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le esternalizzazioni “relazionali” - Fondazione Prof. Massimo D'Antona

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Integrazione contrattua<strong>le</strong> tra imprese: ricognizione dei modelli<br />

numero di clienti e di assicurarsi cospicui margini di autonomia nella scelta degli ambiti ove<br />

far convergere i propri investimenti e <strong>le</strong> proprie strategie di mercato.<br />

Dal lato dei dipendenti del fornitore impegnati nell’erogazione del servizio<br />

esternalizzato, l’e<strong>le</strong>vato profilo professiona<strong>le</strong> del<strong>le</strong> mansioni implicate fa sì che l’ingerenza<br />

dell’impresa decentrante e di quella decentrata non possa esorbitare, per ragioni oggettive di<br />

deficit tecnico di entrambi i soggetti, in una intromissione pressante nella determinazione dei<br />

modi e dei tempi della prestazione. Stando così <strong>le</strong> cose, sarebbe una grave distorsione<br />

inscrivere queste vicende nella cerchia del<strong>le</strong> commesse labour intensive tout court. Se è vero che<br />

trattasi di servizi a bassa intensità organizzativa, è altrettanto noto che un’impresa<br />

decentrata specializzata nel settore informatico si avva<strong>le</strong> anzitutto di capita<strong>le</strong> cognitivo per<br />

conseguire i propri obiettivi economici; risorsa, questa, che riposa in larga misura nel<strong>le</strong><br />

competenze professionali e nel sapere specializzato del<strong>le</strong> maestranze 86 : non di rado, dietro<br />

l’influsso di teorizzazioni di sociologia industria<strong>le</strong>, si adotta l’espressione “società di<br />

cervelli” 87 per definire quel<strong>le</strong> imprese i cui assets strategici si fondano sul know how del<br />

persona<strong>le</strong>.<br />

Quel<strong>le</strong> appena tratteggiate nel<strong>le</strong> loro specifiche empirico-conomiche, sono circostanze<br />

nel<strong>le</strong> quali è insolito che il lavoratore, pure in situazioni di “utilizzazione confusa” di lavoro<br />

riscontrabili all’interno di una organizzazione integrata, invochi in giudizio l’imputazione<br />

della titolarità del rapporto in capo all’interponente-utilizzatore. Da un lato, è raro ivi<br />

ravvisare manovre deresponsabilizzatrici surrettiziamente poste in essere dal soggetto<br />

interponente; al contrario, questi si rivolge al mercato alla ricerca di competenze<br />

specialistiche di cui non dispongono <strong>le</strong> proprie divisioni aziendali interne. Dall’altro lato, il<br />

prestatore di lavoro al<strong>le</strong> dipendenze di imprese decentrate know<strong>le</strong>dge intensive, è di per sé<br />

tutelato, oltre che dal suo bagaglio professiona<strong>le</strong> che gli consente di beneficiare di un<br />

e<strong>le</strong>vato compenso e di scegliere tra <strong>le</strong> innumerevoli alternative prospettategli dal mercato,<br />

anche dalla solvibilità e solidità economica dell’impresa con cui abbia stipulato il contratto<br />

di lavoro.<br />

Il lavoratore al<strong>le</strong> dipendenze dell’interposto implicato in reti orizzontali costituisce una<br />

esemplare testimonianza del fenomeno che la giurisprudenza del lavoro ha cercato di<br />

evocare con la nozione di “subordinazione attenuata” 88 : la sua prestazione, attese <strong>le</strong><br />

86 Per l’approfondimento della nozione di know how qua<strong>le</strong> corredo organizzativo preva<strong>le</strong>nte o esclusivo di<br />

talune attività economiche organizzate, v. PITTER P., Know-how, in Riv. Dir. Civ., 1989, p. 211; SCHIANO DI<br />

PEPE G., Il contratto di know-how, in Nuova Giur. Civ. Comm., 1986, II, p. 232.<br />

87 L’espressione è di GALANTINO L., Il diritto del lavoro e la società dell’informazione, in Dir. Lav., 1985, I, p. 325.<br />

88 In dottrina, si è talora parlato di “autonomia nella subordinazione”. Cfr. in questo senso GHERA E., Il nuovo<br />

diritto del lavoro. Subordinazione e lavoro f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong>, Torino, 2006, pp. 133-134: “la prestazione, ancorché<br />

autoregolata, è pur sempre organizzata a rischio dell’imprenditore e la subordinazione si presenta nella sua<br />

espressione minima (cioè come semplice dipendenza o vincolo di disponibilità continuativa al controllo del<br />

creditore”. Entro analoga prospettiva si situano ICHINO P., Il contratto di lavoro, diretto da CICU A. e MESSINEO<br />

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