisti più attesi del 2008 - Classe e armonia<br />
per un salto nell’oro ma il 2,10 non è un’ossessione... Atletica<br />
leggera, calcio, pallanuoto, nuoto, alpinismo hanno tenuto<br />
alta la bandiera croata nel corso del 2007: su tutti campeggia<br />
il nome della spalatina Blanka Vlašić - Un anno di calcio<br />
europeo dalla a alla zeta - ANIMALIA: Il Leone, re degli<br />
animali, simbolo del sole e dell’oro - MULTIMEDIA: I<br />
fl op informatici del 2007 - IL CANTO DEL DISINCANTO:<br />
Sessantotto e Settantasette, un amaro amarcord.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 2<br />
IN PRIMO PIANO: Prezzi e infl azione, che carnevale<br />
Una serie di misure parziali e controverse sta dando i suoi nefasti<br />
frutti - ATTUALITÀ: Squilibri globali e crisi economica<br />
L’impennata dei prezzi e l’aumento del tasso infl atorio preoccupano<br />
la Croazia - Napolitano: l’Italia vi ringrazia Nel corso<br />
della visita a Lubiana il Presidente italiano ha incontrato la<br />
CNI - RICORRENZE: Latte nero mattino, pomeriggio, sera<br />
Giorno della Memoria: ricordare e rifl ettere per prevenire razzismo<br />
e crudeltà - Volti, voci e gesti di una forte tensione creativa<br />
Il Teatro e la CNI ricordano con dolore la fi gura della<br />
grande attrice Gianna Depoli, spentasi all’età di 83 anni<br />
- ANNIVERSARI: La morale non fornisce ricette semmai<br />
pone domande Simone de Beauvoir, a cent’anni dalla nasci-<br />
48 <strong>Panorama</strong><br />
Il sommario 2008<br />
ta scandalizza ancora - SOCIETÀ: Claudia Cardinale, sono<br />
passati quarant’anni A Trieste caldo incontro con una delle<br />
più signifi cative interpreti della cinematografi a italiana - In arrivo<br />
pure i ladri d’importazione Le Questure dalmate denunciano<br />
il problema e si organizzano - MADE IN ITALY: Un occhio<br />
attento verso i Balcani Ancona sarà in permanenza sede<br />
dell’Iniziativa Adriatico Ionica - CINEMA E DINTORNI: Sessualità,<br />
ovvero la prova dell’amore per l’altro Una conferma<br />
ed una sorpresa: “Lussuria”, diretta da Ang Lee, e “Irina Palm”,<br />
fi rmata da Sam Garbarski - ARTE: Una giuria incompetente<br />
e faziosa... Muggia: mostra antologica dedicata al versatile<br />
e polemico Giuseppe Negrisin - TEATRO: ”Con Dramma<br />
Italiano fi nalmente mi sono messo alla prova” La carriera,<br />
la crescita artistica, le passioni di Mirko Soldano, l’attore emiliano<br />
vincitore del Premio Brumini 2007 allo Zajc di Fiume -<br />
DALL’ARCHIVIO DI GIANFRANCO ABRAMI: Le immagini<br />
dell’Istria nel cuore - LIBRI: In ginocchio! non alzare la<br />
testa! “La memoria di Goli Otok - Isola Calva” di Luciano Giuricin<br />
- ITALIANI NEL MONDO: Referendum abrogativo su<br />
tre quesiti Il voto dovrà avvenire tra il 15 aprile e il 15 giugno<br />
prossimi - MUSICA: ”Nel blu dipinto di blu” cinquant’anni<br />
di successi in Italia e nel mondo Composta nel 1958 da Modugno<br />
e Migliacci, cantata dallo stesso Mimmo e Johnny Dorelli,<br />
vinse il Festival di Sanremo e si classifi cò terza all’Eurofestival<br />
- SPORT: Slovenia 2008, molti auspici per Pechino<br />
Quattro campioni del mondo, alcuni insperati ritorni e conferme<br />
ad altissimo livello, ma anche due casi di doping - Natale<br />
con i tuoi, S. Stefano con Duilio Loi Il grande pugile triestino,<br />
negli anni ‘50 e ‘60 era stato popolare quanto il Milan di Gre-<br />
No-Li e Fausto Coppi - Brazileirao, dramma Corinthians La<br />
gloriosa squadra, 97 anni di vita, retrocessa per la prima volta<br />
in Serie B - ANIMALIA: La tartaruga: simbolo più antico<br />
della terra - MULTIMEDIA: Upgrade fai da te - IL CANTO<br />
DEL DISINCANTO: Ricordare per avanzare insieme.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 3<br />
IN PRIMO PIANO: Ricordo condiviso? No, dimezzato<br />
La ricorrenza ha riproposto l’ennesimo sconfortante scenario<br />
- Sottile linea tra memoria e oblio Echi, rifl essioni e considerazioni<br />
dopo la Giornata del Ricordo 2008 - ATTUALITÀ:<br />
Le catastrofi non conoscono confi ni Incendio “Und Adriyatik”:<br />
brutto scivolone degli organi competenti - PERSO-<br />
NAGGI: Da bambino a Bari sentivo dire hiljada, heftino...<br />
Lingua e letteratura italiana a Banja Luka: il dipartimento è<br />
diretto dal prof. Danilo Capasso - SOCIETÀ: Emigrazione:<br />
silenziosa rivolta contro i soprusi Italia ieri e oggi, ovvero<br />
le conseguenze della perseverante tracotanza di chi detiene il<br />
potere - CINEMA E DINTORNI: Il ‘68 è stato un fallimento<br />
senza proseliti? Scarse le conoscenze del quadro reale entro<br />
cui si mosse in quell’epoca la società italiana - MOSTRE:<br />
Macchie che da lontano appaiono perfette... Alle Gallerie<br />
dell’Accademia di Venezia “L’ultimo Tiziano e la sensualità<br />
della pittura” - ARCHITETTURA: Edilizia, responsabilità<br />
da condividere con urbanisti, politici e autorità Alla<br />
Mostra annuale della Società degli Architetti dell’Istria (DAI-<br />
SAI) - MADE IN ITALY: Per gli amanti delle piante “Ortogiardino”<br />
in programma a Pordenone Fiera dall’1 al 9 marzo<br />
- ITALIANI NEL MONDO: Anticipazione degli assegni<br />
di solidarietà A detta del viceministro Danieli si tratta di un<br />
contributo per gli indigenti ultrasessantacinquenni - REPOR-<br />
TAGE: Villas Aurea: la zona dell’ottimo vino A Kutjevo e<br />
dintorni benché nella Slavonia centrale i vigneti si trovino in<br />
collina - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”Zugando e<br />
favelando” di Lidia Delton - LIBRI: Dalle diversità nascono
splendide pagine di vita Letteratura CNI: uscito dalle stampe<br />
“Il monopattino e la bambola di pezza” di Isabella Flego -<br />
PUBBLICAZIONI: Le città, sede d’incontri e scontri Tema<br />
di centro del più recente numero de “La battana” - MUSICA:<br />
Un gradito ritorno: Led Zeppelin, colossi del rock La popolarissima<br />
band britannica, nata nel 1968 e scioltasi nel 1980<br />
- Händel, mestiere e fantasia Viaggio”storico” nella riproduzione<br />
dei suoni - SPORT: Tennis, piccoli belgradesi crescono<br />
Novak Đoković, Ana Ivanović e Jelena Janković ai vertici<br />
mondiali - Sudafrica, la fratellanza del rugby Dopo il capitano,<br />
gli Springboks hanno anche il primo allenatore di colore<br />
- ANIMALIA: La colomba: simbolo della Grande Madre<br />
- .MULTIMEDIA: Upgrade fai da te (2) - IL CANTO DEL<br />
DISINCANTO: Basaglia contro Pluto, Mete e Apedia.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 4<br />
IN PRIMO PIANO: La fabbrica dei falsi invalidi Sconvolgenti<br />
i primi dati di cui sono venuti in possesso gli inquirenti<br />
- ATTUALITÀ: Grande uomo della transizione soft La<br />
scomparsa di Janez Drnovšek, politico sloveno atipico, realista,<br />
equilibrato - DOSSIER 2008 KOSOVO INDIPENDEN-<br />
TE: Indipendenza, schiacciante il peso dei vincoli Il politologo<br />
Emilio Cocco analizza la vicenda Kosovo e le sue ripercussioni<br />
sui futuri equilibri regionali ed europei - INTERVISTE:<br />
Due volti di un’unica sconvolgente tragedia A colloquio con<br />
Milan Rakovac di cui il Dramma Italiano mette in scena “’Riva<br />
i druzi” - CINEMA E DINTORNI: Caos Calmo, troppo marcata<br />
la rinuncia al vissuto Proiezioni, valutazioni dei giurati<br />
e premi: dalla rassegna triestina di gennaio al Festival di Berlino<br />
- MOSTRE: Le nostalgie e lontane memorie di Marc<br />
Chagall Esposizione di punta fra le quattro che in questi giorni<br />
si possono visitare a Zagabria - PERSONAGGI: Antartico,<br />
il regno della bellezza assoluta Andar per monti, ghiacci, deserti,<br />
grotte, superfi ci e fondali marini con l’alpinista e documentarista<br />
spalatino Stipe Božić - ITALIANI NEL MONDO:<br />
Votate per non essere più cittadini di serie B Messaggio di<br />
Mirko Tremaglia agli italiani che vivono all’estero - MADE IN<br />
ITALY: Un vero e proprio festival del mare Dall’8 al 16 marzo<br />
la settima edizione del Salone nautico di Venezia - REPOR-<br />
TAGE: Alta Badia il paradiso degli sciatori Oltre 1200 chilometri<br />
di piste sparse sulle Dolomiti per gli amanti degli sport<br />
invernali - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”<strong>Panorama</strong><br />
ristretto” di Ester Barlessi - .LIBRI: Nessuno capiva che era<br />
la fi ne “Nato a Fiume - Memorie di un ottuagenario” di Francesco<br />
Gottardi - Santarcangeli? Risparmiati i soldi del libro<br />
Raccolte in volume da Bruno Rombi le lettere scritte da Enrico<br />
Morovich all’amica Carmen Saulig - MUSICA: Amy Winehouse,<br />
regina turbolenta e maledetta Cinque Grammy alla<br />
ventiquattrenne cantante retro-soul inglese, voce potente quanto<br />
la sua passione per la droga - Primi dialoghi fra coro e solisti<br />
Viaggio”storico” nella riproduzione dei suoni - SPORT:<br />
Dollari, football e show tutto in un colpo solo Il Super Bowl<br />
negli USA è il più importante evento dell’anno - L’amaro addio<br />
di Maurice Greene Iridato e olimpico, lo statunitense è<br />
stato anche primatista mondiale dei 100 m - .I Faraoni ancora<br />
sul trono d’Africa La nazionale di calcio dell’Egitto ha bissato<br />
il successo ottenuto due anni fa - ANIMALIA: Il falco solare<br />
trionfa sul male - MULTIMEDIA: Upgrade fai da te (3)<br />
- IL CANTO DEL DISINCANTO: ZERP, esercitazione alla<br />
vita europea.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 5<br />
IN PRIMO PIANO: ZERP, ovvero a pesci in faccia Opinione<br />
pubblica umiliata e offesa alla TV sulla spinosa questio-<br />
Il sommario 2008<br />
