le esternalizzazioni “relazionali” - Fondazione Prof. Massimo D'Antona
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Integrazione contrattua<strong>le</strong> tra imprese: ricognizione dei modelli<br />
valore aggiunto dell’organizzazione imprenditoria<strong>le</strong> si incardina sul<strong>le</strong> capacità organizzative<br />
e “creatrici” di management e lavoratori altamente professionalizzati e versatili, ovvero su ciò<br />
che la sociologia definisce beni o attivi “intangibili” per i quali non esistono allo stato<br />
dell’arte attendibili strumenti di ri<strong>le</strong>vazione statistica e/o contabi<strong>le</strong>. Al capitalismo<br />
moderno, incentrato sugli investimenti fissi in mezzi di produzione, è andato col tempo<br />
sostituendosi un capitalismo post-moderno, incardinato sulla valorizzazione del lavoro<br />
immateria<strong>le</strong>; in tal senso si è fatto spesso riferimento al<strong>le</strong> formu<strong>le</strong> di «economia della<br />
conoscenza» o «società dell’intelligenza» 11 .<br />
Entro ta<strong>le</strong> ordine di valutazioni, alcuni Autori parlano di impresa “ad alto valore<br />
aggiunto” 12 , come di un aggregato organizzativo che «non ha più alcun bisogno di<br />
controllare enormi risorse, di disciplinare armate di oneri di produzione o di imporre<br />
prevedibili compiti ripetitivi. Perciò non deve più darsi un’organizzazione piramida<strong>le</strong><br />
analoga a quella che caratterizzava la produzione standardizzata, con un forte<br />
amministratore de<strong>le</strong>gato a capo di un sempre maggior numero di livelli direzionali, posti<br />
sopra una massa ancor più grande di salariati, tutti quanti attenti ad applicare <strong>le</strong> procedure<br />
operative» 13 . Al contrario, l’obiettivo primario da perseguire diventa quello di ridurre al<br />
minimo i costi fissi: si tende ad al<strong>le</strong>ggerire <strong>le</strong> spese generali atte a finanziare fabbricati per<br />
uffici, stabilimenti, impianti, macchinari e persona<strong>le</strong> stabi<strong>le</strong> decentrando ampi segmenti di<br />
attività o di lavoro in favore di imprese contoterziste 14 .<br />
In questo quadro, ha acquistato notevo<strong>le</strong> risalto il comp<strong>le</strong>sso di funzioni non ascrivibili<br />
al<strong>le</strong> attività direttamente mirate alla produzione di beni e servizi. Per dirla con <strong>le</strong> paro<strong>le</strong> di<br />
Christian Marazzi, «il tempo della comunicazione socia<strong>le</strong>, il tempo della rif<strong>le</strong>ssività, il tempo<br />
dell’apprendimento, il tempo della riproduzione e dell’affettività, sono quattro blocchi di<br />
tempo di lavoro che, compenetrandosi tra di loro, si aggiungono al tempo di lavoro<br />
immediato-esecutivo. L’economia post-fordista funziona già da tempo attingendo alla<br />
somma di questi blocchi di tempo di lavoro vivo, all’interno del<strong>le</strong> aziende tanto quanto nel<br />
bacino del lavoro autonomo eterodiretto e nella sfera riproduttiva» 15 . In definitiva, mentre<br />
in epoca fordista la comunicazione veniva assunta qua<strong>le</strong> e<strong>le</strong>mento perturbatore<br />
dell’efficacia e dell’efficienza dei processi produttivi, all’opposto, nella stagione del<br />
11 V. GORZ A., op. ult. cit.<br />
12 V. REICH R., L’economia del<strong>le</strong> nazioni: lavoro, impresa e politica economica nei paesi del capitalismo globalizzato, Milano,<br />
2003, pp. 95-96.<br />
13 REICH R., op, ult. cit., p. 98.<br />
14 Sul<strong>le</strong> trasformazioni intervenute negli assetti produttivi ed organizzativi del<strong>le</strong> imprese e <strong>le</strong> loro ripercussioni<br />
negli equilibri interni al diritto del lavoro, cfr. CARINCI F., Rivoluzione tecnologica e diritto del lavoro: il rapporto<br />
individua<strong>le</strong>, in Giorn. Dir. Lav. Rel. Ind., 1985, p. 203 ss.; PERONE G.C., Rivoluzione tecnologica e diritto del lavoro: i<br />
rapporti col<strong>le</strong>ttivi, ibidem, 1985, p. 243 ss.<br />
15 MARAZZI C., E il denaro va, esodo e rivoluzione dei mercati finanziari, Torino, 1998, p. 110. Analogamente, insiste<br />
per l’impossibilità di una netta separazione tra tempo di vita e tempo di lavoro SIOTTO F., Fuga dal tempo<br />
misurato: il contratto di lavoro tra subordinazione e lavoro immateria<strong>le</strong>, in Riv. It. Dir. Lav., 2010, I, p. 419.<br />
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