RICORDANDO MASSIMILIANO CUPELLINI

Hobhouse, poi divenuto Lord Broughton, annotava: « Restai in Roma
il tempo strettamente necessario per congedarmi da Thorwaldsen e
da una o due altre persone che mi avevano usato cortesie nell'inverno
precedente» (7).
II marmo, sul quale anche Margaret Fuller Ossoli ebbe a scrivere
delle frasi ancor oggi piene di interesse (8), stazionò per lunghi anni
nello studio dell'artista, prima di arrivare al committente. Thorwaldsen
si dimostrava noncurante delle sollecitazioni, mentre la corrispondenza
byroniana registra minutamente tutte le trepidazioni e la giusta insofferenza
dell'effigiato.
ccHo scritto a Thorwaldsen», comunicava il poeta -al Murray ancora
il 25 marzo del 1820. E da Ravenna, il 12 ottobre seguente:
ccThorwaldsen è in Polonia, credo. II busto è ancora a Roma, dato
che è stato pagato per questi quattro anni. Avrebbe dovuto essere
spedito, ma non c'è rimedio finchè egli non ritorni ».
« Ho scritto due volte a Thorwaldsen senza avere alcuna risposta
- si lamentava energicamentt' il 26 febbraio del '21 -. Ditelo a
Hobhouse: egli lo pagò quattro anni fa. Della questione potreste
incaricare qualche inglese che risieda o soggiorni a Roma. lo non ne
conosco nessuno».
Finalmente, nel maggio, comunicava al Murray che lo scultore ha
spedito il busto a Livorno, ove verrà imbarcato. Ma poi, sempre da
Ravenna, ricomincia a tempestare: « Avete avuto il busto?» (13
agosto 1821). E infine, tre giorni dopo, in uno dei soliti P.S.: ccÈ arrivato
il busto di Thorwaldsen? ».
Questa, nell'epistolario, è l'ultima citazione relativa al ritratto. Ne
ritroviamo però un'altra, e interessantissima, negli stessi volumi di
Letters and Journals, tra i ccPensieri» - Detached Thoughts - alla
data 15 ottobre 1821.
Riguarda l'incontro tra il poeta e un ventenne americano, certo
Coolidge, e vaI la pena di riferire l'episodio, sfuggito persino a Giuseppe
Prezzolini nella compilazione del suo aureo volume Come gli
Americani scoprirono !'Italia. Episodio che rivela e conferma i senti-
menti più intimi, le predilezioni, le simpatie e le debolezze di uno
degli uomini più rappresentativi dell'Ottocento.
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ECKERSBERG: RITRATTO DI THORWALDSEN