ne - ETNIA: Diritto acquisito salvato in extremis Lubiana:<br />
la legge sulla toponomastica nei territori misti infuoca il Parlamento<br />
- ATTUALITÀ: Croazia, indietro tutta: ZERP rinviata<br />
La zona non verrà applicata sino all’ingresso del Paese<br />
nell’Unione Europea - Solo una questione di politica interna?<br />
Il dramma dei cancellati in Slovenia non è stato ancora risolto<br />
- SOCIETÀ: Sotto l’altare la pietra del Trentino Visita<br />
alla piccola comunità che vive da quasi un secolo e mezzo a<br />
Štivor - Splendida la natura è l’uomo che latita Chiaroscuri<br />
di un breve viaggio nei mesi invernali sulla costa e sulle isole<br />
dell’Adriatico - Così noi dell’ex Jugoslavia ci siamo arresi a<br />
Trieste Amarcord di due mondi geografi camente molto vicini<br />
e ideologicamente tanto distanti - CINEMA E DINTORNI:<br />
Dai Coen alla Christie qualche statuetta sbilenca Poco intense<br />
le luci e molto più estese e spesse le ombre nell’attribuzione<br />
dei Premi Oscar - ARTE: Quel Caravaggio è da tempo<br />
una vera persecuzione Dalla Roma di oggi alla Jugoslavia<br />
di ieri, gli echi di un rapporto del tutto personale - MUSICA:<br />
Sanremo 2008, un autentico “Colpo di fulmine” Le solite<br />
polemiche come contorno del Festival della Canzone Italiana,<br />
vinto da un doppio misto italo-argentino - Fu voce cara<br />
non solo ai melomani Addio a Giuseppe Di Stefano, grande<br />
erede della tradizione lirica italiana - MADE IN ITALY: La<br />
più grande rassegna dei vini Salone internazionale dal 3 al<br />
7 aprile prossimi a Verona fi ere - ITALIANI NEL MONDO:<br />
Sanatoria degli indebiti nei confronti dell’INPS Lo chiede<br />
l’ENAS-UGL Germania ma anche tutti gli altri al prossimo<br />
Governo - REPORTAGE: La tradizione cucita sulle bambole<br />
La passione per i costumi popolari di Petrica Podda di<br />
Lussinpiccolo - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”<strong>Panorama</strong><br />
ristretto” (2) di Ester Barlessi - SPORT: Calciofollia,<br />
quando la violenza va in campo Il brasiliano con passaporto<br />
croato dell’Arsenal, Eduardo da Silva, ultima vittima del gioco<br />
sempre più cattivo - ANIMALIA: Il pavone è il simbolo<br />
del sole che sorge MULTIMEDIA: Upgrade fai da te (4) -<br />
IL CANTO DEL DISINCANTO: ’Riva i druzi, adio Pola.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 6<br />
IN PRIMO PIANO: Nulla di nuovo sul confi ne occidentale<br />
La decisione slovena di accettare ai valichi solo le nuove<br />
carte d’identità - ATTUALITÀ: Niente più pedaggi arriva<br />
la vignetta Carte d’identità e bollini, tante novità per chi<br />
si reca in Slovenia - E ad aprile due nuovi capitoli Entro<br />
il 2009 la Croazia spera di chiudere i negoziati di adesione<br />
all’UE - Riforme e corruzione i due grandi nodi da risolvere<br />
Trieste: convegno per discutere l’ingresso della Croazia<br />
nell’UE - SOCIETÀ: Amianto nel Monfalconese: due morti<br />
al mese Gli indici superano di alcune volte i parametri accettati<br />
a livello medico internazionale - Oggetti che esprimono<br />
una storia millenaria Reperti storici: la passione del<br />
neresinotto Ivo Rušin - TEATRO: Il cognome Brumini non<br />
è un peso ma una ricchezza Il musical “Nunsense” sta riscuotendo<br />
grandi consensi a Fiume: tra le protagoniste anche<br />
la giovane attrice del DI - Il mestiere dell’attore? Passione e<br />
magia Leonora Surian, fi glia d’arte, è stata una delle brillanti<br />
protagoniste di “Nunsense” - ARTE: Su quei cartelloni è impressa<br />
la nostra gioventù Al Civico di Fiume la prima mostra<br />
museale delle “presentazioni cinematografi che” di Willy<br />
Stipanov - “Mi piacerebbe che uscissero dalla mostra piangendo...”<br />
Ettore Sottsass non ha potuto vedere l’esposizione<br />
con cui Trieste gli ha reso omaggio - CINEMA E DINTOR-<br />
NI: Squallida e triste storia non solo americana In “Onora<br />
il padre e la madre” tragedie e delitti di famiglia raccontati dal<br />
maestro Lumet - REPORTAGE: Portiamo la primavera in<br />
<strong>Panorama</strong> 49
50 <strong>Panorama</strong><br />
Il sommario 2008<br />
casa Grande successo della quarta edizione di “Pollice verde”<br />
alla Fiera dei fi ori a Gorizia - LETTURE ISTRIA NOBILIS-<br />
SIMA: ”Il punto di ritorno” di Marco Apollonio - ITALIA-<br />
NI NEL MONDO: Italiani all’estero non così interessati al<br />
voto Bassi i dati dell’affl uenza alle urne di Germania, Francia<br />
e Spagna - MADE IN ITALY: È ancora conveniente investire<br />
in cina ed Est Europa Secondo una graduatoria elaborata<br />
da Assocamerestero su dati provenienti da 48 Paesi - MU-<br />
SICA: Dario Marianelli sulla scia di Piovani e Morricone<br />
Pisano 45.enne trapiantato a Londra, è stato il terzo italiano<br />
a vincere l’Oscar per la migliore colonna sonora - Alleluja,<br />
nuovo, travolgente incanto Viaggio “storico” nella riproduzione<br />
dei suoni - SPORT: Pechino, nuove ombre sui Giochi<br />
Terrorismo e diritti umani: scenario problematico a cinque<br />
mesi dalle Olimpiadi - Bode Miller, genio sregolatezza e<br />
lingua lunga Doppietta americana nella Coppa del Mondo di<br />
sci alpino: non succedeva da venticinque anni - ANIMALIA:<br />
Il cervo è il simbolo della guida verso la luce - MULTIME-<br />
DIA: Upgrade fai da te (5) - IL CANTO DEL DISINCAN-<br />
TO: Cronache (politiche) dall’altro mondo.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 7<br />
IN PRIMO PIANO: Battaglione italiano perché quel<br />
veto? Il contrasto sul “Budicin” fa riemergere dimenticati corsi<br />
sotterranei - ETNIA: L’Antologia della nostra creatività<br />
Istria Nobilissima: presentato il volume della 39.esima edizione<br />
- Il contributo della CNI alla crescita del territorio<br />
L’ambasciatore italiano Alessandro Pignatti Morano di Custoza<br />
in visita a Fiume, Pola e Rovigno - Attività minoritaria:<br />
apprezzamento di Baluh Aumentano i fi nanziamenti erogati<br />
dal Governo sloveno - ATTUALITÀ: Bush garantisce: nessuno<br />
vi toglierà la libertà Al Summit di Bucarest la Croazia<br />
invitata ad aderire alla NATO - Rehn: i negoziati avanzano,<br />
ottobre tappa cruciale Il Ministro degli Esteri croato in visita<br />
a Bruxelles - DOSSIER DEPRESSIONE: Sono indifferente<br />
a tutto, non ho nessuna voglia di vivere La patologia<br />
può avere un effetto altamente distruttivo della vita psichica<br />
del soggetto che ne è affetto - SOCIETÀ: Istria: i giusti valori<br />
hanno troppo poco seguito Rifl essioni indotte dal convegno<br />
su un tema oggi passato in sott’ordine senza alcuna giustifi<br />
cazione - TEATRO: Umago, la “Settimana” coglie subito<br />
nel segno Alla prima edizione della manifestazione premi<br />
della giuria alla Đorđević e “Musineri”, quello del pubblico<br />
a Sokolović - CINEMA E DINTORNI: Ricominciare, magari<br />
con un pizzico di fi losofi a “Tutta la vita davanti”, di Paolo<br />
Virzì, una delle più valide pellicole della stagione - MO-<br />
STRE. Barbara l’arte, ma espressione di un’alta civiltà A<br />
Palazzo Grassi in visione 1700 oggetti nati tra le campagne<br />
di Cesare e il secondo millennio - ITALIANI NEL MONDO:<br />
Certifi cazioni e anagrafi online Entro il 2009 per tutti i cittadini<br />
che risiedano in Paesi terzi - REPORTAGE: Castelvenere,<br />
la culla dell’asparago selvatico Per l’undicesimo anno<br />
di fi la il Buiese ha organizzato con successo la “Sparisada” -<br />
LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”Era peggio delle torture”(1)<br />
di Gino Sirola - PUBBLICAZIONI: I convegni e<br />
la nostra letteratura “La battana” n. 165: occhio sempre attento<br />
alla creatività CNI - LIBRI: “Se xe complicado, i me lo<br />
plozca sempre a mi” “Come parlavamo” di Francesco Gottardi:<br />
le parole straniere che sono entrate nel dialetto fi umano<br />
- MADE IN ITALY: Progetto transnazionale Presentato il<br />
nuovo programma di cooperazione nel Mediterraneo - MU-<br />
SICA: Pirateria, ultimo freno allo sviluppo del digitale Il<br />
mercato si apre a nuovi modelli di business: autentico boom<br />
su cellulari e web, vendita in aumento del 40 p.c. .- Sonata,<br />
tra barocco e classicismo Viaggio “storico” nella riproduzione<br />
dei suoni - SPORT: L’insostenibile leggerezza del morire<br />
sui campi di calcio Nuovi interrogativi su prevenzione e misure<br />
di sicurezza dopo il decesso del 25.enne giocatore dello<br />
Zadar, Hrvoje Ćustić - Matošić e Mitić, addio a due grandi<br />
- ANIMALIA: Il candido cigno, unione di luce ed ombra<br />
- MULTIMEDIA: I pesci d’aprile di Google - IL CANTO<br />
DEL DISINCANTO: Io ho un sogno, senza vitamine - Se<br />
non è buono che gusto c’è? Ad Abbazia la seconda edizione<br />
di “Coffeebreak”.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 8<br />
IN PRIMO PIANO: Basta solo riempirsi la pancia? Certe<br />
dichiarazioni, non c’è dubbio, possono venire solo dai politici<br />
- ETNIA: Frattini riconferma il sostegno Sollecito e<br />
beneaugurale incontro con i vertici CNI prima della nomina -<br />
ATTUALITÀ: Il prezzo del petrolio alle stelle, incombe il<br />
rischio povertà Contrastare la crisi alimentare aumentando la<br />
produzione di OGM? L’Europa fermamente contraria - ELE-<br />
ZIONI ITALIA: Le molteplici sfi de del terzo governo Berlusconi<br />
Maggioranze solide sia alla Camera che al Senato,<br />
ora il Pdl deve realizzare le promesse - SOCIETÀ: Viaggiare<br />
è bello. viaggiare in treno è meglio Nonostante l’aereo, le<br />
comode autostrade e le automobili sempre più veloci e sicure,<br />
