le esternalizzazioni “relazionali” - Fondazione Prof. Massimo D'Antona
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Integrazione contrattua<strong>le</strong> tra imprese: ricognizione dei modelli<br />
dell’analisi foucoltiana sul tema 55 , sono stati posti al centro di quel<strong>le</strong> giornate, sia la<br />
questione del rapporto tra soggetti del potere che il tema della relazione tra diritto e potere.<br />
Michel Foucault, nel discorso pronunciato in occasione del Corso del 14 gennaio 1976 al<br />
Collège de France, aveva espresso l’opportunità di «stabilire quali sono <strong>le</strong> rego<strong>le</strong> di diritto<br />
che <strong>le</strong> relazioni di potere mettono in opera per produrre discorsi di verità» 56 . Con ogni<br />
evidenza, un simi<strong>le</strong> modello teorico è esportabi<strong>le</strong> senza forzature di sorta sul versante<br />
dell’integrazione tra imprese di tipo vertica<strong>le</strong> e gerarchico.<br />
Gli studi sul potere si sono tralatiziamente concentrati sul<strong>le</strong> linee evolutive che a partire<br />
dal XIX secolo hanno accompagnato l’accentramento dei processi produttivi mediante<br />
internalizzazione del<strong>le</strong> lavorazioni all’interno della fabbrica “grassa” di segno fordista.<br />
Coordinare gli approdi di siffatte analisi con la sopravvenuta realtà della disintegrazione<br />
vertica<strong>le</strong> d’impresa, esportando al presente modelli esplicativi originariamente sorti per dar<br />
conto del rapporto di sovra e sotto-ordinazione gerarchica tra impresa e lavoratori<br />
dipendenti, significa ancora una volta – come nel caso della teoria dei costi transazionali di<br />
Coase e Williamson – adattare <strong>le</strong> teorie sul potere ad una sorta di eterogenesi dei fini, sì da<br />
consentire di decifrare analoghe dinamiche di potere consolidatesi sul terreno del rapporto<br />
tra imprese.<br />
I contratti commerciali con i quali si costituisce un’organizzazione integrata di tipo<br />
gerarchico sono maggiormente esposti alla dia<strong>le</strong>ttica del potere di quanto non lo sia il<br />
contratto di lavoro subordinato, pur egualmente improntato allo schema dello scambio<br />
relaziona<strong>le</strong>. Nel lavoro dipendente, lo squilibrio di potere tra <strong>le</strong> parti è parzialmente<br />
ridimensionato dalla presenza dei soggetti sindacali e dai connessi sviluppi <strong>le</strong>gati alla<br />
contrattazione col<strong>le</strong>ttiva 57 . In definitiva, «lo scambio relaziona<strong>le</strong> è assistito, nei rapporti di<br />
lavoro, dalla presenza di soggetti col<strong>le</strong>ttivi forti, espressamente o implicitamente dotati di<br />
poteri negoziali, in ogni caso rappresentativi di gruppi o categorie di lavoratori che sono<br />
insieme protagonisti dello scambio e destinatari degli effetti che da esso derivano» 58 .<br />
Diversamente, sul versante della relazione tra soggetti imprenditoriali la mancata<br />
definizione ex ante nel contratto di durata di buona parte dei contenuti del vincolo induce a<br />
55 V. FOCAULT M., Microfisica del potere: interventi politici, Torino, 1978; ID., Il faut defendre la societe, trad. it., Bisogna<br />
difendere la società, Milano, 1998. Cfr. anche LO FARO A., Processi di outsourcing e rapporti di lavoro, cit., p. 68.<br />
56 FOUCAULT M., Bisogna difendere la società, cit., p. 29.<br />
57 Cfr. CORRADO R., Trattato di diritto del lavoro, Torino, 1969, vol. 2. Riconduce il contratto di lavoro<br />
subordinato allo schema del rapporto di durata VARDARO G. (Tecnica, tecnologia e ideologia della tecnica nel diritto<br />
del lavoro, in Itinerari, cit., p. 258). L’Autore propone una origina<strong>le</strong> prospettazione nella qua<strong>le</strong> l’e<strong>le</strong>mento della<br />
durata, “prima ancora che la durata del rapporto, serve a definire la durata della prestazione […] (come durata<br />
del lavoro prestato o anche solo come quantità di prodotto nell’unità di tempo considerato)”.<br />
58 Così SCIARRA S., Franchising e contratto di lavoro, cit., pp. 498-499. Più di recente, inscrivono il rapporto<br />
lavorativo nella logica dello scambio relaziona<strong>le</strong> MARTELLONI F., La duplice finalità antielusiva del progetto, in<br />
Orient. Giur. Lav., 2008, pp. 874-875; PERULLI A., Lavoro autonomo e dipendenza economica oggi, in Riv. Giur. Lav.,<br />
2003, I, p. 221 ss.; RAZZOLINI O., Brevi note sull’interpretazione dell’art. 69, comma 1 d. lgs. n. 276 del 2003, in Orient.<br />
Giur. Lav., 2008, p. 573 ss.<br />
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