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Lex Aurea Libera Rivista Digitale Di Formazione ... - Fuoco Sacro

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"...sono tornato nella mia patria ed ho trovato scienziati, storici, studiosi, pensatori, affaristi, ma non<br />

Uomini".<br />

Eppure all'interno della tradizione di un popolo, che si evidenzia in massime di religiosità e di<br />

moralità, devono necessariamente vivere espressioni di Vera Sapienza, trattenute dal ricordo anche<br />

fumoso di un Mito.<br />

Il problema è riuscire a togliere le sovrastrutture, le accidentalità, le specificità per far risplendere<br />

l'autenticità dell'Uomo, vivendo con la consapevolezza continua del dovere dell'eliminazione<br />

progressiva del superfluo socio-culturale.<br />

E' il problema della conoscenza .<br />

La Via Iniziatica serve anche a questo: conoscere, cioè prendere cioè possedere, non per essere<br />

fedeli alla cosa che si deve conoscere ma, nella fedeltà alla propria essenzialità del vivere in<br />

relazione, per costruire l'insieme degli Uomini Liberi.<br />

Cioè, liberi da...: emancipati.<br />

Prendere una cosa nel conoscere significa vincolarla al già conosciuto (com-prenderla), e cioè<br />

estendere alla cosa nuova la conoscenza antica.<br />

In modo siffatto la nostra esperienza è già teoria normata.<br />

Il <strong>Di</strong>ritto Naturale appare come un a-priori del <strong>Di</strong>ritto Positivo e comunque di qualsiasi normatività<br />

scritta.<br />

Una normatività tramandata oralmente, si avvicina di più, per ogni singolo, alla sentimentalità ed<br />

alla capacità di ricordo e di trasmissione e di ricezione, ingenerando, così, variazioni interpretative<br />

lungo le (ed al termine delle) sequenze dell'informazione che si dipana nel tempo e nello spazio.<br />

In questo modo la tradizione orale ha sempre salvaguardato la spiritualità di un popolo in<br />

evoluzione.<br />

Pertanto nel momento della codificazione scritta della norma, le sono stati posti limiti a volte<br />

inderogabili che tramandati dalla tradizione hanno contribuito a tradire l'evoluzione della norma<br />

stessa con l'evoluzione del popolo, impedendole così quell'elasticità e quell'adattabilità che le<br />

devono invece essere precipue .<br />

Ne deriva che il concetto comune di Giustizia, basandosi su sentimentalismi personali o comunque<br />

micro-societari e non coincidendo con quello usuale della normatività scritta che riguarda invece il<br />

<strong>Di</strong>ritto Positivo, vada a coincidere in nuce, con il concetto di <strong>Di</strong>ritto Naturale: cioè il nostro istinto<br />

(o desiderio) di Giustizia ha certamente una matrice naturale; ciò ci consente di riconoscere alla<br />

natura l'unico substrato di valenza universale e per gli atti di comportamento e per i giudizi sugli<br />

atti.<br />

C'è da chiedersi, pertanto, se il regolativismo che spesso viene imposto e fatto ritenere un a-priori<br />

del nostro "essere", non sia, al contrario, un espediente per imporre alla nostra irrazionalità,<br />

comportamenti razionali voluti da un <strong>Di</strong>ritto convenzionale costruito e mediato da convenienze di<br />

Stato (non di Nazione) o superstatali o trans-statali (non super-nazionali o trans-nazionali); e questo,<br />

in nome di protezioni o privilegi di particolari gruppi o sottogruppi (ormai usare la parola "classe",<br />

come le parole "partito", "sindacato", etc, è un controsenso).<br />

Ricordiamo che esiste un motivo di base per il quale solitamente chiamiamo "giusto" ciò che appare<br />

"naturalmente" giusto e non ciò che sembra "normalmente" giusto.<br />

Il <strong>Di</strong>ritto Non Naturale è padre e figlio di ideologie economico-sociali e quindi di sovrastrutture<br />

interpretative dei rapporti di insieme.<br />

L'ideologia proprio di per se stessa è regolativa e come tale si frappone alle libertà di scelta con<br />

proprie normatività.<br />

Anche le scelte economiche quindi si presentano come relative ad ambiti di validità di ideologie e<br />

come tali sono simulabili con strutture anch'esse sovrastanti (e non sottostanti) le distribuzioni dei<br />

singoli elementi: sono solo convenzionali .<br />

Ecco allora l'Elemento "Uomo-in-Balìa".<br />

Esso diventa oggetto di singoli gruppi preferenziali, che vivendo contemporaneamente alla sua vita<br />

singolare ed inserita in una propria storia che lui stesso costruisce e si costruisce, generano un'altra<br />

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