il fascino della ferrovia resiste - TEATRO: L’irresponsabilità<br />
è parte del piacere di ogni arte Tappa fi umana per il regista<br />
lubianese Vito Taufer, noto ed affermato innovatore della<br />
scena slovena contemporanea - LETTERATURA: Utopia: la<br />
fede nella possibilità di migliorare il mondo Dalla scoperta<br />
del mondo con la lettura del primo libro al Premio Asturias:<br />
Magris racconta il suo mondo letterario e civile - CINEMA E<br />
DINTORNI: Quando il ritorno a casa si rivela un disastro<br />
In “Tutta una vita davanti” di Gianni Zanasi ottimo spaccato<br />
della disastrata realtà italiana contemporanea - ARTE: Realtà<br />
e fantasia rifl esse nello Specchio di Alice Esaurite le tappe di<br />
Pola e Albona, approda a Fiume il singolare progetto espositivo<br />
della fotografa triestina - REPORTAGE: Korkyra Melaina<br />
l’isola del vino Meta del turismo per le sue baie sconosciute,<br />
il buon pesce e la “bevanda degli Dei” autoctona - LETTU-<br />
RE ISTRIA NOBILISSIMA: (2) di Gino Sirola - ITALIANI<br />
NEL MONDO: È Leopardi il poeta più amato Lo rivela<br />
il sondaggio mensile proposto dal sito Internet della Società<br />
Dante Alighieri - MADE IN ITALY: Aprilia best street bike<br />
2008 Ancora un riconoscimento per la casa produttrice veneta<br />
con la Shiver SL 750 - MUSICA: Star in fuga e le major<br />
del disco vanno in crisi Internet riconfi gura l’assetto del<br />
mercato mentre tra i formati digitali si assiste all’affermazione<br />
dell’MP3 - SPORT: L’impronta croata sul Mondiale dei<br />
record Diciotto record del mondo migliorati e altrettanti limiti<br />
europei agli iridati in vasca corta di Manchester - Costumi<br />
LZR, è doping tecnologico? Roventi polemiche sui presunti<br />
vantaggi del rivoluzionario prodotto Speedo - ANIMALIA:<br />
L’asino, forma primordiale dell’ascesa e della caduta -<br />
MULTIMEDIA: Un computer più scattante? Basta saperlo<br />
mettere a punto (1) Suggerimenti e trucchi per rendere più<br />
veloce e mantenere in forma il proprio sistema operativo - IL<br />
CANTO DEL DISINCANTO: Aprile, non ti stupire.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 9<br />
IN PRIMO PIANO: SDP, un fedele specchio dei tempi<br />
Primi bilanci dopo la votazione per il rinnovo delle cariche<br />
- ETNIA: Una vita dedicata alla CNI Il Premio Città di<br />
Pola 2008 a Claudia Milotti - ATTUALITÀ: Boris Tadić non<br />
avrà vita facile Serbia: gli europeisti ora cercano un partner
affi dabile - SOCIETÁ: Stanno arrivando. siamo preparati?<br />
Ginnasiali e studenti in piazza costringono il ministro alla<br />
ritirata - Anche le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza<br />
Rifl essioni indotte da un soggiorno a Bari nell’ambito della<br />
collaborazione fra i centri adriatici e mediterranei - ETNIA:<br />
Cittanova, chi va piano va sano e va lontano Alla Comunità<br />
degli Italiani di Via del Mulino i lavori di ristrutturazione sono<br />
ormai nella fase di rifi nitura - TEATRO: Venezia, tre ore nel<br />
nome di Držić A cinquecento anni dalla nascita happening<br />
coinvolge croati e italiani - Cultura è guardare il mondo<br />
con occhi diversi L’autore, attore e regista ligure Pippo Delbono,<br />
grande protagonista del XV Festival delle piccole scene<br />
di Fiume - CINEMA E DINTORNI: Bambini: eterni lo svilimento<br />
e l’oppressione “Il cacciatore di aquiloni” di Khaled<br />
Hosseini e “Juno” dell’esordiente Jason Reitman - Emotivo e<br />
coinvolgente il giapponese Norihiro Autore di spicco in visione<br />
alla decima edizione del Far East Film Festival di Udine<br />
- ARTE: L’Apoxyomenos presto a Lussino Fiume, magnifi<br />
ca l’accoglienza alla splendida opera in bronzo - ITALIA-<br />
NI NEL MONDO: Più fatti e meno demagogia L’onorevole<br />
Aldo Di Biagio in un’intervista al settimanale “La Pagina” di<br />
Zurigo - REPORTAGE: L’entroterra istriano sconosciuto<br />
Vino e prosciutto affi ancati a mare e spiagge: per la regione<br />
è l’abbinata vincente - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA:<br />
”Il punto di ritorno” di Marco Apollonio - LIBRI: Attaccati<br />
a ‘sti posti come pantalene Sergio Draghicchio: “Tra Pola e<br />
Sissan, ricordi d’infanzia de un muleto” - MADE IN ITALY:<br />
La ricchezza di spirito è anche ricchezza del corpo Si è<br />
svolta a Forte Marghera la quarta edizione di “Nature, Fiera<br />
del naturale e del benessere” - MUSICA: C’è chi sta meglio<br />
solo, nell’ombra. come Mina Cinquant’anni di carriera<br />
e oltre cento album - SPORT: Con Modrić, Pirlo e Gattuso<br />
la squadra è fatta L’Italia si è lasciata sfuggire il talentuoso<br />
centrocampista della Dinamo - Voglio una vita spericolata,<br />
voglio una vita come quelle dei fi lm La disavventura di Ronaldo<br />
con il trans, è soltanto l’ultima bravata - ANIMALIA:<br />
Il dilemma capra: è un angelo o un diavolo? - MULTIME-<br />
DIA: Un computer più scattante? Basta saperlo mettere<br />
a punto (2) Suggerimenti e trucchi per rendere più veloce e<br />
mantenere in forma il proprio sistema operativo - IL CANTO<br />
DEL DISINCANTO: Il fi ore del bambino di Saramago.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 10<br />
IN PRIMO PIANO: Portaborse dell’informazione<br />
Come ci è stato presentato alla Tv lo scontro fra Jeremić e<br />
Jandroković - ETNIA: Arcobaleno, palestra di sapere e di<br />
democrazia Il giornalino giunto al traguardo dei 60 anni: parla<br />
Tiziana Dabović, caporedattore responsabile - ATTUALI-<br />
TÀ: Carta stampata, il futuro nell’approfondimento Identità<br />
e strategie della comunicazione: in Croazia le tirature dei<br />
quotidiani aumentano e i pubblicitari sorridono - DOSSIER<br />
STORIA: Fiume 1920: fra ideali e politica autoritaria La<br />
posizione del sindacalismo di sinistra, rivoluzionario, nei discorsi<br />
di Alceste de Ambris al Teatro Fenice - INTERVISTE:<br />
Area connotata da profondi e articolati valori Stelio Spadaro<br />
ha curato “La cultura civile della Venezia Giulia: un’antologia.<br />
1905-2005” - SOCIETÀ: Ai margini dell’oclocrazia?<br />
Il regime democratico Rifl essioni “d’alta quota” indotte<br />
dagli sviluppi assunti al giorno d’oggi dalla vita politica - CI-<br />
NEMA E DINTORNI: La pelle e il sudore di una quotidiana<br />
apocalisse Il gran premio speciale della giuria al Festival<br />
di Cannes è andato al fi lm italiano “Gomorra” di Matteo<br />
Garrone - ARTE: L’umile scalpellino divenne celebre architetto<br />
Cinquecento anni fa a Padova nasceva Andrea di Pietro<br />
Il sommario 2008<br />
della Gondola, ovvero il Palladio - ITALIANI NEL MONDO:<br />
On line i servizi consolari italiani Ogni cittadino dal 2009<br />
avrà un user ID e una password - MADE IN ITALY: Nuovo<br />
programma IPA-Adriatico Presentato a Tirana in Albania<br />
un progetto di cooperazione transfrontaliera - REPORTAGE:<br />
Un piccolo specchio d’acqua azzurra La riserva naturale del<br />
Lago di Cornino in Friuli ed il Progetto grifone - LETTURE<br />
ISTRIA NOBILISSIMA: ”Come usano gli zingari così oltrepasserò<br />
la vita” di Doriana Segnan - LIBRI: “(1914-2006)<br />
Donne di frontiera”: quel che la storia ha ancora da dirci<br />
Vita, società, cultura, lotta politica e molta presenza istriana<br />
nel territorio del confi ne orientale italiano nei racconti delle<br />
protagoniste - MUSICA: Frank Sinatra, “voce” da un miliardo<br />
di dischi Dieci anni fa moriva uno dei più grandi e più<br />
discussi cantanti: in 63 anni di carriera non è mai uscito di<br />
scena - La lenta crescita creativa di Haydn Viaggio “storico”<br />
nella riproduzione dei suoni - SPORT: Sportbusiness,<br />
incassi record: UEFA, sì profi t! Dopo i mondiali di calcio e<br />
le Olimpiadi, l’Europeo 2008 sarà il terzo avvenimento sportivo<br />
più seguito al mondo - Bilić: per la Croazia nuove, fondate<br />
speranze - Germania favorita Spagna e Italia a ruota<br />
- AUTO D’EPOCA: L’automobilismo sportivo in... rosa<br />
- ANIMALIA: La rana, il simbolo della fertilità e rigenerazione<br />
- MULTIMEDIA: Windows Vista Service Pack 1,<br />
tutte le novità Ad un anno dal suo lancio ecco il primo grande<br />
aggiornamento secondo Pc Word - IL CANTO DEL DISIN-<br />
CANTO: Accesso alla memoria off limits.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 11<br />
IN PRIMO PIANO: Mazzate a chi crede nell’onestà<br />
L’aggressione al giornalista Dušan Miljuš spia di un diffuso<br />
cancro sociale - ATTUALITÀ: Zagabria si interroga sul nucleare<br />
L’incidente nella centrale slovena di Krško apre nuove<br />
polemiche - CNI, fattore d’unione tra i due paesi La<br />
Giornata della Repubblica italiana è stata festeggiata anche<br />
a Fiume, in Istria, in Dalmazia e in Slovenia - CULTURA E<br />
IDENTITÀ: Sua maestà il moretto “specialità” tutta fi umana<br />
Spettacolare viaggio nei segreti di un monile che non<br />
muore mai, mentre il libro dell’<strong>Edit</strong> va a ruba - SOCIETÀ:<br />
Quando la crescita è negazione dello sviluppo Le tesi del<br />
sociologo Giuseppe De Rita sono degne di una profonda e<br />
accurata rifl essione - INTERVISTE: Dramma Italiano, forse<br />
troppo solo e un po’ trascurato Valutazioni e considerazioni<br />
di Laura Marchig alla fi ne del mandato quadriennale<br />
di direttrice della nostra Compagnia di prosa - CINEMA E<br />
DINTORNI: Una storia surreale confermata dalla realtà<br />
“Il Divo” di Paolo Sorrentino, incentrato su Andreotti, Premio<br />
della Giuria al festival di Cannes - ARTE: Arturo Fittke, pittore<br />
