le esternalizzazioni “relazionali” - Fondazione Prof. Massimo D'Antona
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Integrazione contrattua<strong>le</strong> tra imprese: ricognizione dei modelli<br />
lavoro materia<strong>le</strong> che, restando ai margini del processo produttivo primario, rappresenta<br />
precisamente la quota di lavorazioni che viene esternalizzata 20 . Altre volte, l’impresa si<br />
rivolge al mercato alla ricerca di tutte quel<strong>le</strong> competenze specialistiche che essa non è in<br />
grado di riprodurre al proprio interno.<br />
Innumerevoli segnali di discontinuità rispetto ai tratti tipici dell’economia fordista<br />
cominciano ad affiorare nell’ultimo scorcio del secolo scorso. Lean production e outsourcing<br />
diventano facce di una stessa medaglia: l’esigenza dell’impresa di ridurre ai minimi termini i<br />
propri apparati produttivi è comp<strong>le</strong>mentare ad un nuovo modello di articolazione<br />
dell’impresa che va affermandosi, imperniato sul sistematico affidamento di commesse ad<br />
imprese contoterziste, sì da distribuire i rischi economici <strong>le</strong>gati al<strong>le</strong> fluttuazioni della<br />
domanda e da contrastare <strong>le</strong> incertezze <strong>le</strong>gate alla pianificazione dei flussi di produzione in<br />
un’ottica di medio e lungo periodo.<br />
In una prima fase, il conferimento di commesse ad imprese fornitrici ha riguardato<br />
soprattutto <strong>le</strong> produzioni e i servizi secondari, di mero supporto alla realizzazione del<br />
prodotto fina<strong>le</strong> da collocare sul mercato (ad es. la logistica). Più tardi, il vero salto di qualità<br />
del<strong>le</strong> strategie di outsourcing ha riguardato lo spostamento all’esterno di segmenti prossimi o<br />
corrispondenti al core business, e non più soltanto di funzioni aziendali marginali o<br />
secondarie. «Dopo avere optato strutturalmente per l’affidamento all’esterno di attività assai<br />
specialistiche ed accessorie […] <strong>le</strong> imprese […] (hanno via via concentrato, n.d.a.) la propria<br />
attenzione sul<strong>le</strong> <strong>esternalizzazioni</strong> assai prossime al cuore della gestione azienda<strong>le</strong>, come<br />
tutte quel<strong>le</strong> attività che afferiscono alla programmazione strategica e di mercato. È in<br />
notevo<strong>le</strong> aumento l’outsourcing di servizi di gestione del<strong>le</strong> risorse umane, di servizi finanziari,<br />
del customer service, e si parla di appaltare all’esterno vere e proprie attività manageriali» 21 .<br />
Se queste risultano allo stato dell’arte <strong>le</strong> tendenze di fondo dei modi di articolazione<br />
dell’impresa, vi è da chiedersi se lo schema del contratto relaziona<strong>le</strong> possa agevolare la<br />
comprensione dei meccanismi di governo del decentramento di attività dell’impresa.<br />
Secondo Macneil e Macaulay, il contratto relaziona<strong>le</strong> allude a rapporti negoziali di lunga<br />
durata prioritariamente incentrati su e<strong>le</strong>menti extranegoziali come fiducia e cooperazione:<br />
nel rapporto tra imprese informato alla logica dello scambio relaziona<strong>le</strong> è possibi<strong>le</strong><br />
conseguire un riscontro circa l’indipendenza giuridica degli imprenditori partecipi della<br />
relazione negozia<strong>le</strong>, nonché la stabilità e lunga durata del rapporto (efficacemente evocate<br />
dalla formula long-term contracts). In secondo luogo, un accordo maturato tra <strong>le</strong> parti secondo<br />
la tecnica relaziona<strong>le</strong> non postula una dettagliata previsione relativa ai termini<br />
in Italia, in BOLOGNA S., FUMAGALLI A. (a cura di), Milano, 1997; RULLANI E., ROMANO L., Il postfordismo. Idee<br />
per il capitalismo prossimo venturo, Milano, 1998.<br />
20 V. GORZ A., L’immateria<strong>le</strong>. Conoscenza, valore e capita<strong>le</strong>, cit., passim.<br />
21 CORAZZA L., Contractual integration e rapporti di lavoro, cit., p. 201.<br />
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