Lex Aurea Libera Rivista Digitale Di Formazione ... - Fuoco Sacro
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“portatori della Spada”.<br />
Ma il neotemplarismo oggi deve far fronte ad una cerimonia iniziatica che contestualmente<br />
coinvolga il postulante-Uomo e Donna, e ciò in due momenti specifici: l’investitura a Cavaliere,<br />
poiché solo i Cavalieri potevano portare il Mantello bianco, e poi la vera e propria ordinazione a<br />
Templare.<br />
L’investitura a Cavaliere veniva e viene tuttora fatta con l’imposizione della Spada, mentre la<br />
conseguente ordinazione Templare avviene, come allora, attraverso l’imposizione del Mantello.<br />
La lettura del simbolo della Spada è molto complessa ma in questo contesto si può definire, nelle<br />
mani del Maestro Iniziatore, una magica lama di luce, fulmine celeste, che purifica il postulante,<br />
cacciandone i demoni ed allontanando dalle tenebre, trasmutandolo in un essere dal cuore puro.<br />
Il <strong>Di</strong>o dei Templari è il <strong>Di</strong>o della Luce di influenza catara.<br />
La Spada allora rappresenta il potere regale cristico dell’Iniziatore che impone la purificazione al<br />
postulante affinché possa indossare il bianco Mantello Templare.<br />
La Spada diviene fuoco e con la sua fiamma trasmuta l’adepto in oro.<br />
Non è il potere della lama che uccide, ma è un fuoco di luce e di amore, è il fuoco del sacrificio che<br />
trasmuta il fuoco collerico e rigenera l’Uomo aprendolo alle potenzialità dell’infinito.<br />
A tal proposito William Blake, nel suo “Marriage of Heaven and Hell”, afferma: “Se le porte della<br />
percezione venissero purificate, ogni cosa parrebbe all’Uomo qual è, infinita. Perché l’Uomo,<br />
fintanto che continua a vedere le cose attraverso le strette fessure della sua caverna, rimane<br />
richiuso in sé stesso”.<br />
Ecco allora che si possono interpretare i tre colpi di Spada, come un tentativo di aprire le tre porte<br />
della Kundalini quella a sinistra e quella destra che portano ai canali sottili, e quella al centro che<br />
apre il canale del serpente e porta all’apertura del loto cranico “dai mille petali” riempiendolo di<br />
ogni forma di benedizione e pura conoscenza in sé.<br />
Ma il simbolo della Spada in questa cerimonia segue una sequenza di trasformazioni contestuali<br />
essa stessa, che segue una lettura a tre vie a seconda dei punti di riferimento individuabili:<br />
- una discendente: la Spada con la punta verso il basso, dal Gran Priore all’Iniziato, di potere<br />
sacro che scende e redime con il fuoco;<br />
- ma anche una via ascendente, la visione della Croce, dall’adepto al Gran Priore, che diviene<br />
accettazione consapevole della redenzione, attraverso l’assunzione del suo peso;<br />
- e poi un successivo ribaltamento virtuale dato dal Cavaliere che con il giuramento,<br />
moralmente l’impugna con la punta verso l’alto, incarnando la volontà di lotta contro i i<br />
nemici del Tempio.<br />
L’Iniziato infatti riceve sulla spalla non la Spada, ma la Croce da cui subisce una trasformazione<br />
potente che afferma e accetta coscientemente baciandola nel suo centro.<br />
E’ importante questo atto di sottomissione alla Croce in quanto presa di coscienza di una scelta di<br />
campo inevitabile.<br />
In questo modo acquisisce e accetta un nuovo orientamento nel mondo, viene legato al cielo e alla<br />
terra proprio identificandosi con il suo centro Ideale, poiché tale centro è luogo sacro dove si<br />
compie la redenzione e si imbocca la vita eterna.<br />
L’Iniziato, con questo bacio, accetta e riconosce così il proprio karma individuale e assume su di sà<br />
i doveri di autorigenerazione consapevole che sono connessi ad una vita sottoposta alla una Regola<br />
Ideale.<br />
Solo allora diviene Cavaliere e può a sua volta brandire in alto la Spada-Croce a difesa degli Ideali<br />
del “Cavaliere di Cristo”.<br />
Ecco allora in sintesi la triplice trasformazione contestuale del simbolo della Spada:<br />
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