della tristezza e malinconia Al Sartorio mostra permanente<br />
delle opere che compongono la collezione Carlotta Piperata<br />
Rebecchi - ITALIANI NEL MONDO: Quanto prima<br />
una sanatoria per gli indebiti L’INPS chiede ai pensionati<br />
all’estero la restituzione di somme talvolta ingenti - MADE<br />
IN ITALY: Rush fi nale del progetto Adrieurop Prioritaria la<br />
costituzione di un archivio informatico per dati e beni culturali<br />
- REPORTAGE: Il Palio delle Città del vino Gara con le<br />
botti a Verteneglio alla 24.esima Festa della malvasia istriana<br />
- LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”La danza del mare”<br />
(1) di Nicolò Giraldi - PUBBLICAZIONI: Michelstaedter,<br />
una morte precoce La saggistica al centro del n. 166 de “La<br />
Battana”, da poco uscita dalle stampe - CULTURA: Da piccolo<br />
andavo a Fiume... Scomparso Ferenc Fejtö, una delle<br />
menti più illuminate del suo secolo - MUSICA: L’artista<br />
che ha messo il rock dentro il rock’n’roll Addio al 79.enne<br />
<strong>Panorama</strong> 51
52 <strong>Panorama</strong><br />
Il sommario 2008<br />
cantante, chitarrista e compositore statunitense Bo Diddley,<br />
un innovatore, forse il primissimo crossover - W. A. Mozart,<br />
la perfezione Viaggio “storico” nella riproduzione dei suoni<br />
- SPORT: EURO 2008: sarà il torneo più ricco della storia<br />
- Infortuni, si allunga la lista degli assenti di lusso - A chi<br />
porterà fortuna il 13? - I top ed i fl op pallonari d’Europa<br />
Molte sorprese, alcune conferme e tante delusioni al termine<br />
di un’intensa stagione - ANIMALIA: Anatra, la generosa<br />
benefattrice - MULTIMEDIA: Windows Vista Service<br />
Pack 1, tutte le novità Ad un anno dal suo lancio ecco il primo<br />
grande aggiornamento secondo Pc Word (2) - IL CANTO<br />
DEL DISINCANTO: Dei Rom, del buon senso e di varie<br />
ipocrisie.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 12<br />
IN PRIMO PIANO: Tornata l’usuale anomala normalità<br />
Conclusa la parentesi dettata dall’euforia per gli Europei<br />
di calcio - DOSSIER CAROVITA: Un futuro di rinunce e<br />
disagi, come rimediare? L’impennata dei prezzi al dettaglio<br />
ed il caro petrolio mettono in ginocchio le famiglie in Croazia<br />
- ATTUALITÀ: Croati e musulmani a Mostar nemici<br />
come prima In tempo di Europei di calcio, la partita con la<br />
Turchia è diventata un pretesto per nuovi scontri tra etnie - Un<br />
decentramento all’insegna della polemica Disertato il referendum<br />
consultivo sul futuro assetto territoriale che si vuol<br />
dare alla Slovenia - PUBBLICAZIONI: Liceo, un emblema<br />
della fi umanità Uscito dalle stampe il nuovo, corposo numero<br />
de “la Tore” - AVVENIMENTI: Salvare il dialetto, la nostra<br />
radice A Montegrotto Terme il 46.esimo Raduno degli<br />
Esuli quest’anno a giugno - SOCIETÀ: Ayuub, il villaggio<br />
della solidarietà Il 4 luglio riceverà il premio Langer, riconoscimento<br />
a chi opera per il bene dell’umanità - CINEMA E<br />
DINTORNI: Un paese che muta ma in quale direzione? “Il<br />
resto della notte” di Francesco Munzi, quarta pellicola italiana<br />
presentata a Cannes - ARTE: Tra forme plastiche e fascinoso<br />
gioco pittorico Con una vasta personale Gualtiero Mocenni<br />
si è presentato per la prima volta dinanzi al pubblico di Fiume<br />
- SPORT - EURO 2008: Croazia, da mattatrice a vittima<br />
Sfortunata uscita ai quarti di fi nale dell’Europeo per la<br />
squadra di Slaven Bilić - Obiettivo Mondiali, Lippi è pronto<br />
Italia: il ct uscente Roberto Donadoni ha perso la scommessa<br />
con se stesso - Europeo sempre più... globale e tanto<br />
brasiliano - Slaven Bilić: “Quei due minuti un cruccio<br />
per il resto della mia vita...”- Ivan Klasnić, il... miracolato<br />
del calcio - “Calcio balcanico, il più bello e passionale ma<br />
anche il più arrogante e nazionalista - LETTURE ISTRIA<br />
NOBILISSIMA: ”La danza del mare” (2) di Nicolò Giraldi -<br />
ISTRIA NOBILISSIMA: Comprova di un’intensa creatività<br />
Vincitori e segnalati al 41.esimo Concorso d’Arte e di Cultura<br />
- MUSICA: Musical sulla Madonna con l’avallo del<br />
Vaticano - Un prodigio bisognoso d’affetto Viaggio “storico”<br />
nella riproduzione dei suoni - ITALIANI NEL MONDO:<br />
A dicembre la Conferenza dei giovani italiani nel mondo?<br />
La richiedono da quindici anni - MADE IN ITALY: Tutelare<br />
l’Italian Style Seppur realizzato altrove, è nazionale il prodotto<br />
progettato nel paese - ANIMALIA: Il coniglio è il simbolo<br />
di velocità e abbondanza - MULTIMEDIA: Viaggiare<br />
on-line - IL CANTO DEL DISINCANTO: L’Anno del Dialogo<br />
interculturale.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 13<br />
IN PRIMO PIANO: Cala il sipario su un atto pietoso<br />
La decisione di dotare il teatro fi umano della nuova “solenne<br />
scenografi a” - ATTUALITÀ: Tutti (quasi) vogliono la<br />
Croazia UE, pareri discordanti dopo il no irlandese alla ratifi<br />
ca del Trattato di Lisbona - Istria: disoccupazione in calo,<br />
crescita del PIL Il presidente Ivan Jakovčić: anche l’UI ha<br />
contribuito alla crescita sociale, economica e politica della<br />
Regione - Sempre più simboli ustascia tra i giovani croati<br />
Saluto nazista durante un concerto di Thompson a Zagabria,<br />
studenti con la svastica a Makarska, tifosi della nazionale<br />
xenofobi e razzisti a Vienna - DOSSIER TURISMO: Estate,<br />
stessa spiaggia, stesso mare... ma non i prezzi Diffi cilmente<br />
condivisibile l’ostentato ottimismo degli operatori turistici<br />
sui risultati della stagione 2008 ,nonostante l’impasse<br />
economico europeo - SOCIETÀ: Sopravvissuti, ma sul ciglio<br />
di un baratro Rifl essioni sui temi trattati da Franco Juri<br />
nel suo recente libro “Ritorno a Las Hurdes” - CINEMA E<br />
DINTORNI: Quando i sentimenti pesano come macigni<br />
“Noi due sconosciuti”, l’ultima fatica della valida regista danese<br />
Susanne Bier - MOSTRE: Scuola Romana: il nuovo<br />
volto dell’arte italiana In esposizione a Fiume una cinquantina<br />
di opere di primaria importanza per comprendere il<br />
periodo - ITALIANI NEL MONDO: Emigranti, lo stigma<br />
lingua ricade pure sui fi gli Nel numero di giugno del Messaggero<br />
di Sant’ Antonio un articolo sul perché dello stato<br />
attuale - MADE IN ITALY: Bosnia, il FVG guarda al futuro<br />
Ad aprire la strada è stato un gruppo industriale di Coseano<br />
che opera nel settore siderurgico - “Coast to coast”<br />
per l’Adriatico Firmato un protocollo di collaborazione tra<br />
le Camere di Commercio di Romagna e Veneto con l’Istria<br />
e la Dalmazia - REPORTAGE: Uno dei maggiori giardini<br />
d’epoca Il Parco dei Colli Euganei, ricco, oltre che di terme,<br />
di storia e architettura - LETTURE ISTRIA NOBILIS-<br />
SIMA: ”La danza del mare” (3) di Nicolò Giraldi - SPORT:<br />
Calcio, tennis, ciclismo: è il grande momento della Spagna<br />
Un Paese che negli ultimi vent’anni ha bruciato le tappe<br />
- ANIMALIA: Il ragno tesse la vita ma anche... la morte<br />
- MULTIMEDIA: Viaggiare on-line (2) - IL CANTO DEL<br />
DISINCANTO: Cinema Valli, scene già viste.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 14<br />
IN PRIMO PIANO: Turista spennato chi ci lucra? Le<br />
incongruenze di un settore di cui si ignorano i troppi lati<br />
oscuri - ATTUALITÀ: Ricongiungimento nella comune<br />
tradizione Il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, a<br />
Fiume in visita alle istituzioni della minoranza - Criminale<br />
o asceta? No, signore della guerra Radovan Karadžić,<br />
uno dei maggiori ricercati dopo la guerra dell’ex-Jugoslavia,<br />
è stato arrestato il 21 luglio - SOCIETÀ: Navigando da<br />
Trieste a Rovigno, in prosa e versi All’inizio di luglio nuova<br />
edizione degli Incontri internazionali di poesia e scrittura<br />
“Residenze estive” - Al mare il ruolo di mediatore fra<br />
le sue civiltà Unione del Mediterraneo: la proposta Sarkozy<br />
riqualifi ca il tema nel dibattito politico e culturale dei “grandi”<br />
- EVENTI: Mittelfest teatro: impronta croata e slovena<br />
Bilancio della diciassettesima edizione della manifestazione<br />
di Cividale del Friuli, ultima della gestione Ovadia<br />
- MOSTRE: Una megaretrospettiva con tanto di happening<br />
Al Museo d’Arte Moderna di Fiume “Fumetto, illustrazione,<br />
design, multimedia 1975-2008” di Mirko Ilić - CINE-<br />
MA E DINTORNI: Vivere nei fortilizi: anche da noi come<br />
nel Sudamerica? “La zona”, fi lm del messicano Rodrigo<br />
Plà, e “Tropa de élite - Gli squadroni della morte”, del brasiliano<br />
Josè Padilha - ITALIANI NEL MONDO: Italicità<br />
e media nei paesi dell’Europa sud orientale La politica<br />
per un’informazione in lingua italiana nel mondo - MADE<br />
IN ITALY: L’Augusta alla Harley-Davidson Firmato un
accordo che dovrebbe fruttare esiti di signifi cativo valore -<br />
L’UOMO E LO SPAZIO: Missione Esperia: il racconto e<br />
le immagini - Questa nostra terra così piccola, così fragile<br />
Emozioni, sensazioni, esperienze: Paolo Nespoli, l’astronauta<br />
italiano reduce dalla missione Esperia - Entro il 2025<br />
l’uomo arriverà su Marte - Decollo e arrivo nello spazio:<br />
quei terribili otto minuti e mezzo - Gli astronauti non<br />
sono né superman né geni - LETTURE ISTRIA NOBI-<br />
LISSIMA: ”La danza del mare” (4) di Nicolò Giraldi - LI-<br />
BRI: Austria in rimonta: fi ne di Venezia Mario Dassovich<br />
“Navigazione e commerci nell’Adriatico del XVIII secolo”<br />
