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le esternalizzazioni “relazionali” - Fondazione Prof. Massimo D'Antona

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Integrazione contrattua<strong>le</strong> tra imprese: ricognizione dei modelli<br />

di criticità in un’ottica lavoristica: a titolo esemplificativo, può farsi cenno ad eventuali<br />

difficoltà economiche del datore di lavoro che potrebbero indurre a ritardi nel pagamento<br />

della retribuzione, ad un regolamento contrattua<strong>le</strong> individua<strong>le</strong> sganciato dal riferimento a<br />

qualsivoglia disciplina contrattual-col<strong>le</strong>ttiva, all’applicazione di contratti col<strong>le</strong>ttivi che<br />

prevedano trattamenti deteriori da quelli comunemente applicati alla categoria o settore<br />

merceologico di riferimento, etc.<br />

All’opposto, il rapporto tra imprese può informarsi a <strong>le</strong>gami saldi e duraturi tra rispettive<br />

organizzazioni, così delineando il campo del<strong>le</strong> <strong>esternalizzazioni</strong> <strong>“relazionali”</strong>. Posto che i<br />

connotati più tipici dei relational contracts, e, più in genera<strong>le</strong>, dei rapporti di durata, sono<br />

lungo periodo e indeterminatezza dell’oggetto all’atto della stipula, nel novero di siffatte<br />

<strong>esternalizzazioni</strong> il progressivo riempimento del contenuto negozia<strong>le</strong> può essere forgiato da<br />

logiche cooperative e da una comune tensione del<strong>le</strong> parti verso obiettivi condivisi, o, al<br />

contrario, può dipendere dal concreto sviluppo dei rapporti di potere tra i soggetti del<br />

contratto. Entrambe <strong>le</strong> circostanze divergono dai contratti tra imprese ad esecuzione<br />

istantanea (ad esempio la vendita); ma anche dai negozi in cui la durata funge da e<strong>le</strong>mento<br />

accessorio (ad esempio l’appalto non continuativo): in questi ultimi casi, la funzione assolta<br />

dal tempo si esaurisce nella semplice distanza tempora<strong>le</strong> tra stipula contrattua<strong>le</strong> e<br />

adempimento.<br />

All’interno del<strong>le</strong> <strong>esternalizzazioni</strong> <strong>“relazionali”</strong> o di durata, dunque, possono esservi<br />

forme di interazione tra impresa decentrante e impresa decentrata ispirate a logiche di tipo<br />

orizzonta<strong>le</strong>. In questo contesto, l’organizzazione integrata che ne sortisce viene a radicarsi<br />

sul presupposto dell’indipendenza economica e giuridica dei soggetti dell’obbligazione 48<br />

risultando contrassegnata dall’incrocio/scambio di saperi, capacità, innovazioni,<br />

informazioni. Ta<strong>le</strong> dinamica è capace di realizzare una «rendita relaziona<strong>le</strong>» 49 di cui<br />

beneficiano tutte <strong>le</strong> strutture organizzative coinvolte nel fascio di relazioni. La fitta trama di<br />

imprese congiunte dal nexus of contracts rappresenta un sistema comp<strong>le</strong>sso «il cui centro<br />

fornisce l’inventiva strategica e mantiene <strong>le</strong>gati tra loro i fili della rete. Al tempo stesso, i<br />

punti nodali di questo reticolo hanno sufficiente autonomia per creare col<strong>le</strong>gamenti<br />

redditizi con altre reti» 50 . In buona sostanza, la soluzione organizzativa “ibrida”, a cavallo<br />

tra mercato e gerarchia, può essere contraddistinta da forme orizzontali di collaborazione<br />

tra diverse soggettività imprenditoriali tali da porre in essere un’unica, comp<strong>le</strong>ssa<br />

organizzazione economica, seppure disancorata dal risa<strong>le</strong>nte prototipo dell’integrazione<br />

vertica<strong>le</strong> di stampo fordista. In simili contesti, il contratto tra imprese assurge alla funzione<br />

48 V. CORAZZA L., Contractual integration e rapporti di lavoro, cit., p. 84.<br />

49 Anziché di “rendita relaziona<strong>le</strong>” estesa ad entrambi i soggetti del rapporto negozia<strong>le</strong>, parlano invece di soli<br />

vantaggi per l’impresa decentrante in termini di efficienza economica connessa al<strong>le</strong> <strong>esternalizzazioni</strong> DEAKIN<br />

S., WILKINSON F., Il diritto del lavoro e la teoria economica: una rivisitazione, in Giorn. Dir. Lav. Rel. Ind., 1999, p. 587.<br />

50 REICH R., L’economia del<strong>le</strong> nazioni: lavoro, impresa e politica economica nei paesi del capitalismo globalizzato, cit., p. 104.<br />

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