- MUSICA: Exit, il miglior marchio di esportazione serbo<br />
Mega concerto di Novi Sad: quattro giorni di elettronica,<br />
hip hop, heavy metal, 600 esecutori, 200 mila spettatori<br />
- SPORT: L’altra faccia della medaglia Olimpiadi, vetrina<br />
della grandezza sportiva ed economica della Cina - Oltre<br />
cent’anni di curiosità, stranezze, aneddoti - ANIMA-<br />
LIA: Ape, simbolo di fertilità e crescita - MULTIMEDIA:<br />
Viaggiare on-line (3) - IL CANTO DEL DISINCANTO:<br />
Dei chiodi e delle piaghe.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 15<br />
IN PRIMO PIANO: Quel cinema disturbava anche<br />
prima Le reazioni dei nazionalisti croati alla comparsa dei<br />
graffi ti - ATTUALITÀ: È guerra in Ossezia del Sud La<br />
situazione precipita: preoccupata la comunità internazionale<br />
- Croazia, prezzi in salita e infl azione galoppante Cresce<br />
l’insoddisfazione: il prossimo autunno potrebbe trovare<br />
uno sfogo nelle manifestazioni di piazza - ETNIA: Sul doppio<br />
voto manca ancora il consenso Riunita a Zagabria la<br />
Commissione che segue la realizzazione dell’Accordo italocroato<br />
sulle minoranze - SOCIETÀ: Turismo benvenuto,<br />
purché adeguato e responsabile Nel suggestivo castello di<br />
Duino l’incontro conclusivo del progetto Interreg Adriatico<br />
AMAMO - PERSONAGGI: Saper guardare il mondo<br />
con gli occhi di un ladro Teatro, cultura, politica, società:<br />
disincantate e spietate rifl essioni della regista milanese Serena<br />
Sinigaglia - ARTE: Che c’è di più artistico di una<br />
tavola imbandita? Lo stretto rapporto fra due espressioni<br />
della vita sociale all’apparenza molto lontane - CINEMA<br />
E DINTORNI: Russia: i preoccupanti sintomi del mal di<br />
Cecenia Il tema trattato nei fi lm “12” di Nikita Mikhalkov e<br />
“Alexandra” di Alexandr Sokurov - ITALIANI NEL MON-<br />
DO: Tutelare la lingua italiana in sede UE Firmato un memorandum<br />
tra MAE e Società Dante Alighieri - MADE IN<br />
ITALY: La difesa del Made anche in Italia Combattere la<br />
contraffazione, un fenomeno che richiede molta più attenzione<br />
- REPORTAGE: Umago, il sapore dell’antica Roma<br />
“Sepomaia viva”, ovvero tre giorni di festa nel segno della<br />
storia - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”Rifl essioni<br />
di una giovane connazionale” di Stella Defranza - SCRIT-<br />
TORI: Grande, eppure tanto simile a noi... A poco meno<br />
di novant’anni è scomparso Aleksandr Solgenitzin - LIBRI:<br />
Tempi scanditi da ipocrisie e dolori “Caduta accidentale<br />
e commozione cerebrale e altre storie” di Silvio Ferrari -<br />
MUSICA: Emma Re ha conquistato la Cina ma è quasi<br />
sconosciuta in Italia Dopo la favola della parentesi olimpica,<br />
vuole un riconoscimento anche nel suo paese - SPORT:<br />
Snježana Pejčić, una medaglia costruita colpo su colpo<br />
Il primo trofeo della Croazia a Pechino, un bronzo a sorpresa<br />
conquistato dalla fi umana nel tiro a segno - carabina<br />
10 metri - Phelps, il più grande - Pellegrini “mondiale”,<br />
Isakovič primo podio sloveno - Cina, l’uomo e il cosmo<br />
in relazione Olimpiadi come pretesto per parlare di questo<br />
Il sommario 2008<br />
immenso Paese asiatico - Un campione di boxe, di umanità,<br />
di semplicità Ricordo del grande pugile polese Mate<br />
Parlov, spentosi il 29 luglio scorso a 59 anni - ANIMALIA:<br />
Lucertola: morte e resurrezione - MULTIMEDIA: Il turismo<br />
in Croazia non molto on line Indagine su quanto e<br />
come gli operatori considerano e sfruttano le opportunità offerte<br />
da Internet - IL CANTO DEL DISINCANTO: L’epica<br />
lirica di Mate Parlov.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 16<br />
IN PRIMO PIANO: Il medagliere me lo faccio io... Nel<br />
dopo-Olimpiadi la cantieristica croata rischia di fi nire giù<br />
dal podio - ATTUALITÀ: In Slovenia il voto politico rafforza<br />
le alleanze Secondo i sondaggi, il partito del premier<br />
Janez Janša non avrebbe i numeri in vista delle elezioni del<br />
21 settembre - Esuli: il Litorale istriano non fu mai territorio<br />
etnicamente sloveno! Si inasprisce la polemica sul documento<br />
approvato dal Governo sloveno a conclusione del<br />
turno di presidenza UE - Thompson e graffi ti: in Istria il<br />
fascismo fa paura Ferme prese di posizione dopo i casi delle<br />
scritte anticroate a Parenzo e la cancellazione del concerto<br />
all’Arena - SOCIETÀ: L’esagerata ferocia degli italiani e<br />
la gratitudine degli stranieri Un lungo viaggio in treno per<br />
risalire la Penisola da Ostuni a Trieste offre lo spunto per<br />
tutta una serie di rifl essioni sullo stato sociale degli immigrati<br />
- PERSONAGGI: Nei meandri più nascosti l’artista<br />
scopre cose che neanche lui conosce Incontro con il pittore<br />
toscano Renzo Mezzacapo, la cui mostra “Mediterraneo”<br />
ha trovato una felice ambientazione negli spazi del castello<br />
di Grobnico - CINEMA E DINTORNI: Saba, ingiusta svalutazione,<br />
Pasolini, testamento involontario All’VIII Festival<br />
del Cinema Italiano di Rovigno tra tante cose egregie<br />
presentati anche gli “omaggi” a due grandi poeti - TEATRO:<br />
Il nazionalismo ottunde sempre l’intellighenzia Cividale<br />
del Friuli: dalla comicità amara e beffarda alle profonde rifl<br />
essioni sulla cultura ebraica con Moni Ovadia - MUSICA:<br />
Non solo arte ma anche incontri ed amicizie La CI di Pola<br />
ha ospitato la settima edizione di “Arena international”. Ed<br />
è stato un successo - La classe di Giorgio Surian al galà<br />
di Spalato Il noto basso fi umano è stato il grande protagonista<br />
del concerto di chiusura dell’Estate culturale - SPORT:<br />
Qui Pechino, a voi Londra - Phelps insaziabile: a Londra<br />
2012 vincerò ancora di più Dopo Atene (6) e Pechino<br />
(8 ori) il nuotatore statunitense ha riscritto la storia dello<br />
sport olimpico e già pensa al futuro - Bolt, il nuovo fi glio<br />
del vento - Slovenia, 5 e lode! - Vlašić, l’impietosa legge<br />
dello sport - Italia, discipline riemerse e volti nuovi<br />
- SCRITTORI: Città e campagna, polarità inconciliabile<br />
che crea sofferenza Il 9 settembre di cent’anni fa a San Stefano<br />
Belbo, fra le colline delle Langhe, nasceva lo scrittore<br />
Cesare Pavese - Oh padre, i miei fratelli non mi amano né<br />
mi vogliono Ricordando Mahmoud Darwish, il grande poeta<br />
palestinese che ha dedicato tutta la vita alla causa del<br />
suo popolo - LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA: ”La forza<br />
del pensiero” di Jasna Zorić - MADE IN ITALY: Piste<br />
di atletica e campi di basket e pallamano hanno parlato<br />
italiano “Mondo”, l’azienda di Gallo d’Alba leader nel settore<br />
delle pavimentazioni sportive, è stata scelta per la nona<br />
volta come fornitore uffi ciale per le Olimpiadi - Tecnologia<br />
tessile possibile nuova frontiera del doping La Fondazione<br />
Museo del Tessuto di Prato ha dedicato all’abbigliamento<br />
sportivo il più grande evento espositivo 2008 - ANNIVER-<br />
SARI: Onore al medico che salvò i feriti della spiaggia A<br />
62 anni dalla tragedia di Vergarolla, a Trieste è stato scoper-<br />
<strong>Panorama</strong> 53
54 <strong>Panorama</strong><br />
Il sommario 2008<br />
to un monumento al dottor Geppino Micheletti - ITALIANI<br />
NEL MONDO: Italiani residenti all’estero: carte d’identità<br />
valide 10 anni - ANIMALIA: La balena, leggendaria<br />
regina del canto e della comunicazione - MULTIMEDIA:<br />
Fotoritocco, archivio e stampa Come gestire le immagini<br />
dell’estate ottenendo i migliori risultati in termini di sicurezza,<br />
qualità e risparmio (1 e continua) - IL CANTO DEL DI-<br />
SINCANTO: Peccatori e (comunque) tiratori di pietre.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 17<br />
IN PRIMO PIANO: Paese che vai giustizia che trovi<br />
In margine al caso del cacciatore veneto Claudio Possamai<br />
fi nito in carcere a Zagabria - ATTUALITÀ: Slovenia<br />
verso il voto, vigilia movimentata Gli ultimi sondaggi<br />
in vista del 21 settembre hanno dato un lieve vantaggio<br />
al premier uscente Janez Janša - Ancora “negoziabili” le<br />
richieste degli esuli Frattini e Rupel al primo incontro del<br />
Comitato dei ministri italo-sloveno in merito alla richiesta<br />
di risarcimento - INTERVISTE: Parenzo riguadagna<br />
le antiche posizioni. e guarda al futuro Il punto sul turismo<br />
nostrano: le rifl essioni di Franco Palma, presidente del<br />
Comitato di controllo dell’azienda alberghiera “Riviera” -<br />
SOCIETÀ: Settembre ‘48... tempo di migrare - Il silenzio...<br />
non è d’oro Rifl essioni sulla Cina prima, durante e<br />
dopo i Giochi olimpici - STORIA: Un oggettino per aiutare<br />
le vittime della guerra “Per l’imperatore e la Patria”, al<br />
Museo storico dell’Istria una signifi cativa mostra connessa<br />
allo sforzo bellico dell’Austria - CINEMA E DINTOR-<br />
NI: Mettiamo un circuito aperto, trasparente, democratico...<br />
Qualche rifl essione sul ruolo dello Stato italiano (ed<br />
in particolare del premier Berlusconi) nel lancio di registi<br />
e opere nuove - Un’istant-movie sul dramma dell’esodo<br />
a Pola Dopo il restauro, “La città dolente” (1948) in anteprima<br />
alla Mostra di Venezia - ARTE: Egon Hreljanović<br />
farfalle in volo Fiume, seconda parte di una singolare mostra<br />
fotografi ca al Museo di Scienze Naturali - TEATRO:<br />
Držić, primo dalmata con sensibilità moderna A Ragusa<br />
e Siena un convegno per i 500 anni della nascita dello scrittore<br />
raguseo con 92 studiosi di dieci paesi - REPORTAGE:<br />
Scandinavia, grandi eterni momenti di fascino Viaggio<br />
in autobus e nave, lungo e ricco di emozioni, con visita a<br />
città e sei storiche capitali del Nord Europa - LETTURE<br />
ISTRIA NOBILISSIMA: ”La forza del pensiero” (2) di di<br />
Jasna Zorić - LIBRI: Alla scoperta della diversità dalmata<br />
I morlacchi come soggetti di riferimento in “Venezia e<br />
gli Slavi” di Larry Wolff - SPORT: ”Oggi salterei almeno<br />
5,50 metri!” Sergej Bubka, l’astista ucraino che ha migliorato<br />
35 volte il primato del mondo - Senza record la vita<br />
sarebbe noiosa Asta femminile, Jelena Isinbajeva con 5,05<br />
è al 25.esimo primato del mondo - Botta e risposta tra<br />
Premier league e Serie A Il quotidiano londinese “Times”<br />
ha defi nito il massimo torneo dei campioni del mondo un<br />
“cimitero di elefanti” - ITALIANI NEL MONDO: ”Con la<br />
Lotus 79 ci siamo capiti alla perfezione” A 68 anni, Mario<br />
Andretti a Laguna Seca è risalito per la prima volta sulla<br />
macchina con la quale vinse il mondiale - ITALIANI NEL<br />
MONDO: Mila Schön, signora dell’eleganza Cordoglio<br />
nel mondo dell’alta moda per la scomparsa della stilista<br />
nativa di Traù - ANIMALIA: Il pipistrello, simbolo di<br />
morte e rinascita ma anche di felicità - MULTIMEDIA:<br />
Fotoritocco, archivio e stampa Come gestire le immagini<br />
in termini di sicurezza, qualità e risparmio(2) - IL CANTO<br />
DEL DISINCANTO: Gli Italiani non rinunciano a essere<br />
protagonisti.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 18<br />
IN PRIMO PIANO: L’Istria fra reduci e sviluppo Anniversario<br />
dell’unione: il detto e il sottaciuto alla celebrazione<br />
- SLOVENIA: Svolta a sinistra con l’”uomo dei compromessi”<br />
I socialdemocratici di Borut Pahor hanno vinto<br />
di misura la tornata elettorale più incerta nella storia del Paese<br />
- CROAZIA: Index, sporca storia di lauree fi n troppo<br />
facili Importante azione anti corruzione all’Università di<br />
Zagabria. Una lunga lista di indagati e tanta polemica - ET-<br />
NIA: Istria Nobilissima: ecco come stiamo cambiando<br />
Finesettimana di arte, cultura e gastronomia tra le pittoresche<br />
calli di Grisignana. Numerosi gli ospiti presenti - “Buie<br />
si è largamente meritata una sede così” Ampliamento e<br />
ristrutturazione: Lionella Pausin Acquavita, presidente CI,<br />
ripercorre le tappe dell’intervento - ATTUALITÀ: Rovigno<br />
per la terza volta campione Ancora un riconoscimento<br />
dell’Ente turistico nazionale alla città di Santa Eufemia<br />
- Facebook, il futuro che sta passando Le sfi de dei nuovi<br />
media: incontro tematico promosso dal gruppo “Adris” - IN-<br />
TERVISTE: ”Cambiare signifi ca crescere” Ingrid Devjak<br />
van Zadelhoff, ricercatrice MBA, sull’educazione permanente<br />
- SOCIETÀ: Quel deleterio perdurante privilegio<br />
dell’etnicità Da Bolzano a Srebrenica: situazione e prospettive<br />
degli ambienti multiculturali e multilinguistici - ARTE:<br />
Carmelo Zotti, pittore evocante il mito e la favola La mostra<br />
itinerante attualmente aperta al Museo d’Arte Moderna<br />
a Fiume comprende pure le opere di venti allievi - CINEMA<br />
E DINTORNI: Quattro vecchiette e uno scapolo: scorre<br />
la vera vita “Pranzo di Ferragosto”, diretto e interpretato<br />
da Gianni Di Gregorio, il fi lm più applaudito alla Mostra di<br />
Venezia - ITALIANI NEL MONDO: Un Museo delle migrazioni<br />
in Italia Recuperiamo la storia e le nostre radici<br />
per gli italiani di seconda o terza generazione - MADE<br />
IN ITALY: L’Euroregione Adriatica è una realtà Convegno<br />
sul progetto “Adrieurop-Adriatic Euroregion Operation<br />
Plan” - REPORTAGE: Un omaggio a Bacco e ai viticoltori<br />
A Buie grande successo della Festa dell’ uva che segna<br />
l’inizio della vendemmia - LETTURE ISTRIA NOBILISSI-<br />
MA: ”La forza del pensiero” (3) di Jasna Zorić - LIBRI: Lo<br />
Stradario della nostra storia <strong>Edit</strong>o dall’Associazione per<br />
la cultura fi umana, istriana e dalmata del Lazio - Fra lettere<br />
e nazione un costante stretto connubio Storia della letteratura<br />
slovena in versione italiana: Tatjana Rojc sulla scia<br />
di Bruno Meriggi - MUSICA: Un mega tour d’addio per<br />
il dottor McCartney L’ex dei “Beatles” inizierà tra breve<br />
un ciclo di un centinaio di concerti in tutto il mondo prima<br />
della “pensione” - SPORT: Serena Williams torna regina<br />
Ai vertici del tennis femminile ha spodestato la serba Ana<br />
Ivanović - Le tossicità dei campi una delle possibili cause?<br />
L’Italia si sta indagando sulla sclerosi laterale amiotrofi -<br />
ca dopo il caso dell’ex calciatore Stefano Borgonovo - ANI-<br />
MALIA: La salamandra, il simbolo della trasformazione<br />
- MULTIMEDIA: Fotoritocco, archivio e stampa Come<br />
gestire le immagini in termini di sicurezza, qualità e risparmio<br />
(3) - IL CANTO DEL DISINCANTO: Croniche disgrazie<br />
di frontiera.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 19<br />
IN PRIMO PIANO: Fondi, ingiusta penalizzazione Il<br />
taglio previsto nel quadro della manovra del Governo di<br />
Roma - Delitto Hodak: il proiettile che ha colpito la democrazia<br />
Rimpasto di governo e legge antimafi a riusciranno<br />
a fermare l’ondata di violenza che sconvolge il paese?
- ETNIA: Drastici tagli a spese ed attività Riunita alla CI<br />
di Fasana la Giunta Esecutiva dell’UI - ATTUALITÀ: Psicologia,<br />
etica e giornalismo cambieranno la nostra cultura?<br />
Interessante convegno ospitato all’albergo “Diamant”<br />
di Parenzo - SOCIETÀ: ”Il lavoro è per me una terapia<br />
che non ha eguali” Vladimir Kosic, Assessore alla Salute e<br />
alla Protezione sociale della Regione Friuli-Venezia Giulia -<br />
PERSONAGGI: “L’intelligenza? da noi è assai poco considerata”<br />
Ernie Gigante Dešković, giovane scrittore, saggista<br />
musicista, politico e critico di costume - ARCHITETTU-<br />
RA: Cent’anni pieni di sogni e progetti Oscar Niemeyer è<br />
autore di alcune delle più belle creazioni del secolo scorso<br />
- ARTE: Monumenti-ponte fra l’Islam e il Cristianesimo<br />
Dopo tre anni di lavoro, a Zagabria aperta fi no a novembre<br />
una grande esposizione sul tema dei misteriosi “stećci” - CI-<br />
NEMA E DINTORNI: Immigrazione: l’inferno del mondo<br />
d’oggi “Il matrimonio di Lorna” di Luc e Jean-Pierre<br />
Dardenne, miglior sceneggiatura a Cannes - STORIA: Aiutare<br />
gli italiani a sconfi ggere l’Austria Una pagina sconosciuta<br />
della Grande Guerra: il battaglione di disertori jugoslavi<br />
al fronte italiano (1) - REPORTAGE: La tecnica musiva,<br />
un’arte millenaria A Spilimbergo studenti di tutto il<br />
mondo frequentano la Scuola mosaicisti - LETTURE: ”La<br />
casa del vescovo” di Gianfranco Sodomaco - LIBRI: Umanità<br />
dolente procedere infi nito Collana ‘Lo scampo gigante’:<br />
“A occhi spenti” di Aljoša Curavić - ITALIANI NEL<br />
MONDO: Connazionali: molti i giovanissimi Le seconde<br />
e terze generazioni costituiscono una realtà certamente<br />
diversa - MADE IN ITALY: Maxi-joint della Fiat in Serbia<br />
Dal prossimo anno qui verrà costruita la nuova Topolino,<br />
ovvero l’anti-Smart italiana - MUSICA: La regina degli<br />
urlatori e la signora della Mala Mina e Ornella Vanoni,<br />
due miti della canzone italiana che hanno festeggiato cinquant’anni<br />
di brillante carriera - SPORT: Il folletto si scusa<br />
per il “ritardo” e torna imperatore Valentino Rossi, ottava<br />
volta iridato, è diventato il secondo pilota più vittorioso<br />
in assoluto nella storia del mondiale di motociclismo - ”Non<br />
so quale altro capitano avrebbe fatto così” Ai Mondali di<br />
ciclismo a Varese, la mezzapunta Ballan succede a Bettini:<br />
terzo successo consecutivo dell’Italia - ANIMALIA: Libellula,<br />
regina del volo e della comunicazione - MULTIME-<br />
DIA: Social Networking perché è meglio del porno Grande<br />
inchiesta di PC Word sul fenomeno che a quanto pare sta<br />
diventando molto popolare (1) - IL CANTO DEL DISIN-<br />
CANTO: Lotta alla mafi a: volere è potere.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 20<br />
IN PRIMO PIANO: Che faremo quando toccherà a<br />
noi? Il susseguirsi degli omicidi “eccellenti” apre inquietanti<br />
interrogativi - ATTUALITÀ: Autobomba contro pericolose<br />
e inquietanti verità L’uccisione a Zagabria del giornalista<br />
del “Nacional”, Ivo Pukanić, e del responsabile marketing,<br />
Niko Franjić. Delitto di mafi a? - SLOVENIA: Pahor<br />
alla ricerca di alleati, Janša attendista Fervore a Lubiana<br />
per il nuovo Governo: parecchi gli interessati alla coalizione,<br />
ma di regola tutti poco “generosi” - Fra statisti e<br />
cavalli benvenuto alla regina Una visita di stato per parecchi<br />
aspetti diversa dalle usuali - TURISMO: Il 2009 nel<br />
turismo sarà l’anno delle sfi de Per tre giorni ad Abbazia<br />
nell’ambito delle Giornate dedicate al settore si è parlato di<br />
quanto fatto e quanto c’è da fare - ETNIA: Una vita passata<br />
a trasmettere la passione per la letteratura Nata in<br />
quel di Pisino, Glorija Rabac Čondrić ha retto per decenni la<br />
cattedra d’italiano alla facoltà di Zara - “Non ci fermeran-<br />
Il sommario 2008<br />
no neppure i tagli fi nanziari!” Puntuale, alla fi ne di ottobre,<br />
ad Abbazia il 31.esimo Torneo dell’amicizia delle Comunità<br />
degli Italiani - SOCIETÀ: Spesa armamenti: 202 dollari<br />
per ogni terrestre Rifl essioni d’autunno lungo i percorsi<br />
dei vagabondi curiosi sul Carso ed Istria, in particolare<br />
(1) - ARTE: “Mille ducati aurei” e la cupola fu affrescata<br />
Parma rende omaggio alla creatività pittorica del Correggio<br />
con una mostra che fi nora non ha avuto eguali - CINEMA<br />
E DINTORNI: Quella verità di cui abbiamo tanto bisogno<br />
“La classe” (Entre les murs) di Laurent Cantet, vincitore<br />
della Palma d’Oro al Festival di Cannes - STORIA: Scoperta<br />
la congiura non i congiurati Una pagina sconosciuta<br />
della Grande Guerra: il battaglione di disertori jugoslavi<br />
al fronte italiano (2) - REPORTAGE: Il “Piccolo mondo”<br />
sul Wörthersee A Klagenfurt il Minimundus, uno dei parchi<br />
tematici più antichi d’Europa, ha festeggiato mezzo secolo<br />
- LETTURE: ”Era febbraio” di Licia Micovillovich<br />
Capri - PUBBLICAZIONI: Nel segno di Damiani e Scotti/<br />
“La Battana” celebra i due letterati pervenuti al traguardo<br />
degli ottant’anni - LIBRI: Come si chiama quella pianta?<br />
Le specie animali, vegetali e marine dell’Istria: tre libri<br />
di Srđa Orbanić - ITALIANI NEL MONDO: International<br />
desk ovvero concretezza e co-sviluppo Un ponte verso i<br />
Balcani in cui l’Italia ha un ruolo centrale della dimensione<br />
orientale dell’UE - MADE IN ITALY: Il Nautico di Genova<br />
ai vertici mondiali Il Salone delle imbarcazioni, arrivato<br />
alla 48.esima edizione, ha visto la presenza di 315 mila<br />
spettatori - MUSICA: Peppino Di Capri, mezzo secolo di...<br />
voce ‘e notte Uno dei più longevi e più popolari cantanti napoletani:<br />
a 6 anni suonava già la fi sarmonica per gli americani<br />
- SPORT: L’Europa ai tempi del pallone Il gioco con la<br />
palla più amato del mondo è nato più di 4000 anni fa in Cina<br />
- Andrea Pirlo unico italiano nel Dream team continentale<br />
- La strana via svedese al calcio - Le “mitiche” fi gurine<br />
Panini - ANIMALIA: Scoiattolo: funambolo saggio<br />
e previdente - MULTIMEDIA: Social Networking perché<br />
è meglio del porno Grande inchiesta di PC Word sul fenomeno<br />
che a quanto pare sta diventando molto popolare (2)<br />
- IL CANTO DEL DISINCANTO: Croazia: terrore senza<br />
terrorismo.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 21<br />
IN PRIMO PIANO: Qui non si parla italiano La richiesta<br />
a Radio Fiume di abolire o ridurre le trasmissioni - AT-<br />
TUALITÀ: USA, una svolta fra illusioni e speranze Quali<br />
saranno i cambiamenti in cui sfocerà il momento di rottura<br />
rappresentato dal voto? - TEATRO: Pirandello, Magelli,<br />
DI: incontro e comunione “Questa sera si recita a soggetto”<br />
ha aperto con successo la stagione 2008/09 della nostra<br />
Compagnia di prosa - DOSSIER ALCOL: Allarme alcol tra<br />
i giovani: i primi abusi già a 11 anni Il parere della dott.ssa<br />
Iva Bradaschia Kožul, titolare del Consultorio per ragazzi e<br />
genitori “Aurora” di Fiume - SOCIETÀ: Da Slum a Stridone<br />
secoli di transumanza Rifl essioni d’autunno lungo i percorsi<br />
oltre questi nostri confi ni dei “vagabondi curiosi” (2)<br />
- ARTE: Visione davvero singolare dell’identità fi umana<br />
Il telone del teatro cittadino donato dalla Zagrebačka banka<br />
e realizzato dal dalmata Marko Trebotić - CINEMA E DIN-<br />
TORNI: E il malato mentale divenne parquettista “Si può<br />
fare”, di Giulio Manfredonia, a “furor di popolo” la miglior<br />
opera al II Festival del Cinema di Roma - STORIA: Arrivano<br />
gli arditi ma il grosso non avanza Una pagina sconosciuta<br />
della Grande Guerra: il battaglione di disertori jugoslavi<br />
al fronte italiano (3) - REPORTAGE: Strugnano...<br />
<strong>Panorama</strong> 55
56 <strong>Panorama</strong><br />
Il sommario 2008<br />
Il sommario n. 24 di “<strong>Panorama</strong>” si trova a pagina 4<br />
la terra dei cachi Da otto anni la sagra del prelibato frutto<br />
accoglie visitatori da tutta la Slovenia - LETTURE: ”Genitori<br />
e bimbi” di Licia Micovillovich Capri - LIBRI: Quale<br />
vaccino per la ”Rabia Esaudita”?/ Rita Scotti Jurić: “Didattica<br />
della comunicazione in classi bilingui” - ITALIA-<br />
NI NEL MONDO: Fronteggiare l’infl uenza di altri codici<br />
linguistici A Tirana il convegno “Italicità e media nei Paresi<br />
dell’Europa Sud-Orientale” - MADE IN ITALY: 2008 anno<br />
di crisi della carta stampata Per alcuni maggiori quotidiani<br />
italiani in edicola è un vero tracollo - MUSICA: Jambo,<br />
Miriam Makeba “Voce dell’Africa libera”, è stata cantante<br />
nota per il suo impegno contro l’apartheid - SPORT:<br />
Pronta rivincita del “ragazzino” con nonchalance e un<br />
sorriso disarmante Lewis Hamilton beffa il ferrarista Felipe<br />
Massa all’ultimo giro dell’ultimo Gran Premio del Mondiale<br />
2008: è il più giovane iridato nella storia della Formula<br />
1 - GP di F1, un “movimento” da 100 milioni di euro -<br />
ANIMALIA: Il coccodrillo è... acqua, terra e sole - MUL-<br />
TIMEDIA: Social Networking perché è meglio del porno<br />
Grande inchiesta di PC Word sul fenomeno che a quanto<br />
pare sta diventando molto popolare (3) - IL CANTO DEL<br />
DISINCANTO: Obama, vincente sintesi di contrari.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 22<br />
IN PRIMO PIANO: Pensiamo al lavoro non alle paghe<br />
Gli ultimi passi del governo per far fronte alla crisi - DOSSIER<br />
CRISI: Indietro tutta: la recessione è già arrivata Hanno suscitato<br />
roventi polemiche i provvedimenti governativi per fronteggiare<br />
le diffi coltà - Riforma sanitaria: non girate il conto<br />
ai pensionati! Silvano Hrelja, presidente dell’HSU, l’alleato<br />
in profondo confl itto con il partito di maggioranza - ATTUA-<br />
LITÀ: Preoccupano i tagli in forse numerose attività CNI:<br />
Furio Radin e Maurizio Tremul si rivolgono ai parlamentari<br />
italiani e chiedono sostegno - Continuare e rafforzare il dialogo,<br />
a tutti i livelli A un anno dal suo insediamento, quella di<br />
Zagabria è stata la prima visita all’estero del presidente sloveno<br />
Danilo Türk - SOCIETÀ: Sotto le ali protettive di poiane<br />
e sparvieri Rifl essioni d’autunno lungo i percorsi dei “vagabondi<br />
curiosi” sul Carso ed Istria in particolare (3) - CINEMA<br />
E DINTORNI: Un dramma intenso ma troppo schematico<br />
In “Changeling”, Clint Eastwood è rimasto di gran lunga al di<br />
sotto della perfezione a cui ci aveva abituato - ARCHITETTU-<br />
RA: Andare “oltre”? Sì, ma dove si intende arrivare? L’XI<br />
Biennale di Venezia è stata defi nita l’esposizione dei curatori,<br />
dei critici, dei media e delle archistar(1) - ITALIANI NEL<br />
MONDO: I connazionali all’estero fra memoria o futuro?<br />
La preoccupazione di Cgie, parlamentari del PD, associazioni<br />
e patronati per i tagli nella Finanziaria 2009 - STORIA: A Taranto<br />
in sordina l’imbarco per il rimpatrio Una pagina sconosciuta<br />
della Grande Guerra: il battaglione di disertori jugoslavi<br />
al fronte italiano(4) - REPORTAGE: Valorizzare il fungo<br />
come il tartufo A Verteneglio la sesta Sagra del prelibato<br />
frutto di bosco dell’Alto Buiese - SCUOLE: Giovani d’oggi<br />
una promessa sicura Di alta qualità i temi degli alunni delle<br />
scuole medie alle gare di lingua italiana - LIBRI: Lirica che<br />
coglie la magia della parola “Una voce sommessa” di Adelia<br />
Biasiol, nuovo volume nelle ‘Altre lettere italiane’ - MADE<br />
IN ITALY: Vale ancora la pena di investire nell’Est europeo<br />
“Sono paesi ad alto potenziale, la crisi non ci fa paura”, così gli<br />
esperti industriali e fi nanziari - MUSICA: Quando la voce è<br />
una “meraviglia della natura” Aretha Franklin è risultata la<br />
miglior cantante rock della storia in un sondaggio della rivista<br />
“Rolling Stone” - SPORT: Victoria-Primorje, una vasca pie-<br />
na zeppa di storia Una lunga serie di manifestazioni ha fatto<br />
da corollario alla festa per il centenario della gloriosa società<br />
fi umana - Novak Djoković, “imitatore” sempre più credibile<br />
La Serbia ai vertici delle classifi che di tennis - Panchina<br />
d’oro 2008, un riscatto niente male A Roberto Mancini<br />
il premio che annualmente gli allenatori italiani di Serie A assegnano<br />
al miglior tecnico - ANIMALIA: L’operosa formica<br />
simbolo della socialità - MULTIMEDIA: Guida all’acquisto<br />
dei notebook multimediali Ottima proposta per la scelta<br />
di laptop per tutte le necessità e per tutti i gusti di PC World<br />
(1) - IL CANTO DEL DISINCANTO: Madre P. e l’ulivo di<br />
Mastro “Sì”.<br />
<strong>Panorama</strong> n. 23<br />
IN PRIMO PIANO: Crisi, bizzarrie alibi, paradossi<br />
Con il 2009 alle porte, non sappiamo ancora a che cosa si va<br />
incontro - ETNIA: Fieri dell’acquisizione di nuovi spazi<br />
letterari L’intensa attività del Settore editoriale dell’EDIT<br />
nelle valutazioni della responsabile Lilly Venucci Stefan -<br />
CNI, Nominati tre Cavalieri Le onorifi cenze sono state<br />
consegnate dal console generale Fulvio Rustico - ATTUA-<br />
LITÀ: Allargamento UE: Croazia in diffi coltà -Tipica<br />
bufera in un bicchier d’acqua Presto rientrato il pericolo<br />
di una temuta “guerra fredda” tra Croazia e Serbia - Violare<br />
la deontologia. Si può? Croazia: disciplinare il giornalismo<br />
a suon di minacce - SOCIETÀ: Doveroso omaggio<br />
a sua maestà la minestra Rifl essioni d’autunno lungo<br />
i percorsi dei “vagabondi curiosi” sul Carso ed Istria in particolare<br />
(4) - CINEMA: Il fascino discreto di un’attrice<br />
brava, elegante, straordinaria Due polesi illustri: Annamaria<br />
Mori, nota giornalista e scrittrice, parla della retrospettiva<br />
che ha dedicato alla grande Alida Valli - MUSICA:<br />
Hui He, degno omaggio a Puccini La giovane soprano cinese,<br />
virtuosa e vibrante “Butterfl y” allo Zajc di Fiume -<br />
ARTE: Zagabria, eccellente rassegna dell’Espressionismo<br />
Ai Klovićevi dvori disegni, grafi che, dipinti e sculture<br />
dei protagonisti del primo movimento d’avanguardia tedesco<br />
- ARCHITETTURA: Costruire poeticamente un ritorno<br />
all’antico L’XI Biennale di Venezia è stata defi nita<br />
l’esposizione dei curatori, dei critici, dei media e delle<br />
archistar - REPORTAGE: Gesù bambino portato dai<br />
delfi ni Singolare e suggestivo presepe galleggiante a Cesenatico,<br />
sulla costa romagnola - SCUOLE: Non uccidere,<br />
imperativo assoluto I temi degli alunni dei nostri istituti<br />
medi elaborati alle gare di lingua italiana - PUBBLI-<br />
CAZIONI: Radiodrammi: gradito ritorno In edicola il<br />
numero 168 (tematico) de “La battana” - ITALIANI NEL<br />
MONDO: Far rispettare il diritto all’importo aggiuntivo<br />
L’on. Gino Bucchino si appella a tutti i pensionati all’estero<br />
affi nché si rivolgano all’INPS - MADE IN ITALY: Attrezzarsi<br />
alla tempesta recessiva La macchina dell’export<br />
fi nora ha tenuto meglio di altri Paesi - SPORT: Cristiano<br />
Ronaldo mette daccordo tutti. O quasi Con il Manchester<br />
United ha vinto Premiership e Champions League: il “Pallone<br />
d’oro” nelle mani giuste – Superpippo re di coppe<br />
Con 65 gol, Inzaghi è il miglior realizzatore delle competizioni<br />
europee .- ”...E se fa caldo gioco all’ombra” Antonio<br />
Cassano si confessa: “Ho avuto tre le 600 e le 700 donne!”<br />
- ANIMALIA: La rondine è la guida e annuncia la primavera<br />
- MULTIMEDIA: Il notebook multimediale per<br />
accontentare tutti Una guida “ragionata” di PC World alla<br />
scelta e all’acquisto di laptop (2) - IL CANTO DEL DISIN-<br />
CANTO: L’impegno del disimpegno.<br />
Il sommario n. 24 di “<strong>Panorama</strong>” si trova a pagina 4
Molti lettori del prestigioso<br />
quotidiano “Il Corriere della<br />
sera” si sono lamentati<br />
del fatto che in occasione degli europei<br />
di nuoto, svoltisi nel capoluogo<br />
quarnerino, tutta la stampa italiana ha<br />
scelto di indicare quale sede dei campionati<br />
Rijeka e non Fiume. Ad alcuni<br />
di loro, in data 23 dicembre, ha risposto<br />
il noto opinionista Sergio Romano<br />
nella sua rubrica dedicata al dialogo<br />
con i lettori. L’ambasciatore Romano,<br />
dopo aver proposto alcune osservazioni<br />
rubricabili sotto la voce “storia<br />
della lingua e della cultura” e dalle<br />
quali, chi lo avesse voluto, avrebbe<br />
potuto anche imparare qualcosa di<br />
interessante, ha concluso con un passo<br />
che non sembra essere condivisibile.<br />
Scrive Romano: “Molto dipende<br />
dalla composizione etnica d’una<br />
città. Non è facile difendere il nome<br />
tedesco di una città polacca da cui i<br />
cittadini tedeschi sono partiti in massa<br />
alla fi ne della seconda guerra mondiale<br />
(non è un caso che la sola città<br />
della Polonia che conservi un nome<br />
tedesco sia Oswiecim, meglio nota al<br />
mondo come Auschwitz). Per la stessa<br />
ragione non è facile continuare a<br />
chiamare Pola e Fiume due città dove<br />
gli italiani sono ormai una piccola<br />
percentuale della popolazione”.<br />
In queste poche righe si notano<br />
due tesi molto discutibili: quella della<br />
“necessità di una consistente presenza<br />
italiana quale condizione per<br />
il mantenimento del toponimo italiano<br />
(ma vale solo per l’Istria e Fiume?)”<br />
e quella sull’”inconsistenza<br />
della Comunità italiana nell’Istria e<br />
a Fiume”. Prendiamo allora carta e<br />
penna e vediamo di scrivere una lettera<br />
anche noi.<br />
Caro Ambasciatore Romano (e<br />
resto d’Italia ignava)<br />
Non è assolutamente mia intenzione<br />
contestare la denominazione<br />
uffi ciale di Fiume che, in quanto città<br />
appartenente allo stato croato, è<br />
quella di Rijeka. Come del resto non<br />
è mia intenzione mettere in dubbio la<br />
legittimità storica, culturale ed etnica<br />
di assegnare a Fiume, da parte croata,<br />
il nome di Rijeka. Ma sono convintissimo,<br />
al contempo, che ragioni<br />
di natura puramente linguistica - e<br />
che nulla hanno a che vedere con il<br />
patriottismo - impongono a chi scrive<br />
e parla in italiano di usare gil nome<br />
☺ Il canto del disincanto<br />
di Fiume. Scrivere, in una testata italiana,<br />
dei campionati di nuoto di Rijeka<br />
è una cacofonia assordante. Sarebbe<br />
un po’ come dire che l’Italia è<br />
campione del mondo di calcio perché<br />
ha vinto i mondiali di Deutschland:<br />
una leggerezza estremamente imbarazzante,<br />
e che tale dovrebbe essere<br />
per tutti gli italiani, non soltanto<br />
per noi che continuano a pensare e<br />
sognare in italiano pur abitando tuttora<br />
in Istria e a Fiume.<br />
Mai mi permetterei di suggerire<br />
ad un croato di dire Roma invece di<br />
Rim (e in Croazia è sempre Rim, senza<br />
eccezioni), oppure ad uno sloveno<br />
di scrivere Venezia invece di Benetke<br />
(e in Slovenia è sempre Benetke, senza<br />
eccezioni). Per questa ragione,<br />
che nulla ha da spartire con i sentimenti<br />
di appartenenza nazionale o<br />
con il nazionalismo, sono fermamente<br />
convinto che per motivi linguistici<br />
e culturali, in italiano Fiume debba<br />
rimanere Fiume. Fare il contrario<br />
è storpiare la lingua e tradire la cultura<br />
(oltre che la memoria collettiva<br />
- ma rendersi conto di ciò sarebbe<br />
chiedere troppo ad un’Italia puntualmente<br />
distratta sul tema).<br />
Ma c’è, ovviamente, dell’altro. Siccome<br />
non stiamo parlando di Lemberg-Lvov-Leopoli,<br />
bensì di Fiume<br />
(città in cui “l’italianità”, come ha notato<br />
Ezio Giuricin nel quotidiano italiano<br />
“La Voce del Popolo” di Fiume,<br />
“non è né accidentale, né marginale”<br />
ma è invece “un segmento indissolubile<br />
dell’identità urbana”), non è secondario<br />
il fatto che “Fiume” è un toponimo<br />
originario, non è la traduzione di<br />
un ipotetico preesistente nome croato<br />
di Rijeka, come invece potrebbe esserlo<br />
Mogadiscio per Muqdisho. Ed è paradossale<br />
il fatto che laddove la presenza<br />
italiana è stata colonizzatrice, sostanzialmente<br />
occupatrice, si continui ad<br />
usare il nome italiano mentre laddove,<br />
come a Fiume, la presenza italiana è<br />
autoctona, si ricorra ad una specie di<br />
estemporaneo pudore. Ed è ancor più<br />
paradossale - e umiliante per noi italiani<br />
dell’Istria, Quarnero e Dalmazia<br />
- renderci conto che se gli europei di<br />
nuoto si fossero svolti a Zagreb oppure<br />
a Beograd, i giornali italiani avrebbero<br />
scritto tranquillamente Zagabria<br />
e Belgrado.<br />
Se da una parte è comprensibile<br />
che le nuove autorità istriane nel<br />
di Silvio Forza<br />
Ma in italiano si dice Fiume...<br />
1945 abbiano imposto a località<br />
istriane quali Promontore o Valle traduzioni<br />
in cui si è perso anche il connotato<br />
semantico del toponimo (promontorio<br />
in croato è “rt” non Premantura,<br />
valle è “dolina” non Bale),<br />
è sconfortante apprendere che in Italia<br />
si possa pensare che la toponomastica<br />
italiana istrofi umana sia una<br />
traduzione di preesistenti denominazioni<br />
slave.<br />
La lingua, come tutti sanno, è<br />
un organismo che cambia. La parole<br />
si conservano con l’uso, non<br />
con la loro esposizione museale. Ad<br />
esempio, nel caso dell’isola dalmata<br />
di Lesina, il cui nome non rientra<br />
di certo nel vocabolario quotidiano<br />
dell’italiano medio, forse sarebbe<br />
giusto passare al toponimo croato di<br />
Hvar. Dunque, più che la presenza<br />
di un nucleo italiano in sede (e a Lesina,<br />
anche se ridottissimo, c’è), il<br />
mantenimento della versione italiana<br />
di un nome, accanto e forse conseguentemente<br />
al peso specifi co della<br />
“notorietà” di un dato luogo, dipende<br />
da ciò che si potrebbe defi nire<br />
“continuità d’uso”. Infatti, nell’italiano<br />
non c’è stata rottura di continuità<br />
nella coscienza linguistica per<br />
quel che riguarda Nizza o la Savoia<br />
che mai sono diventate Nice e Savoie.<br />
Per Pola e Fiume è successo<br />
il contrario: ragioni di opportunità<br />
politica (la necessità di redimersi<br />
dai peccati risalenti alla II Guerra<br />
mondiale) hanno provocato appunto<br />
la rottura (anche) della continuità<br />
toponomastica, e Pola e Fiume<br />
sono state cassate, rimosse, dal “vocabolario<br />
quotidiano dell’italiano<br />
medio”. Ma se la politica antislava<br />
perpetrata in Istria dal fascismo<br />
è stata una grave colpa italiana, altrettanto<br />
lo è stato l’atteggiamento<br />
verso l’italianità superstite nell’area<br />
istroquarnerina e a Zara: “un’italianità”<br />
- e citiamo ancora Giuricin<br />
- “rimossa, dimenticata, perduta.<br />
Per quanto si cerchi di mantenerla<br />
forte e vitale, di alimentarla<br />
e rinnovarla quotidianamente, arricchendola<br />
di nuovi apporti e contenuti,<br />
essa continua a vivere come<br />
una parte amputata dallo spazio<br />
culturale, civile e politico della nostra<br />
Nazione Madre”. Dove per nazione<br />
madre intendiamo, forse anacronisticamente,<br />
l’Italia. Per questa<br />
<strong>Panorama</strong> 57